Segnalo un mio recente contributo su Il Diritto Industriale di giugno “La patrimonializzazione della notorietà; il right of publicity nell’esperienza italiana”. Un’analisi, a margine di un’ordinanza cautelare del Tribunale di Torino, sull’innalzamento negli anni della tutela della notorietà dell’immagine della persona nell’ambito dell’advertising; una tendenza espansiva che parte dal semplice ritratto, passando per il sosia, l’imitazione della voce, il tatuaggio, sino alla evocazione implicita della celebrity.
Post di Arturo Leone
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L’8 aprile 2024, la #CortediCassazione ha emanato l’#ordinanza n° 2989, in tema di #dirittoalnome e diritto allo sfruttamento del nome proprio e altrui. L’ordinanza ha a che fare con la controversia tra #Ferragamo e gli eredi di #AudreyHepburn. La casa di moda aveva infatti pubblicizzato e commercializzato un modello di scarpe a suo dire realizzate ad hoc per la ballerina. Gli eredi vi vedevano uno sfruttamento commerciale non autorizzato. Secondo l’art. 7 del #CodiceCivile, l’uso del nome o dell’immagine altrui senza il consenso dell’interessato è lecito solo se risponde a finalità informative o ad altre finalità indicate dall’art. 97 della #legge 633 del 22 aprile 1941 sul #dirittod'autore, e non se risponde a scopi puramente commerciali, pubblicitari o di lucro. Tale articolo riconosce il diritto della persona a chiedere giudizialmente la cessazione del fatto lesivo, salvo il diritto al risarcimento del danno, e può essere invocato per reagire a indebite utilizzazioni del nome a fini commerciali. In aggiunta, l’art. 8 del Codice Civile prevede la legittimazione ad agire anche in capo ai familiari o alle fondazioni che detengono i diritti di sfruttamento economico del nome. La Corte di Cassazione ha ritenuto che Ferragamo, citando la circostanza vera secondo cui quella specifica calzatura era stata appositamente creata per Audrey Hepburn, non avesse travalicato i limiti del consenso e non si fosse resa colpevole di sfruttamento puramente commerciale del nome altrui. Guarda la spiegazione completa qui 👉 https://lnkd.in/eUZmfBU7
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Oggi con l'Avv. Emanuela Bianco (美白), Name Partner Saglietti Bianco , parliamo di libertà d'espressione in materia di marchi. Guarda il video! #avvocato360 #avvocati #hottopic
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L’uso a fini commerciali dell’immagine di personaggi noti è sempre stato un tabù. Tuttavia, la recente sentenza della Corte di Cassazione ha fatto chiarezza promette un cambio di paradigma. L’articolo 96 della legge sul diritto d’autore permette l’uso dell’immagine senza consenso solo in specifici contesti culturali, ma la sentenza evidenzia come anche eventi a pagamento possano rientrare in questa categoria, se l’obiettivo è culturale. Questo potrebbe aprire nuove opportunità per le mostre ed esposizioni. #dirittodautore #mostre #esposizioni #legge #culturale #personagginoti #CorteDiCassazione #immagine #diritto #arte
"L'uso dell'immagine di personaggi noti per mostre ed esposizioni a pagamento" di Arlo Canella. Approfondimento indipendente per l'area #proprietàintellettuale dello studio legale Canella Camaiora. Gli argomenti: ➡ L’utilizzo dell’immagine di un personaggio noto per una mostra a pagamento è lecito? ➡ Qual è il quadro normativo di riferimento? ➡ La “finalità culturale” rende superfluo il consenso? ➡ Qual è l’impatto della sentenza sullo sfruttamento dell’immagine altrui? Per restare aggiornat* segui Canella Camaiora Studio Legale. #dirittodelleimmagini #sfruttamentoimmaginialtrui #sentenzasupremacorte
L'uso dell'immagine di personaggi noti per mostre ed esposizioni a pagamento - Canella Camaiora
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Quando un marchio è considerato contrario all'ordine pubblico e al buon costume? Proprio su questo tema, ad aprile, gli Uffici aderenti alla rete dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale hanno pubblicato la prassi comune CP14. In questo documento, oltre a utili esempi illustrativi, viene fornita un’interpretazione comune di ordine pubblico e buon costume, sul rapporto che lega questi due concetti e sulle relative differenze. Leggi l'approfondimento su #Brevettinews: https://lnkd.in/dWM-E_SX #marchi #trademarks #turinigroup #registrazionemarchio
Marchi Contrari all’Ordine Pubblico e al Buon Costume
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Diritto d'autore, quando è lecito citare il nome altrui a fini commerciali? Ne parliamo con l'Avv. Emanuela Bianco (美白), Name Partner Saglietti Bianco . Guarda il video! #avvocato360 #avvocati #hottopic
Diritto d'autore, quando è lecito citare il nome altrui a fini commerciali?
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"L'uso dell'immagine di personaggi noti per mostre ed esposizioni a pagamento" di Arlo Canella. Approfondimento indipendente per l'area #proprietàintellettuale dello studio legale Canella Camaiora. Gli argomenti: ➡ L’utilizzo dell’immagine di un personaggio noto per una mostra a pagamento è lecito? ➡ Qual è il quadro normativo di riferimento? ➡ La “finalità culturale” rende superfluo il consenso? ➡ Qual è l’impatto della sentenza sullo sfruttamento dell’immagine altrui? Per restare aggiornat* segui Canella Camaiora Studio Legale. #dirittodelleimmagini #sfruttamentoimmaginialtrui #sentenzasupremacorte
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📲 https://lnkd.in/dUGKA2ds 📲 L’intersezione tra i social media e la normativa su disegni e modelli ❗ Il rapporto tra social media e diritto della proprietà intellettuale è stato di recente oggetto di dibattito a seguito di una sentenza del Tribunale dell’Unione Europea che ha suscitato interesse in tutto il settore della moda, evidenziando non solo l’importanza ed influenza delle celebrità nelle controversie su design e modelli, ma soprattutto il ruolo fondamentale del tempismo in suddette controversie. 📌 Ne ha discusso Maria Vittoria Pessina di DLA Piper nell'articolo pubblicato su Diritto al Digitale #brandprotection #design #divulgazione #influencermarketing #dlapiper #proudtobedlapiper
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Se è vero che i proverbi sono la saggezza dei popoli, vorrei permettermi di ricordare che: “Val più la pratica che la grammatica”! Cosa vuol dire? È semplice, fino ad ora abbiamo cercato di spiegare quale potrebbe essere il valore aggiunto che una società come IPWAY è in grado di dare a chi, persona fisica o giuridica che sia, voglia proteggere e valorizzare il marchio, frutto del lavoro e della passione per la propria attività. Dunque, ecco un caso pratico: È noto che la legge svizzera sulla registrazione dei marchi sia fra le più severe e stringenti al mondo e, in linea con questa reputazione, l’ufficio marchi di Berna circa 2 anni fa ha rifiutato la registrazione del marchio LA BOTTEGA per “cosmetici, abbigliamenti e servizi di vendita al dettaglio”, perché ritenne che tale termine per il suo significato non potesse essere monopolizzato da un solo soggetto in virtù del principio “dell’appartenenza al dominio pubblico”, oltre che della descrittività. Nella memoria di difesa sono stati evidenziati diversi argomenti e fra questi, in particolare, il concetto che il segno per la sua oggettiva rappresentazione (caratterizzazione grafica, font e uso frequente del termine stesso) non potesse rappresentare un elemento così specifico e descrittivo dei prodotti e servizi contraddistinti da non rispettare la normativa nazionale. L’ufficio accolse le nostre argomentazioni interamente e la registrazione ottenne finalmente la protezione in Svizzera. #marchi #brevetti #intellectualproperty #design
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🗞️ Su Il Sole 24 Ore di oggi Marina Savio, Matteo Di Lernia ed io abbiamo monopolizzato una pagina (addirittura con richiamo in prima pagina) parlando di marchi in comunione e prova in casi di imitazione servile alla luce di due recenti decisioni rispettivamente della Corte di Cassazione e del Tribunale di Brescia. In a nutshell: ➡️ considerato che per la concessione in licenza esclusiva di un marchio in comunione è necessario il consenso unanime dei contitolari, il recesso di uno solo di essi comporta la necessità di rinegoziare la licenza, non essendo sufficiente per la sua prosecuzione il consenso degli altri contitolari (anche a maggioranza qualificata) ➡️ non basta un’immagine per provare il carattere distintivo di un marchio di fatto di forma in caso di imitazione servile; è necessario descrivere con parole in cosa consistono le caratteristiche distintive della forma di cui si chiede la tutela. LCA Studio Legale #intellectualproperty #trademark #unfaircompetition #lookalike
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🔝 TOP24DIRITTO - Modulo24Società La concessione in licenza esclusiva di un marchio in comunione richiede il consenso unanime dei contitolari, non bastando la maggioranza semplice o qualificata dei consensi per il suo perfezionamento (come era stato invece affermato in passato da parte della dottrina). Per la revoca della licenza esclusiva di un marchio in comunione è sufficiente il dissenso di uno solo dei contitolari alla sua prosecuzione, anche se la maggioranza qualificata è a favore della prosecuzione. Nelle licenze perpetue, tale recesso (cosiddetto determinativo) è esercitabile ad nutum. Corte di Cassazione, sez. I, civ., sentenza 19 aprile 2024 n. 10637 Marchi in comunione, stop alla licenza con un recesso ✍ Gianluca De Cristofaro, PhD e Marina Savio 💻 🔎 Consultazione riservata agli abbonati di Top24Diritto: https://lnkd.in/eF7v3ast La forma del marchio va spiegata: non basta la foto ✍ Gianluca De Cristofaro, PhD e Matteo Di Lernia 💻 🔎 Consultazione riservata agli abbonati di Top24Diritto: https://lnkd.in/eyC8FyGP ---- #top24diritto #marchio #modulo24società
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🗞️ Su Il Sole 24 Ore di oggi Marina Savio, Matteo Di Lernia ed io abbiamo monopolizzato una pagina (addirittura con richiamo in prima pagina) parlando di marchi in comunione e prova in casi di imitazione servile alla luce di due recenti decisioni rispettivamente della Corte di Cassazione e del Tribunale di Brescia. In a nutshell: ➡️ considerato che per la concessione in licenza esclusiva di un marchio in comunione è necessario il consenso unanime dei contitolari, il recesso di uno solo di essi comporta la necessità di rinegoziare la licenza, non essendo sufficiente per la sua prosecuzione il consenso degli altri contitolari (anche a maggioranza qualificata) ➡️ non basta un’immagine per provare il carattere distintivo di un marchio di fatto di forma in caso di imitazione servile; è necessario descrivere con parole in cosa consistono le caratteristiche distintive della forma di cui si chiede la tutela. LCA Studio Legale #intellectualproperty #trademark #unfaircompetition #lookalike
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