Post di AIPS - Associazione Italiana Psicologia dello Sport e dell’esercizio

Da Neuroscienziato e psicologo in #SerieA, In Lab con il metodo R-neuroplus (Rusciano et al2017) ho testato nel campionato più di 1/3 dei titolari chiave della nostra nazionale attuale. Perché non utilizzare e richiedere i dati neurocognitivi correlati ai Key Performance Index dei giocatori ? Perché non conoscere prima i Punti di forza e areee deboli ? E perché non utilizzare protocolli di intervento per lavorare sui gap specifici prima ? Continuo a chiedermi da anni perché in #Nazionale allenatori, dirigenti e preparatori atletici non prendano in considerazione l’area Neurocognitiva in maniera specifica e con dati specifici e solo dopo averci sbattuto contro. Si chiama “coazione a ripetere” o “tentate soluzioni”, quando un decisore è profondamente convinto di agire correttamente, dunque tende a ripetere lo stesso errore, spesso ignorando la possibilità che si sia originato da un suo sbaglio personale. Senza alcun dubbio la misurazione dei processi neurocognitivi non e’ l’unica area critica di questa nazionale (strategie, scelte tattiche, oltre a esperienza e dinamiche di costruzione della squadra, mentalità e sacrificio… nonostante la presenza di figure storiche #Buffon che stimo e ho conosciuto ) ma lascia “l’amaro in bocca” da italiano pensare che abbiamo competenze tecniche in casa e spesso ci si rivolge a numerologi o amici o figure storiche o anche del settore psicologico senza specifiche esperienze sul campo o ancor peggio con apprendimenti presso centri senza alcuna esperienza professionale reale e tecnica sul campo. I risultati ? #serieA #nazionale #spalletti

Vi aspettiamo numerosi a questo interessante webinar condotto dal Past President AIPS Massimiliano Di Liborio sui percorsi di crescita nello sport giovanile! #PsicologiaDelloSport #AIPS

IO LO TROVO DIVERTENTE❗😇😊 USARE IL BUON SENSO NO❓😰🤷♂️ TECNICA VS TATTICA ❓🤔 ANALITICA VS GLOBALE ❓🤔 CONCETTI IMMODIFICATI DA OLTRE 35 ANNI❗ 1990 (credo) Convegno AIAC di 5 giorni a Fidenza (PR). Bozzao, responsabile SG del Parma, spiega il perchè si debba utilizzare la pedagogia direttiva. Poi intervento di Pereni e prof guazzero. Argomento: psicocinetica. Io ero presente assieme ad un allenatore, Campioli. Con Pereni e prof Sguazzero nasce un confronto che poi continuerà. Dopo alcuni mesi, Campioli mi chiede di più sulla psicocinetica (io seguivo i portieri). Passa un po' di tempo e mi chiede se possiamo andare dai due mister perchè ha quesiti da porre. Andiamo direttamente al Torino ed i due mister ci dedicano un tempo nella pausa pranzo e dopo l'allenamento. Conferenza AIAC a RE. Rellatore: Bozzao. Spiega il perchè ha cambiato opinione ed ora segue la psicocinetica. Io sono presente assieme a Campioli che mi dice: quando ho spiegato quanto ci hanno detto a Torino, anche lui ha cambiato opinione. Passano alcuni mesi. AIAC Ferrara. Relatori prof Seno e prof Bourel. Applicazione del problem solving. Bozzao interviene a sostegno della pedagogia direttiva. Intervengo io a sostegno di psicocinetica e problem solving. Intervengono altri allenatori tra il pubblico. Fermata la conferenza. 15 minuti di pausa e sono ripartiti i relatori. Due o tre anni dopo, AIAC Modena. Relatore Bozzao: perchè utilizzo la psicocinetica. Io pongo una domanda a favore della pedagogia direttiva. Convegno di 5 giorni a RE: ci troviamo insieme tra i relatori. Bozzao mi vede arrivare e mi dice: ...e tu non ridere... Ed io: da che parte stai oggi? Ora, per come ho presentato (il mitico) Bozzao, ognuno può formarsi una opinione ma, è stato l'UNICO che io conosca che abbia provato a generare una nuova metodologia che comprendesse i vantaggi di ambedue gli aspetti eliminandone gli aspetti negativi. Infatti, successivamente, lo trovai in Romagna ed alla SPAL ed aveva elaborato un mix di "subconcetti" molto molto validi. Mitico Gianfranco. RIP. Ecco il punto: tra quei subconcetti ve ne era uno basilare, confermato dalle neuroscienze sin dagli anni '70 ma che le neuroscienze non hanno mai accettato. ...sino a quattro mesi fa... Prof Lucangeli, componente di spicco del team di livello mondiale in ambito neuroscienze ed apprendimento, alcuni mesi fa ha dichiarato che si sta iniziando ad utilizzare quegli studi. Gli stessi studi che io avevo utilizzato per "salvare la mia vita sociale". Ovviamente poi li ho applicati ed integrati nelle mie metodiche. Inizierò ad analizzare quella recentissima conferenza di prof Lucangeli Spiegherà molto di quello che sono stati gli errori commessi sino ad ora. Vi anticipo un aspetto: io posso allenare un gruppo quindi un lavoro collettivo, oppure allenare un solo atleta per volta quindi allenamento individuale. L'...ma, l'allenamento individuale non è soggettivo❗❗❗ segue in commenti

Il ritiro dall'attività sportiva di Giorgio Minisini, soprattutto le parole da lui utilizzate per raccontare le motivazioni che lo hanno portato a questa decisione, ci ricordano ancora una volta l'importanza dell'equilibrio tra benessere psicologico e performance. Qui il contributo di Francesca Vitali a proposito 👇 📍 Garantire salute mentale e benessere per gli atleti e le atlete di élite dovrebbe essere una priorità al pari della ricerca della prestazione e del risultato sportivo. 📍 In questo percorso di promozione della salute mentale e del benessere oltre alla prestazione, andrebbero supportati e non lasciati soli. C’è ancora tanto lavoro da fare anche se negli ultimi anni sono state pubblicate numerose prese di posizione ufficiali (position statements) da parte di importanti organismi sportivi tra cui la FEPSAC (Moesch et al., 2018), l’International Society of Sport Psychology (Schinke et al., 2018), il Comitato Olimpico Internazionale (Reardon et al., 2019), o la National Collegiate Athletic Association (NCAA Sport Science Institute, 2016), con l’obiettivo di contribuire a definire le politiche di promozione della salute mentale (mental health, MH) nello sport. 📖 Per esempio, Vella e colleghi (2021) hanno condotto una meta-analisi di 13 position statements sulla promozione della salute mentale nello sport. 📖 Sebbene questi documenti fornissero un’ampia gamma di raccomandazioni, gli autori hanno notato che la qualità complessiva era relativamente bassa e la maggior parte delle raccomandazioni mancava di informazioni sul coinvolgimento dei professionisti che lavorano sul campo. 📖 Inoltre, la specificità e l’applicabilità di queste raccomandazioni per tipi specifici di organizzazioni erano in alcuni casi ambigue (Vella et al., 2021). 📖 Le raccomandazioni per la promozione della salute mentale nello sport dovrebbero, in altre parole, essere basate su specifiche evidenze scientifiche e ispirate da una chiara comprensione del contesto specifico a cui sono applicabili (Vella et al., 2021). 👉 L’Associazione Italiana di Psicologia dello Sport e dell’esercizio (AIPS) ritiene una priorità agire per favorire la promozione della salute mentale e del benessere per gli atleti e le atlete al pari della ricerca della prestazione e del risultato sportivo. #AIPS #PsicologiaDelloSport #SaluteMentale

C’ERANO UNA SPECIALIZZANDA, UN EDITORE E UN CAMPIONE DI TENNIS… All’inizio c’erano la specializzanda (Francesca) e l’editore (Luca) che pochi mesi fa, all’apertura del Congresso SIMEU di Genova chiacchieravano di talento. E di diversità, di competenza, di valore. (Qui il video, da guardare: https://lnkd.in/dSMqhR7M) Un mese dopo all’Università di Dartmouth il campione di tennis (Roger) pronunciava il suo discorso alla classe del ‘24 parlando, guarda un po’, di nuovo di talento. E d'impegno, di gentilezza, di pazienza. (https://lnkd.in/dxpwFN4J) Oggi la specializzanda e l’editore tornano a ragionare di talento, riflettono sulla lezione del campione e scrivono un editoriale per Recenti Progressi in Medicina in cui il #talento, la #diversità, la #pazienza e tutto il resto finiscono dentro al #SSN. E concludono con la #determinazione: 𝙄𝙡 𝙎𝙎𝙉 𝙚̀ 𝙪𝙣 𝙡𝙖𝙗𝙤𝙧𝙖𝙩𝙤𝙧𝙞𝙤 𝙘𝙝𝙚 𝙤𝙜𝙣𝙞 𝙜𝙞𝙤𝙧𝙣𝙤 𝙜𝙚𝙣𝙚𝙧𝙖 𝙨𝙖𝙥𝙚𝙧𝙞 𝙚 𝙘𝙤𝙢𝙥𝙚𝙩𝙚𝙣𝙯𝙚: 𝙙𝙚𝙫𝙚 𝙖𝙡𝙡𝙚𝙫𝙖𝙧𝙚 𝙩𝙖𝙡𝙚𝙣𝙩𝙞, 𝙥𝙧𝙤𝙩𝙚𝙜𝙜𝙚𝙧𝙡𝙞 𝙚 𝙜𝙧𝙖𝙩𝙞𝙛𝙞𝙘𝙖𝙧𝙡𝙞. 𝙇𝙖𝙨𝙘𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙖 𝙁𝙚𝙙𝙚𝙧𝙚𝙧 𝙖𝙣𝙘𝙝𝙚 𝙡𝙖 𝙘𝙤𝙣𝙘𝙡𝙪𝙨𝙞𝙤𝙣𝙚: “𝙄𝙡 𝙥𝙞𝙪̀ 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙚 𝙫𝙤𝙡𝙩𝙚 𝙣𝙤𝙣 𝙨𝙞 𝙩𝙧𝙖𝙩𝙩𝙖 𝙙𝙞 𝙖𝙫𝙚𝙧𝙚 𝙪𝙣 𝙙𝙤𝙣𝙤. 𝙎𝙞 𝙩𝙧𝙖𝙩𝙩𝙖 𝙙𝙞 𝙚𝙨𝙨𝙚𝙧𝙚 𝙙𝙚𝙩𝙚𝙧𝙢𝙞𝙣𝙖𝙩𝙞”. Leggetelo l’editoriale. Riflettere sui valori del fare medicina, in questi tempi difficili, potrebbe aiutare. (Questo il link: https://lnkd.in/dhKA_xic) SIMEU - Società Italiana di Medicina d'Emergenza e Urgenza #serviziopubblico

🏖Summer bites 🍦 SOLO IL 10% POSSIEDE QUESTA SKILL Ci sono skill che, statisticamente, solo pochi di noi posseggono. Oggi parliamo di una di queste. Perché proprio oggi? Perché il 13 agosto si festeggia l’International Left Handed Day. Solo il 10% delle persone nel mondo può (vantarsi) di essere mancino… e pensare che un tempo si supponeva che avessero uno svantaggio fisico o psicologico. 👨🔬 I ricercatori oggi affermano che le peculiarità che i mancini manifestano sono il risultato dell'equilibrio tra cooperazione e concorrenza nell'evoluzione umana. Viviamo in un mondo costruito principalmente per persone destre. Per questo motivo, le persone mancine affrontano una serie di sfide che le persone destre non incontrano. Una capacità di adattamento che si trasforma in un vantaggio concreto nell’approccio e nel processo di apprendimento. 🔬 È scientificamente provato che i mancini possono essere in grado di utilizzare entrambi gli emisferi del cervello, in modo più facile ed efficace. Questo porta ad un'elaborazione delle informazioni più rapida. La mano che utilizzi può avere effetti sorprendenti sul modo di giudicare le idee astratte come il valore, l'intelligenza e l'onestà. I mancini, per esempio, implicitamente, credono che le cose positive si trovano sulla sinistra, e quelle negative sulla destra (mentre i destri pensano esattamente l’opposto). I mancini, inoltre, si comportano meglio nel pensiero divergente (la capacità di pensare a diverse soluzioni per un unico problema), rendendoli significativamente più creativi. Il rovescio della medaglia? I mancini possono essere irascibili, ambiziosi, solitari, agenti del cambiamento, autodidatti, sperimentali e fantasisti (dovendo confrontarsi con strumenti nati per destri). Ciò che si è scoperto sui mancini suggerisce che posseggono una prospettiva unica sul mondo, questo porta a diversi comportamenti e punti di forza. Se nel tuo team di vendita non hai mancini… cercali perché, se le tue vendite sono in ribasso, un mancino potrebbe essere il tuo asso nella manica per trovare nuovi approcci e soluzioni. 😉 Ti è piaciuto il post? ✅ Lo hai trovato utile o d’ispirazione, 👉🏻lascia pf una reaction👍. ✅ Per vedere anche il prossimo, attiva la campanella 🔔 sul banner del mio profilo. 💡 E se ancora non lo hai fatto… 🔝 Connettiti con me!   #salestips #sales Sales Advisor Vendita Svizzera #salesstrategy #everybodyworkinsales #saleslife #salesleadership

Quando si parla di Sport non si deve prendere in considerazione solo ed esclusivamente quest’ultimo, l’Atleta e la sua preparazione: c’è tutta un’industria dietro, che spesso si trascura, ma che è ugualmente importante e contribuisce poi ai risultati. La multidisciplinarietà e la collaborazione fra più figure portano ad arricchimento. Con Salvatore Buzzelli e Gabriele Medri, ospiti della 220° puntata del Talk Show Scienze Motorie. #ScienzeMotorie

Iga Swiatek. La vincitrice per la terza volta al Foro. La Repubblica apre il proprio articolo con: “Non si è numeri uno per caso. #Umiltà, #resilienza, #pazienza. Confermando che la potenza è importante, ma non è tutto.” Ecco uno dei momenti tra un set e l’altro 🧘♀️ 🫁🧠👀 🎾 La #respirazione diaframmatica attiva il sistema nervoso parasimpatico, (quello che io chiamo sistema nervoso “calmante”) promuovendo la riduzione di stress e ansia. Dopo un match intenso, un tennista può sentirsi agitato o nervoso per la prossima partita. #Chiudere gli #occhi e #respirare #consapevolmente può aiutare a calmare la mente e il corpo. Una respirazione controllata e profonda può migliorare la concentrazione, ridurre i pensieri disturbanti e aumentare la consapevolezza del momento presente. Questo è essenziale per gli atleti che devono rimanere concentrati durante lunghi periodi. È evidente come la Tennista lo utilizzi per ritornare in #focus e recuperare una respirazione #costante e #ossigenante.

Interessante iniziativa dell'Ordine degli Psicologi del Piemonte che ha visto tra i relatori i ns formatori ed allievi della Scuola Adleriana di Psicoterapia Torino: perchè la psicologia deve aprirsi a nuove frontiere ed approfondire tematiche moderne #psicologia #sport #opportunità #psicologiaesport

Essere mancini è una caratteristica che comporta alcune differenze, sia funzionali che fisiologiche. Significa non solo usare prevalentemente la mano sinistra, ma avere anche una diversa distribuzione delle funzioni celebrali dei due emisferi. I mancini sono per questo, in genere più coordinati, per questo migliori nello sport; hanno abilità visuo-spaziali più precise; una maggiore adattabilità all’architettura ambientale per destri; una maggiore flessibilità cognitiva in quei compiti che richiedono abilità multitasking; una migliore memoria episodica e maggiori capacità oratorie e artistiche.