Post di Antonio Armillotta

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Chief Business Factoring | Head Credit Risk Assessment & Management | Credit Manager | Global Relationship Manager | Docente

Il rapporto di Bankit mostra come, nel corso del 23', l'economia globale ha rallentato e le previsioni per l'anno in corso prefigurano un'attività nel complesso ancora debole. Negli ultimi mesi il calo dell'inflazione è proseguito nell'area dell'euro. Pur in presenza di forti tensioni geopolitiche a livello internazionale, i rischi per la stabilità finanziaria in Italia sono in lieve riduzione, anche per effetto del favorevole andamento dei mercati. Sebbene ancora incerto, il quadro macroeconomico si è stabilizzato in un contesto caratterizzato da solidità del mercato del lavoro, consolidamento del processo di disinflazione e miglioramento del saldo delle partite correnti. Le previsioni prefigurano un rafforzamento della crescita nella seconda parte dell'anno. Il permanere del rapporto tra debito pubblico e PIL su valori elevati rimane un fattore di rischio, in particolare in caso di sviluppi dell'economia meno favorevoli di quanto atteso. La qualità del credito resta buona, anche se i mutui a tasso variabile mostrano segnali di leggero deterioramento a causa dell'alto livello dei tassi. La situazione congiunturale nel complesso stabile e una scadenza media delle passività più lunga rispetto al passato hanno attenuato l'impatto dell'incremento dei tassi sulla vulnerabilità delle imprese, che rimarrebbe limitata anche in prospettiva. La leva finanziaria è diminuita in seguito al rafforzamento del patrimonio e al minore ricorso all'indebitamento. In presenza di costi di finanziamento elevati, la liquidità a disposizione delle imprese ha infatti consentito di rimborsare anticipatamente una parte dei prestiti ottenuti durante la pandemia. Le condizioni del sistema bancario si mantengono buone. La redditività è significativamente aumentata. Le principali fonti di vulnerabilità sono riconducibili sia al potenziale peggioramento della qualità dei prestiti, sia alle possibili difficoltà di raccolta in una fase di riassorbimento della liquidità in eccesso da parte dell'Eurosistema. Il 26 aprile la Banca d'Italia ha deciso di attivare, con gradualità, una riserva di capitale a fronte del rischio sistemico (systemic risk buffer), così da accrescere la capacità delle banche di fronteggiare possibili eventi avversi di portata generale. Se queste circostanze si verificassero la Banca d'Italia rilascerebbe la riserva, consentendo alle banche di utilizzare queste risorse per assorbire eventuali perdite e continuare a finanziare l'economia. #factoring #supplychain #supplychainfinance #banche #investimenti #finanziamenti #pmi #imprese #capitalecircolante #liquidità #dynamicdiscounting #inflazione #economia #produzione #prezzi #esportazioni #consumi #domanda #commodities #esg #pnrr #macroeconomia #politicamonetaria #crediti #assicurazionecrediti #crediticommerciali #prosoluto #ifrs #derecognition #distressed #specialsituation https://lnkd.in/dPB2F7pK

Banca d'Italia - Rapporto sulla stabilità finanziaria n. 1 - 2024

Banca d'Italia - Rapporto sulla stabilità finanziaria n. 1 - 2024

bancaditalia.it

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