L’ultima tegola è arrivata dal colosso francese del lusso Lvmh, che ha registrato un calo del 3% dei ricavi nel terzo trimestre 2024, primo segno meno da inizio pandemia. Il settore del lusso continua a vivere una fase di grande incertezza. Sui mercati la fotografia più emblematica di questa situazione è quella che vi presentiamo qui sotto. Si tratta del rapporto di forza relativa (RF) tra l’indice S&P Global Luxury e l’Azionario Globale. --> https://buff.ly/4dUQUh5
Post di KB Meter
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💎 Il settore del lusso è in difficoltà Dopo anni di espansione sostenuta, il settore del lusso sta attraversando un periodo di difficoltà. I segnali di debolezza sono evidenti nei risultati trimestrali di giganti come LVMH e Kering. Nel primo semestre del 2024, LVMH ha registrato una contrazione del 14% negli utili rispetto allo stesso periodo del 2023, mentre Kering ha subito un crollo del 50%. Questo deterioramento si è riflesso anche in Borsa: dal picco di luglio 2023, il titolo LVMH ha perso circa il 30% del suo valore. L’intero comparto è in sofferenza e, da marzo 2024, ha visto evaporare oltre 240 miliardi di dollari di capitalizzazione. Ma quali sono le cause di questa flessione? Prima di tutto, il rallentamento dell’economia cinese ha avuto un impatto notevole, dato che i consumatori cinesi rappresentano circa il 30% della spesa mondiale per beni di lusso. In secondo luogo, la fine dei lockdown ha scatenato un boom di acquisti che ora sta tornando a livelli più sostenibili, segnalando una “normalizzazione” della domanda. Infine, l’inflazione elevata ha colpito anche i consumatori americani, che hanno ridotto le spese in prodotti di lusso, aggiungendo pressione al comparto. Nonostante queste difficoltà, il mercato del lusso rimane gigantesco, con un valore stimato intorno ai 1.500 miliardi di dollari in termini di ricavi. Tra le principali aziende spiccano LVMH con una capitalizzazione di mercato di 341 miliardi di dollari, Hermès con 236 miliardi e Dior con 116 miliardi. Tuttavia, non tutte le aziende stanno soffrendo. Hermès, ad esempio, ha riportato una crescita del 6,4% dei profitti nel primo semestre del 2024 rispetto all’anno precedente. Anche Ferrari ha brillato, con un incremento del 21% degli utili nello stesso periodo. Da inizio anno, il titolo Ferrari ha registrato un rialzo del 41%. Come si evolverà il settore nei prossimi anni? Dicci la tua nei commenti! Contenuto realizzato in collaborazione con Nabila Finanza. #lusso #ferrari #economia
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LVMH è il primo gruppo del lusso a dichiarare i risultati del primo trimestre 2024, dopo il profit warning di Kering. Secondo Reuters il rallentamento è causato dall’aumento dei prezzi che ha spinto più acquirenti aspirazionali a risparmiare anziché a spendere. La divisione Fashion & Leather Goods ha registrato un calo delle entrate (circa 10,5 miliardi di euro) del 2% a cambi attuali e una crescita del 2% a valori organici comparabili e cambi costanti. Anche questo dato, secondo Reuters, è in linea con le attese degli analisti.
Frena anche LVMH: 20,7 miliardi nel primo trimestre, -2% - LaConceria | Il portale dell'area pelle
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Mentre il settore del lusso e in particolare LVMH affrontano sfide significative, molti investitori si domandano se queste quotazioni rappresentino o meno un opportunità d'investimento. Cosa sta affliggendo il settore del lusso, e in particolare, cosa complica l'attività dei grandi marchi europei? Il settore del lusso come reagisce alle dinamiche economiche? Potrebbe sembrare strano, ma il settore del lusso è spesso percepito come un rifugio sicuro durante periodi di incertezza economica. Questa resilienza è attribuibile a diversi fattori economici distintivi. Le aziende del lusso riescono a trasferire facilmente l'aumento dei costi (il peso dell'inflazione) ai consumatori, mantenendo margini di profitto elevati rispetto al resto dei settori. Questo perché, il consumatore tipico del lusso tende a essere meno sensibile ai prezzi, permettendo a queste aziende di mantenere vendite stabili anche in periodi economici difficili. Da cosa deriva l'attuale crisi attuale del settore del lusso Nonostante la loro resilienza storica, le aziende del lusso stanno affrontando una crisi. LVMH, uno dei giganti del settore, ne è un esempio calzante. Nel primo trimestre del 2024, le vendite organiche di LVMH sono cresciute solo del 3%, ma questo rappresenta un calo significativo rispetto alla crescita registrata tra il 2020 e il 2023. Sebbene da un lato le aziende del comparto del lusso possano permettersi di «giocare» maggiormente con i prezzi rispetto ad altri comparti, anche in questo esistono «prezzi limite», oltre il quale l'interesse degli acquirenti si sposa altrove. Nel 2024, i continui aumenti dei prezzi stanno dissuadendo molti aspiranti acquirenti di beni di lusso, che preferiscono evitare di spendere migliaia di euro in questo contesto economico. Nel caso specifico di LVMH, marchio francese fra i più rinomati, ci sono anche questioni politiche, prima di tutto le recenti elezioni parlamentari francesi, le quali hanno portato a uno stallo politico, che ha creato un clima di incertezza, che non ha giovato alle vendite. In aggiunta, c'è un'altro elemento da tenere in considerazione quando si affronta la tematica lusso: la questione Cina, il più grande mercato di LVMH, la quale sta affrontando una serie contrazione economica. Cosa ha senso aspettarsi da LVMH? Rispetto ai massimi storici, il titolo LVMH è in contrazione di circa il 25%, esprimendo appieno le complicazioni fondamentali relative al proprio settore d'appartenenza. Un primo livello di supporto seguito con interesse dagli analisti tecnici è sicuramente il prezzo di €660, sul quale potrebbero esserci livelli anomali di volumi. A livello tecnico, è interessante tenere come riferimento l'indice RSI a 14 periodi su timeframe settimanale: il raggiungimento della zona dei 30 punti potrebbe rappresentare una zona di minimo che potrebbe attirare un nuovo interesse da parte della domanda. LVMH, 1W Grafico a candele settimanali del titolo LVMH. Fonte: baha.com
Trema il lusso in borsa, è la fine di un'era. Il caso LVMH
money.it
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Secondo gli analisti di Citi, a febbraio gli acquisti sono diminuiti del 15%, con Lvmh, Brunello Cucinelli e Ferragamo tra i brand che hanno subito maggiormente la frenata degli Stati Uniti. Si conferma dunque il trend negativo iniziato a gennaio, che ha segnato un calo del 19%
Usa, frena la spesa del lusso (-15%) - MilanoFinanza News
milanofinanza.it
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Il settore del lusso è sotto pressione oggi sui mercati europei, dopo che la big francese LVMH ha pubblicato ieri sera i numeri preliminari del terzo trimestre. Le vendite si sono contratte del 2%, anche se il fatturato è rimasto saldo sopra la soglia dei 60 miliardi, un indicatore di una discreta tenuta del business a dispetto dell'atteso rallentamento del mercato cinese. Questa mattina però, un sentiment negativo è tornato a pesare sul comparto, che evidenzia consistenti perdite. LVMH a Parigi segna un calo prossimo al 3%, mentre Kering cede l'1,11%, L'Oreal l'1,12% ed Hermes lo 0,62%. A Londra si conferma in rosso anche Burberry che perde lo 0,22%, sopra i minimi dell'avvio. Non fanno meglio a Piazza Affari Moncler, che arretra dell'1%, e Brunello Cucinelli dello 0,5%, allineandosi a Salvatore Ferragamo, che perde l'1%, dopo aver chiuso i primi nove mesi dell'anno con un calo dei ricavi dell'11%. #lusso #trading #fashion https://lnkd.in/df-zWjzc
Lusso sotto pressione sui mercati europei dopo risultati LVMH
teleborsa.it
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Il settore del lusso in crisi … anche di identità. Non si può voler fare una cosa di lusso e puntare su numeri da ampia distribuzione, il lusso ahimè e’ esclusivo e quindi non per tutti. Invece negli ultimi anni sembra si sia voluto far crescere i clineti ma anche i prezzi (non proprio un discorso sostenibilità), politiche che posso funzionare nel breve termine ma nel lungo rischiamo, peraltro, di far perdere di valore al marchio (inteso in senso di esclusività). Facendo un respiro piu ampio e’ la produzione (tipicamente europea) che ha cavalcato la notorietà del proprio nome x alzare i prezzi non fornendo, al contempo, la percezione di una qualità corrispondente, si pensi anche al settore automotive. Forse i produttori dovrebbero scegliere e perseguire una via chiara e coerente fra diffusione ed esclusività (senza svendere o attribuire prezzi fuori scala ma con occhio a una sostenibilità a 360 gradi); nn per nulla il calendario dell’avvento di Tiffany costa oltre 100.000 dollari !
Shock Lvmh, settore lusso in tilt. L'impero Arnault trema tra crisi Cina e salasso tasse Francia - FinanzaOnline
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In un anno le quotazioni sono crollate per molti grandi nomi del comparto. Persino per il gruppo Lvmh, che in dodici mesi ha ceduto il 18% del suo valore in borsa. Ferragamo e Capri holdings, invece, sono più che dimezzati
Da Kering (-43%) a Burberry (-46%), il luxury brucia miliardi di market cap | MilanoFinanza News
milanofinanza.it
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All’inizio di quest’anno Bernard Arnault aveva anticipato che il 2024 sarebbe stato un anno di “normalizzazione” del lusso dopo il boom seguito al Covid. Ma più che una normalizzazione forse è una messa in discussione del concetto stesso. Oggi LVMH, il gruppo che fa capo ad Arnault, ha diffuso i risultati del primo semestre: i ricavi sono stati pari a 41,7 miliardi di euro in calo dell’1% rispetto al primo semestre del 2023 e in aumento del 2% a livello organico. Con un secondo trimestre in cui la crescita organica dei ricavi è stata dell’1% (+3% nel primo trimestre). L’utile da operazioni ricorrenti del semestre è stato di 10,7 miliardi di euro (-8%), pari a un margine del 25,6% sui ricavi, “significativamente” superiore ai livelli pre-Covid. La quota di utile netto di gruppo è stata di 7,3 miliardi (-14%). I cambi hanno avuto un impatto negativo. Complessivamente sono dati leggermente inferiori alle attese e in questo momento gli Adr Lvmh sono in calo di oltre il 4%. L’articolo di TPF-ThePlatform nel primo commento
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