Facciamo un giro all'interno del birrificio per scoprire le fasi di produzione che portano alla creazione di birre straordinarie e inconfondibili. Dal sapiente utilizzo di acqua, malto d’orzo, lieviti, luppoli e spezie, nascono birre che raccontano tradizione e innovazione. Ogni processo è svolto con la maggiore attenzione al dettaglio, grazie alla preparazione del nostro staff e con l'ausilio di strumenti necessari per mantenere sempre alta la qualità di ogni prodotto. Ecco come nasce una Birra Amarcord.
Post di Birra Amarcord Spa
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Vuoi scoprire di più sul funzionamento del nostro centro logistico di Arceto? Leggi questo articolo per conoscere il sistema all’avanguardia sviluppato da E80 Group. #smartfactory #automazione #logistica
Da anni al fianco di PreGel Spa, E80 Group ha sviluppato un magazzino automatico ad alta densità cucito su misura sulle esigenze dell’azienda. L’AS/RS dispone di 5 traslo elevatori, 11 livelli e 25.000 posti pallet per poter fornire un’alta densità di stoccaggio e di selettività, oltre che elevate prestazioni. E ancora, E80 Group ha implementato un sistema di #depallettizzazione e due di #picking automatico. L'intera soluzione, totalmente automatica e integrata, permette di ridurre drasticamente il danneggiamento del #packaging dei prodotti e di minimizzare l’errore nell’evasione delle scatole di semi lavorati. #smartfactory #automazione #logistica4puntozero https://lnkd.in/dyfEXqG5
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[Quanto vale ogni cliente del tuo birrificio in termine di margine?] Ne ho voluto parlare in questo ultimo mio articolo. Spesso tendiamo a prezzare la nostra birra solo in relazione al suo costo di produzione ed a quanto noi pensiamo sia giusto per coprire i costi fissi che gravano sul birrificio. Ma c'è di più e riguarda i clienti che serviamo. Non tutti sono uguali e se cominciassimo a fare il prezzo sul potenziale di fatturato generato dalla relazione che abbiamo con loro, i vantaggi potrerbbero essere molto interessanti. Se vuoi approfondire il tema, apri i commenti e guarda il primo. #birraartigianale #clienti #vendite
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Vi racconto una storia vera, di una vera rivoluzione industriale. C'è un'azienda, un'impresa di famiglia, che dal 1888 opera nel settore della macelleria. Nel 1988, quando vegani e vegetariani erano considerati ancora un piccolo gruppo di strani salutisti, questa impresa decide di investire in prodotti a base di proteine vegetali, creando un marchio dedicato. Accade che nel primo trimestre del 2017 questo marchio diventa leader del mercato e il suo fatturato sfiora 25 milioni, fino ad arrivare a 53,4 milioni di euro nel 2023, su un fatturato totale di 80 milioni di euro. Le proiezioni per la fine del 2024 stimano una chiusura della linea veg pari a 65milioni di euro. Per questo motivo, il 17 settembre, arriva l'annuncio: dopo ben 136 anni l’azienda di famiglia cesserà la produzione di carne e si dedicherà esclusivamente a prodotti vegetali. Questa è la storia di Gruppo Tonazzo, un'azienda che nel 1988 ha creato il marchio Kioene Spa, forse per una scelta etica, ma di sicuro vedendo un'opportunità di mercato in un target di nicchia, e di come i consumatori, con le loro scelte consapevoli ed etiche, hanno spostato il mercato nella direzione di un futuro più sostenibile. https://lnkd.in/d6vA887F
Padova, il gruppo Tonazzo (Kioene) abbandona la carne per produrre solo cibi vegetali: «Scelta per la salvaguardia del pianeta»
corrieredelveneto.corriere.it
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💶 Titolo: c’è un tesoro nascosto nelle #cantine italiane e nessuno lo sta notando… ancora. 👉🏽 Svolgimento: Negli ultimi sei anni, il #Vermouth di Torino ha fatto numeri da capogiro: 🍾 Produzione passata da 2,4 a 6,8 milioni di bottiglie. 📈 Giro d’affari salito da 32,6 a 172,2 milioni di euro. 🔥 In altre parole, la febbre da Vermouth è più calda di Sinner 🎾. 🎬 Ma qui arriva il plot twist. 🃏 Mentre il mercato del #vino sta lottando contro mille difficoltà – dalla sovrapproduzione al calo dei consumi – le cantine italiane hanno un asso nella manica che molti stanno ignorando. 🍸Un asso che si può trasformare in #Vermouth, #Bitter, #CocktailRTD, #Amaro, #Glogg, #VinoChinato. E no, non serve stravolgere tutto o piantare vigneti sulla luna. 🍇 Basta valorizzare una piccola parte del vino già prodotto. 🤝 Questo è una parte fondamentale di ciò che facciamo ogni giorno negli uffici di The Spiritual Machine: supportiamo cantine di tutta Italia nella trasformazione del loro vino in prodotti alternativi che possano innovare, trainare e conquistare nuovi mercati. 🥃 Finale morale: e se il futuro del vino non fosse solo in un calice... ma anche in un tumbler?
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Pochi giorni fa, durante un classico evento di degustazione, mi sono trovato a discutere con altri produttori sulla necessità di trovare soluzioni alternative alla distribuzione classica per le cantine medio-piccole Piemontesi. 📈 Perché è Necessario Innovare? Le piccole aziende vinicole non hanno accesso agli stessi canali e alla stessa visibilità delle grandi aziende. Affidarsi esclusivamente alla distribuzione classica può limitarne l’espansione e soffocare il potenziale, avendo partner che "pesano" troppo. 🌍 Verso una Distribuzione Più Diretta e Digitalizzata L’utilizzo di piattaforme digitali, la vendita diretta al consumatore ed il passaggio modelli distributivi flessibili rappresentano soluzioni NECESSARIE. Sempre di più il privato e le visite in cantina diventano fondamentali 🤝 L’Importanza delle Collaborazioni Oltre alla tecnologia, creare sinergie tra produttori è un punto chiave: formare network di distribuzione locali, investire in hub di distribuzione condivisi e puntare su progetti cooperativi possono ampliare la portata di ogni azienda. 💡 Pensare Oltre i Confini: Creare Esperienze Uniche Innovare la distribuzione non significa solo vendere, ma anche creare esperienze coinvolgenti, come degustazioni online, abbonamenti personalizzati e Wine-club (con attenzione al come ci si organizza). Il problema che percepisco come principale è la difficoltà di tanti importatori/distributori al cambiamento. Una resistenza che ha mille motivazioni ma che porta tutti nella stessa direzione: inchiodarsi. cheers
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Il Birrificio Valdarno Superiore, fondato poco più di dieci anni fa, rappresenta un’impresa di stampo artigianale, che produce birre ad alta fermentazione e di estrema qualità. La Biscotteria Vannino vanta quasi un secolo di storia e produce specialità dolci e salate della tradizione italiana: prodotti tipici, autentici e artigianali. Queste due realtà, entrambe contrassegnate da una spiccata tensione verso la Sostenibilità e fortemente legate ai temi della Tradizione, hanno messo in atto un'interessante iniziativa di Innovazione. Il Birrificio e il Biscottificio, infatti, hanno elaborato un sistema per trasformare gli scarti della birra artigianale in biscotti e cracker, promuovendo così la filiera corta e l’economia circolare. #birrificiovaldarnosuperiore #biscotteriavannino #BirraBVS #birra #trebbie #economiacircolare #sostenibilità #innovazione #develoopments #ItaliaCircolare https://lnkd.in/dxj2PZc3
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Il Futuro della Birra Artigianale Negli ultimi anni, la birra artigianale ha conosciuto un'esplosione di popolarità e il suo futuro appare ancora più promettente. Con un crescente interesse per la qualità, la sostenibilità e l’innovazione, i birrifici artigianali saranno sempre più protagonisti. Si prevede un aumento nell'uso di ingredienti locali e sostenibili, che non solo arricchiranno i sapori, ma supporteranno anche le economie locali. Inoltre, la personalizzazione dei prodotti, con un occhio alle preferenze dei consumatori, porterà a nuove esperienze gustative. Le collaborazioni tra birrifici e altre industrie creative, come la gastronomia e la musica, offriranno eventi unici e coinvolgenti. Infine, l’attenzione alla salute e al benessere porterà a un incremento nella produzione di birre a basso contenuto alcolico e senza glutine. Insomma, il mondo della birra artigianale è in continua evoluzione e non vediamo l'ora di scoprire cosa ci riserverà il futuro! #Birra #Innovazione #Tradizione #Sostenibilità #Networking #Marketing
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🟨 Nonno Nanni è uno dei marchi di Latteria Montello, azienda che con oltre 60mila tonnellate di latte fresco lavorato all’anno e 90 milioni di euro di fatturato si colloca tra i leader di mercato in Italia nel segmento dei #formaggi molli. 🟨 Un’azienda a conduzione familiare, un’antica ricetta, l’arte casearia tramandata da generazioni e la scelta di un #confezionamento smart per garantire la freschezza dei formaggi, grazie al nostro software NET@PRO. 👉 Quali gli obiettivi raggiunti? ◼ #automazione e #digitalizzazione dei reparti ◼ #gestione centralizzata degli ordini ◼ riduzione degli #sprechi Vuoi scoprire di più? Scarica il case completo di Nonno Nanni: 👉 https://lnkd.in/ddhFj2_D #nonnonanni #confezionamentosmart #digitalizzazione #qualitas #strongertogether #impresoftgroup
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LA CRISI DEL BICCHIERE 🍺 Negli ultimi giorni, sulle principali pagine del settore, mi sono imbattuto in numerosi annunci di birrifici artigianali in vendita e questa notizia non è per niente inaspettata. Quando ho mosso i primi passi in questo settore (circa dieci anni fa) si percepiva l'entusiasmo e l'euforia di tanti avventurieri che inseguivano l'Eldorado aprendo il proprio piccolo birrificio e proponendo ad una limitata nicchia di consumatori una lista infinita di birre con i più strani ingredienti pur di rendere il prodotto innovativo, diverso e sopratutto "local". Ad oggi, la musica è cambiata (prevedibile!), mentre si alimentava una guerra interna, tutta italiana, ponendo come unico argomento sul piatto di discussione "la purezza dell'artigianalità" e dimenticando completamente ciò che rende un prodotto un vero e proprio #brand. Il mercato si è evoluto, le difficoltà sono aumentate (prezzi delle materie prime ed energia alle stelle come prima problematica da affrontare) e, come in un domino, le pedine pian piano stanno cadendo tutte quante. L'Eldorado ad oggi non è più sostenibile, il sogno viene infranto dalla realtà dei fatti e gli eventi con tanto appeal nati negli ultimi anni svaniscono nel nulla come un ricordo tanto bello ma lontano. I birrifici artigianali in Italia hanno completamente messo da parte i principi base del #marketing per lo sviluppo di un prodotto e i risultati dopo gli anni di #boom sono sotto gli occhi di tutti, il declino è PURTROPPO iniziato. La scelta da parte di molti di investire su impianti più grandi ed efficienti sin dai primi segnali positivi del mercato ha dato i suoi acerbi frutti al comparto. Il mondo #craft è in difficolta in tutto il globo (l'articolo cita la situazione negli Stati Uniti) e in Italia il settore con il suo mix perfetto di scelte sbagliate e costi esorbitanti si trova nella tempesta perfetta che sta tirando via, uno dopo l'altro, i tanti piccoli produttori. Si poteva evitare? Forse no, ma una gestione migliore degli investimenti avrebbe scritto (magari) una storia diversa di questo piccolo settore. P.s. Il consumatore dopo 10 anni continua a pensare che il problema principale della #birra artigianale sia il costo elevato al consumo. #beverage #marketing #brand #food
Birra artigianale, è tempo di crisi? Più chiusure che aperture
gamberorosso.it
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Un futuro più sostenibile per il tabacco Kentucky? 🌱🚜” Hai mai pensato a come innovazione e sostenibilità possano influenzare l’agricoltura e le produzioni locali? Leggendo questa notizia, mi ha colpito il progetto MST DIAGRAM, un’iniziativa che punta a rendere più sostenibile la produzione del tabacco Kentucky, una varietà tanto storica quanto preziosa per il nostro territorio. L’obiettivo è ridurre gli sprechi, ottimizzare le risorse e valorizzare la qualità di un prodotto che rappresenta un pezzo di tradizione italiana. Penso che questi progetti siano un esempio di come si possa guardare al futuro senza perdere di vista le radici, trovando un equilibrio tra innovazione e rispetto per l’ambiente. Tu cosa ne pensi? La sostenibilità può diventare una leva competitiva anche in un settore tradizionale come quello del tabacco? Manifatture Sigaro Toscano #ecology #sostenibilità
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