Oggi celebriamo la Giornata Internazionale contro l’#omofobia, la #bifobia e la #transfobia! In ADI, siamo da sempre impegnati a garantire un ambiente accogliente e inclusivo per tuttə lə dottorandə e le ricercatricə, indipendentemente dall'orientamento sessuale, dall'identità di genere o dall'espressione di genere. Mentre molte #università e istituti di ricerca in Europa stanno facendo progressi nelle politiche di #inclusione, ci sono ancora sfide significative da affrontare. La mancanza di coerenza tra le istituzioni e la mancanza di supporto continuativo per le ricercatricə LGBTQIA+ possono rendere difficile la creazione di una comunità accademica sicura e accogliente per tuttə. È importante riconoscere che le discriminazioni "nascoste", come la mancanza di riconoscimento del matrimonio o la mancanza di supporto per le persone trans nei percorsi di carriera accademica, continuano a essere una realtà per molti. Queste sfide non solo impattano sul benessere individuale, ma minano anche la diversità e l'innovazione nel mondo accademico e quindi della ricerca stessa. Come ADI - Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca in Italia, ci impegniamo a promuovere politiche di inclusione più coerenti e a fornire un sostegno continuativo per lə nostrə colleghə #LGBTQIA+. Insieme, possiamo creare un ambiente in cui ogni individuo possa esprimere la propria personalità e le proprie idee, contribuendo pienamente al progresso e al benessere di tutta la società.
Post di ADI - Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca in Italia
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🌈 𝙂𝙞𝙤𝙧𝙣𝙖𝙩𝙖 𝙄𝙣𝙩𝙚𝙧𝙣𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙖𝙡𝙚 𝙘𝙤𝙣𝙩𝙧𝙤 𝙡'𝙊𝙢𝙤𝙛𝙤𝙗𝙞𝙖, 𝙡𝙖 𝘽𝙞𝙛𝙤𝙗𝙞𝙖 𝙚 𝙡𝙖 𝙏𝙧𝙖𝙣𝙨𝙛𝙤𝙗𝙞𝙖: 𝙐𝙣 𝙄𝙢𝙥𝙚𝙜𝙣𝙤 𝙥𝙚𝙧 𝙡'𝙐𝙜𝙪𝙖𝙜𝙡𝙞𝙖𝙣𝙯𝙖 Oggi, 𝟭𝟳 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼, celebriamo la Giornata Internazionale contro l'Omofobia, la Bifobia e la Transfobia, una data significativa che ci ricorda l'importanza di lottare contro ogni forma di discriminazione basata sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere. Questa giornata è stata istituita nel 2004 per sensibilizzare l'opinione pubblica e promuovere azioni concrete a favore dei diritti delle persone LGBTQ+. La scelta del 17 maggio non è casuale: in questa data, nel 1990, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha rimosso l'omosessualità dalla lista delle malattie mentali. Questo atto storico ha segnato un passo fondamentale verso il riconoscimento della 𝗱𝗶𝗴𝗻𝗶𝘁𝗮̀ e dell'𝘂𝗴𝘂𝗮𝗴𝗹𝗶𝗮𝗻𝘇𝗮 delle persone omosessuali, bisessuali e transgender. La strada verso una società realmente inclusiva è ancora lunga: troppe ancora le violenze, le discriminazioni e i pregiudizi a causa dell’orientamento sessuale o dell’identità di genere. La 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗜𝗻𝘁𝗲𝗿𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗹'𝗢𝗺𝗼𝗳𝗼𝗯𝗶𝗮, 𝗹𝗮 𝗕𝗶𝗳𝗼𝗯𝗶𝗮 𝗲 𝗹𝗮 𝗧𝗿𝗮𝗻𝘀𝗳𝗼𝗯𝗶𝗮 è un'opportunità per riflettere sui progressi fatti e sulle sfide ancora da affrontare. Ma 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼 è per noi il momento per lavorare tutte e tutti insieme a favore di un mondo in cui ogni persona possa vivere liberamente e senza paura. Educazione, consapevolezza e azioni concrete sono strumenti essenziali per sradicare l'odio e promuovere una cultura di rispetto e inclusività. 🏳️🌈 Ognunə di noi può fare la differenza. Sosteniamo l'amore, l'uguaglianza e la diversità, oggi e ogni giorno. Liberə di essere, sempre.
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Quando dicono che non ti applichi, ma tu sei una vera pro 🙌 Quando dicono che non puoi stare da solo, ma tu da solo spacchi 💪 L’ageismo è un comportamento discriminatorio che colpisce soprattutto le/i più giovani e le/i più anzianǝ. Le persone che si ritrovano ai due poli opposti della scala anagrafica hanno poco spazio e ascolto per le loro idee e opinioni, perché sono vittime di convinzioni false e dannose che riguardano le loro capacità, competenze o valore sociale giudicato sulla base della loro età. Le nuove generazioni vengono criticate per indolenza e mancanza d’impegno, e sono spesso discriminate sul lavoro con paghe più basse e opportunità di carriera limitate. Le persone più anziane sono considerate un peso e spesso si trovano in situazioni di solitudine e isolamento sociale. I rumours sono quelle voci che alimentano la discriminazione, quelle dicerie prive di fondamento che si trovano alla base della piramide dell’odio. Le parole che usiamo cambiano il modo in cui vediamo il mondo. I rumours generano pregiudizi. L’unico modo per fermarli è smettere di diffonderli. Il progetto “DiversaMente - Giovani contro le discriminazioni” mette le nuove generazioni al centro del contrasto ai rumours e alle discriminazioni attraverso forum, workshop, azioni collettive che puntano sul protagonismo giovanile per cambiare le narrazioni. Scopri di più su icei.it/diversamente I nostri partner: Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Rete delle Case del Quartiere, Giro del Cielo, Arci Valdera, Movimentazioni, Comune di Reggio Emilia, Comune di Montesilvano, Comune di Pontedera Finanziato da: Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo #DiversaMente #StopRumours #Discriminazioni #Diritti #Inclusione #StopDiscrimination #InclusionMatters #EqualityForAll #Ageismo #AgeEquality +4
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🏳️🌈 Giugno è il mese del #Pride #LGBTQIA+ anche per l’#AI #intelligenzaartificiale 🥳 Celebrare i Pride è diventata una consuetudine a cui partecipano milioni di persone, comprese famiglie intere, per ribadire l’importanza di affermare i #diritti della comunità #LGBTQIA+, come testimoniamo gli ultimi dati dell'Agenzia per i diritti fondamentali dell'Unione europea che non offrono un panorama confortante, soprattutto nel nostro Paese https://lnkd.in/duWWsSJq inGenere.it 🌈 Le parate sono importanti anche per dare #visibilità alla #comunità #LGBTQIA+. Assistiamo per contro, come affermato dalle ricercatrici Margherita Graglia e Valeria Quaglia, a una “pressione sociale all’invisibilità. Si percepisce cioè l’orientamento omosessuale come dimensione esclusivamente privata: per cui la reazione comune di fronte ai processi di disvelamento, vissuti in qualità di vera e propria infrazione sociale, è quella del biasimo e della reazione. D’altronde, non conoscere l’oggetto dello stigma – spiegano ancora le studiose – permette a discriminazioni e stereotipi di rimanere inalterati.” https://lnkd.in/dEYirABF Valigia Blu ❌ Ma, come per le altre #differenze, con l’arrivo dell’’AI, #discriminazioni e #stereotipi possono non solo rimanere inalterati, ma moltiplicarsi, se non c’è una #governance. “Alcuni sistemi di apprendimento automatico vanno oltre la predizione dell’età, del genere e della razza. Sono stati compiuti sforzi molto ben pubblicizzati per rilevare l’orientamento sessuale da fotografie” da Kate Crawford “Il lato oscuro dell’IA”. 🎯 Serve innanzi tutto #consapevolezza dei rischi di queste #classificazioni che possono contribuire a “#categorizzazioni" #discriminatorie e lavorare in direzione opposta perché l’AI sia invece #inclusiva. #torinopride Guido Boella Donne 4.0 Darya Majidi Emanuela Girardi Federica Meta Roberta Russo Torino Social Impact NoiD Telecom Torino Città per le Donne
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𝗜𝗹 𝟮𝟬 𝗻𝗼𝘃𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝗲̀ 𝗶𝗹 𝗧𝗿𝗮𝗻𝘀𝗴𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿 𝗗𝗮𝘆 𝗼𝗳 𝗥𝗲𝗺𝗲𝗺𝗯𝗿𝗮𝗻𝗰𝗲 (𝗧𝗗𝗼𝗥): 𝘂𝗻𝗮 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗺𝗲𝗺𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗲 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝗳𝗹𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗿𝗱𝗮𝗿𝗲 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗲 𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲 𝘁𝗿𝗮𝗻𝘀 𝗰𝗵𝗲 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗹𝗮 𝘃𝗶𝘁𝗮 𝗮 𝗰𝗮𝘂𝘀𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘃𝗶𝗼𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘁𝗿𝗮𝗻𝘀𝗳𝗼𝗯𝗶𝗰𝗮. Ogni anno, in tutto il mondo, questa data invita a fermarsi per onorare la memoria delle persone trans che non ci sono più, vittime di odio, discriminazione e marginalizzazione. Ma il TDoR è anche il giorno in cui dobbiamo riconoscere il peso della sofferenza e delle difficoltà che le persone trans affrontano quotidianamente, spesso invisibili agli occhi della società. Perché il TDoR è così importante? Il TDoR nasce dall’urgenza di dare visibilità a una realtà che troppo spesso viene ignorata. Dietro ogni nome, dietro ogni volto ricordato oggi, ci sono storie di dolore, lotta e speranza. Molte di queste persone hanno lottato contro una società che le ha respinte, non solo con violenza fisica, ma anche con la violenza silenziosa dell’indifferenza, del rifiuto e della mancata comprensione. Queer Care non vuole che questo accada ancora. Tante altre persone trans vivono ogni giorno il peso della discriminazione. La transfobia non è solo fisica, ma si manifesta in modi sottili e devastanti: nell'accesso negato a spazi sicuri, nella mancanza di rappresentanza, nelle opportunità di lavoro ridotte, nei diritti fondamentali che vengono messi in discussione. Queer Care non vuole che questo accada ancora. Ma, allora, cosa possiamo fare insieme? 𝗖𝗼𝗺𝗺𝗲𝗺𝗼𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗲̀ 𝘂𝗻 𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗽𝗼𝘁𝗲𝗻𝘁𝗲, 𝗺𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗯𝗮𝘀𝘁𝗮. È fondamentale che ognuno di noi faccia la sua parte per creare un mondo in cui ogni persona trans possa vivere senza paura, libera di essere sé stessə. Possiamo: 🌈 Informarci per conoscere la storia e le sperienze uniche delle persone trans; 🌈 Porci in difesa delle persone trans, quando vediamo un’ingiustizia o un’azione volutamente discriminatoria; 🌈 Sostenere realtà locali e organizzazioni che forniscono supporto e risorse alla comunità trans; 🌈 Educare chi ci sta accanto sull'importanza del rispetto e dell’inclusione. Ogni piccolo gesto può fare la differenza. Se ti è mai capitato di sentire la solitudine e la paura di essere emarginatə, o se conosci qualcunə che ci è passatə, puoi capire quanto sia importante fare sentire la nostra vicinanza. Queer Care è al tuo fianco, sempre!
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TU PUOI FARE LA DIFFERENZA! OPPONITI SEMPRE, SENZA "SE" E SENZA "MA", A QUALSIASI FORMA DI RAZZISMO. E se fossi tu a subire discriminazione? Chiedi aiuto!!! Il 17 maggio ricorre la Giornata Internazionale contro l’omo-lesbo-bi-trans-negatività. 📌𝑷𝒆𝒓𝒄𝒉𝒆́ 𝒐𝒈𝒈𝒊? 33 anni fa l’Organizzazione Mondiale della Sanità eliminò definitivamente l’omosessualità dalla classificazione internazionale delle malattie (ICD), definendola come “variante naturale della sessualità umana”. Una data importante che ha rappresentato un passo fondamentale non solo per il processo di depatologizzazione degli orientamenti non eterosessuali, ma anche per quello delle identità trans e non binarie, che avverrà molti anni dopo. 📌𝑷𝒆𝒓𝒄𝒉𝒆́ 𝒆̀ 𝒊𝒎𝒑𝒐𝒓𝒕𝒂𝒏𝒕𝒆 𝒓𝒊𝒄𝒐𝒓𝒅𝒂𝒓𝒆 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒂 𝒈𝒊𝒐𝒓𝒏𝒂𝒕𝒂? L’eterosessismo e l’omo-lesbo-bi-transnegatività sono ancora fortemente radicate nella nostra società e si manifestano sia attraverso forme esplicite di ostilità e odio, sia attraverso forme di pregiudizio più implicite e sottili, ma continuative e quotidiane. 📌𝑷𝒆𝒓𝒄𝒉𝒆́ 𝒓𝒊𝒈𝒖𝒂𝒓𝒅𝒂 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒂 𝒍𝒂 𝒔𝒐𝒄𝒊𝒆𝒕𝒂̀? L’omo-bi-transnegatività tende a discriminare tutte le persone che si discostano dalle norme socialmente accettate di mascolinità-femminilità stereotipiche, coinvolgendo come bersaglio non solo le persone LGBT+ e i loro alleati, ma anche chi non si conforma a tali norme e non necessariamente si identifica come LGBT+. 📌 𝑪𝒐𝒔𝒂 𝒑𝒐𝒔𝒔𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒇𝒂𝒓𝒆 𝒄𝒐𝒎𝒆 𝒑𝒓𝒐𝒇𝒆𝒔𝒔𝒊𝒐𝒏𝒊𝒔𝒕*? Possiamo riflettere sui pregiudizi personali e sul modo in cui li portiamo all’esterno, interrogarci sull’impatto che ciò potrebbe avere sulle altre persone, ascoltare le esperienze delle persone LGBT+, aggiornarci e formarci attraverso le linee guida internazionali.
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Perché le persone lesbiche/saffiche vengono er0tizzate da uomini cishet? In questo post cerco la risposta al perché ció avviene, evidenziando le pericolose conseguenze. Da sempre viene ricreata una visione altamente f3ticizzata del lesbismo, priva però del contesto politico in cui il movimento si è creato anche accanto al femminismo della seconda ondata. Verso la fine degli anni 70, già alcunɜ attivistɜ femministɜ americanɜ, si accorsero della problematicità dell'industria, descrivendola come una delle cause principali della vi0lenza maschile, e si impegnarono per promuovere una legislazione che la trattasse come violazione dei diritti umani delle donne*. Infatti, l’industria del p0rno mainstream è descrivibile come fortemente dannosa poichè partecipa alla spirale di vi0lenza del sistema oppressore. Ne sono esempio tutti gli atteggiamenti misogini e maschilisti messi in pratica dal genere maschile, tratti da prodotti p0rno, sia nei confronti delle donne cis-etero, sia di chi fa parte della comunità queer. Spesso non fermandosi solo ad attacchi discriminanti, oggettificanti, ma anche fisici, di stupr0 correttivo e lesbic1di. Questi termini sono stati coniati per la prima volta in Sudafrica, dopo il caso di Eudy Simelane. Eudy era lesbica dichiarata e calciatrice professionista della nazionale sudafricana, vittima di crim1ni d'odio (brutalmente vi0lentata e ucc1sa da parte di un gruppo di uomini). Ecco perché educarsi al s3sso e all’affettività attraverso queste piattaforme non è sano e sicuro. Oscurano la realtà oggettiva e distorcono le rappresentazioni stesse dei rapporti, del significato di consenso e delle identità queer. Non permettendo a quest'ultime di poter vivere serenamente la propria esistenza out, di fare coming out senza incorrere costantemente in vessazioni, e di godersi un adeguato benessere di welfare. La consuetudine di f3ticizzare il lesbismo, dandogli solo valore iper-s3ssuale e non identitario, non invalida solo chi lo vive ma anche tante altre identità, orientamenti e indirettamente anche compagini cis-etero, sotto le ali del patriarcato s3ssista. #lesbian #lesbiangirls #lgbtcommunity #lgbtitaly #lgbtitalia #lgbtpride #queer #lgbtqia #lelle #lesbicheitaliane #lesbicheitalia #sapphic #lesbianpride #lesbianvisibility #🏳️🌈 #lesbianvisibiltyweek #attivismo #misoginia #lesbofobia #smashthepatriarchy #lesbianism #feministheory #queertheory #lesbianerasure
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Navigando sui siti di moltissime aziende nazionali ed internazionali ho notato che oramai in tutti è presente il tema #Diversity and #Inclusion. Tema molto attuale in effetti. Se ne sente parlare in tutti gli ambiti, non solo aziendali: a scuola, nello sport, pure in posta e al supermercato! Bene, penserete. Secondo me no, o meglio non proprio. Questi concetti nascono in America oltre 40 anni fa quando chiunque non fosse nato bianco, eterosessuale e non rientrasse in certi canoni culturali era considerato diverso ed escluso dai privilegi del gruppo dominante (quello dei "normali"). Oggi parlare di diversità e inclusione è anacronistico e pericoloso. Diverso da chi e da cosa? Parafrasando Gli Incredibili,"Tutti sono diversi, che sarebbe come dire che nessuno lo è". Quindi non è meglio parlare di #Individualità? L'altro non è diverso da me a priori ma è un individuo con moltissime caratteristiche, alcune diverse dalle mie e altre simili, che lo rendono ciò che è. #Inclusione... in che cosa? In-claudere significa letteralmente "chiudere dentro" e rimanda mentalmente al fatto che ci sia un gruppo chiuso in cui si ambisce entrare o in cui bisogna essere inseriti per accedere a determianti privilegi, occasioni, situazioni. Questo aveva perfettamente senso nell'America anni 50 in cui se ti capitava di nascere donna nera non avevi gli stessi diritti e privilegi di una donna bianca, che a sua volta ne aveva comunque meno di un uomo bianco. In-claudere... L'insiemistica alle scuole elementari ci ha rovinati tutti! Creiamo gruppi, li etichettiamo e diventano insiemi disgiunti che non sembrano avere elementi in comune. Eterosessuali e LGBTQ+, bianchi e neri, ricchi e poveri, nord e sud, normodotati e disabili, uomini e donne... In-claudere Non suona meglio parlare di #accoglienza? L'accoglienza sta dal lato opposto rispetto alla chiusura. E' apertura, è vicianza, è valorizzazione, è rispetto. Non crea insiemi disgiunti ne crea uno immenso in cui c'è spazio per tutti Accoglienza dell'individualità. Ecco di questo vorrei sentir parlare
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Quando dicono che sei invisibile, ma tu splendi Le donne che scelgono di indossare l’hijab sono spesso vittime di discriminazioni basate su stereotipi che le ritengono sottomesse, obbligate a indossare il velo e a vestirsi in modo da coprirsi interamente, incapaci di studiare o lavorare e limitate al solo ruolo di cura, di madri e mogli. La realtà è ben diversa da queste false convinzioni: le donne che indossano l’hijab possono essere indipendenti, istruite, lavoratrici e capaci di occupare diversi ruoli nella società. L’utilizzo dell’hijab non dovrebbe essere motivo di discriminazioni basate su religione, colore della pelle o sulla mancanza di integrazione. I rumours sono quelle voci che alimentano la discriminazione, quelle dicerie prive di fondamento che si trovano alla base della piramide dell’odio. Le parole che usiamo cambiano il modo in cui vediamo il mondo. I rumours generano pregiudizi. L’unico modo per fermarli è smettere di diffonderli. Il progetto “DiversaMente - Giovani contro le discriminazioni” coinvolge le nuove generazioni nel contrastare le discriminazioni attraverso azioni di mobilitazione e sensibilizzazione che mirano a cambiare le narrazioni dominanti e a promuovere la costruzione di società inclusive e accoglienti dove le diversità siano vissute come una ricchezza. Scopri di più su icei.it/diversamente I nostri partner: Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Movimentazioni, Comune di Reggio Emilia, Comune di Montesilvano, Comune di Pontedera. Finanziato da: Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo #DiversaMente #StopRumours #Discriminazioni #Diritti #Inclusione #StopDiscrimination #InclusionMatters #EqualityForAll #islamophobia #hijab
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Riflettere sulla propria posizione di #privilegio in relazione al contesto e a un fenomeno significa comprendere che esistono #disuguaglianze che devono essere superate. Ė quello che vi invito a fare anche oggi, considerato dalla società s3sso centrica, capitalista e consumista, un giorno di festa e spensieratezza per moltɜ. In cui si organizzano feste, cene romantiche, sorprese, viaggi, attività ed esperienze da fare insieme alle persone a cui ci leghiamo. Esperienze che invece moltɜ altrɜ, in relazione alla propria identità e/o orientamento sessuale–relazionale, non possono permettersi a causa della continua omolesbobi+trans*fobia perpetrata dalla società e dal sistema. Sappiamo infatti dalle ultime indagini (Foundamental Right Agency ue, 2020) condotte sulla comunità #queer, che il 62% di questa, non si sente al sicuro di stringere la mano del partner in pubblico per paura di subire aggressioni. Di cui siamo a conoscenza solo se vengono denunciate, poiché l’84% preferisce non affidarsi ai canali istituzionali, tra i primi a promuovere una politica non inclusiva e safe. La lista è però molto più lunga di una passeggiata mano per la mano se ci fermiamo a riflettere. Nelle slide ho inserito alcuni esempi, che io per prima nelle mie relazioni dopo il #comingout, ho subito. Alcune più risonanti e altre che rientrano nella casistica delle micro-aggressioni, da non sottovalutare in quanto cambiano a lungo termine, la qualità di vita di una persona che non intraprende modelli relazionali cis-etero, allo, mono normati. #lgbtqia #lgbtrights #ValentinesDay
LETIZIA on Instagram: "Riflettere sulla propria posizione di #privilegio in relazione al contesto e a un fenomeno significa comprendere che esistono #disuguaglianze che devono essere superate. Ė quello che vi invito a fare anche oggi, considerato dalla società s3sso centrica, capitalista e consumista, un giorno di festa e spensieratezza per moltɜ. In cui si organizzano feste, cene romantiche, sorp
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#diversità e #potere come le nostre caratteristiche socio fisiche e anagrafiche impattano sulla nostra vita generando condizioni di beneficio o di svantaggio... conoscere e riconoscere sono i primi passi necessari per diventare protagonisti e protagoniste del cambiamento urgente nelle nostre vite e nella società!
Sono esperta di Intelligenza Artificiale e marketing | Sviluppo e curo workshop sull’AI | Definisco strategie di AI dal 2011 | LinkedIN Top Voice Intelligenza Artificiale | AI TEDx speaker | Knitting enthusiast 🧶
Sai cos’è la ruota del potere e del privilegio? Si tratta di uno strumento di analisi sociale che visualizza come diverse caratteristiche della nostra identità - genere, etnia, classe sociale, orientamento sessuale, abilità fisica, età, religione, istruzione e lavoro - si intersecano creando livelli di privilegio o di discriminazione. Al centro della ruota ci sono le identità più privilegiate nella società (es. bianco, eterosessuale, di classe alta, senza disabilità), mentre verso l'esterno si trovano le caratteristiche che possono portare a discriminazioni. Ma proprio da qui possiamo partire per costruire alleanze e promuovere un cambiamento verso una società più equa e inclusiva. Grazie Flavia Brevi e Fondazione Libellula #liberədiessere parla ogni mercoledì di gender gap e discriminazioni verso tutte le minoranze.
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