In occasione della quarta Giornata nazionale di sensibilizzazione per il tumore al seno metastatico, che ricorreva ieri, 13 ottobre, Europa Donna Italia ha presentato un manifesto con cinque richieste che sintetizzano i bisogni delle pazienti e lo ha portato all’attenzione di istituzioni e opinione pubblica con la campagna di comunicazione sociale “Non c’è tempo da perdere”, e scendendo nelle piazze con oltre 200 eventi e manifestazioni sul territorio nazionale, promossi attraverso la propria rete associativa. «Oggi in Italia – ha dichiarato Rosanna D’Antona, Presidente di Europa Donna Italia – oltre 45.000 persone convivono con un tumore al seno in fase metastatica. Un numero in crescita, dovuto principalmente ai numerosi passi avanti della ricerca scientifica, che puntano a prolungare il tempo in cui la malattia è tenuta sotto controllo. Tuttavia, anche le istituzioni devono fare la propria parte affinché i progressi della scienza si traducano in benefici concreti per tutte le pazienti. In Europa Donna ci siamo impegnate per ascoltare le loro voci e sintetizzare i loro bisogni in un Manifesto che portiamo all’attenzione delle Istituzioni, nazionali e regionali, affinché intervengano nei rispettivi ambiti di attività. Chi ha una malattia metastatica, infatti, è portatore di bisogni specifici, diversi rispetto a chi ha un tumore localizzato.» Per questo sono necessarie azioni dedicate. Queste, in sintesi, le richieste delle pazienti racchiuse nel “Manifesto TSM” di Europa Donna: la costruzione di percorsi specifici nelle Breast Unit; accessi agevolati ai farmaci innovativi; un iter accelerato di accertamento dell’invalidità civile, con uno specialista in oncologia presente nelle commissioni di invalidità INPS; la creazione di un database accessibile che riporti tutti gli studi clinici presenti in Italia, validato dal Ministero della Salute con la partecipazione degli IRCCS oncologici, che venga costantemente aggiornato. E infine, all’interno delle Breast Unit poter contare sul supporto di uno psico-oncologo e di specialisti dedicati al benessere psico-fisico, a beneficio della qualità della vita durante il percorso di cure. https://lnkd.in/dnXK4CWX
Post di AOGOI Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani
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Ricorre oggi la Giornata Nazionale del tumore al seno metastatico. 56.000 donne ogni anno ricevono una diagnosi di carcinoma della mammella, un tumore che a livello globale, si colloca al primo posto per incidenza e mortalità nelle donne. Fortunatamente la maggior parte delle diagnosi avviene in fase iniziale grazie allo screening sempre più diffuso e ad una maggiore consapevolezza, ma sono oltre 47.000 le donne in Italia che convivono con il tumore al seno in fase metastatica. La continua ricerca ed innovazione farmacologica hanno aumentato significativamente l’efficacia dei trattamenti e la durata delle risposte, garantendo terapie personalizzate e una migliore qualità della vita. In prospettiva, alla luce delle nuove opzioni di trattamento, sarà sempre più fondamentale rafforzare l’informazione al pubblico per favorire prevenzione e screening, accesso alle cure più innovative e mirate, e una scelta consapevole e condivisa fra medico e paziente sul percorso terapeutico.
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Si è appena concluso “Ottobre rosa”, il mese della prevenzione del tumore al seno. Un momento importante per sensibilizzare sull’impatto di questa malattia, purtroppo estremamente frequente (1 donna su 8). Ma anche un’occasione per ricordare gli importanti passi avanti fatti nel suo trattamento negli ultimi decenni. Grandi meta-analisi di studi clinici ci aiutano a capire come vanno le cose. E l’ultima meta-analisi dell’EBCTCG, che analizza i dati di oltre 150.000 pazienti con tumore mammario, mostra risultati eccellenti, con tassi di recidiva metastatica dimezzati tra il 1990 e il 2009. C’è ancora strada da fare, ma il percorso è delineato: nuovi farmaci, nuovi biomarcatori per personalizzare le terapie, e sempre più donne libere di lasciarsi alle spalle una diagnosi di tumore mammario come un brutto ricordo, destinato a non ritornare più. Grazie a Daniele Banfi di Fondazione Umberto Veronesi ETS per l’intervista, e per aver citato il nostro recente commento sul progresso nel tumore mammario pubblicato su The Lancet. https://lnkd.in/dJh5E3ei
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In Italia sono 37mila le donne che convivono con una diagnosi di #tumore al seno metastatico. Cosa succede nel momento in cui si riceve la diagnosi? Quale percorso si prospetta alla paziente? In occasione dell’Ottobre Rosa, il mese di sensibilizzazione sui tumori femminili, e per rispondere a queste domande e ai bisogni insoddisfatti delle donne che convivono con questa patologia, parte «In Seno al Futuro». La campagna di #sensibilizzazione è realizzata da Daiichi Sankyo e AstraZeneca, sviluppata in collaborazione con A.N.D.O.S. Onlus Nazionale, Europa Donna Italia APS e Società Italiana di Psico-Oncologia (SIPO), con il patrocinio di Fondazione IncontraDonna e Salute Donna ODV. Cinque video raccontano il percorso di cura di ogni paziente, un cammino personale ma accumunato da una serie di momenti chiave. Ogni video rappresenta una fase che le donne attraversano ed è contraddistinto da un simbolo che richiama il significato di quell’attimo vissuto sulla propria pelle: 🌊un’onda, 🌳un albero, 🪞uno specchio, 🎨una tavolozza di colori. 🔎Scopri di più su insenoalfuturo.it #tumorealseno #tumorealsenometastatico #InSenoalFuturo Fondazione IncontraDonna Europa Donna Italia @siponazionale Daiichi Sankyo Italia S.p.A. AstraZeneca
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Nella VI Giornata Mondiale dei Tumori Ginecologici (#WorldGODay) Acto Italia è al fianco di @ENGAGe (https://lnkd.in/dBHXWTsg) per ribadire la necessità di abbattere lo stigma che ancora oggi colpisce le donne che convivono con queste neoplasie. Ogni anno più di un milione di donne nel mondo riceve una diagnosi di tumore a ovaio, utero/endometrio, cervice uterina, vagina, vulva, e anche di tumori rari, con un forte impatto sull’apparato riproduttivo, la parte più intima dell’essere donna. In Italia oggi sono 230.000 donne colpite da uno di questi tumori (dati Airtum 2022). Lo stigma, che colpisce i malati oncologici, è ancora più frequente proprio nelle donne con tumore ginecologico, a causa di vari fattori, ad esempio sociali e culturali, quali la misoginia o i tabù che ancora esistono nel parlare degli organi riproduttivi femminili. Senza dimenticare ad esempio la difficoltà delle donne stesse a parlare del proprio corpo e delle sue manifestazioni, che può portare a trascurare dei sintomi importanti. Per questa ragione, la campagna ENGAGe utilizzerà storie di pazienti, fatti ed esempi per invitare tutti ad abbattere lo stigma, senza tralasciare l’informazione su sintomi, rischi, cura, prevenzione e screening. Tutto ciò in una nuova veste grafica completamente rinnovata e allineata a quella del nuovo sito https://lnkd.in/dYdaiVu, che è stato ampliato con nuovi contenuti informativi. Siamo tutti invitati a far circolare queste informazioni seguendo la campagna sulle pagine di Acto Italia e di tutte le Acto regionali e di ENGAGe, condividendo, taggando e interagendo con i post. E’ possibile vedere gli eventi organizzati: quelli della rete Acto in Italia sono a questo link http://bit.ly/3RUy2qe , mentre la mappa degli eventi organizzati in Europa e nel mondo è visibile a questo https://bit.ly/3XnUc6a #GOAgainstStigma #HelpLiftTheBurden #NoStigmainGO #GOforPurple #GOforPrevention. ESGO ENGAGe
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🎗Il #cancro al #seno è il tumore femminile più frequente in Italia, con oltre 56.000 nuove diagnosi nel 2023, pari al 30% di tutte le neoplasie nelle donne. GVM Care & Research continua a fare #informazione per diffondere una cultura di #prevenzione e in occasione dell’Ottobre Rosa, gli ospedali di GVM Care & Research che aderiscono alla campagna mettono a disposizione pacchetti di prevenzione senologica a tariffa dedicata. 🎤 “Il tumore al seno è un nemico insidioso che colpisce donne di tutte le età - dichiara Eleonora Sansavini Consigliere nel CdA di GVM Care & Research, amministratore delegato delle strutture GVM in Puglia e da sempre impegnata nella promozione della medicina di genere e delle politiche sociali per le donne -.Aderire al mese della prevenzione dei tumori al seno con percorsi specialistici dedicati è per noi un impegno fondamentale, non solo per sensibilizzare l’opinione pubblica ma anche per rendere più accessibile la prevenzione e incoraggiare tutte le donne, anche le più giovani che non rientrano nei programmi di screening gratuiti, a prendersi cura della propria salute. La diagnosi precoce può davvero fare la differenza nella lotta contro il cancro al seno”. Leggi tutto ➡️ https://lnkd.in/eintiUMC #gvm #gvmcareresearch #ottobrerosa #prevenzionefemminile #tumorealseno #stopcancer #meserosa
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Tumore al seno, "Numeri da #epidemia ma si può guarire" Da oltre 30 anni il mese di #ottobre è dedicato alla #prevenzione del #tumorealseno, la neoplasia che maggiormente colpisce l'universo femminile: si stima, infatti, che ogni anno nel mondo siano 1,6 milioni le nuove #diagnosi, 464mila solo in Europa, 60mila in Italia, cioè circa 170 ogni giorno, con una notevole differenza fra il Nord e il Sud del Paese. Su One Health l'intervista esclusiva a cura di Giovanni Cioffi al professor #FrancescoSchittulli, senologo, chirurgo oncologo e presidente nazionale #LILT, la lega italiana per la lotta ai tumori. «Il tumore al seno è il big killer numero uno per le #donne, con un'incidenza che cresce di anno in anno. Ma c'è un dato più che positivo. Al tempo stesso, infatti, aumentano anche #curabilità e #guaribilità, assestandosi, in Italia, al 90%: una percentuale che potrebbe addirittura essere ancora innalzata fino al 98% se mettessimo in atto tutto ciò che è a nostra disposizione, da un punto di vista #culturale, #tecnologico, e #scientifico» https://lnkd.in/dyQmF8Ah
Tumore al seno, "Numeri da epidemia ma si può guarire". Intervista al presidente nazionale LILT
https://onehealthfocus.it
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Il #tumore dell’endometrio rappresenta la principale neoplasia dell’#utero ed è il sesto tumore più comune a livello globale, che colpisce soprattutto le donne in post-menopausa. Nonostante sia uno dei tumori più comuni tra le donne, il carcinoma endometriale ha ricevuto meno attenzione rispetto ad altre neoplasie e la patologia è in costante aumento: In Italia rappresenta la terza neoplasia per frequenza nelle donne di età compresa tra 50 e 69 anni con circa 10.200 nuovi casi all’anno. Tuttavia, rispetto ad altre, il tumore endometriale è la patologia oncologica femminile che ha meno visibilità. È necessario migliorare l’accesso ai percorsi di cura e l’uniformità e qualità dell’assistenza su tutto il territorio nazionale. Anche in termini preventivi, per il tumore dell’endometrio non esiste oggi un programma di screening validato che ne consenta una diagnosi precoce. Per questo il 6 dicembre è stata presentato, a Roma presso la Sala Refrettorio del Senato il Manifesto “ESPRIMENDO – Più voce alle pazienti con carcinoma endometriale”. Attraverso il confronto con le Associazioni Pazienti di riferimento e i clinici, il Manifesto intende portare all’attenzione delle Istituzioni la necessità urgente di promuovere un cambiamento nella presa in carico delle pazienti e comprendere quali siano i bisogni e le criticità del patient journey, con l’obiettivo di: - identificare i bisogni insoddisfatti delle pazienti affette da carcinoma dell’endometrio e le principali criticità attuali nel percorso di diagnosi e di cura; - comprendere come facilitare l’accesso alle cure e migliorare l’assistenza e i servizi per le pazienti al fine di migliorare la loro qualità di vita; - sostenere i diritti delle pazienti e dei loro familiari; - individuare delle soluzioni per aiutare le pazienti a orientarsi e ad affrontare al meglio la loro condizione; sensibilizzare le istituzioni e promuovere campagne informative di prevenzione.
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I registri dei tumori accolgono spesso solo i dati relativi alla prima diagnosi del tumore e alla mortalità, e non tengono traccia delle recidive. Parlando di carcinoma della mammella è il tumore più frequentemente diagnosticato nelle donne in Italia. A questo proposito, e ricollegandomi a quanto scritto ieri da Sarah Malnerich a partire dalla linguaggio utilizzato per comunicare la morte di Shannen Doherty, che vi invito a recuperare sul suo profilo, riporto di seguito un pezzo di un articolo che scrissi nel 2021 con il contributo di Rosanna D'Antona presidente di Europa Donna Italia. (da aggiornare, senz'altro!) "Che questo arco temporale [i 5 anni delle statistiche, ndr] sia insufficiente per una comunicazione corretta del cancro al seno era tema già affrontato anche in passato [...] A tale disinformazione contribuiscono anche le campagne informative ufficiali sul cancro al seno che supportano la tesi per cui di cancro al seno si guarisce sempre di più e che la mortalità sia ormai prossima allo zero […] Purtroppo, la nostra esperienza personale di metastatiche, ci fa pensare che non sia così. Inoltre le statistiche di sopravvivenza generalmente divulgate si riferiscono ai primi 5 anni successivi alla diagnosi mentre, nel caso del cancro al seno, le recidive loco-regionali e le metastasi possono ripresentarsi ben al di là di questo arco temporale […] Addirittura si calcola che un IV stadio abbia una sopravvivenza a 5 anni del 22%. [...] Il tumore al seno metastatico è ancora oggi un tema con molte ombre e poche luci, un argomento scomodo di cui si parla poco anche sui media. Conferma Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna in "Il tumore al seno metastatico del 2019", documento validissimo per un’informazione, tra le altre cose, su numeri, terapie, tipologie di metastasi. Ciò sta creando un gap informativo che alimenta paure e incognite. Per questa percentuale di malate non si può parlare di guarigione. Al contrario di quanto avviene oltreoceano, nel nostro Paese si fa poca – se non pochissima – informazione sul tumore al seno metastatico. Eppure la corretta informazione è la chiave per vivere al meglio la condizione di una malattia cronica ed è il punto da cui partire per far valere i propri diritti di paziente e di persona. [...]. "Posso guarire?” o “Per quanto tempo posso pensare di vivere?”, sono domande che meritano una risposta onesta, nel bene e nel male, e che ci tratti da donne da informare, non come bambine da proteggere. Una donna malata di tumore ha il diritto di progettare il suo futuro e di sapere ciò che l’aspetta." tratto da https://lnkd.in/dpE3UVYS (da aggiornare nei dati, ma la comunicazione parziale denunciata qui purtroppo continua).
Tumore al seno: i dati non sono 'rosa' come sembrano. Perché bisogna dirlo
salute.robadadonne.it
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La prevenzione è essenziale!!
Ottobre è il mese rosa dedicato alla lotta contro il tumore al seno. Oggi, questa malattia, può essere affrontata con soluzioni curative di particolare efficacia anche quando è già in fase avanzata, con trattamenti di tipo farmacologico, radioterapico e chirurgico personalizzati e sempre più attenti alla salvaguardia della salute generale del corpo della donna. Scopri di più 👇
Tumore al seno, cura e prevenzione sono al centro del "Mese rosa"
https://www.gavazzeni.it
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Cos’è il tumore al seno metastatico e quale impatto ha sulla vita delle donne? 🌊 La diagnosi è come un’#onda, che ti travolge. Il cancro della mammella è una patologia con implicazioni non solo fisiche, ma anche #psicologiche e #sociali. Scopri di più sul percorso che le donne con questa patologia devono affrontare, nei video realizzati attraverso la campagna di sensibilizzazione «In Seno al Futuro» di Daiichi Sankyo e AstraZeneca, sviluppata in collaborazione con A.N.D.O.S. Onlus Nazionale, Europa Donna Italia APS e Società Italiana di Psico-Oncologia (SIPO), con il patrocinio di Fondazione IncontraDonna e Salute Donna ODV. 🔎 Guarda il video completo per saperne di più sul tumore al seno metastatico. Visita insenoalfuturo.it #tumorealseno #tumorealsenometastatico #InSenoalFuturo Salute Donna ODV Fondazione IncontraDonna Daiichi Sankyo Italia S.p.A. AstraZeneca
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