Villard:19_Alcamo Marina: Reconstructing the Coastal Landscape Concept Design: The Landscape of the Waste “Per recuperare le periferie, per salvare le città, bisogna ripartire dai suoi spazi interni ”. Così diceva Renzo Piano in una famosa intervista. Infatti, la scommessa che negli ultimi decenni i progettisti si sono posti davanti è quella di completare e rigenerare quegli spazi interni alla città, che si presentano come inutilizzati e di scarto, per ricucire e rigenerare il tessuto urbano e offrire nuovi servizi e spazi ai suoi cittadini. Ma è possibile agire su questi spazi inutilizzati in un tessuto urbano così altamente denso e costruito come Alcamo Marina, per trasformarne il tessuto così densamente edificato da casa vacanza degli Alcamesi a città annuale, offrendo così i servizi necessari alla popolazione per viverci tutto l’anno? Il progetto in questione rientra in quest’ottica, provando a rispondere a queste domande, prendendo in esame quello che viene definito comunemente “terzo paesaggio”, o “paesaggio dello scarto”, per ripensare interamente la frazione di Alcamo Marina, impiegando tecnologie semplici, economiche, ma soprattutto reversibili, per ricostruire nuovi spazi e offrire servizi attualmente assenti alla cittadinanza, cercando di generare un’identità urbana attualmente assente e rendere partecipi i cittadini stessi del processo di analisi e del processo di rigenerazione urbana, affinché possano ritrovarsi nella città futura che uscirà fuori da questo processo rigenerativo e soprattutto programmare ciò che accadrà nella città del giorno dopo. Il tema del Pixel urbano e della vigna cittadina sono le principali strategie adottate per rigenerare Alcamo Marina e trasformare così il paesaggio dello scarto in spazi utili alla cittadinanza, facendo gioco forza sia sull’economicità del progetto che sul coinvolgimento diretto dei cittadini. #villard19 #villard19alcamo #architettura #progettourbano #architetturaurbana #architetturadellapartecipazione #vignetourbano #architecture #urbandesign #urbanvineyard #arquitectura #projectourbano #vinhedourbano #建築 #都市デザイン #都市のブドウ園 #シチリア #アルカモ
Post di Arch. Simone Patruno
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Villard:19_Alcamo Marina: Reconstructing the Coastal Landscape Concept Design: The City of the People “Per recuperare le periferie, per salvare le città, bisogna ripartire dai suoi spazi interni ”. Così diceva Renzo Piano in una famosa intervista. Infatti, la scommessa che negli ultimi decenni i progettisti si sono posti davanti è quella di completare e rigenerare quegli spazi interni alla città, che si presentano come inutilizzati e di scarto, per ricucire e rigenerare il tessuto urbano e offrire nuovi servizi e spazi ai suoi cittadini. Ma è possibile agire su questi spazi inutilizzati in un tessuto urbano così altamente denso e costruito come Alcamo Marina, per trasformarne il tessuto così densamente edificato da casa vacanza degli Alcamesi a città annuale, offrendo così i servizi necessari alla popolazione per viverci tutto l’anno? Il progetto in questione rientra in quest’ottica, provando a rispondere a queste domande, prendendo in esame quello che viene definito comunemente “terzo paesaggio”, o “paesaggio dello scarto”, per ripensare interamente la frazione di Alcamo Marina, impiegando tecnologie semplici, economiche, ma soprattutto reversibili, per ricostruire nuovi spazi e offrire servizi attualmente assenti alla cittadinanza, cercando di generare un’identità urbana attualmente assente e rendere partecipi i cittadini stessi del processo di analisi e del processo di rigenerazione urbana, affinché possano ritrovarsi nella città futura che uscirà fuori da questo processo rigenerativo e soprattutto programmare ciò che accadrà nella città del giorno dopo. Il tema del Pixel urbano e della vigna cittadina sono le principali strategie adottate per rigenerare Alcamo Marina e trasformare così il paesaggio dello scarto in spazi utili alla cittadinanza, facendo gioco forza sia sull’economicità del progetto che sul coinvolgimento diretto dei cittadini. #villard19 #villard19alcamo #architettura #progettourbano #architetturaurbana #architetturadellapartecipazione #vignetourbano #architecture #urbandesign #urbanvineyard #arquitectura #projectourbano #vinhedourbano #建築 #都市デザイン #都市のブドウ園 #シチリア #アルカモ
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Villard:19_Alcamo Marina: Reconstructing the Coastal Landscape Concept Design: The City of the Food “Per recuperare le periferie, per salvare le città, bisogna ripartire dai suoi spazi interni ”. Così diceva Renzo Piano in una famosa intervista. Infatti, la scommessa che negli ultimi decenni i progettisti si sono posti davanti è quella di completare e rigenerare quegli spazi interni alla città, che si presentano come inutilizzati e di scarto, per ricucire e rigenerare il tessuto urbano e offrire nuovi servizi e spazi ai suoi cittadini. Ma è possibile agire su questi spazi inutilizzati in un tessuto urbano così altamente denso e costruito come Alcamo Marina, per trasformarne il tessuto così densamente edificato da casa vacanza degli Alcamesi a città annuale, offrendo così i servizi necessari alla popolazione per viverci tutto l’anno? Il progetto in questione rientra in quest’ottica, provando a rispondere a queste domande, prendendo in esame quello che viene definito comunemente “terzo paesaggio”, o “paesaggio dello scarto”, per ripensare interamente la frazione di Alcamo Marina, impiegando tecnologie semplici, economiche, ma soprattutto reversibili, per ricostruire nuovi spazi e offrire servizi attualmente assenti alla cittadinanza, cercando di generare un’identità urbana attualmente assente e rendere partecipi i cittadini stessi del processo di analisi e del processo di rigenerazione urbana, affinché possano ritrovarsi nella città futura che uscirà fuori da questo processo rigenerativo e soprattutto programmare ciò che accadrà nella città del giorno dopo. Il tema del Pixel urbano e della vigna cittadina sono le principali strategie adottate per rigenerare Alcamo Marina e trasformare così il paesaggio dello scarto in spazi utili alla cittadinanza, facendo gioco forza sia sull’economicità del progetto che sul coinvolgimento diretto dei cittadini. #villard19 #villard19alcamo #architettura #progettourbano #architetturaurbana #architetturadellapartecipazione #vignetourbano #architecture #urbandesign #urbanvineyard #arquitectura #projectourbano #vinhedourbano #建築 #都市デザイン #都市のブドウ園 #シチリア #アルカモ
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Villard:19_Alcamo Marina: Reconstructing the Coastal Landscape Concept Design: The Urban Vineyard “Per recuperare le periferie, per salvare le città, bisogna ripartire dai suoi spazi interni ”. Così diceva Renzo Piano in una famosa intervista. Infatti, la scommessa che negli ultimi decenni i progettisti si sono posti davanti è quella di completare e rigenerare quegli spazi interni alla città, che si presentano come inutilizzati e di scarto, per ricucire e rigenerare il tessuto urbano e offrire nuovi servizi e spazi ai suoi cittadini. Ma è possibile agire su questi spazi inutilizzati in un tessuto urbano così altamente denso e costruito come Alcamo Marina, per trasformarne il tessuto così densamente edificato da casa vacanza degli Alcamesi a città annuale, offrendo così i servizi necessari alla popolazione per viverci tutto l’anno? Il progetto in questione rientra in quest’ottica, provando a rispondere a queste domande, prendendo in esame quello che viene definito comunemente “terzo paesaggio”, o “paesaggio dello scarto”, per ripensare interamente la frazione di Alcamo Marina, impiegando tecnologie semplici, economiche, ma soprattutto reversibili, per ricostruire nuovi spazi e offrire servizi attualmente assenti alla cittadinanza, cercando di generare un’identità urbana attualmente assente e rendere partecipi i cittadini stessi del processo di analisi e del processo di rigenerazione urbana, affinché possano ritrovarsi nella città futura che uscirà fuori da questo processo rigenerativo e soprattutto programmare ciò che accadrà nella città del giorno dopo. Il tema del Pixel urbano e della vigna cittadina sono le principali strategie adottate per rigenerare Alcamo Marina e trasformare così il paesaggio dello scarto in spazi utili alla cittadinanza, facendo gioco forza sia sull’economicità del progetto che sul coinvolgimento diretto dei cittadini. #villard19 #villard19alcamo #architettura #progettourbano #architetturaurbana #architetturadellapartecipazione #vignetourbano #architecture #urbandesign #urbanvineyard #arquitectura #projectourbano #vinhedourbano #建築 #都市デザイン #都市のブドウ園 #シチリア #アルカモ
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Villard:19_Alcamo Marina: Reconstructing the Coastal Landscape Concept Design: The Fair City “Per recuperare le periferie, per salvare le città, bisogna ripartire dai suoi spazi interni ”. Così diceva Renzo Piano in una famosa intervista. Infatti, la scommessa che negli ultimi decenni i progettisti si sono posti davanti è quella di completare e rigenerare quegli spazi interni alla città, che si presentano come inutilizzati e di scarto, per ricucire e rigenerare il tessuto urbano e offrire nuovi servizi e spazi ai suoi cittadini. Ma è possibile agire su questi spazi inutilizzati in un tessuto urbano così altamente denso e costruito come Alcamo Marina, per trasformarne il tessuto così densamente edificato da casa vacanza degli Alcamesi a città annuale, offrendo così i servizi necessari alla popolazione per viverci tutto l’anno? Il progetto in questione rientra in quest’ottica, provando a rispondere a queste domande, prendendo in esame quello che viene definito comunemente “terzo paesaggio”, o “paesaggio dello scarto”, per ripensare interamente la frazione di Alcamo Marina, impiegando tecnologie semplici, economiche, ma soprattutto reversibili, per ricostruire nuovi spazi e offrire servizi attualmente assenti alla cittadinanza, cercando di generare un’identità urbana attualmente assente e rendere partecipi i cittadini stessi del processo di analisi e del processo di rigenerazione urbana, affinché possano ritrovarsi nella città futura che uscirà fuori da questo processo rigenerativo e soprattutto programmare ciò che accadrà nella città del giorno dopo. Il tema del Pixel urbano e della vigna cittadina sono le principali strategie adottate per rigenerare Alcamo Marina e trasformare così il paesaggio dello scarto in spazi utili alla cittadinanza, facendo gioco forza sia sull’economicità del progetto che sul coinvolgimento diretto dei cittadini. #villard19 #villard19alcamo #architettura #progettourbano #architetturaurbana #architetturadellapartecipazione #vignetourbano #architecture #urbandesign #urbanvineyard #arquitectura #projectourbano #vinhedourbano #建築 #都市デザイン #都市のブドウ園 #シチリア #アルカモ
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Villard:19_Alcamo Marina: Reconstructing the Coastal Landscape Urban Design “Per recuperare le periferie, per salvare le città, bisogna ripartire dai suoi spazi interni ”. Così diceva Renzo Piano in una famosa intervista. Infatti, la scommessa che negli ultimi decenni i progettisti si sono posti davanti è quella di completare e rigenerare quegli spazi interni alla città, che si presentano come inutilizzati e di scarto, per ricucire e rigenerare il tessuto urbano e offrire nuovi servizi e spazi ai suoi cittadini. Ma è possibile agire su questi spazi inutilizzati in un tessuto urbano così altamente denso e costruito come Alcamo Marina, per trasformarne il tessuto così densamente edificato da casa vacanza degli Alcamesi a città annuale, offrendo così i servizi necessari alla popolazione per viverci tutto l’anno? Il progetto in questione rientra in quest’ottica, provando a rispondere a queste domande, prendendo in esame quello che viene definito comunemente “terzo paesaggio”, o “paesaggio dello scarto”, per ripensare interamente la frazione di Alcamo Marina, impiegando tecnologie semplici, economiche, ma soprattutto reversibili, per ricostruire nuovi spazi e offrire servizi attualmente assenti alla cittadinanza, cercando di generare un’identità urbana attualmente assente e rendere partecipi i cittadini stessi del processo di analisi e del processo di rigenerazione urbana, affinché possano ritrovarsi nella città futura che uscirà fuori da questo processo rigenerativo e soprattutto programmare ciò che accadrà nella città del giorno dopo. Il tema del Pixel urbano e della vigna cittadina sono le principali strategie adottate per rigenerare Alcamo Marina e trasformare così il paesaggio dello scarto in spazi utili alla cittadinanza, facendo gioco forza sia sull’economicità del progetto che sul coinvolgimento diretto dei cittadini. #villard19 #villard19alcamo #architettura #progettourbano #architetturaurbana #architetturadellapartecipazione #vignetourbano #architecture #urbandesign #urbanvineyard #arquitectura #projectourbano #vinhedourbano #建築 #都市デザイン #都市のブドウ園 #シチリア #アルカモ
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Villard:19_Alcamo Marina: Reconstructing the Coastal Landscape Concept Design: The Urban Pixel “Per recuperare le periferie, per salvare le città, bisogna ripartire dai suoi spazi interni ”. Così diceva Renzo Piano in una famosa intervista. Infatti, la scommessa che negli ultimi decenni i progettisti si sono posti davanti è quella di completare e rigenerare quegli spazi interni alla città, che si presentano come inutilizzati e di scarto, per ricucire e rigenerare il tessuto urbano e offrire nuovi servizi e spazi ai suoi cittadini. Ma è possibile agire su questi spazi inutilizzati in un tessuto urbano così altamente denso e costruito come Alcamo Marina, per trasformarne il tessuto così densamente edificato da casa vacanza degli Alcamesi a città annuale, offrendo così i servizi necessari alla popolazione per viverci tutto l’anno? Il progetto in questione rientra in quest’ottica, provando a rispondere a queste domande, prendendo in esame quello che viene definito comunemente “terzo paesaggio”, o “paesaggio dello scarto”, per ripensare interamente la frazione di Alcamo Marina, impiegando tecnologie semplici, economiche, ma soprattutto reversibili, per ricostruire nuovi spazi e offrire servizi attualmente assenti alla cittadinanza, cercando di generare un’identità urbana attualmente assente e rendere partecipi i cittadini stessi del processo di analisi e del processo di rigenerazione urbana, affinché possano ritrovarsi nella città futura che uscirà fuori da questo processo rigenerativo e soprattutto programmare ciò che accadrà nella città del giorno dopo. Il tema del Pixel urbano e della vigna cittadina sono le principali strategie adottate per rigenerare Alcamo Marina e trasformare così il paesaggio dello scarto in spazi utili alla cittadinanza, facendo gioco forza sia sull’economicità del progetto che sul coinvolgimento diretto dei cittadini. #villard19 #villard19alcamo #architettura #progettourbano #architetturaurbana #architetturadellapartecipazione #vignetourbano #architecture #urbandesign #urbanvineyard #arquitectura #projectourbano #vinhedourbano #建築 #都市デザイン #都市のブドウ園 #シチリア #アルカモ
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Il progettista | Arch. Andrea Dal Negro: "L’architettura è stata concepita per abbracciare il paesaggio montano e si rivolge alle maestose Dolomiti del Brenta. #Grandivetrate dominano la facciata, permettendo alla #luce del giorno di fluire copiosamente all’interno degli spazi. Orientamenti, materiali, tecniche di costruzione e impianti tecnologici mirano a un concetto di #sostenibilità, che punta a minimizzare l’impatto ambientale e a sfruttare le #risorsenaturali. Il concetto di fondo è rappresentato dalla visione delle dinamiche di vita come un’unica entità, dove gli ambienti diurni, notturni e lavorativi si fondono e coesistono tanto in spazi ampi e luminosi quanto intimi e privati, dialogando direttamente con la natura e privilegiando l’illuminazione e un’areazione naturale". di ilaria bizzo e Stefano Cornacchini bcstudio Andrea Dal Negro https://lnkd.in/d2niKEh5
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ARCHITETTURA DELLA PARTECIPAZIONE Estratto della interviste e dal questionario proposto ai cittadini di Alcamo Marina all'interno del progetto di ricerca internazionale Villard:19_Alcamo Marina: Reconstructing the Coastal Landscape “Per recuperare le periferie, per salvare le città, bisogna ripartire dai suoi spazi interni ”. Così diceva Renzo Piano in una famosa intervista. Infatti, la scommessa che negli ultimi decenni i progettisti si sono posti davanti è quella di completare e rigenerare quegli spazi interni alla città, che si presentano come inutilizzati e di scarto, per ricucire e rigenerare il tessuto urbano e offrire nuovi servizi e spazi ai suoi cittadini. Ma è possibile agire su questi spazi inutilizzati in un tessuto urbano così altamente denso e costruito come Alcamo Marina, per trasformarne il tessuto così densamente edificato da casa vacanza degli Alcamesi a città annuale, offrendo così i servizi necessari alla popolazione per viverci tutto l’anno? Il progetto in questione rientra in quest’ottica, provando a rispondere a queste domande, prendendo in esame quello che viene definito comunemente “terzo paesaggio”, o “paesaggio dello scarto”, per ripensare interamente la frazione di Alcamo Marina, impiegando tecnologie semplici, economiche, ma soprattutto reversibili, per ricostruire nuovi spazi e offrire servizi attualmente assenti alla cittadinanza, cercando di generare un’identità urbana attualmente assente e rendere partecipi i cittadini stessi del processo di analisi e del processo di rigenerazione urbana, affinché possano ritrovarsi nella città futura che uscirà fuori da questo processo rigenerativo e soprattutto programmare ciò che accadrà nella città del giorno dopo. Il tema del Pixel urbano e della vigna cittadina sono le principali strategie adottate per rigenerare Alcamo Marina e trasformare così il paesaggio dello scarto in spazi utili alla cittadinanza. #villard19 #villard19alcamo #architettura #progettourbano #architetturaurbana #architetturadellapartecipazione #architecture #urbandesign #arquitectura #projectourbano #建築 #都市デザイン #シチリア #アルカモ
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L’architettura non è più solo un atto di creazione estetica, ma un’opportunità per progettare ambienti che rispondano alle necessità della comunità e si integrino armoniosamente nel contesto urbano e territoriale. Se in passato l’obiettivo era spesso quello di costruire opere monumentali, oggi l’architettura è chiamata a diventare strumento di inclusività, sostenibilità e qualità della vita. Gli edifici non devono essere solo simboli visivi, ma spazi che favoriscono l'interazione, l’accessibilità e il benessere di tutti. Il futuro dell’architettura è quello di pensare a come ogni ambiente possa essere parte di un sistema più grande, rispettoso del paesaggio, della storia e delle persone che lo abitano. Progettare per la vita significa creare luoghi che siano non solo funzionali, ma che arricchiscano la vita quotidiana di chi li vive. È questa la vera bellezza dell'architettura del XXI secolo. #architettura #designinclusivo #sostenibilità #cittàverdi #innovazione #spazipubblici
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