140 anni della diga di Panperduto: il 13 settembre l’evento celebrativo Il Consorzio Est Ticino Villoresi si prepara a celebrare il 140esimo della costruzione della diga di #Panperduto (a Somma Lombardo in provincia di Varese) e del Canale #Villoresi, l’opera idraulica che ha cambiato profondamente il destino economico e sociale della pianura, un tempo asciutta, a nord di #Milano. Il prossimo 13 settembre si terrà infatti al Museo delle Acque Italo-Svizzere, un momento di confronto sul futuro del canale e della fitta rete irrigua derivata a fronte dei cambiamenti climatici in corso. ETVilloresi, in occasione di una ricorrenza così significativa, ha voluto riunire una serie di tecnici e una rappresentanza del mondo delle istituzioni, nazionali e regionali, per condividere i punti di vista sul futuro e sulle principali sfide che attendono il sistema consortile. Alla Tavola rotonda Risorse idriche tra eccessi e scarsità: le politiche per tutelarne i diversi usi parteciperà Alessandro Rota, presidente di #ANBI #Lombardia. Maggiori informazioni qui: https://lnkd.in/d2dJXYur
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Verso la Città delle Relazioni passando per la Città30, questo il tema di cui ci occupiamo con la nuova edizione di Siamo tutti pedoni. Una rivoluzione fatta di una diffusa trasformazione di tutto lo spazio urbano, formata più di interventi puntuali che sì, abbiano la forza di adeguare le infrastrutture (in modo da facilitare l’incontro e le relazioni) ma anche di diventare occasioni per un’azione sociale generativa, una sorta di agopuntura di comunità. Un’occasione per coltivare le relazioni che sono alla base del capitale sociale dei nostri territori per ricreare una fiducia generativa che faccia comunità.
Ridurre la velocità per migliorare la vivibilità delle nostre città trasformando il territorio a misura di pedone. E' partita la tredicesima edizione della campagna nazionale “Siamo tutti pedoni” (www.siamotuttipedoni.it) per la sicurezza degli utenti vulnerabili della strada e per la vivibilità delle città promossa dai sindacati pensionati SPI Cgil, FNP Cisl e UILP Uil e dal Centro Antartide di Bologna che in questa edizione crea una connessione fra la Città delle Relazioni e la Città30. La campagna si sviluppa attraverso azioni di sensibilizzazione diffuse e una giornata nazionale nella primavera 2024 ma il prossimo 27 febbraio si svolgerà a Roma, presso la sala Berlinguer della Camera dei deputati, dalle ore 9.30 alle ore 13.00, il convegno “La Città30 per la Città delle relazioni”, importante occasione di confronto su queste tematiche insieme alle Istituzioni e alle altre realtà che se ne stanno occupando.
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Tra le attività, monitoraggio dei nidi e sicurezza delle uova fino alla schisa
Protezione delle tartarughe: presentato il progetto "Life Turtlenest in Campania", firmato protocollo con Legambiente
https://www.infocilento.it
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Nella ricorrenza trentennale dell'alluvione del 1994 in Piemonte, è in programma un convegno sull'evento che costituì un momento storico cruciale nel campo della #pianificazioneterritoriale, prevenzione, previsione e gestione della pericolosità e rischio geologico - idraulico. Il tema è sempre più attuale e sono fondamentali i momenti di riflessione e confronto. #alluvione #geologo #urbanistica
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Un risultato storico che rappresenta il preludio di una svolta epocale. La balneabilità, sognata ad occhi aperti per decenni, si appresta a diventare una splendida realtà per il litorale della villa comunale di Castellammare di Stabia. Sono eloquenti i dati che emergono dalle ultime rilevazioni effettuate dall’Arpac. L’esito delle analisi del 27 maggio 2024 rivela che la concentrazione di batteri è ampiamente al di sotto della soglia massima consentita. Mai prima d'ora si erano registrati risultati così incoraggianti già nel mese di maggio. Fondamentale il lavoro svolto dall'Ente Idrico Campano in sinergia con la Regione Campania e con Gori, attraverso il programma Energie per il Sarno, il piano di interventi che include l’eliminazione di 113 scarichi in ambiente entro il 2025, per garantire il disinquinamento del bacino idrografico del fiume Sarno e il recupero dell’intero litorale del golfo di Napoli. Lo stato di avanzamento degli interventi è visibile in tempo reale sul portale energieperilsarno.it. Abbiamo intrapreso questo percorso con la consapevolezza di avere davanti a noi un obiettivo molto ambizioso. La tenacia, l'impegno, la competenza e lo spirito di squadra ci hanno accompagnato in ogni istante di questa storia meravigliosa, di cui stiamo scrivendo capitoli sempre più esaltanti. Ciò che poteva sembrare una pura utopia, oggi è un risultato concreto, tangibile, a portata di mano. La cooperazione virtuosa tra Ente Idrico Campano, Regione Campania e Gori continua a produrre frutti straordinariamente importanti, per costruire un futuro migliore e per delineare nuove e magnifiche prospettive di sviluppo per Castellammare di Stabia.
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IL TAR BOCCIA IL PROGETTO DEL PARCO DI PORTOFINO VOLUTO DA TOTI E DALLA LEGA. BASTA CON GLI INTERESSI PERSONALI, IL PARCO DEVE ESSERE UN’OPPORTUNITÀ PER LA LIGURIA. Mentre il castello del potere di Toti va in macerie, vengono fuori le piccinerie delle sue politiche. Il Parco Nazionale di Portofino non potrà essere confinato a soli 3 Comuni, come voleva la giunta ignorando il parere tecnico-scientifico dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Perché un parco nazionale non può essere un fazzoletto di terra, ma deve conservare e tutelare un intero ecosistema e la sua biodiversità. Nell’ottobre 2023 un decreto ministeriale aveva stabilito i confini del Parco Nazionale di Portofino, includendo solo i Comuni di Camogli, Portofino e Santa Margherita, anche se inizialmente il Parco doveva comprendere 11 Comuni. Era stata la giunta regionale a volere questa modifica su indirizzo della Lega, che era più preoccupata del voto dei cacciatori rispetto al benessere del territorio. Ecco, due giorni fa il Tar ha bocciato l’idea di questo parco nazionale delle dimensioni di un francobollo. Solo una politica miope poteva preferire un vantaggio elettorale immediato a un’opportunità incredibile per la Liguria sul lungo periodo. Perché un Parco Nazionale non serve solo a tutelare l’ambiente – cosa che di per sé non è mai interessata a Toti, il grande cementificatore. È anche una spinta enorme verso un’agricoltura e un turismo di qualità. E un’opportunità di generare nuove imprese e posti di lavoro e quindi di fermare lo spopolamento dell’entroterra. Solo una politica volta al tornaconto personale pensa di poter calare progetti dall’alto senza confrontarsi con le esigenze reali dei territori. Derubare le generazioni presenti e future di occasioni di sviluppo ci sembra un progetto politico indegno. Noi vogliamo una Liguria in cui la protezione dell’ambiente va a braccetto con nuove opportunità economiche. Che permette ai giovani di restare dove sono nati, se lo vogliono. Vogliamo una Regione capace di guardare al futuro e dare valore alle sue risorse.
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È PRIMAVERA La primavera è la stagione della rinascita, del rinnovamento e della speranza. È un momento magico in cui la terra si rigenera e ci regala uno spettacolo di colori e profumi che ci riempie il cuore di gioia. E’ proprio In questo contesto di rinascita e di armonia con la natura che è importante riflettere sulla sostenibilità ambientale e sull'importanza di preservare e tutelare il nostro pianeta. La BCC Abruzzi e Molise, con la sua vicinanza ai territori e alle comunità locali, si pone l'obiettivo di favorire lo sviluppo sostenibile delle aree in cui opera, sostenendo progetti e iniziative che rispettino l'ambiente e le risorse naturali. Attraverso la sensibilizzazione e l'implementazione di politiche green, la BCC Abruzzi e Molise si impegna a contribuire alla costruzione di un futuro più sostenibile e a preservare la bellezza e la ricchezza del nostro pianeta per le generazioni future. Così facendo la mission della banca si concretizza non solo nell'ambito economico e sociale, ma anche nella tutela dell'ambiente e nella promozione di uno stile di vita rispettoso della Terra che ci ospita. #da120anni #BCCAbruzzieMolise #CreditoCooperativoItaliano #GruppoCassaCentrale
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Acqua e manutenzioni per ampliare capacità di accumulo ed assicurare sicurezza alle infrastrutture Prevenire è meglio che curare! Un esempio arriva con il collaudo della diga del Molato siamo in provincia di Piacenza in alta Val Tidone Negli Appennini si fanno sempre più scarse le precipitazioni nevose ed al contempo aumentano gli eventi estremi con piogge intense, concentrate e violente che si abbattono in ambiente montano incrementando il dissesto idrogeologico e si "abbattono" e scendono a valle con un carico d'acqua e detriti che scendono ed arrivano sino al Po ed all'Adriatico. La diga ha un secolo di vita e questi collaudi si rendono necessari a seguito dei lavori di manutenzione e ristrutturazione straordinari. Manutenere, investire ed aumentare le capacità di accumulo delle acque piovane del sempre più prezioso oro blu Una buona notizia che condivido grazie a #libertà in occasione della giornata mondiale dell'acqua. Buona lettura, pensiamoci #Acqua #accumulo #investimenti #manutenzione #benecomune #clima #neve #piogge #siccità #alluvioni #tropicalizzazione #dissestoidrogeologico #prevenzione https://lnkd.in/dYjqsRRc
La diga del Molato supera gli otto milioni di metri cubi: attesa per lo sfioro - Libertà Piacenza
liberta.it
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#viabilità #mingardina #cilento #sicurezza “La viabilità nel basso cilento è sempre più preoccupante. La chiusura della strada Mingardina – dichiara il Presidente Provinciale di Salerno Raffaele Esposito – a causa dell’ennesima frana è la conferma che non c’è più tempo da perdere e bisogna trovare una soluzione rapida per evitare il ripetersi di questo grave problema. Il nostro territorio è straordinario dal punto di vista naturalistico, ma ha bisogno di cure e di interventi legati alla sicurezza impellenti che ormai non sono più rinviabili. Il nuovo stop alla Mingardina (che collega le località balneari di Camerota e Palinuro con la statale 18 Cilentana, ndr) mette a nudo, se mai ce ne fosse stato bisogno, le criticità legate alla viabilità da e per le aree del Basso Cilento. Aree strategiche che vivono di turismo, anche quello di prossimità, legato agli spostamenti brevi, che è fortemente penalizzato dalla gestione dell’arteria principale. Anche perché le cosiddette strade alternative risultano essere davvero impraticabili. Un ostacolo insormontabile per chiunque si volesse mettere al volante per raggiungere queste aree meravigliose. Questa è la denuncia, l’ennesima, della Confesercenti Provinciale di Salerno che resta perplessa, basita e sgomenta davanti alle criticità legate alla messa in sicurezza dei territori, che ormai non sono più rinviabili. Da anni, infatti, Confesercenti porta avanti delle battaglie in tutte le sedi per far sì che gli enti preposti possano mettere in sicurezza questi territori. La viabilità, le strade, i collegamenti – conclude il Presidente Esposito – devono essere dignitosi per poter far sopravvivere non solo queste gloriose comunità balneari che vivono di turismo, ma anche i borghi che sono alle spalle di questi territori meravigliosi”. https://lnkd.in/d2gfy444 https://lnkd.in/dvJ9uPrf
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Acquedotto del Serino. Due comprensori sorgentizi, 54 km di adduttore in muratura (canale chiuso a pelo libero con pendenza costante) e 54 km di condotta DN 2000 acc in pressione. Diversi ponti di attraversamento di vallate, vasche di sconnessione, prese, scarichi e tanti organi di manovra, misura e regolazione. Uno dei complessi sistemi di captazionene acquedottistica che la mia area di competenza aziendale ha il privilegio di gestire.
ABC Napoli a.s. rimette in pieno esercizio il Canale di #Serino. Con la realizzazione d’importanti interventi strutturali, attuati nell’ambito di un progetto finanziato entro il Piano Nazionale Acquedotti, è stato rimesso totalmente in esercizio il “Canale di Serino” che trasporta le acque captate dai due gruppi sorgentizi “Urciuoli” e “Acquaro-Pelosi”. Se i napoletani possono godere da quasi 140 anni di una delle migliori acque d’Italia, è grazie alla lungimiranza di chi ci ha preceduto che, con la realizzazione dell’Acquedotto di Serino, ha assicurato per decenni la fornitura idrica a tutta la città di Napoli. Da anni, le infrastrutture idrauliche al servizio della città sono molteplici e varie sono le fonti di approvvigionamento che servono a soddisfare le sempre maggiori, nel tempo, esigenze idropotabili dei napoletani. L’acqua di Serino, ancora oggi, rappresenta circa il 40% del totale immesso in rete e, nonostante venga trasportata principalmente da una moderna condotta in acciaio di 2 metri di diametro, per garantire una maggiore sicurezza nella continuità dell’erogazione, si è da sempre attenti, con continue attività di monitoraggio e manutenzione, alla “salute” del canale in muratura inaugurato nel #1885. Gli interventi realizzati ultimamente, hanno consentito il rinforzo strutturale delle lesioni presenti lungo un tratto del canale di ben 25 km, dove le caratteristiche dei terreni attraversati mettono a dura prova la staticità dell’opera. Mesi di lavoro, per recuperare una straordinaria opera del passato, ci consentono oggi di guardare con maggiore sicurezza al futuro nel far fronte ad eventi imprevisti. L’attuale stato di esercizio dell’intera infrastruttura di adduzione da Serino fornisce 400 l/s dall’antico canale e 1600 l/s dalla moderna condotta DN2000. Tale suddivisione consente di massimizzare il risparmio energetico con l’utilizzo prevalente dell’adduttore in pressione DN2000 e garantire comunque un discreto esercizio della infrastruttura del 1885 . Il ripristino dei primi 25 km dell’adduttore in muratura ha inoltre consentito di ripristinare anche alcune alimentazioni storiche ai comuni cosiddetti subdistributori come #Atripalda. La completa #digitalizzazione dell’opera, con la creazione del “gemello digitale” e l’integrazione della strumentazione già presente con una sensoristica ancor più all’avanguardia, consentirà di elevare maggiormente il grado di affidabilità e sicurezza di una infrastruttura fondamentale per la gestione del Servizio Idrico Integrato di #ABC.
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ABC Napoli a.s. rimette in pieno esercizio il Canale di #Serino. Con la realizzazione d’importanti interventi strutturali, attuati nell’ambito di un progetto finanziato entro il Piano Nazionale Acquedotti, è stato rimesso totalmente in esercizio il “Canale di Serino” che trasporta le acque captate dai due gruppi sorgentizi “Urciuoli” e “Acquaro-Pelosi”. Se i napoletani possono godere da quasi 140 anni di una delle migliori acque d’Italia, è grazie alla lungimiranza di chi ci ha preceduto che, con la realizzazione dell’Acquedotto di Serino, ha assicurato per decenni la fornitura idrica a tutta la città di Napoli. Da anni, le infrastrutture idrauliche al servizio della città sono molteplici e varie sono le fonti di approvvigionamento che servono a soddisfare le sempre maggiori, nel tempo, esigenze idropotabili dei napoletani. L’acqua di Serino, ancora oggi, rappresenta circa il 40% del totale immesso in rete e, nonostante venga trasportata principalmente da una moderna condotta in acciaio di 2 metri di diametro, per garantire una maggiore sicurezza nella continuità dell’erogazione, si è da sempre attenti, con continue attività di monitoraggio e manutenzione, alla “salute” del canale in muratura inaugurato nel #1885. Gli interventi realizzati ultimamente, hanno consentito il rinforzo strutturale delle lesioni presenti lungo un tratto del canale di ben 25 km, dove le caratteristiche dei terreni attraversati mettono a dura prova la staticità dell’opera. Mesi di lavoro, per recuperare una straordinaria opera del passato, ci consentono oggi di guardare con maggiore sicurezza al futuro nel far fronte ad eventi imprevisti. L’attuale stato di esercizio dell’intera infrastruttura di adduzione da Serino fornisce 400 l/s dall’antico canale e 1600 l/s dalla moderna condotta DN2000. Tale suddivisione consente di massimizzare il risparmio energetico con l’utilizzo prevalente dell’adduttore in pressione DN2000 e garantire comunque un discreto esercizio della infrastruttura del 1885 . Il ripristino dei primi 25 km dell’adduttore in muratura ha inoltre consentito di ripristinare anche alcune alimentazioni storiche ai comuni cosiddetti subdistributori come #Atripalda. La completa #digitalizzazione dell’opera, con la creazione del “gemello digitale” e l’integrazione della strumentazione già presente con una sensoristica ancor più all’avanguardia, consentirà di elevare maggiormente il grado di affidabilità e sicurezza di una infrastruttura fondamentale per la gestione del Servizio Idrico Integrato di #ABC.
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