Post di BCPT Associati srl

Un abitudine che si era interrotta durante la pandemia e che solo ora è tornata ufficialmente nella sua consueta forma. Leggi di più cliccando qui sotto

I PRIMATI DI AUDITEL E UNA VESTE GIURIDICA AL MODELLO JIC La coincidenza dei compleanni della televisione italiana (70 anni) e di Auditel S.r.l (40 anni) ha reso particolarmente speciale quest'anno la presentazione della Relazione annuale della società che rileva gli ascolti da parte del presidente Andrea Imperiali di Francavilla. Il quale ha approfittato dell'occasione per rivendicare i primati di Auditel e chiedere che ai JIC europei (Joint Industry Committee, cioè soggetti con tutte le componenti del mercato) venga conferita veste giuridica, anche sulla scia del "riconoscimento" dell'importanza del modello JIC da parte dello European Media Freedom Act appena approvato, e per mettere la parola fine alle auto-misurazioni da parte delle piattaforme (anche se in Italia YouTube ha già detto di essere disponibile ad essere misurato). Tra i primati dell'Italia rivendicati dal presidente Auditel: - il primo paese ad avere completato l'integrazione tra sistema campionario e censuario; - il primo ad aver pubblicato la Total Audience integrando in modo nativo la smart tv; - il primo a rilevare al suo interno anche la pubblicità online e quella addressable; - il primo, su esplicita richiesta di Agcom, a rilevare integralmente un soggetto OTT (Dazn) visto che la britannica BARB utilizza solo il panel e la francese Médiamétrie muoverà i primi passi quest'anno; - il primo paese ad aver fatto nascere un codice di tracciamento univoco per tutti gli spot video (il CUSV) integrandolo direttamente nella misurazione; - il primo paese ad aver certificato i dati e i database attraverso blockchain per garantire l'assoluta trasparenza della raccolta e del processo produttivo dei dati. #auditel #audience #agcom #tv https://lnkd.in/d42-VcHj https://www.auditel.it/ https://lnkd.in/ddZ_T8G8

OPEN TO MERAVIGLIA, AH NO! Intanto la SIAE per direttiva della UE non ha più l'esclusiva sulla gestione dei diritti d'autore quindi un titolare può rivolgersi da altra azienda o ente analogo nelle finalità. Cosa che può essere molto conveniente per i piccoli autori per via del modo in cui la SIAE ridistribuisce i diritti. È un problema che si risolve da solo. Nel senso che se la relazione fra domanda offerta è elastica allora al crescere del prezzo, cala la domanda e viceversa al salire della domanda, sale il prezzo. Quando la domanda è elastica, non sempre incrementare il prezzo porta a maggiori utili. Entro certi limiti potrebbe, entro certi altri no. In questo mi pare proprio di no. Infatti gli editori stanno progressivamente liberandosi di questo fardello nel quale non conta solo il prezzo ma anche la burocrazia. Perché la burocrazia costa farla e costa sbagliarla. Più è complicata e maggiore sono i costi di fare e sbagliare. Questo spiega anche il perché la SIAE stessa ha interesse a accomodare il Governo in questa politica - se non addirittura gliel'ha suggerita - perché per il modo con cui distribuisce la raccolta fra gli autori preferisce che il pubblico NON sia fra i favoriti. [no art to see here]

CALL CENTER, IMPATTO DEVASTANTE SUI LAVORATORI DI ABRAMO Aperto lo stato di agitazione da Slc, Fistel e Uilcom dopo l'incontro di ieri con Abramo. L'azienda di #customercare ha informato i sindacati di non poter più anticipare gli importi di cassa integrazione e che gli ammortizzatori sociali non bastano a coprire il calo dei volumi. Un quadro drammatico dovuto alla revoca del contratto con Abramo da parte di TIM e al ricorso, trasversale al settore #Telecomunicazioni, alla manodopera a basso costo di altri Paesi. Fatto sta che a oggi i soldi anticipati dall'azienda per l’ammortizzatore sociale risultano superiori ai versamenti contributivi. Per colmare il divario si potrebbe ricorrere alla liquidità di cassa, che però - fa sapere Abramo Customer Care S.p.A. - non c'è. Falsa la proroga del contratto da parte di Tim, realissimi gli effetti devastanti sulle 500 lavoratrici e lavoratori. In questa fase di agitazione metteremo a punto tutte le azioni di protesta, ma il tempo è scaduto: il Ministero delle Imprese e del Made in Italy riconvochi subito il tavolo di crisi.

3 gennaio del 1954. È questa la data che segna l’inizio della tv italiana. La data in cui la Rai fa il suo debutto sul piccolo schermo raggiungendo entro l’anno il 58% della popolazione. Sono gli anni della ripresa economica post Seconda Guerra Mondiale, precedenti però a quelli dell’imminente “Miracolo economico” (1958/1963) - gli stessi anni in cui la radio ha già il suo ben saldo posizionamento e apprezzamento. Da qui in poi, la tv diventa una presenza fissa nelle case degli italiani. Una sorta di focolare domestico attorno al quale riunire parenti e amici. Con la nascita della Rai e con l’avvio delle sue trasmissioni avviene una lenta e perpetua rivoluzione: è la tv con i suoi programmi a determinare gusti, consumi e opinioni della popolazione. Come è noto, la tv ha un ruolo di primo piano nel “fare gli italiani”, nel renderli unitari a partire dalla lingua. In 70 anni di storia, la Rai porta avanti una serie di programmi innovativi, di interesse pubblico e sociale. Potendo tracciare alcuni punti chiave e di riferimento, abbiamo individuato alcuni degli show e dei programmi più rilevanti, gli stessi che nel tempo hanno dato identità agli italiani e al nostro Paese. 👉 su #ElleDecorItalia: https://lnkd.in/d75gg5cG #tv #storia

L'iniziativa #NoTaxNoJobNoAccountmira alla cancellazione degli account dalle piattaforme streaming in occasione dell'inaugurazione di #Venezia81 il prossimo #28AGO2024 al fine di sferzare un colpo principalmente economico ai grandi player del cine-audiovisivo in seguito all'emanazione del nuovo decreto #TaxCredit da parte del #MiC e del #Mise.  Il tentativo del Governo di regolamentare meglio il sistema di erogazione dei contributi pubblici al fine di evitare appropriazioni indebite è lodevole, ma le norme restrittive ed elitarie messe in campo strangolano le PMI e le escludono dal mercato in favore dei grandi player cinematografici e distributivi che monopolizzeranno non solo le risorse ma anche lo storytelling e la cultura del nostro Paese con un appiattimento dei contenuti e limitando la pluralità culturale e la libertà d'espressione.  Essendo il mercato cine-audiovisivo italiano alimentato per oltre il 70% da PMI, questa mannaia si abbatterà su tutto il comparto, comportando la chiusura di numerose realtà produttive, la perdita di lavoro da parte di buona parte dei lavoratori e la graduale riduzione dei compensi, al momento basati su un minimo sindacale e su un CCNL fermo al 1999.  #cancellationaccountday #thefinalcountdown #sacrificabili https://lnkd.in/duZa_meT

📢 STA ARRIVANDO TIMOCOM AI! 🚀 Immaginatevi di avere un assistente personale che pubblica i carichi su TIMOCOM per voi. Una sorta di collega a cui gli girate i dati del carico e che provvede a pubblicare tutto sul nostro Marketplace. Che sia la mail con la richiesta del cliente ✉️, un immagine estratta dal vostro gestionale con i dati di carico 🖼️ o addirittura un intero file excel di carichi da pubblicare 🧾. Sarebbe figo vero? Se lo avete pensato anche voi, tenetevi forte: TIMOCOM AI vi offre esattamente questo! 💣 Questi sono i vantaggi principali: ✨ Risparmia tempo: crea preventivi in meno di 20 secondi. 🌍 Multilingua: riconosce i contenuti in tutte le lingue da noi supportate. 🖐️ Pubblicazioni multiple: genera e pubblica più offerte di trasporto contemporaneamente. 🤖 Automazione: converte automaticamente testi, file immagine ed intere colonne di excel in offerte di trasporto. Ti ho intrigato e vuoi provare TIMOCOM AI in versione beta? Commenta o contattami privatamente, ci penserò io a fornirti accesso a questa funzione rivoluzionaria del nostro Marketplace! 💣

CALL CENTER TIM, CRESCE LA MOBILITAZIONE IN VISTA DEL 18 MARZO Assemblee, presidi, incontri con le istituzioni locali sono al centro della forte mobilitazione di lavoratrici e lavoratori del servizio in appalto di customer care di Tim. Lo rende noto la Segreteria nazionale di Slc Cgil che, insieme a Fistel Cisl e Uilcom Uil, ha promosso per lunedì prossimo, 18 marzo, lo sciopero per l’intero turno degli addetti che rischiano di rimanere senza lavoro. I sindacati stanno presidiando prefetture, regioni, province e tutti i comuni interessati per coinvolgerli in una vertenza che riguarda 5 mila lavoratrici e lavoratori nelle città di Livorno, Pomezia, Roma, Matera, Cosenza, Catanzaro, Crotone, Palermo, Cagliari, Olbia, alle dipendenze di aziende quali Abramo CC, Ennova, Gruppo Distribuzione, Konecta, da anni impegnate nella gestione della clientela di Tim, fissa e mobile, residenziale e business. Aziende che, dal mese scorso, subiscono un drastico calo dei volumi di attività, affrontato, in un primo momento, con lo ‘smaltimento’ di ferie e permessi, ma che ora stanno avviando le procedure di accesso agli ammortizzatori sociali. La causa del crollo delle chiamate non può essere addebitata a una semplice riduzione della domanda. Piuttosto - ha ragione di credere il sindacato - è una scelta finanziaria di Tim, decisa ad evitare le richieste di assistenza dei clienti per tagliarne i costi, scaricando il problema sulle aziende in appalto e sui lavoratori che hanno finora rappresentato la voce del Gruppo telco. Ecco perché le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil confermano la data del 18, mentre continuano a sollecitare il governo a intervenire su una vicenda che rischia di generare drammi occupazionali per migliaia di famiglie e territori in cui manca qualunque alternativa.

TIM, SCIOPERANO GLI APPALTI DEL SERVIZIO CLIENTI Tanto tuonò che piovve. Sarà sciopero il 18 marzo prossimo in tutti i #callcenter che operano in appalto per TIM. A proclamarlo, i sindacati Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, per difendere i 1.500 posti di lavoro a rischio – ma è una stima al ribasso – dopo l’ingiustificato calo lineare dei volumi di traffico telefonico imposto dall’ex monopolista alle 4 aziende che ne curano il servizio clienti. Una mobilitazione – rincarano i sindacati – resa ancora più urgente dallo scarto tra le richieste di ammortizzatori sociali già formalizzate e quelle che saranno presentate nei prossimi giorni. Ad incrociare le braccia saranno dunque gli addetti alle attività di customer care di Tim così suddivisi: - ABRAMO CC in AS: Montalto Uffugo (Cosenza), Catanzaro, Crotone, Palermo; - ENNOVA: Pomezia, Crotone, Cagliari; - GRUPPO DISTRIBUZIONE: Roma, Matera, Palermo; - KONECTA: Livorno, Rende (Cosenza), Palermo, Olbia.

Sapevi che le api possono riconoscere i volti umani? 🐝👤 Le api possiedono una straordinaria capacità di memorizzare e riconoscere i volti umani. Grazie a questa abilità, sono in grado di distinguere tra le persone e identificare chi si avvicina all’alveare, contribuendo così a mantenere l’ordine e la sicurezza all’interno della loro colonia. E se ci pensiamo, anche sul lavoro, una buona “memoria” e riconoscimento delle procedure e dei segnali di sicurezza è fondamentale. Proprio come le api, dobbiamo assicurarci che tutti i membri del team conoscano e riconoscano le norme di sicurezza e le procedure aziendali. In questo modo, possiamo creare un ambiente di lavoro più sicuro e ordinato, proprio come una colonia di api ben organizzata! 🐝💼 Qual è il tuo “sistema di riconoscimento” per garantire che le norme di sicurezza siano sempre seguite? 🛡️📋 #GestioneRischi #Prevenzione #Ispirazione #Teamwork