Post di AREL Associazione Real Estate Ladies

𝐂𝐢𝐭𝐭𝐚̀ 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐥𝐥𝐢𝐠𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐞 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢 𝐢𝐧 𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚: 𝐥𝐞 𝐞𝐬𝐩𝐞𝐫𝐢𝐞𝐧𝐳𝐞 𝐝𝐢 𝐏𝐞𝐫𝐮𝐠𝐢𝐚 𝐞 𝐒𝐚𝐧 𝐅𝐞𝐫𝐦𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐁𝐚𝐭𝐭𝐚𝐠𝐥𝐢𝐚 Parlare di smart city non è una novità, ma descrivere esperienze concrete di realtà italiane smart, aggiunge una preziosa concretezza alle teorie in circolazione. L’evoluzione di modelli innovativi ha dato vita a strumenti accessibili non solo alle grandi metropoli, tradizionalmente più ricche di risorse e inclini all'innovazione, ma anche a comunità di piccole e medie dimensioni che dimostrano visione e virtuosità. Il comune di Perugia e San Fermo della Battaglia (CO) stanno dimostrando concretamente come sia possibile capitalizzare il potenziale delle nuove tecnologie per preservare l'ambiente, valorizzare il territorio, garantire il benessere dei cittadini e modernizzare l'apparato amministrativo. Leggi la notizia a cura del nostro partner WiseTown: https://lnkd.in/eZCirvqD #comunisostenibili #wisetown #innovazione #comuni #città #sostenibilità #svilupposostenibile #green #perugia #sanfermodellabattaglia #buonepratiche #entilocali #pubblicaamministrazione #ditigale

“Le risorse messe in campo per il #Giubileo rappresentano un’opportunità straordinaria per #Roma e il territorio circostante. Il programma mobilita quasi 4 miliardi di euro, così ripartiti per macrosettori: 🚉Trasporti pubblici (metro, ferrovie, autobus, tram e altro): 1,1 miliardo di euro 🛣Mobilità (strade e ponti): 710 milioni di euro Ciò significa che avremo una viabilità pubblica e privata più funzionale e organizzata, grazie all’implementazione e all’ammodernamento delle linee della metropolitana e dei bus, al rifacimento delle strade e dei marciapiedi, sia centrali che di periferia, con un’attenzione alle forme di mobilità sostenibile 🌳Restauri e ambiente (monumenti, parchi e ville): 634 milioni di euro Vie d’acqua e parchi saranno integrati in un rapporto armonico ed equilibrato con la città e con i cittadini, si punterà sulla creazione di spazi pubblici di qualità valorizzando “la storia” visibile nella città ma anche il potenziale delle aree urbane periferiche. ⛪Opere Simbolo (Piazza Pia, Piazza San Giovanni, Piazza dei Cinquecento, Piazza Risorgimento, Sistema 5G, Città dello Sport - Tor Vergata): 340 milioni di euro Punti nevralgici della città che diventeranno centrali per il transito di pellegrini e turisti, stanno attraversando una fase di trasformazione per contribuire a rendere più vivibile e connessa la Capitale 🏨Sistema Sanitario locale (pronti soccorso e attrezzature): 160 milioni di euro In questo momento si chiede un po’ di pazienza ai cittadini romani, ma saranno loro i primi beneficiari degli interventi che si stanno realizzando e a seguire lavoratori, studenti, imprese, professionisti e tutti coloro che sceglieranno la #Capitale per investire nel proprio futuro”. Così è intervenuto Marco Sangiorgio AD della Società Giubileo 2025 S.p.A., che assicura l’attuazione degli interventi funzionali all’accoglienza e alle celebrazioni dell’evento, durante la tavola rotonda al Forum organizzato dalla Fondazione ROMA REgeneration in cui è stato presentato il rapporto “ROMA Regeneration - Primo Rapporto sulla Capitale del Futuro” a cura di Scenari Immobiliari. #RomaRegenerationForum

Il #Giubileo del 2025 rappresenta un’occasione unica per il mercato immobiliare di Roma. La città si prepara a ricevere milioni di pellegrini e visitatori con un ambizioso piano di #riqualificazione che comprende 87 progetti, per un valore complessivo di 1,8 miliardi di euro, a cui si aggiungono 500 milioni di euro di fondi del PNRR. Questo ampio intervento migliorerà il volto della città e avrà un impatto diretto sul valore degli immobili nelle zone coinvolte. Il programma prevede interventi che vanno dalla #riqualificazione di spazi pubblici alla costruzione di nuove infrastrutture per migliorare la mobilità, come l’introduzione di nuovi autobus e treni per facilitare gli spostamenti dei visitatori. Particolare attenzione sarà dedicata anche alla sicurezza e alla modernizzazione delle strutture ricettive, con la creazione di nuovi ostelli e alloggi per accogliere la crescente domanda. Le zone centrali come Termini-Repubblica e San Giovanni, così come aree strategiche intorno a San Pietro e Prati, sono destinate a trarre i maggiori benefici da questi investimenti. Questi quartieri vedranno un incremento della domanda sia per gli immobili residenziali che commerciali, con un conseguente aumento del valore delle proprietà. La riqualificazione dell’area intorno alla stazione Termini, ad esempio, renderà questo nodo di trasporto un punto di riferimento per l’intera #città, migliorando la vivibilità e l’attrattiva per investitori e acquirenti. L’implementazione di #progetti di miglioramento delle infrastrutture, come il potenziamento della rete del trasporto pubblico e la creazione di percorsi pedonali, avrà un impatto significativo sulla qualità della vita dei residenti e sull’accessibilità turistica. Non meno importanti sono gli interventi ambientali, che prevedono la valorizzazione di spazi verdi lungo il Tevere e il miglioramento della gestione delle acque, contribuendo a rendere Roma una città più sostenibile. Questa trasformazione strutturale e urbana non solo renderà Roma più accogliente e funzionale, ma aumenterà anche la visibilità della città a livello internazionale. Gli #investitori #immobiliari hanno già iniziato a guardare con interesse a queste aree in via di sviluppo, puntando soprattutto sui quartieri che saranno oggetto di #riqualificazione. Le previsioni parlano di un potenziale incremento del #valore degli immobili nelle aree coinvolte, rendendo questo un momento propizio per chi desidera investire. Infine, la combinazione tra la spinta del #Giubileo e i fondi del PNRR darà un nuovo impulso al #settore immobiliare romano, offrendo opportunità non solo per chi investe nel residenziale, ma anche per il mercato delle locazioni turistiche e commerciali. Per questo, il Giubileo 2025 non rappresenta solo un evento di grande rilevanza religiosa, ma una vera e propria leva di #trasformazione #urbana, destinata a cambiare il volto della Capitale e a migliorare l’attrattiva del suo mercato #immobiliare.

📣 Forum | “Per un’economia delle relazioni e dei luoghi” 📅 A partire dalle 15.30 di domani saremo presso il Museo Castromediano di #Lecce per un incontro nel corso del quale si vorrà riportare l’attenzione sul ruolo dei rapporti di comunità e della identità dei luoghi riconoscendone valore strategico irrinunciabile. 🌱 Dalla transizione ecologica al dibattito sulle aree interne e le periferie, alla necessità di una loro rigenerazione trasformativa, si genera una nuova sensibilità e consapevolezza dei cittadini verso i temi dello sviluppo, per cui la prospettiva di poter cambiare gli scenari non sembra più un’utopia. 🏡 I “luoghi” meno sfruttati, meno urbanizzati, apparentemente marginali come una provincia dell’estremo sud d’Italia rappresentano uno straordinario patrimonio di risorse umane, culturali, naturali ed economiche e possono contribuire in maniera significativa alla soluzione dei tanti problemi posti dalle grandi sfide per uno sviluppo diverso del pianeta.

L'appello di Daniele Di Fausto alla community CEOforLIFE: come trasformare lo spazio in opportunità sostenibile. “C’è un potenziale di ottimizzazione ed efficientamento degli spazi non solo in termini economici, ma anche di valorizzazione sociale e ambientale, destinato a cambiare il volto delle nostre città”. Nella cornice dei Global CEOforLIFE Awards, Il CEO di #eFM ha spiegato come sia possibile creare le condizioni di un “rinascimento contemporaneo“ che parte dall’utilizzo intelligente dello #spazio per raggiungere il singolo, la comunità e il territorio intero. “C'è un tesoretto a disposizione delle nostre città - ha commentato Umberto Lebruto, Amministratore Delegato FS Sistemi Urbani - Disponiamo di oltre 17.000 chilometri di rete ferroviaria, tocchiamo 2.200 località e siamo presenti anche con spazi oggi inutilizzati che rappresentano un vuoto, un luogo, che oggi mettiamo a disposizione delle città“. Un modo per ricucire la frattura storica che divide la città un due parti, quello proposto da Lebruto, un elemento d’innovazione che tocca economia, socialità, ambiente. “Come eFM, abbiamo costruito un rete, #Hubquarter, abilitata da una piattaforma tecnologica, Myspot - ha concluso Daniele Di Fausto - In questo modo siamo in grado di digitalizzare ogni spazio creandone un gemello digitale che ci permette di gestirlo in modo semplice, veloce e intuitivo. Una trasformazione dello spazio in centro di esperienze all’insegna della permeabilità e della diffusione“. Con il progetto Spazi per l'Italia, Poste Italiane ha accettato la sfida della prossimità offerta dal modello. La nostra ambizione è rendere il modello uno standard nazionale e internazionale. Hanno preso parte al tavolo di lavoro moderato da Giordano Fatali: 📌 Marco De Giorgi | Direttore Generale Presidenza del Consiglio dei Ministri  📌 Salvatore Monni | Direttore Direzione Decentramento e Servizi al Territorio Roma Capitale 📌 Andrea Casu | Vicepresidente IX Commissione Trasporti, Poste e Comunicazione Camera dei deputati 📌 Riccardo Corbucci | Sociologo, Giornalista, Consigliere Comunale Roma Capitale 📌 Stefano Cotugno | General Manager del Consorzio Gruppo REA Italia   📌 Sonja Blanc | CEO Sireg Geotech, Ambassador GammaDonna 📌 Michelangelo Suigo | INWIT S.p.A. 📌 Danilo Cattaneo | InfoCert - Tinexta Group

Immaginare la città del futuro con lo sguardo alla metropoli italiana che, più di altre, incarna il dinamismo delle trasformazioni urbane. #attualitàmilano #circolofilologicomilanese #cultura #economia #ilgiornale #LagrandeMilanoDimensioneSmartCity #milanoattualità #newsmilano #notiziemilano #politica

Un episodio di Città, podcast di Will Media, densissimo di spunti interessanti per guardare alle città medie italiane in maniera diversa. Ne parlano il Prof Ezio Micelli insieme a Paolo Bovio e Stefano Daelli. Impariamo a riconoscere il grandissimo potenziale che hanno queste città e a non considerarle le sorelle piccole e sfortunate delle metropoli. Le città medie sono i luoghi dove la prossimità è reale e il cambiamento può avvenire grazie a piccole azioni!

Il futuro dello sviluppo urbano e dei diritti di cittadinanza è nelle città medie attrezzate e connesse, più che nelle metropoli ingolfate, a condizione che, oltre a servizi, cultura e qualità della vita, siano in grado di offrire buone occasioni di lavoro qualificato, prospettive di crescita e opportunità di investimento

“Se una città ti offre solo buona cucina e un centro storico amabile, ma senza prospettive di lavoro e orizzonti di vita be', quello è un weekend, non una vita”. È uscito l'episodio di #Città che raccoglie seconda parte della nostra chiacchierata con il prof. Ezio Micelli dell'Università Iuav di Venezia, con qualche idea per le città medie italiane: 1. Di fronte alle crescenti difficoltà di accesso alle grandi città, i centri medi possono giocarsi una nuova partita: non scimmiottando le dinamiche delle grandi città, ma avanzando una proposta diversa. 2. Possibili aree di lavoro in cui le città medie possono qualificarsi e distinguersi: 🏘 la cura dello spazio pubblico – non solo nei centri storici – come spazio condiviso, sottratto alla predominanza delle auto, per ricreare luoghi porosi e rigenerare tessuto sociale 🪴 un'idea di sostenibilità declinata secondo le caratteristiche del territorio 🚲 servizi diffusi ed economie di prossimità (parecchie centri medi sono già, de facto, città dei 15 minuti) 3. Agire su questi aspetti, però, non basta se non ci sono due fattori chiave per rendere davvero attrattiva l'offerta di una città: lavoro di qualità e servizi di welfare di qualità. Più un terzo elemento unificante: la capacità di offrire un racconto nuovo, non rivolto a un passato più o meno glorioso ed estetizzante, ma un orizzonte di futuro. ➡️ “Non metropoli, non paesi: idee per le città medie italiane” si ascolta qui: https://lnkd.in/dYMDpZET ➡️ Sì, le città medie sono un po' una nostra fissa in questo podcast: per esempio ne avevamo parlato tempo fa con Elena Granata e Andrea Colombo nell'episodio “Una vita da mediano: le città medie italiane alla prova del futuro” https://lnkd.in/dmTsznyM 🏙 Continua insieme a Stefano Daelli il percorso di avvicinamento del #podcast Città a #Future4Cities, il festival delle città che cambiano, che organizziamo in Will Media insieme a FROM – Moltiplichiamo valore pubblico 🏅 Se hai realizzato o conosci un progetto di innovazione urbana, puoi candidarlo al premio F4C: future4cities.willmedia.it

Paolo Bovio Le città "medie" sono la chiave per dare un futuro sostenibile alle aree urbane, nelle quali è possibile ricostruire il concetto di Città. Tutto questo però sara difficile da realizzare, se si continua ad affrontare il problema in termini urbanistici visti dall'interno. Elena Granata ha sicuramente chiaro cosa sia la città riportata nella sua dimensione originaria ed è un grande punto di riferimento in questo. Se non affrontiamo il "nemico" della città, ovvero l'auto ad uso privato non si potranno trovare soluzioni soddisfacenti. L'auto non è solo l'occupazione di suolo e di spazi, ma è anche l'elemento distorsivo della fruibilità, nella misura in cui dilata la distribuzione dei servizi, dei poli culturali e tutti gli elementi di interesse e aggregazione. Sarebbe però un ulteriore errore, ed è quello più ricorrente, che si tratti di un problema di mobilità "interno", da risolversi con piste ciclabili e le zone 30. In realtà c'è bisogno di abbattere la "necessità" di penetrazione nell'area urbana con le auto. I Piani di Mobilità Integrata Sostenibile del 2015 servono proprio a bilanciare mobilità interna e esterna, dando la possibilità di recuperare suolo e infrastrutture. In estrema sintesi se tutte queste magnifiche idee e proposte, non vengono ricondotte funzionalmente all'interno di quella rivoluzione che è la Transizione Ecologica, sono destinate o a fallire o rimanere marginali. In molti si sono "irrigiditi", rispetto alla prospettiva di far confluire le proprie idee e competenze in un contesto più ampio, a cominciare dai "professionisti dell'ambientalismo", ma questa paura oltre ad essere irrazionale è anche indice di obiettivi limitati. Posso comprendere che si vogliano far "fruttare" le idee, ma trovo "stupido" che le si nasconda sotto il tappeto. E' evidente e chiaro a tutti che le buone idee, non possono essere "sprecate" per rattoppare un contesto distorto, solo perché così ne viene un utile immediato. Il fatto che i fondi pubblici, al di la delle motivazioni roboanti, in sostanza non finanziano mai opere "risolutive" dovrebbe far riflettere, sul fatto che solo un coordinamento tecnico e strategico (Il progetto funzionale della Transizione Ecologica), può portare quei risultati che le nostre idee "meritano"