Post di Bodytech

⚡ Questa settimana... in elettrico! 😅 Un piccolo fastidio muscolare mi ha spinto a scegliere l’elettrico al posto della bici muscolare. Alcune riflessioni a riguardo.. ✅ Sono arrivato al lavoro fresco e senza cambi: Niente sudore, niente cambio d’abito, niente doccia in ufficio. Con la pedalata assistita arrivi dove devi come se avessi fatto una passeggiata in pianura. Perfetto per chi vuole ottimizzare ogni minuto. 🤔 Più o meno soldi? Il prezzo di una bici elettrica è più alto di una muscolare, ma siamo comunque lontani dai costi di un’auto. Senza bollo, carburante, assicurazione e con una manutenzione minima, il risparmio è evidente. Ed è qui che si apre una questione interessante... ✋Assicurazione? No, grazie! L’assicurazione non è obbligatoria per le bici a pedalata assistita. Perché? Perché l’obbligo scatta per i mezzi che possono causare danni seri agli altri, non per quelli più esposti a subirli. Infatti, è la pericolosità che richiede l’obbligo di una responsabilità civile (RC), non la vulnerabilità. 📍 I dati parlano chiaro: i veicoli a motore pesante sono responsabili di circa il 53% degli incidenti gravi, mentre le bici elettriche incidono per appena l’1%. Gli incidenti stradali causati da veicoli a motore generano un costo sociale di circa 25 miliardi di euro all’anno solo in Italia, un impatto che si riduce nettamente con mezzi leggeri come le e-bike. Certo, l’assicurazione è utile e può rimanere una scelta personale (che io stesso ho scelto di avere per maggiore "tranquillità" per esempio), ma resta non necessaria per legge proprio perché la bici elettrica non presenta il rischio di danno grave che caratterizza altri mezzi. 🚲 E la velocità? Le e-bike sono limitate a 25 km/h: con una bici muscolare e un po’ di gamba si può fare meglio, ma ogni tanto una pedalata più tranquilla non guasta. Insomma, con la pedalata assistita scegli di risparmiare, ridurre traffico e stress e goderti il piacere della pedalata – quando vuoi e senza obblighi. #mobilitàelettrica #mobilitàattiva #bicicletta #ebike #salute #sport #mobilità

❌ 5 errori da evitare in scooter I nostri #ConsigliPerLaGuida oggi sono dedicati alle due ruote. Quali sono i più comuni errori da evitare quando viaggi in scooter? 1️⃣ Guardare dove NON vuoi andare Se identifichi un ostacolo, non fermarti a fissarlo! Lo sguardo deve essere spostato subito alla via di fuga. 2️⃣ Frenare solo con il posteriore Non siamo in bicicletta: usa entrambi i freni in modo progressivo. 3️⃣ Sedersi sulla punta del sedile Occupa bene la posizione di guida, in modo da avere braccia leggermente piegate e un pieno controllo del manubrio. 4️⃣ Non tenere le dita sui freni Le leve dei freni? Tieni sempre un paio di dita su di esse, per essere sempre pronto a intervenire in caso di frenata d'emergenza. 5️⃣ Non tenere i piedi sulla pedana Viaggiare con i piedi penzoloni non è mai una buona idea. Quando sei in marcia, poggiali sulla pedana e avrai maggiore stabilità e sicurezza. 🌟 Hai altri consigli per provetti scooteristi? Scrivili in un commento! Per le pratiche della tua auto o della tua due ruote, Autoteam è a disposizione: siamo la guida di chi guida, anche uno scooter! Ci trovi qui: 👉 Alba 👉 Grinzane Cavour 👉 Asti 👉 Bra 👉 Torino 👉 Vado Ligure

Nel nostro ultimo video, ti spieghiamo perché è fondamentale usare una cargo bike per trasportare i bambini in bicicletta. Le bici classiche, progettate per il trasporto individuale, non garantiscono la sicurezza necessaria per i più piccoli. Il rischio è alto: i portapacchi tradizionali non possono sostenere il peso dei bambini in modo sicuro, mettendo in pericolo la loro vita. Le cargo bike, invece, sono appositamente progettate per trasportare bambini in sicurezza, con strutture robuste e stabili. Non mettere a rischio ciò che ami di più: scegli la soluzione più sicura. #SicurezzaStradale #CargoBike #TrasportoSicuro #BambiniInBicicletta #VitaInFamiglia #BikeSafety #GenitoriResponsabili #MobilitàSostenibile #SalutePrimaDiTutto #BiciInSicurezza #ProteggiICari #ViaggiareSicuri #SicurezzaBambini

L'astuto principio che permette alle nostre biciclette di frenare 🚲 🤔 Non so se vi siete mai soffermati a pensarci su, ma il fatto che le nostre #biciclette siano in grado di arrestare la nostra corsa in pochi secondi, anche quando ci muoviamo molto velocemente, è un piccolo miracolo della #meccanica. I freni idraulici delle biciclette sostanzialmente altro non sono che un martinetto idraulico, cioè un astuto meccanismo che permette di generare un vantaggio meccanico a partire dalla legge di Pascal. Il principio di Pascal è una delle prime leggi fisiche che si incontrano durante lo studio dei #fluidi, spesso già anche alle scuole superiori. Essa afferma che applicando una pressione sulla superficie di un fluido, tale pressione si trasmette inalterata in tutto il resto del fluido. Il martinetto idraulico può essere schematizzato in modo molto semplice da un contenitore chiuso con due pistoni mobili. La cosa importante è che i due pistoni abbiano una superficie diversa perché ci sia effettivamente un vantaggio, una più piccola e una più grande. Applicando una forza sulla superficie più piccola, si genererà una certa pressione che verrà trasmessa dal fluido fino alla superficie dell'altro pistone. Essendo poi la superficie del secondo pistone più grande, la pressione genererà una forza in uscita maggiore. Si potrebbe essere tentati dal pensare che il vantaggio meccanico sia uscito fuori dal nulla, ma come ogni altra macchina in questo universo anche il martinetto idraulico risponde al principio di conservazione dell'energia. Perciò, la moltiplicazione della nostra forza andrà pagata con un maggiore spostamento del pistone più piccolo per ottenere lo spostamento desiderato sul pistone più grande. 📌 Se vuoi imparare qualcosa di più sul martinetto idraulico e sulle biciclette ti consiglio questo articolo della mia newsletter: https://lnkd.in/di8P2c8Y -------------------------------- 🔗#STEM Italy è la mia #newsletter di divulgazione scientifica qui su #linkedin. Ogni due settimane pubblico un articolo su un argomento di scienza applicata. Se la scienza è la vostra passione, oppure se siete semplicemente curiosi di comprendere il mondo che vi circonda, iscrivetevi: https://lnkd.in/e-3wD_7b ➕ Se vuoi vedere altri contenuti di #divulgazione scientifica come questo puoi seguirmi qui su LinkedIn. Per darmi una mano a portare la meraviglia della #scienza e dell'#ingegneria anche su questa piattaforma puoi consigliare (👍) o diffondere (🔃) questo post.

Due anime dello spostamento sostenibile. Il monopattino ideale per muoversi nelle nostre città congestionate dal traffico in cui è difficile trovare un posto dove lasciare l' auto e potersi fermare. La bici elettrica che permette distanze più lunghe e un confort maggiore, dandoci l' opportunità di lasciare la propria auto per spostamenti più importanti. Senza tralasciare il fatto che unendo monopattino o bici al treno l' auto perde ulteriore appetibilità. Vi aspetto in negozio per parlarne e trovare insieme nuove soluzioni.

#bicicletta #pedalataassistita #rider Lontani i tempi in cui le biciclette erano biciclette. Questa mattina stavo per travolgere due… ciclisti. Scenario: devo girare a sinistra a un incrocio, attendo che non ci siano auto provenienti da fronte, parto. Sopraggiunge un mezzo con due persone a bordo che mi sorpassa da destra e taglia la strada. Inchiodo. Uno dei due si rende conto di aver pregato il Santo giusto e tende il braccio a sinistra ormai sul rettilineo, per segnalare l’intenzione di svoltare. Problema: il mezzo. Una bicicletta a pedalata assistita che è schizzata via a 50 all’ora senza pedalata alcuna. Sono su in due, seduti comodi, senza casco e assicurazione e con ruote con pneumatici che sembrano quelli di una motocicletta da 125 cc. Già ci sono i #monopattini senza luci, con spericolati alla guida senza casco e… lasciamo perdere, ma vogliamo renderci conto che questi sono veri e propri #scooter elettrici? E che i vari rider usano queste cose qui perché vanno in giro senza assicurazione, casco e regole che altri sono obbligati a seguire? Io rischio di commettere un #omicidiostradale mentre qualcuno fa quel che vuole sfruttando l’inerzia di un #legislatore pachidermico che non tiene il passo con l’evoluzione tecnologica (solo dove vuole peraltro…).

Lavare l’auto in inverno è tra gli impegni più rimandati, ma qui vi spieghiamo perché e come lavare correttamente l’auto soprattutto con il freddo #RicambieAccessori #Tecnicaemanutenzione #ADAC #Consigli #inverno

COMPITO PER CASA Pedoni e biciclette sono compatibili? Bici normali e bici a pedalata assistita sono compatibili? Se volessimo agevolare l'utilizzo delle bici, il modo migliore sarebbe una striscia di vernice sull'asfalto in città riempite di rotonde? Oppure consentire le biciclette su malandati e stretti marciapiedi? Le carrozzine dove le facciamo andare? Per ora in strada. Per una lunga percorrenza in bici, che tipo di strutture vorrebbe il ciclista? I ciclisti rispettano il codice della strada o si ritengono esenti? Perché molti ciclisti (la maggioranza) non usano le piste ciclabili là dove ci sono? Le bici da corsa godono di privilegi rispetto al codice della strada? Ecco, ponetevi queste domande e ponetele ai vostri amministratori o candidati ad amministrare se andate su voto. #AndreaSaviano LaBiciMobilitaL'Uomo

Il piacere … statistico Inforcare la bici e mulinare sui pedali è fonte di soddisfazione a più livelli e dimensioni. Se poi ogni dettaglio è configurato ad hoc si aggiunge una visceralità particolare, che solo cultori e appassionati dotati di sensibilità possono comprendere nella sua totalità. C’è però una particolare prospettiva in cui piacere e insoddisfazione si fronteggiano, si prendono e si rincorrono senza amalgamarsi, sfiorando la soglia del masochismo: io lo chiamo piacere statistico, ed è una chimera che crea dipendenza. Nasce dalla constatazione, fondata, per cui una bici più leggera è preferibile a una che lo è meno. C’è del vero, pure condivisibile: meno peso significa meno energia da imprimere per avanzare, implica facilità di scorrimento, e consegue anche a una progettazione più raffinata dei componenti. Il che non significa tuttavia una bici per ciò solo migliore, perché: 1) alcuni componenti ultraleggeri costano molto e limano pochissimo peso, come le viti in titanio: meno di 20 grammi, sostituendo tutte le viti, a circa 3,50 euro l’una contro circa 0,30 di quelle normali. 2) altri componenti permettono cali di peso consistenti, ma sono estremi e senza compromessi, pregiudicando durata e affidabilità: penso a particolari guarniture in carbonio e ai cavi cambio e freno cd. tessili, in cui l’acciaio è sostituito da un filato sintetico, ben poco durevole rispetto all’acciaio. Se cede un cavo freni lo scenario assume tinte preoccupanti. 3) Il peso più basso possibile può pregiudicare esigenze funzionali imprescindibili, come nel caso di una sella. La più leggera al mondo pesa solo 39 grammi, ma è adatta a persone col bacino stretto. Per un bacino largo occorre la versione più larga, da 59 grammi. 4) Anche a prescindere da quanto sopra, molti componenti ultraleggeri seguono parametri restrittivi, che impongono un limite di peso dell’utilizzatore, o del sistema bici. In genere saranno quindi fruibili solo da persone che pesano meno di 75 kg. Non tenerne conto significa andare incontro a cocenti e costose delusioni, pregiudicando un’elevata e durevole soddisfazione solo per vantare numeri bassi su una bilancia, senza nemmeno un traguardo, che si sposta a ogni passo un po' più in là. Tutto questo sulla base di una falsa premessa. In termini inversi è quanto accade nel campo dell’audio hi-end, dove invece l’equazione è “maggior peso = migliore qualità sonica”. Il paragone è meno azzardato di quanto sembri, a partire dal fatto che in ambo i settori gli elementi costitutivi dell’insieme prendono il nome di componenti. L’aspetto più rilevante in comune è tuttavia un altro: fondare la composizione sulla base del peso significa imboccare una via che non conduce all’armonia, ma solo a dolenti note. Anche questo è ciclismo umanista. Fabio p4b #Ciclismoumanista

Bici e scooter sono sempre più protagonisti in città. L’anno della svolta della tendenza sembra essere il 2020. Gli intervistati premiano l’efficacia e la facilità negli spostamenti. Sicurezza, furti e dissesto delle strade sono invece le preoccupazioni più ricorrenti degli amant delle due ruote. Insights by Kantar CONFINDUSTRIA ANCMA