Post di Carmelina Di maio

In occasione del centenario del 𝗖𝗼𝗻𝘀𝗼𝗿𝘇𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗵𝗶𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗖𝗹𝗮𝘀𝘀𝗶𝗰𝗼, ho avuto il piacere di intervistare il 𝗣𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗚𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗠𝗮𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶. Abbiamo ripercorso la storia del Consorzio e approfondito le aspettative future sui mercati esteri, con particolare attenzione agli Stati Uniti e alla Cina. Un secolo di passione vinicola in pochi minuti! Guarda la video intervista qui 👇 Consorzio Vino Chianti Classico Wine Channel #ChiantiClassico #Intervista #winenews #vinoitaliano

La nota rivista di settore: I Grandi Vini ha da poco pubblicato un'articolo in merito a Conte Collalto. Diversi gli approfondimenti, tra cui: I vini Incrocio Manzoni e Verdiso, ed il Prosecco Conegliano Valdobbiadene DOCG. Questo articolo è un'opportunità per approfondire la zonazione e conoscere da vicino il legame tra territorio e viticoltura, valori che guidano da sempre la nostra realtà aziendale. Per leggerlo clicca qui: https://lnkd.in/gUm8nsu5 #ConteCollalto #IGrandiVini #ConteCollalto #IGrandiVini

Oltrepò, un territorio che guarda avanti Obiettivi e progetti, ne parlo in questo articolo su Italia a Tavola

Nizza Docg, dieci anni di un “gioiello” del Monferrato per i mercati internazionali - Una denominazione dal respiro internazionale, compie dieci anni con buone performance di mercato. Un panel di assaggi scende in profondità negli anni di affinamento Consorzio Barbera d'Asti e Vini del Monferrato

Buona lettura su fsnews andiamo in Maremma per grandi vini e una tavola di mare

IL 2025 DEL CONSORZIO TUTELA VINI OLTREPÒ PAVESE Anno nuovo vita nuova per il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, dopo il seme di cambiamento e rilancio gettato nell’anno appena trascorso. Emanuele Bottiroli intervista il direttore dell’ente consortile, Riccardo Binda, per tratteggiare le linee strategiche salienti per il 2025 ai blocchi di partenza. La cornice è quella della “vision” e della “mission” di Terre d’Oltrepò, prima cooperativa vitivinicola della Lombardia e socio forte del Consorzio, che con il suo piano industriale, messo a punto dal CEO Umberto Callegari, ha dato avvio nel 2024 a una rivoluzione copernicana non solo a livello locale, che s’intreccia con un cambiamento necessario e in atto già da tempo anche in Francia, Champagne compresa. La nuova parola d’ordine, insieme ai capisaldi di meritocrazia, competenza e trasparenza, sarà “convergenza”. Bisogna unire le forze perché non è più vero che “piccolo è bello”. I solisti possono emergere solo se e quando il mercato italiano ed internazionale riescono ad ascoltare distintamente l’orchestra. Vale in molti settori dell’economia italiana, ma nel mondo del vino è ancora più necessario per una rivoluzione che generi valore. Bisogna passare dal rurale al manageriale: sfida non semplice e anzitutto culturale, chiamando istituzioni e territorio a crederci tutti.

Tra i molti eventi in questo periodo legati al mondo del vino segnalo questa interessante panoramica sugli eccellenti Pinot Noir del Südtirol

Un nuovo orizzonte per i vini vodesi Frutto di uno studio condotto nel 2023, questo progetto, sviluppato dalla Communauté Interprofessionnelle des Vins Vaudois (CIVV), getta le basi per una modernizzazione del sistema di denominazioni esistente, con l'obiettivo di ridefinire l'offerta vitivinicola. Il progetto mira a incentivare l'innovazione all'interno dell'AOC Vaud, a consolidare i criteri per l'AOC Région e a rafforzare l'autenticità dell'AOC Grand Cru. Poiché le modifiche richiedono una revisione del Regolamento dei Vini Vodesi (RVV), le proposte delineate in questo articolo devono essere approvate dal Consiglio di Stato del Cantone di Vaud. AOC Vaud Custode dell'innovazione e della creatività, l'AOC Vaud disporrà di un'ampia libertà di azione (metodi di vinificazione, vitigni autorizzati, tipologie di vini, ecc.) per produrre vini che si discostano dai tradizionali, utilizzando uve provenienti dall'intero territorio cantonale. AOC Région I requisiti di questa denominazione restano pressoché invariati. Pertanto, le regole relative al taglio, all'assemblaggio e i perimetri delle AOC regionali non subiscono alcuna modifica di portata generale. AOC Grand Cru La menzione Grand Cru richiederà l'utilizzo esclusivo di vitigni tradizionali e di uve provenienti da un'unica zona di produzione. Vinificati e imbottigliati nel cantone, i Grand Cru saranno soggetti a una degustazione di approvazione. AOC Premier Grand Cru Il disciplinare dei Premier Grand Cru non è interessato da questo progetto. Articolo a cura di Alberto Bresesti per www.bkn.digital, Web Media Agency svizzera. #vini #aoc #vaud #svizzera

Il Goriziano offre prodotti di eccellenza da degustare in contesti molto belli

Un bellissimo articolo sulla riscossa del distretto del vino dell’Oltrepò Pavese. E’ l’”OltrepòShire” con il suo Pinot Nero. Da leggere su Financialounge