Post di ANICAV Associazione

Il mercato dell'olio d'oliva sta attraversando una trasformazione straordinaria: dall'utilizzo di energie rinnovabili nei frantoi e droni per il monitoraggio degli uliveti, fino all'aumento delle certificazioni biologiche, DOP e IGP. Questi elementi non solo migliorano la qualità del prodotto, ma rispondono alla crescente richiesta di trasparenza e sostenibilità da parte dei consumatori. Sta emergendo anche un nuovo modo di comunicare con gli acquirenti attraverso le "oil experience", che promuovono la cultura dell'olio d'oliva oltre al prodotto stesso, seguendo l'esempio del settore vinicolo. In questo scenario, caratterizzato dalla presenza di numerosi produttori sparsi su tutto il territorio, il packaging gioca un ruolo cruciale: etichette dal design originale, capaci di raccontare la storia e l’unicità del prodotto, interattive e realizzate con materiali sostenibili, diventano fondamentali per distinguersi. Nell'ultimo articolo del nostro blog puoi approfondire tutti questi argomenti e molto altro ancora. #oliodoliva #olioextravergine #packaging #etichetteadesive #eticheteinbobina #innovazione

In occasione dell’ultima edizione di Vinitaly Official, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha organizzato un #talkshow dal suggestivo titolo "L’apicoltura al servizio di un’agri-viticoltura sostenibile". Uva e api sono un binomio non facile, poiché spesso la presenza di una non consente l'esistenza delle altre. Ma la buona notizia è che anche la #viticoltura può trovare nell’#apicoltura un’alleanza utile sia per la #salute dei vigneti che dell’ambiente. Sempre più comparti agricoli hanno cominciato a lavorare con gli apicoltori, e da questa possibile alleanza auspichiamo nasca una nuova agricoltura, più pulita e di qualità. La sintesi dell’intervento di Giorgio Baracani – Presidente di Conapi e Vera Dazzan - Responsabile Certificazioni Agricole di ITALIA ZUCCHERI - COPROB s.c.a., spiega brevemente quello che potrebbe essere un futuro molto vicino.

In un mercato sempre più attento alla sostenibilità, come possiamo garantire qualità senza compromettere l'ambiente? 🌍 Nel nostro ultimo articolo, esploriamo come l'azienda Melchiori riesca a coniugare questi due aspetti fondamentali. Dalla selezione delle mele trentine senza additivi alla trasformazione degli scarti in biogas, ogni fase del nostro processo produttivo è pensata per rispettare la natura e il territorio. Con il nostro impegno per la qualità, certificato da standard internazionali come BRC, IFS e Marchio Qualità Trentino, ogni sorso racconta una storia di autenticità e responsabilità. 📖 Se vuoi saperne di più su come i prodotti Melchiori rappresentino una scelta consapevole e sostenibile, leggi l’articolo completo sul nostro sito. Link nel primo commento! 👇🏻

GREEN SUINO - Gruppo Martini Il Piano di Innovazione che unisce strategie volte a rendere la filiera Martini maggiormente competitiva e resiliente grazie a una logica di sostenibilità applicata e mirata alla produzione suinicola. Per allinearsi agli obiettivi della strategia Farm to Fork nell’ottica di una “transizione green” del sistema di allevamento. Attuato in collaborazione con l’Università di Bologna, il piano è volto a migliorare la salute e il benessere dei suini allevati in filiera ottimizzando l’utilizzo degli input produttivi per mitigare l’effetto della zootecnia intensiva sull’ambiente. La strategia di sostenibilità riguarderà ogni aspetto della filiera fino alla commercializzazione e conservazione dell’alimento, prevedendo l’utilizzo di packaging che riducano lo spreco di alimento e utilizzino materiali compostabili. L’attuazione del Piano si ripercuoterà sull’intero sistema produttivo che sarà più competitivo con conseguente abbassamento della pressione ambientale della suinicoltura.

26.09.2024, Torino. Inaugurazione di Terra Madre Salone del Gusto, importante manifestazione giunta alla 20° edizione. Presenti la Presidente Nazionale di Slow Food Barbara Nappini e il Vice Presidente e Delegato Nazionale alla Viticoltura Federico Varazi. A livello mondiale, l'agricoltura è considerata la seconda attività altero-climatica perché tutti i prodotti che vengono dati per l'agricoltura, sia di nutrizione che di protezione, per la loro produzione immettono una grande quantità di CO2 unitamente a molte pratiche agricole che con l’utilizzo di concimi chimici depauperano la sostanza agricola nel terreno immettendo miliardi di tonnellate di CO2. Slow Food è entrato a far parte della Rete BioDea per un progetto condiviso oggi rappresentato a Terra Madre: un progetto dove i prodotti a protocollo BioDea si prefiggono prima di tutto di non immettere CO2, ma di evitarla e sequestrarla. Non solo produrre in maniera sostenibile, ma produrre per nutrire: questa è la grande visione che accomuna Slow Food e BioDea.

Siamo orgogliosi come DIGMA di annunciare l'estensione della gamma di prodotti dedicati a piccoli roditori e ai pesci, con l'introduzione sotto il brand "Aqua in" di #TARTATERRA alimento in pellet studiato per le tartarughe di terra. 🐢 L'ultima innovazione di #Aqua in, brand dedicato agli alimenti per pesci e tartarughe, è #Tartaterra, un mangime #vegetale in #pellet #premium per #tartarughediterra, disponibile nel formato da 1200 ml. Questo prodotto è stato sviluppato in collaborazione con esperti di #erpetologia per assicurare una dieta completa e bilanciata, ricca di vitamine, calcio, minerali e prebiotici essenziali per la salute ottimale delle tartarughe. Caratteristiche e benefici: - Formulazione Nutrizionalmente Completa: Include una miscela equilibrata di fibre, proteine e grassi essenziali che contribuiscono alla salute digestiva e al benessere complessivo delle tartarughe. - Arricchito con Vitamine e Minerali: Per promuovere una corretta crescita del guscio e sostenere un sistema immunitario robusto. - Facilità di Somministrazione: I pellets sono di dimensioni adatte per essere facilmente mangiati dalle tartarughe, rendendo la loro alimentazione quotidiana semplice e senza sprechi. - Made in Italy – prodotto in Italia gamma come l’intera gamma Acqua In

❗ La #concorrenza sleale di Paesi extra Ue che non rispettano regole di #sostenibilità ambientale e sociale; gli effetti devastanti del cambiamento climatico in #agricoltura; le infrastrutture idriche deficitarie. Sono i 3 nodi che rischiano di soffocare la filiera italiana del #pomodoro. In gioco c’è il futuro di un comparto bandiera del #MadeinItaly, perché l’industria conserviera è terza per importanza nel mondo dopo Cina e Stati Uniti, con i suoi 5,5 miliardi di euro di fatturato e 5,3 milioni di tonnellate di produzione. Ed è anche un polmone chiave per il Paese in termini di occupazione: garantisce 10mila posti di lavoro fissi e altri 25mila stagionali, senza considerare l’indotto. 🔎 Sono numeri e messaggi emersi durante l’assemblea pubblica di ANICAV Associazione, che si è svolta ieri a Parma in occasione di “Il Filo Rosso del Pomodoro”, l’appuntamento che da 12 edizioni mette a confronto tutti i protagonisti dell’industria del pomodoro. «Tra infrastrutture strategiche e tutela del Made in Italy» il tema scelto per questa giornata, due argomenti di grande importanza e attualità su cui chiediamo alla politica nazionale ed europea delle risposte. 📣 Noi imprenditori abbiamo tenacia e ottimismo per progettare e investire anche in tempi incerti, chiediamo solo di poter fare il nostro lavoro in un contesto competitivo leale e con regole certe», afferma Marco Serafini, presidente di Anicav, la più grande associazione di imprese di trasformazione del pomodoro a livello mondiale per numero di aziende (oltre 100) e quantità di prodotto trasformato, circa il 70% di tutto il lavorato in Italia e la quasi totalità del pomodoro pelato intero prodotto nel mondo. Sono richieste pragmatiche quelle che la filiera del pomodoro avanza alle istituzioni, «a partire da regole chiare, condivise e metodologie di analisi scientificamente riconosciute per individuare l’origine della materia prima, per #combattere le frodi ed evitare danni reputazionali», sottolinea il dg di Anicav, Giovanni De Angelis, facendo riferimento ai fatti di cronaca accaduti in Gran Bretagna e che chiamano in causa, tra le altre, l’azienda Petti Pomodoro, perché un’inchiesta giornalistica ha messo in dubbio l’origine del pomodoro utilizzato per alcune passate a scaffale. E occorre che l’Italia razionalizzi le competenze e le norme relative alla gestione dell’acqua e investa rapidamente sulle infrastrutture idriche, dalla diga di Vetto nel distretto del Nord Italia al collegamento tra la diga di Occhito (Foggia) e quella del Liscione (Campobasso) nel bacino del Centro-Sud. E poi... di Ilaria Vesentini #agroalimentare 🇮🇹 Competere ed avere strumenti adatti per evidenziare la qualità e l'eccellenza dei prodotti italiani è il progetto che "Il Sole 24 Ore" e "Confindustria" hanno realizzato per aiutare le aziende del nostro territorio a distinguersi! 👉 Guarda l'informativa completa al seguente link https://lnkd.in/deEiMx_q

🔍 Il settore #agroalimentare si trova oggi a confrontarsi con diverse sfide cruciali: 📈 incrementare la #produzione alimentare per soddisfare la crescente domanda globale 💧 ottimizzare l'utilizzo delle risorse idriche e del #suolo 🌱 adottare strategie volte a mitigare e ad adattarsi ai cambiamenti climatici e a garantire la #sostenibilità ambientale, sociale ed economica 🛰️ 🖥️ Per questo motivo, il Consorzio di Tutela della DOC Prosecco ha avviato un progetto con ABACO con l'obiettivo di mappare e analizzare il proprio territorio di produzione attraverso tecnologie avanzate, come la zonazione innovativa basata sui #dati da #satellite. 🍇 Questa soluzione ha permesso di individuare i vigneti a maggiore rischio idrico e termico, fornendo ai viticoltori del Consorzio uno strumento prezioso per una migliore gestione agronomica a ridotto impatto ambientale. 🎙️ È possibile recuperare l'intervista completa rilasciata da Giovanna Roversi (Sales manager di ABACO) in occasione del Convegno dell'Osservatorio Smart AgriFood a questo link: https://lnkd.in/dmzrYdsJ Osservatori Digital Innovation Laboratorio RISE Filippo Maria Renga Marco PERONA Chiara Corbo Andrea Bacchetti Maria Pavesi Francesco Parigi Andrea Bianchi

Il 26 novembre di ogni anno si celebra la Giornata mondiale dell’olivo, che ha lo scopo di promuovere l’importanza dell’olio d’oliva nella vita delle persone e dell’industria agricola. In Italia, l’olio d’oliva è un ingrediente fondamentale nella cucina italiana, e la produzione di olio d’oliva è una tradizione millenaria che risale ai tempi degli antichi Romani. La sua coltivazione risale infatti a oltre 6.000 anni fa, e l’olivo è stato uno degli alberi coltivati più antichi della storia umana e ha avuto un ruolo significativo nella civiltà mediterranea. Inoltre, l’olivo è stato spesso associato al concetto di pace. L’olio d’oliva è uno dei pilastri dell’economia agricola italiana, con una produzione che si estende in tutto il paese. L’Italia è il secondo produttore di olio d’oliva al mondo, dopo la Spagna, e le sue varietà di olio d’oliva sono famose per la loro alta qualità e la loro varietà di sapori.

"Serve investire in qualità, il futuro dell'olio d'oliva italiano ha bisogno di alzare l'asticella ora o non lo farà più". Dalla sala Italo Calvino del Santa Maria della Scala, i massimi esperti mondiali dell'olivicoltura lanciano i punti programmatici per far cambiare passo all'olivicoltura nazionale che arranca nell'esportazione e nella quantità, ma può contare e crescere ancora sulla qualità. I nuovi obiettivi sono emersi nell'apertura degli Stati Generali dell'olivicoltura, un evento di rilevanza storica che ritorna in Italia dopo 30 anni. L'incontro, organizzato dal Comitato consultivo oleicolo internazionale, rappresenta un grande riconoscimento per il territorio senese e il suo olio di alta qualità, tra i migliori al mondo. Durante le discussioni sono emerse le sfide e le opportunità del settore olivicolo, con particolare attenzione alla necessità di unire le forze per affrontare le difficoltà. Il sottosegretario La Pietra ha ribadito l'importanza di elevare gli standard dell'olio italiano a livello internazionale, puntando sulla qualità e la sostenibilità: "La due giorni senese ? ha detto - servirà a delineare le linee guida del prossimo Piano olivicolo Nazionale, necessario per affrontare le nuove sfide come i cambiamenti climatici e le pandemie. Ora dobbiamo valorizzarlo ancora di più. Non possiamo competere sulla quantità e sul prezzo ma dobbiamo elevare l'asticella e competere sulla qualità dove siamo imbattibili. Questo è l'obiettivo che ci vogliamo porre". L'evento ha messo in luce l'importanza di un'unica Interprofessione che rappresenti il modello italiano nel mondo, promuovendo le proprietà nutrizionali e salutistiche dell'olio d'oliva di alta qualità. Un impegno che coinvolge non solo i produttori ma anche le istituzioni, in un'azione congiunta per il futuro dell'olivicoltura italiana. Io in panel con @cittadellolio ho introdotto le opportunità e le necessità del turismo legato al prodotto