Post di Studio AZ Design

La Robinia, conosciuta anche come Acacia falso-robinia o falso-acacia, è un albero dall'eleganza senza tempo che aggiunge bellezza e carattere a qualsiasi paesaggio. Originaria del Nord America, questa pianta si è diffusa in tutto il mondo grazie alla sua resistenza e alla sua capacità di adattarsi a una vasta gamma di condizioni climatiche e ambientali. Con la sua folta chioma di foglie delicate e i grappoli di fiori bianchi o rosa che sbocciano in primavera, la robinia è una presenza affascinante in giardini, parchi e strade alberate. I suoi fiori profumati attirano api e farfalle, contribuendo alla biodiversità locale e offrendo uno spettacolo visivo e olfattivo. Oltre alla sua bellezza ornamentale, la robinia è anche una pianta utile dal punto di vista pratico. Il legno resistente e durevole viene utilizzato per la costruzione di mobili, recinzioni, pavimenti e strumenti musicali. Inoltre, la robinia è una pianta leguminosa capace di fissare l'azoto nel terreno, migliorando la fertilità del suolo e beneficiando le piante circostanti. Tuttavia, è importante notare che la robinia può essere invasiva in alcune aree e può causare problemi in ambienti naturali sensibili. Pertanto, è consigliabile consultare esperti locali prima di piantare robinia in determinate regioni. In sintesi, la robinia è una pianta straordinaria che unisce bellezza, utilità e benefici ambientali. Con le giuste precauzioni e la cura adeguata, può diventare un'aggiunta preziosa a qualsiasi paesaggio, arricchendo l'ambiente e offrendo molteplici vantaggi sia estetici che pratici.

La Zamioculcas Zamiifolia: Un Tocco di Verde Indistruttibile. Scopri le origini, la storia e i segreti della pianta “ZZ”. A cura di Alessandria today

𝐋𝐚 𝐜𝐨𝐫𝐫𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐚𝐩𝐩𝐥𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐢𝐧𝐭𝐨𝐧𝐚𝐜𝐢 𝐝𝐢 𝐜𝐚𝐥𝐜𝐞 𝐧𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥𝐞 L'articolo vuole dare indicazioni pratiche e utili per l'applicazione degli #intonaci di calce naturale, sia aerea sia idraulica. Ancora oggi, nonostante i produttori di intonaci di calce siano notevolmente aumentati, c'è molta diffidenza nel suo uso. 📚 I consigli pratici contenuti nell'articolo vogliono stimolare gli operatori a ragionare con il proprio buon senso e, superando i timori, imparare a utilizzare questi prodotti su qualunque tipo di edificio, dallo storico alla nuova costruzione, qualunque sia la geolocalizzazione. di LUIGI VANTANGOLI su InGENIO

Il glicine, con il suo profumo dolce e i suoi grappoli di fiori delicati, è una pianta che incanta i sensi e aggiunge un tocco di eleganza a qualsiasi giardino. Originario dell'Asia, il glicine è noto per la sua spettacolare fioritura primaverile, che trasforma il paesaggio in un mare di tonalità viola, rosa, bianche o blu, a seconda della varietà. Questa pianta rampicante è amata non solo per la sua bellezza visiva, ma anche per la sua resistenza e facilità di coltivazione. Il glicine è adatto a molte condizioni di crescita e può arrampicarsi su pergolati, recinzioni o muri, aggiungendo un tocco romantico e pittoresco a qualsiasi spazio esterno. Oltre alla sua spettacolare fioritura, il glicine offre anche un rifugio prezioso per api, farfalle e altri insetti impollinatori, contribuendo così alla biodiversità del giardino. Inoltre, il profumo delicato dei fiori di glicine attira una vasta gamma di insetti benefici, che possono aiutare a mantenere l'equilibrio ecologico nel giardino. Per godere appieno della bellezza del glicine, è importante fornire una corretta cura e manutenzione. Questa pianta ama terreni ben drenati e posizioni soleggiate o parzialmente ombreggiate. La potatura regolare è essenziale per mantenere la forma e la salute della pianta, mentre l'irrigazione moderata è fondamentale per garantire una crescita vigorosa e una fioritura abbondante. In conclusione, il glicine è una pianta straordinaria che aggiunge colore, profumo e vitalità a qualsiasi giardino. Con la sua bellezza senza tempo e la sua facilità di coltivazione, il glicine merita un posto d'onore in ogni spazio verde, dove può essere ammirato e apprezzato da tutti coloro che lo incontrano.

CON LE SUE CONTRADE, COLLINE E SCORCI SUI VIGNETI, MARCELLISE È UN ANGOLO DI TOSCANA A DUE PASSI DA SAN MARTINO BUON ALBERGO In questo progetto, desinato ad una villa privata, la composizione vegetale è stata pensata per privilegiare le fioriture estive. Il nostro team è stato coinvolto fin da subito, in tutte le fasi del processo creativo e produttivo, tenendo conto, non solo delle scelte di carattere estetico del progetto, ma anche di carattere tecnico. Le essenze utilizzate per comporre le aiuole, visto l’utilizzo della proprietà soprattutto in estate, è stato un mix all’80% di piante da fiore estive; e un 20% di arbusti sempreverdi, inseriti in punti strategici, come Chamaerops humilis (palme nane). Inoltre, sono stati inseriti degli olivi piantumati al limitare del piano creato sulla sommità della scarpata con cadenza regolare, creando un effetto di profondità ed una interruzione parziale della strada di accesso senza togliere vista al panorama. Caratteristiche del progetto in sintesi: 🌱 SUPERFICIE TOTALE mq. 800 🌱 PIANTE IMPIEGATE n° 750 🌱 ESSENZE UTILIZZATE n° 40 #progettareilgiardino #ideegiardino #fontanalartedelverde #giardini #piante #verona #giardinovilletta #fontanagroup

COSE DA NON FARE MAI IN CANTIERE ACCANIMENTO PROTETTIVO SU UN PORTONE STORICO DI LEGNO Ecco il risultato che si ottiene, nel tempo, quando si riveste una superficie di legno con uno strato di tinta coprente, che si ritiene protettiva dalla vetustà e dalle intemperie. Il prodotto era a film e non impregnante e ha fatto effetto cartella, esfoliandosi. In commercio esistono prodotti impregnanti di origine chimica, ma anche provenienti dalla natura, come ad esempio la cera d'api, la scorza di agrumi, la cera carnauba, la propoli; questi ultimi sono ovviamente da prendere in considerazione, escludendo gli altri che “impestano” l’essenza con sostanze altamente volatili e potenzialmente dannose per la salute. Per la scelta è sempre auspicabile affidarsi a produttori specializzati e a consulenti preparati come Antonio Cassatella

Ciliegio e susino allevati a palmetta. Sopralluogo, si pota. Consiglio: prima di intervenire con cesoie e seghetti, leggete la pianta e prestate massima attenzione a recepire tutte le informazioni che essa vi trasmette. In questo libro, la pianta che tu potatore hai difronte, è riportato tutto. Bisogna solo saper leggere e capire se tagliare o non tagliare e, soprattutto, quanto tagliare. Potare, infatti, non significa solo tagliare, anzi, alcune volte e, in particolare, quando ci troviamo difronte a piante vigorose, gli interventi cesòri devono essere ridotti al minimo o addirittura evitati. In questi casi, infatti, è buona regola piegare e/o inclinare, sia branche che rami. Leggendo la pianta, si comprende anche cosa e dove tagliare. Fondamentale, quindi, risulta imparare a leggere la pianta perché molto spesso, in nome della potatura, si taglia molto e si squilibra la pianta, favorendo, in questo modo, l'attività vegetativa a discapito di quella produttiva. Sapendo leggere la pianta e intervenendo, razionalmente, con competenza, si programma il presente e il futuro della stessa e con essa la produzione. Per tutto questo, prima di far funzionare gli attrezzi di taglio, leggiamo la pianta e comportiamoci di conseguenza quando ci presentiamo al suo cospetto.

Nelle scarpate ornamentali, il primo aspetto fondamentale da considerare è la qualità del terreno, poiché senza un terreno di buona qualità è impossibile ottenere un prato esteticamente gradevole. Di conseguenza, il primo passo da compiere è quello di utilizzare del terreno vegetale. ☝️ Per scarpate molto alte o inclinate è preferibile optare per terreni limosi-argillosi piuttosto che terreni friabili, in modo da ostacolare maggiormente l'erosione, senza però compromettere l'insediamento ottimale della vegetazione. Altro aspetto di grande importanza è la scelta delle specie, da valutare sempre in base alle condizioni del terreno, al clima e alle necessità di sicurezza, ambientali e manutentive. Scopri di più e leggi il nostro articolo di blog 👉 https://lnkd.in/d_xuxa98

Attualmente esistono numerosi edifici realizzate con i culmi di bambù in quei luoghi geografici dove la pianta cresce in modo spontaneo, in particolare Centro America, Sud America, Africa ed Asia. In questi luoghi costruire con il culmo è una pratica secolare. Dal nr 16 a cura dell'ing. Marco Fabiani. Approfondisci QUI👇

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