ASSOBIBE esprime apprezzamento per l'impegno di Antonio Tajani e Forza Italia affinché la #sugartax possa slittare al 2026; un'opportunità per proteggere le imprese italiane del nostro settore, già provate da inflazione e aumenti dei costi di materie prime. "Come affermato anche da importanti attori della filiera, la nuova tassa danneggia l’intero comparto e va contro le richieste delle imprese al Governo. Le aziende necessitano di misure che sostengano la crescita e il Made in Italy", ha affermato il Presidente di ASSOBIBE, Giangiacomo Pierini. Il settore delle bevande analcoliche genera un valore economico e occupazionale che coinvolge migliaia di lavoratori e imprese: questa tassa non solo danneggerebbe le aziende, ma avrebbe un impatto diretto su milioni di famiglie italiane. Chiediamo al Governo di considerare le conseguenze e di intraprendere un dialogo aperto con tutte le parti coinvolte. L’industria italiana merita una strategia di crescita, non nuovi ostacoli.
Post di ASSOBIBE - CONFINDUSTRIA
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Annual UNIREC: Settore maturo con masse in gestione fra conto terzi e conto proprio stabili a 146,6 miliardi. #Fatturato sempre più concentrato, con il 65% del totale prodotto dall’11% delle imprese. Trend spinto ulteriormente dal #risiko in corso e potenzialmente dal recepimento della direttiva UE. #Provvigioni medie in picchiata, mediamente del 15%, soprattutto in area #TELCO #Utility. Basteranno #tecnologia ed economie di scala a mitigare l’effetto di questo trend? #Performance di recupero stabili, con importi recuperati in valore assoluto, per la sola attività di conto terzi, che ha raggiunto la cifra record di 17 miliardi di euro (+11%vs 2022). #Famiglie italiane e #imprese che tirano la cinghia e nonostante #inflazione e aumento dei costi, provano a rispettare gli obblighi di #pagamento. Questi i dati e gli spunti più importanti che mi porto a casa dall’edizione 2024 dell’#AnnualUnirec, durante la quale è stato presentato il XIV rapporto sull’andamento del settore della tutela del credito. Complimenti a Unirec, al Consiglio Direttivo e in particolare modo al Presidente Marcello Grimaldi Ph.D. per l’organizzazione impeccabile di questo evento, un momento di resoconto e di confronto con speaker e contenuti di estrema qualità.
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Decreto legge #materie #prime #critiche di interesse #strategico 2024, non entro nel merito fattibilita' pur essendo un passo avanti verso una riduzione potenziale approvvigionamenti, non indipendenza, dai paesi oligopolistici di cui la #Cina e' parte. Attenzione a non crearsi illusioni non basta aumentare autarchia con estrazione - riciclo e accordi bisogna agire anche sui fabbisogni e usi con il "more with less" come piu' volte in questi anni ho spiegato
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Le #medieimprese italiane rappresentano il 16% del fatturato manifatturiero, il 15% del suo valore aggiunto, il 14% dell’export, l’intero incremento occupazionale dal Covid a oggi e sono cresciute ininterrottamente negli ultimi 27 anni con dinamiche superiori alle grandi industrie. 🔍 Eppure, le medie imprese italiane, colonna portante dell’economia tricolore, scontano una tassazione fiscale 4 punti più alta delle big e maggiori difficoltà ad attirare e trattenere profili professionali. 💡 Sono i dati che emergono dal “XXIII Rapporto sulle medie imprese industriali italiane” e dal Report “La competitività delle medie imprese tra percezione dei rischi e strategie di innovazione” realizzati dall’area Studi Mediobanca, dal Centro studi Tagliacarne e da Unioncamere e presentati ieri (per la prima volta in una città di provincia) a Modena al Museo Enzo Ferrari. 📌 Lo racconta oggi Ilaria Vesentini nell’articolo “Corrono le medie imprese, ma restano i nodi energia e fisco” che, su Il Sole 24 Ore, fa il punto sulla giornata di studio modenese. Unioncamere - Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura Gabriele Barbaresco Camera di Commercio di Modena #Tagliacarne #CentroStudiTagliacarne
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Gli sconosciuti (e profittevoli) settori Made in Italy Secondo l’Ice e l’Istat il vasto settore dei macchinari e apparecchi Nca (non codificati altrove) è responsabile da solo di tutto il saldo commerciale positivo italiano. Si tratta di più di 49 miliardi di euro di differenza tra vendite e acquisti di turbine, pompe e compressori, valvole, apparecchi di sollevamento, utensili, macchinari per l’agricoltura e la viticoltura, ma soprattutto per l’industria. Un dato molto interessante per la maggior parte di aziende che hanno mezzi di sollevamento, e sono all'interno di questa statistica! https://lnkd.in/dDMMgXwR
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L’Italia è la seconda manifattura d’Europa ed uno dei maggiori paesi esportatori. Questo, nonostante una burocrazia farraginosa con cui le aziende si trovano a combattere quotidianamente. Semplificare non è semplice. Tutti i governi lo promettono eppure si fa fatica a farlo in concreto, complice il modo di legiferare sempre più disordinato: mancano i testi unici per materia e spesso il Parlamento nel fiume di decreti legge prodotti approva norme che modificano quelle introdotte poco prima. Oggi a Roma al X Meeting delle professioni organizzato da ANCOT e AEPI ho sottolineato quanto sia necessario fare squadra tra sistema produttivo e sistema istituzionale, specialmente in uno scenario globale dove aumentano le incertezze. La digitalizzazione può essere un’opportunità vera di semplificazione e crescita, ma per aiutare le imprese serve anche replicare le iniziative che nel nostro Paese hanno funzionato, come Industria 4.0 che a distanza di anni rimane lo strumento che più di altri ha rilanciato gli investimenti nella manifattura. Ringrazio per l'invito e l'occasione di confronto ANCOT e AEPI e ai presidenti Bottoni e Dinoi. Azione
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Come sarà il quarto trimestre per le aziende piemontesi? In attesa dei risultati dell’Indagine Congiunturale in corso di rilevazione proprio in questi giorni, possiamo dire che prudenza è stata la parola chiave che ha caratterizzato le attese delle aziende piemontesi per il terzo trimestre 2024. Le nostre aziende sono consapevoli che la situazione internazionale è molto complessa: conflitti (Ucraina e Medio Oriente), avvicendamenti elettorali (UE), elezioni imminenti (USA), guerre commerciali (Cina) non aiutano la crescita e lo sviluppo di nuovi progetti. Tuttavia, va notato che il dato complessivo piemontese è sintesi di un andamento settoriale divergente tra manifatturiero in difficoltà e terziario in espansione. A livello complessivo si mantengono positivi investimenti, tasso di utilizzo degli impianti e tempi di pagamento, varia poco il carnet ordini. 🔗Comunicato stampa e risultati completi della #CongiunturaleIII2024 sono disponibili su ⤵️ https://lnkd.in/ewD5_r4E
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Siamo agli ultimi giorni di rilevazione. Il sentiment delle aziende associate è fondamentale per delineare il quadro che si va prospettando per fine anno. Molti hanno già risposto… più saremo, maggiore sarà la significatività dei risultati. Grazie a chi vorrà dedicare qualche minuto per contribuire ad uno strumento utile a tutti!
Come sarà il quarto trimestre per le aziende piemontesi? In attesa dei risultati dell’Indagine Congiunturale in corso di rilevazione proprio in questi giorni, possiamo dire che prudenza è stata la parola chiave che ha caratterizzato le attese delle aziende piemontesi per il terzo trimestre 2024. Le nostre aziende sono consapevoli che la situazione internazionale è molto complessa: conflitti (Ucraina e Medio Oriente), avvicendamenti elettorali (UE), elezioni imminenti (USA), guerre commerciali (Cina) non aiutano la crescita e lo sviluppo di nuovi progetti. Tuttavia, va notato che il dato complessivo piemontese è sintesi di un andamento settoriale divergente tra manifatturiero in difficoltà e terziario in espansione. A livello complessivo si mantengono positivi investimenti, tasso di utilizzo degli impianti e tempi di pagamento, varia poco il carnet ordini. 🔗Comunicato stampa e risultati completi della #CongiunturaleIII2024 sono disponibili su ⤵️ https://lnkd.in/ewD5_r4E
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Durante l’assemblea soci FEDERMACCHINE si è dibattuto del piano #Transizione50. Marco Nocivelli vicepresidente di Confindustria, tra le altre, ha sottolineato come le imprese siano pronte ai benefici mentre ancora oggi il provvedimento non c’è. Queste e molte altre anticipazioni nell'articolo qui sotto. Continueremo a tenervi aggiornati sugli andamenti del settore sul sito di The Next Factory
Transizione 5.0: imprese pronte, governo no
https://www.thenextfactory.it
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Con Industria 4.0 fino al 2023 sono stati rilanciati gli investimenti in Italia e si è diffusa la digitalizzazione delle aziende italiane, preparandole al futuro. Con Industria 5.0 sono invece riusciti a bloccare il mercato, e il provvedimento è risultato finora solo dannoso per la nostra economia.
Il Presidente Riccardo Cavanna è intervenuto sull'edizione odierna de Il Sole 24 Ore per commentare il limbo nel quale si trovano le imprese italiane nell'attesa del decreto attuativo sul 𝐏𝐢𝐚𝐧𝐨 𝟓.𝟎. «Il mercato italiano è fermo. Il guaio è che quando poi partiranno gli ordini tutto si concentrerà in pochi mesi. Vedo un pericoloso effetto-imbuto, con un mercato che si ingolferà, visto che le nostre capacità produttive non sono infinite». #ucima #wemakepackaging #industriacinquepuntozero
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#cartaculturacircolare: da questo punto di vista il decreto “Energy Release” può rappresentare un’occasione per conciliare approvvigionamenti energetici a prezzi competitivi e obiettivi di decarbonizzazione. Esso può contribuire a recuperare “parte” del gap competitivo che incide sull’industria cartaria italiana e che determina minore produzione di carta e, quindi, minori consumi di carta da riciclare e maggiore export di questa strategica materia prima secondaria. Mentre l’industria cartaria italiana diminuisce la produzione in quanto meno competitiva, aumenta l’import di carta prodotto finito da Paesi europei (ad esempio dalla Spagna) ed extraeuropei, parte delle raccolte di carta da riciclare vengono esportate in Asia e tornano in Italia e in Europa, anch’esse sotto forma di prodotti finiti. In questo senso diminuire i costi energetici in Italia è essenziale per reggere la concorrenza intracomunitaria, mentre assoggettare l’export extra UE di carta da riciclare a principi di sostenibilità ambientale è irrinunciabile per riportare la competizione in un ambito corretto e ragionevole a livello internazionale. L'auspicio è che alla Energy Release segua presto anche la Gas Release.
Il viceministro del Ministero delle Imprese e del Made in Italy #MIMIT, Valentino Valentini, è intervenuto il mese scorso all'Assemblea pubblica della Federazione Carta e Grafica, portando il messaggio di sostegno del #Governo alle imprese della filiera. "Il settore della #carta può essere preso a paradigma del sistema produttivo italiano. È un sistema che presenta numerose eccellenze e compete con i tedeschi, in vari aspetti, come primo o secondo in Europa. Stiamo lavorando per intervenire sulle difficoltà che ne accompagnano il cammino, fra queste l'integrazione e il costo dell'#energia, problema di non facile soluzione, collegato al processo di #transizione". Sul canale YouTube della Federazione Carta e Grafica la sintesi dell'intervento https://lnkd.in/dsNu4NdB. Sul canale di Redazione Riciclatv è possibile rivedere l'intera Assemblea. https://lnkd.in/dsHrVAzb Acimga (Confindustria) Assocarta (Confindustria) Assografici (Confindustria) Comieco Unione GCT Milano Enrico Barboglio Assocarta/Massimo Medugno maurizio d'adda Monica Scorzino Ruggero Adamovit Maria Moroni Gwyn Garrett Enrico Sbandi
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