Post di Centro Studi Enti Locali S.p.A.

#LeggediBilancio 2025: seguila con Nomos! Con il mandato ai relatori e il via libera della Commissione Bilancio la manovra approda in Aula alla #Camera dove il Governo porrà, intorno alle 13 di oggi, la #fiducia. Il voto finale è previsto domani sera intorno alle 23. Il provvedimento passerà poi al #Senato. La Commissione di Palazzo Madama avvierà la discussione nella giornata di lunedì 23 dicembre. Gli ultimi giorni di lavoro sul testo sono stati caratterizzati da rinvii, sedute notturne, numerose riformulazioni e una pioggia di emendamenti di relatori e Governo e non poche tensioni. La legge di bilancio 2025, da circa 30 miliardi, è composta per due terzi dall'intervento per rendere strutturale, almeno per i prossimi 5 anni, la riduzione del cuneo fiscale per i redditi fino a 40 mila euro e il passaggio a tre aliquote Irpef.

Ci hai capito qualcosa alla fine della fiera delle disposizioni contenute nella legge di bilancio? Se la tua risposta è no, questo è il post che fa per te! Buon approfondimento

Legge di bilancio 2025 e collegamento RT-POS Il disegno di legge “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025”, trasmesso in Parlamento lo scorso 23 ottobre, porta significative novità in ambito fiscale, anche in materia di hashtag #trasmissionetelematica dei #corrispettivi. Il prossimo 7 novembre è programmata l’audizione del Ministro dello sviluppo economico di fronte alle commissioni riunite per meglio definire tali #cambiamenti.

In settimana alla Camera si discute la proposta del Partito Democratico (a prima firma della segretaria Schlein) che vuole portare la spesa sanitaria al 7,5% del Pil, usando come copertura “le entrate da maggior crescita”. Una locuzione che non si vedeva, in un documento parlamentare, dai tempi della proposta di flat tax di Siri e Salvini. Questa mattina @ItaliaViva ha riunito i suoi gruppi parlamentari (di Camera e Senato) e abbiamo discusso che linea avere. La nostra linea è chiara: è fatta da due emendamenti e un ordine del giorno, firmati dal capogruppo e da tutti noi. Il primo emendamento coglie la sfida del “quanto” si spende, ma la affianca al “come” si spende: propone una serie di misure (centrali uniche di committenza, analisi dei fabbisogni, controllo di gestione, valutazione performance, ecc) per assicurarsi che i soldi - oltre a essere immessi nel sistema - siano spesi con efficacia e efficienza. Il secondo emendamento cambia la copertura (che è degna del peggior populismo) e propone di trovare le risorse iniziando un cammino di revisione e razionalizzazione dei consumi intermedi della pubblica amministrazione, che negli ultimi trent’anni sono cresciuti - in termini reali - ad una velocità annua 4,5 volte più del reddito. L’ordine del giorno infine vincola il governo ad attivarsi in sede Ue per chiedere la riapertura della possibilità di accedere al Mes sanitario, per poter ammodernare le infrastrutture sanitarie (a cominciare dai pronto soccorso). Ci aspettiamo una bella discussione di merito in parlamento.

✅ Manovra di bilancio 2024: stabilità e margini di manovra. Confermata una sovracopertura di circa 100 milioni per il 2025 e il 2026. Grazie a questa gestione oculata, il testo della legge non tornerà in commissione, evitando ulteriori modifiche. Il governo sta valutando se utilizzare le risorse per migliorare i saldi o destinarle al conto di controllo, uno strumento strategico per gestire interventi durante l’anno. Un segnale di stabilità per i conti pubblici italiani e una conferma della solidità delle politiche economiche. #Economia #Bilancio2024 #PoliticaEconomica

Implicazioni dei tagli alla sanità I tagli alla sanità, sebbene contestati dal governo, potrebbero avere conseguenze significative a lungo termine: Aumento delle liste d'attesa: La riduzione delle risorse potrebbe portare a un allungamento dei tempi di attesa per visite specialistiche, esami e interventi chirurgici, compromettendo l'accesso tempestivo alle cure. Diminuzione della qualità dei servizi: Con meno fondi a disposizione, le strutture sanitarie potrebbero essere costrette a ridurre l'offerta di servizi, limitando le possibilità di diagnosi e cura. Esodo del personale sanitario: I tagli potrebbero disincentivare i professionisti sanitari a lavorare nel Servizio Sanitario Nazionale, favorendo l'emigrazione verso altri Paesi o il settore privato. Aumento della spesa sanitaria privata: Per evitare le lunghe liste d'attesa, molti cittadini potrebbero essere costretti a rivolgersi a strutture private, con un conseguente aumento della spesa sanitaria complessiva. Impatto sulla salute pubblica: Un sistema sanitario meno efficiente potrebbe comportare un aumento delle malattie croniche e un peggioramento dello stato di salute della popolazione. Prospettive per la ricerca scientifica Il blocco del turnover al 75% per tutte le università potrebbe avere ripercussioni negative sulla ricerca scientifica italiana: Invecchiamento del personale accademico: La mancata sostituzione dei ricercatori che vanno in pensione porterebbe a un invecchiamento del personale accademico, con una conseguente perdita di competenze e di capacità innovative. Diminuzione dell'attrattività delle università italiane: Le università italiane potrebbero diventare meno attrattive per i giovani ricercatori, sia italiani che stranieri, con un conseguente impoverimento del panorama scientifico nazionale. Rallentamento dell'innovazione: Una ricerca scientifica meno dinamica e meno competitiva potrebbe rallentare l'innovazione in diversi settori, con conseguenze negative per lo sviluppo economico del Paese. Riduzione dei finanziamenti europei: L'Italia potrebbe perdere l'accesso a finanziamenti europei per la ricerca, con un ulteriore indebolimento del sistema scientifico nazionale. Possibili conseguenze economiche della manovra Le conseguenze economiche della manovra potrebbero essere varie e complesse: Rallentamento della crescita economica: I tagli alla spesa pubblica e le incertezze legate alla situazione economica potrebbero frenare la crescita economica del Paese. Aumento della disoccupazione: La riduzione della spesa pubblica potrebbe comportare una diminuzione dell'occupazione, soprattutto nel settore pubblico. Aumento del debito pubblico: Se le misure di contenimento della spesa non dovessero essere sufficienti a ridurre il deficit, il debito pubblico potrebbe aumentare, con conseguenze negative sulla stabilità finanziaria del Paese.

Il Parlamento ha approvato la Legge di bilancio 2025, la terza dall'insediamento del Governo. È una manovra di grande equilibrio, che sostiene i redditi medio-bassi, aiuta le famiglie con figli, stanzia risorse record per la sanità, riduce la pressione fiscale e dà una mano a chi produce e crea occupazione e benessere. Abbiamo utilizzato le limitate risorse a disposizione per rafforzare le principali misure introdotte in questi anni, rendendone alcune strutturali e con una platea più estesa, a partire dal taglio del cuneo fiscale. Abbiamo proseguito sulla strada del sostegno alla natalità e del lavoro femminile, e siamo intervenuti a sostegno delle imprese che investono e rafforzano la propria solidità e competitività. Teniamo i conti in ordine, non rinunciando ad attuare il programma elettorale che abbiamo presentato agli italiani, e diamo ancor più slancio al nostro impegno per combattere la vera evasione e gettare le basi per un rapporto nuovo tra Stato e cittadini. Un altro passo in avanti per costruire un'Italia più giusta, forte e competitiva.

Giusto equilibrio tra le limitate risorse ed il sostegno alle categorie di persone, di ambiti di lavoro nonché la sanità che hanno bisogno dei giusti sostegni.

Ecco gli ultimi emendamenti che la commissione Bilancio ha approvato ieri, prima di inviare il testo all’esame della Camera

Il disegno di legge di bilancio 2025 ha avviato il suo iter parlamentare, le audizioni davanti alle commissioni Bilancio dovrebbero iniziare il 28 ottobre. Termine per gli emendamenti dovrebbe essere fissato fra l'8 e il 10 novembre. L'articolo di FARMACISTA33 #manovra2025 #leggedibilancio