Post di Beople

“Conta poco, è una goccia nel mare. Ma poi io neanche ci credo a questa storia del cambiamento climatico: quello che conta è il risparmio economico”. È stata questa, in sintesi, la riformulazione che mi ha dato un responsabile commerciale della proposta di valore da parte della sua azienda di impianti fotovoltaici. Che, per intenderci, sul loro sito e nelle loro pubblicità parla di attenzione alla sostenibilità, all’ambiente e al futuro di chi verrà dopo di noi. Il 66% dei consumatori globali è disposto a pagare di più per prodotti sostenibili, si legge nel Nielsen Global Sustainability Report. Ok. Ma se nell’interazione con i clienti il prodotto viene “venduto” con una narrazione diversa da quella che l’azienda porta avanti, una parte dei potenziali clienti potrebbe storcere il naso. E percepire che quell’azienda (quindi raccontare che il Brand) non è quello che dice. Ogni interazione con i clienti è un'occasione per dimostrare coerenza e le reti di agenti commerciali che non incarnano la cultura aziendale espongono a possibili cortocircuiti proprio nel "momento della verità" (quello di cui parlava già Norman quando spiegava che armonia e consonanza rispetto ai propri valori, alla propria visione, alla propria strategia sono ingredienti fondamentali di fronte al cliente). È essenziale che ogni punto di contatto rifletta coerentemente le proposte di valore dell'organizzazione. Ancor più quando si ha a che fare con la sostenibilità: delegare la comunicazione di questi valori a terze parti senza controllare che li rispecchino e li raccontino adeguatamente, diventa un punto di debolezza nel proprio modello di business.  #modellidibusiness #businessdesign #innovation #businessmodelcanvas

Non capisco come si possa fraintendere così la #comunicaIone sulla #sostenibilita in azienda. L’auto elogio delle proprie idee è veramente una forma antitetica alla sostenibilità stessa. Proviamo a capirci: Tendere verso modelli sostenibili non vuol dire scegliere solo la direzione meno dannosa, ma anche, anzi ma sopratutto porsi in ascolto e misurazione di quello che poi realmente queste scelte e quindi azioni producono. Misurazione ripeto, quindi andare a vedere concretamente il risultato della scelta fatta, che sia una scelta aziendale, politica ecc…. Continuo a vedere una montagna di auto elogi alle proprie scelte, date da un senso di buonismo, che portano sicuramente una importante aurea di positivismo e dolcezza sociale :) ma niente hanno a che vedere con decisioni strategico politico e metriche di miglioramento ambientale sociale e di governance. Così giusto per buttarla la. #sostenibilita #Esg

Sì alla sostenibilità se comporta risparmio. In un frangente storico di incertezza economica, sociale e geopolitica, gli Italiani sono i più sensibili alla fragilità del Pianeta e i più attenti ai consumi: prova che la sostenibilità viene percepita come un’occasione per misurare la propria consapevolezza e acquisirla. Con Sweet Spot Strategy scoviamo le notizie per restare nel “punto d’impatto” delle novità e degli scenari in tema di sostenibilità.  Le raccontiamo per dare una lettura semplice e chiara dei cambiamenti. Anche di quelli che coinvolgono la tua azienda.

Il Nuovo Linguaggio per Dialogare con Investitori e Clienti Attenti all'Ambiente. La sostenibilità sta diventando sempre più un fattore decisivo per investitori e consumatori attenti all'ambiente. I primi premiano le aziende che dimostrano un impegno concreto verso pratiche etiche e green. I secondi scelgono brand che rispettano l'ambiente e contribuiscono al benessere sociale. Essere sostenibili può aprire nuove opportunità di business e mercati, garantendo un vantaggio competitivo. Ma attenzione: la sostenibilità deve essere integrata in ogni aspetto del business, dalla produzione alla comunicazione. Solo così attirerete davvero investitori e consumatori, parlando il linguaggio del futuro e costruendo relazioni durature. #InvestimentiSostenibili #ConsumatoreSostenibile #SostenibilitàAziendale #GreenMarketing #FutureSostenibile Hai già iniziato a comunicare la sostenibilità della tua azienda e a creare relazioni con chi condivite i tuoi stessi valori?

In un momento in cui le sfide ambientali diventano sempre più rilevanti, è responsabilità delle aziende prevedere nel proprio percorso strategico il tema della sostenibilità come punto chiave da considerare al centro delle proprie azioni. Per noi di Dit - Distribuzione Italiana questo percorso rappresenta un impegno quotidiano infatti, quando la riduzione dell’impatto ambientale diventa elemento prioritario per l'azienda, esso determina tutta una serie di scelte: da quelle più strutturali riguardanti la tipologia di approvvigionamento energetico o il dotarsi di strumenti di dematerializzazione dei processi, per arrivare a quelle più operative come la progressiva transizione verso un parco auto ibride. Ma soprattutto determina il coinvolgimento e la partecipazione attiva di tutte le persone in azienda. Del resto, il cambiamento climatico è una realtà e la Gdo - proprio per l'importanza che ricopre - deve affrontare con grande determinazione la questione nel suo complesso. Ed è anche per questo che, più in generale, sentiamo l'obbligo di promuovere tutte le iniziative riguardanti l'evoluzione di modelli di consumo virtuosi, affinché i negozi di vicinato - proprio per il rapporto quotidiano che hanno con i propri clienti - possano essere sempre più un attore fondamentale nel veicolare comportamenti d’acquisto consapevoli.

I dati di GS1 Italy Servizi parlano chiaro: il mondo del largo consumo parla di #sostenibilità. Il paniere sostenibilità, infatti, contiene l’83,2% del totale dei prodotti rilevati dall’Osservatorio Immagino. Per questo motivo, già qualche anno fa, ho dedicato un articolo all'evoluzione del racconto della sostenibilità da parte dei brand, con due focus specifici su #retail e #GDO per capire se comunicare la propria sostenibilità fa aumentare davvero il #sellout (qui l'articolo: https://lnkd.in/dpey9fch). A tutte le aziende che si approcciano a questo mondo (o che vogliono intensificare la propria comunicazione su questo tema) ricordo sempre che non è sufficiente parlare di sostenibilità, ma bisogna esserlo (e crederci) davvero. Parlare dell'essere sostenibili, infatti, porta vantaggi nel lungo periodo solo se l'azienda ha intrapreso realmente un percorso in tal senso, meglio ancora se lo ha intrapreso perché fa parte dei propri valori. In caso contrario gli effetti negativi saranno probabilmente più dei vantaggi.

Tra i 5 cluster dei consumatori green, gli Scettici non credono né si comportano in modo sostenibile, eppure anche loro fanno dei piccoli passi di miglioramento. Scopri che quota di Scettici c’è nel tuo parco consumatori e come comunicare con loro. Monitora e direziona i tuoi investimenti con il metodo data-driven C-ESG Barometer. https://lnkd.in/dz6YanwN

Il tema della sostenibilità è fondamentale per il futuro del nostro pianeta e tutti noi possiamo fare la differenza. Le "spinte gentili" di cui si parla nel post possono aiutarci a compiere scelte più consapevoli e responsabili, sia come individui che come aziende. Vi invito a leggere il post e a riflettere su come possiamo tutti contribuire a un futuro più sostenibile.

♻️Oggi nella 𝑮𝒊𝒐𝒓𝒏𝒂𝒕𝒂 𝒎𝒐𝒏𝒅𝒊𝒂𝒍𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍’𝒂𝒎𝒃𝒊𝒆𝒏𝒕𝒆, riconfermiamo che siamo arrivati ad un punto in cui c’è bisogno di strutturare l’intero modello economico e sociale intorno alla sostenibilità e lasciare che sia il pianeta a guidare le nostre azioni. ✅Ecco che occorrono 𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐚𝐩𝐞𝐯𝐨𝐥𝐢 𝐞𝐝 𝐚𝐩𝐩𝐫𝐨𝐜𝐜𝐢𝐨 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞 nelle nostre aziende, per un cambiamento da parte di ognuno di noi, per garantire un futuro migliore. 🎯Continua la nostra missione di spingere a ripensare al marketing come a 𝒖𝒏 𝒄𝒂𝒕𝒂𝒍𝒊𝒛𝒛𝒂𝒕𝒐𝒓𝒆 𝒑𝒆𝒓 𝒊𝒍 𝒄𝒂𝒎𝒃𝒊𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐: non solo un semplice modo per vendere i nostri prodotti, ma un potente strumento per comunicare valori, ispirare azioni e innescare cambiamenti positivi per l’intera collettività. Per saperne di più www.civuolemarketing.it #civuolemarketing #culturainpratica #protocollostraoperativo #comunicazione #strategia #brandpositioning #igiovedìdelmarketing #brandforbenefit #branding #cultura #marketing #marketingb2b

Stamattina pensavo a quale aggettivo potesse sostituire l'abusato e spesso distorto #sostenibile. E se non proprio sostituirlo, affiancarlo. Ecco, credo che l'aggettivo di cui dovremmo fare più uso quando parliamo di sostenibilità sia #gentilezza. Può l'architettura essere gentile? Sì, certo che può. Lo è nella misura in cui accoglie senza imporsi; lo è nella misura in cui i processi produttivi dell'intera filiera, dalla progettazione all'esecuzione, si svolgano nel totale rispetto degli interlocutori: terra, acqua, aria, vegetazione, animali, uomo. La gentilezza non è affare esclusivo della virtù. È un bene immateriale che bisognerebbe includere, nel caso specifico, in tutti quei processi finalizzati a manifestare l'architettonica presenza, in ogni scala dei mondi materiali e immateriali, dalla micro alla macro. Fare parte di un processo che si è evoluto in modo gentile può non guarire i mali del mondo ma di certo se ne prende cura nel miglior modo possibile. La domanda retorica è: siamo sicuri che la sostenibilità con cui si vestono i sedicenti salvatori del mondo sia contestualmente gentile? Le parole sono importanti.