Considerare le prospettive degli altri è un segno di empatia ed apertura mentale. Tuttavia, alla fine, la decisione spetta a noi, basata sulle nostre convinzioni, esperienze e valori personali. È un equilibrio delicato tra ascoltare gli altri e seguire la nostra intuizione. È importante considerare le prospettive altrui, ma alla fine spetta a noi fare la scelta finale. 🤔🌟 #AscoltaTutti #DecidiTu #AutonomiaDecisionale #AudiMente
Post di AudiMente
Altri post rilevanti
-
Considerare le prospettive degli altri è un segno di empatia ed apertura mentale. Tuttavia, alla fine, la decisione spetta a noi, basata sulle nostre convinzioni, esperienze e valori personali. È un equilibrio delicato tra ascoltare gli altri e seguire la nostra intuizione. È importante considerare le prospettive altrui, ma alla fine spetta a noi fare la scelta finale. 🤔🌟 #AscoltaTutti #DecidiTu #AutonomiaDecisionale #AudiMente
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
C'è spazio per l'#emozione? Se nel lavoro ci sia spazio, e quanto, per l’emozione è una domanda che tantə professionistə dell’educazione e della relazione si fanno – e quindi mi sottopongono in #supervisione. Lə professionistə sanno, perché lo hanno studiato e perché ne hanno fatto esperienza, che le emozioni sono segnali preziosi, che dicono di loro, della situazione, della persona che hanno di fronte, della relazione. Che, se negate o giudicate o lasciate mute, le emozioni diventano inciampo, intralcio, ingombro. Mentre diventano stimolo al pensiero e guida all'azione, se riconosciute e interrogate e dotate di significato. Sanno bene tutto ciò, eppure spesso si sentono in difficoltà per le emozioni di lavoro e sul lavoro. In modi e misure diverse, siamo tuttə vittime dell'idea che la professionalità passa anche dall’autocontrollo e dalla gestione dei vissuti emotivi. Che mostrarci vulnerabili (e fallibili) possa screditarci. Occorre coraggio per rivendicare le proprie emozioni - legittimandole, ma pure ascoltando cos'hanno da dirci e tematizzandole con le altre persone, quando parlando di relazione. Occorrono consapevolezza, cura di sé e allenamento per saperlo fare – e comunque non riuscirci sempre. Più emozioni e più supervisioni per tuttə!
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
𝗟𝗔 𝗖𝗘𝗟𝗟𝗨𝗟𝗔 𝗗𝗘𝗟𝗟𝗔 𝗥𝗘𝗟𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘 Educarsi alle relazioni è un grande atto di umanità. È comprendere la forza del potere personale, quando è condiviso. Nessun professionista ha la bacchetta magica. Piuttosto, tutte le nostre professioni ci invitano a sperimentare 𝗹'𝗮𝗹𝗹𝗶𝗻𝗲𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝘁𝗿𝗮 𝗰𝗹𝗶𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘀𝘂𝗹𝗲𝗻𝘁𝗲. Questo allineamento fa magie. Sperare invece in una risoluzione dei problemi calata dall'alto, no. Direi che fa disastri. Ieri una cliente felice ha esclamato: "𝘀𝗮𝗿𝗮𝗶 𝗶𝗹 𝗺𝗶𝗼 𝗴𝘂𝗿𝘂". "Non farlo", le ho detto. "Non mettermi su un piedistallo." Eppure tutti noi ci caschiamo in continuazione. Mitizziamo. Idealizziamo. Cediamo all'altro il nostro potere personale. Trasformiamo i professionisti in genitori che ci devono accudire, mentre noi torniamo bambini. Nella relazione d'aiuto trasmetto al cliente questa immagine: "pensa di essere su una barca. E 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗿𝗱𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗿𝗲𝗺𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗶𝗻 𝗱𝘂𝗲. Non sperare che i tuoi problemi li risolva io, da sola. Perché facciamo tutto insieme." Insieme: è la cellula della relazione. È la parola che tutela tutti dall'idealizzare i professionisti. È la chiave per non togliersi da quell'equazione che genera un cambiamento. #aiuto #ascolto #giuliascandolara #counseling #tarocchi #relazione #clienti #consulenze #lavoro
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Riccione, Lì 26 settembre 2024 "Essere critici verso tutti, senza perdere la nostra apertura e identità" Viviamo in un tempo in cui le relazioni umane sono sempre più fugaci, e alcuni di tanto in tanto interagiscono senza ascoltare davvero. È comune imbattersi in dialoghi pieni di pregiudizi o incomprensioni, che ci portano a chiuderci o, al contrario, ad aprirci in modo acritico. Ma cosa significa veramente essere "aperti a tutti"? E come si concilia l’apertura con il sano scetticismo che ci guida verso la verità? Per me, essere aperti significa accogliere le idee e le opinioni altrui, ma con discernimento. Non chiudo la porta a nessuno, ascolto tutti, ma lo faccio con un approccio critico. La criticità non è sinonimo di chiusura, bensì di attenzione. Mi permette di vagliare le parole, di riflettere e di scegliere con consapevolezza ciò che ha valore per me. Essere critici verso tutti non è un rifiuto, ma un modo per orientarmi con chiarezza verso la verità. Nel mio percorso di crescita personale, ho imparato a praticare il silenzio quando non conosco a fondo un argomento. E quando mi esprimo, cerco di farlo con idee chiare e il cuore aperto, sempre con l’obiettivo di costruire un dialogo autentico e costruttivo. Questo equilibrio tra apertura e criticità è ciò che mi permette di crescere, mantenendo integra la mia identità, ma senza smettere mai di evolvere. Essere critici verso tutti non significa chiudersi, ma orientarsi con maggiore consapevolezza verso la verità. E in questo cammino, mi impegno costantemente a migliorare me stesso, per essere un testimone autentico di luce, verità e amore. E tu, che ne pensi? #consapevolezza#sapereperdecidere#leadershipmoderna#cristoterapia#economiadellasalvezza#Gesù
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
💬 L'incapacità di agire si costruisce attraverso generalizzazioni che distorcono la nostra realtà e ci rendono incapaci di agire di fronte a determinate situazioni. Ma quali sono le 3P dell'incapacità di agire? 🔍 Scoprilo nel contributo di Gianluca Notarnicola, #OrientatoreAsnor, scritto per il Magazine online l'Orientamento! 👇 #Asnor #Orientamento #Magazine #Benessere
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Ringrazio la redazione e dell'ufficio comunicazione di ASNOR Associazione Nazionale Orientatori per aver avuto fiducia e interesse nel diffondere il mio articolo e grazie alla loro preziosa collaborazione potete leggerlo cliccando sulla stupenda immagine del post condiviso in basso. Spero che vi interessi Gianluca
💬 L'incapacità di agire si costruisce attraverso generalizzazioni che distorcono la nostra realtà e ci rendono incapaci di agire di fronte a determinate situazioni. Ma quali sono le 3P dell'incapacità di agire? 🔍 Scoprilo nel contributo di Gianluca Notarnicola, #OrientatoreAsnor, scritto per il Magazine online l'Orientamento! 👇 #Asnor #Orientamento #Magazine #Benessere
Le 3 P dell'incapacità di agire: come intervenire con l'orientamento
asnor.it
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
L'illusione fa parte della realtà, così come il vero, il falso e il finto. Sebbene sia intuitivo pensare che la nostra percezione del mondo sia un mix di esperienze vissute, non è altrettanto evidente che non sono le esperienze in sé a modellare la nostra realtà, ma il modo in cui le interpretiamo. Questa foto, scattata al Museo delle Illusioni di Erbil, durante una mia recente esperienza lavorativa in qualità di coach e formatore in Medio Oriente, non è solo un gioco visivo, ma anche una potente metafora. Ci ricorda che spesso siamo abituati a guardare le cose da un'unica angolazione, dimenticando quanto sia importante esplorare ulteriori prospettive. Frasi come "Non sono capace di...", "Non è possibile per me..." o "Il mondo è al contrario..." sono interpretazioni della realtà che possono diventare barriere mentali. Queste convinzioni ci impediscono di vedere oltre i limiti percepiti e spesso si trasformano in ostacoli sociali. È giunto il momento di esplorare nuove prospettive e riconoscere che le illusioni fanno parte della nostra percezione. Questo è fondamentale per chi vuole comprendere meglio i comportamenti ricorrenti, le dinamiche ripetitive e, non da ultimo, se stesso in relazione al mondo che lo circonda, e creare nuove possibilità di crescita e realizzazione. Affidarsi al coaching professionale può essere un passo decisivo per andare oltre queste illusioni. #Prospettiva #Riflessione #Creatività #CrescitaPersonale #ConvinzioniLimitanti #Leadership #Coaching #Illusioni #SviluppoProfessionale #PercezioneDellaRealtà #TheVoiceForLife
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
L’ascolto attivo implica un’attenzione profonda e un coinvolgimento reale, che vanno oltre le parole pronunciate. È un’abilità che può trasformare le dinamiche relazionali e organizzative, portando a una comprensione più autentica e a un’interazione più efficace. È un percorso impegnativo, ma non impossibile. Per fare questo, dovremmo attrezzarci con lo spirito di chi restituisce qualcosa all’altro, intercettare certi pensieri, seguirne le traiettorie, ricordare che i battiti non solo soltanto un indicatore di vitalità ma sono anche un modo per reagire al torpore. Si tratta, quindi, di un invito alla consapevolezza, a non lasciarsi sopraffare e provare a scendere in campo, confrontarsi. La realtà ci racconta un copione diverso dove l’incomprensione riesce a permeare molto più velocemente i muri delle nostre organizzazioni. Facciamo una fatica immane ad assimilarne i razionali perché il più delle volte ci appaiono concetti fumosi con un’aderenza alla realtà prossima allo zero. https://lnkd.in/d8E-9mFx
Ascolto attivo: partire dalla comprensione reciproca per raggiungere la coralità organizzativa
https://www.peoplechange360.it
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Ringrazio ogni giorno per la possibilità che mi è data di accompagnare splendide persone in percorsi che è davvero difficile etichettare con definizioni convenzionali, perché tali non sono. Emerge sempre preponderante la dimensione spirituale come veicolo di trasformazione e realizzazione di successo concreto unito a benessere per sé ed il contesto circostante. E #spirituale per me non vuol dire altro che riattivazione della parte più profonda e ‘pura’ di se’, quella che spesso non viene da noi riconosciuta o accettata per i più svariati motivi, ma che ha bisogno di essere vista, liberata e incarnata nella vita di tutti giorni. La ricchezza e potenza evolutiva che si sprigiona ogni volta e’ unica e irripetibile e allo stesso tempo di un'efficacia disarmante, mi permetto di dire anche ‘scientificamente’ provata. Si parla di energia che inizia a muoversi in modo che ‘tutto torni’ a nostro favore, qualunque cosa succeda o non succeda. Come ripeto spesso, siamo tutti connessi o meglio, la separazione è un’illusione e quello che si muove o non si muove in noi o nell’altro ha un significato perfetto. Un percorso appena concluso con una persona a dir poco meravigliosa mi ha fatto vedere molto chiaramente come noi coach/mentor siamo davvero lo specchio del coach/mentor che è già dentro ogni cliente, rappresentiamo quella parte che l’altro ancora non si riconosce ma che si attiva e viene poi incarnata e portata con sé nella vita, al proprio e altrui servizio. Quanta bellezza in tutto ciò, la bellezza della co-creazione, per una crescita reciproca ed un senso dell'evolvere che va oltre il visibile. Infinitamente grata. A voi! Daniela #consciousnessshift #evoluzionepersonale #crescitapersonale #saltoquatico #quantunleap #evolutionarycoaching #coachingevolutivo #consciousleadership #crescitaspirituale #spiritualcosching #soulcoaching .
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
“RELAZIONI: RISONANZA O ATTRITO?” Ogni singola parte di noi è un processo percettivo in continua COR~RELAZIONE con l’interno e con l’esterno. Da questa prospettiva, abbiamo la possibilità di maturare nell’essere ed evolvere solo attraverso le RELAZIONI CON GLI ALTRI, che siano o meno sulla stessa nostra frequenza e lunghezza d’onda. Anzi, meno lo sono più attrito si prova, e più frizione si sviluppa interiormente, maggiori si riveleranno essere le opportunità di osservare da vicino, proprio attraverso gli altri, ciò che in noi e di noi rinneghiamo e rifiutiamo perché troppo scomodo ed urticante da vedere, accogliere ed integrare. Alla luce di quanto sopra esposto, uno dei sublimi autoinganni attraverso cui conduciamo un’intera esistenza in vita, è quello di vedere e proiettare sugli altri ciò che invece riguarda noi stessi nel profondo. Con le parole di Deepak Chopra: “Siamo tutti maestri nell’uso della proiezione, un meccanismo di autodifesa che ci toglie dall’imbarazzo di doverci guardare dentro”. È dunque giunto il tempo di riconoscere ed ammettere con profonda sincerità a noi stessi che non c’è nulla là fuori cui reagiamo, in positivo o in negativo, che non ci riguardi interiormente. “SOLO DALLA RELAZIONE CON GLI ALTRI POSSIAMO ESSERE RESI CAPACI DI CRESCERE” (MARTIN BUBER). E TU, INTENDI AFFRONTARTI ATTRAVERSO LE RELAZIONI CON GLI ALTRI, O PREFERISCI PIUTTOSTO CONTINUARE AD EVITARTI, EVITANDOLE? GLI ALTRI SIAMO SEMPRE NOI. Ti auguro una profonda e sincera auto~osservazione. Giuliano Santucci Ricercatore Indipendente – Genealogista; Ideatore del Metodo di aiuto all’evoluzione U.S.R.® {Utilizzo Strategico ed armonico delle proprie Risorse} #evolvereattraversolerelazioniconglialtri #osservazioneinterioreelavorosudisé
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
152 follower