𝐅𝐚𝐭𝐭𝐮𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐟𝐢𝐧𝐞 𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐞 𝐝𝐞𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐈𝐕𝐀 | 𝐃𝐞𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐈𝐕𝐀 “𝐫𝐢𝐭𝐚𝐫𝐝𝐚𝐭𝐚” 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐞 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐮𝐫𝐞 𝐚 𝐜𝐚𝐯𝐚𝐥𝐥𝐨 𝐝’𝐚𝐧𝐧𝐨 Se hai fatture datate 2024 ma ricevute nel 2025, l'IVA può essere detratta solo nel 2025. 📆 Secondo l'art. 2 del D.L. n. 50/2017, l'IVA sugli acquisti va detratta nell'anno in cui l'imposta è diventata esigibile. Se la fattura arriva nel 2025, non potrai dedurla nel 2024, ma solo l'anno successivo. ⚠️ L'IVA può essere detratta solo se la fattura è ricevuta e registrata entro il 15 del mese successivo all'operazione. #MySolution #IVA #DetrazioneIVA #Fatture
Post di MySolution - Cesi Multimedia
Altri post rilevanti
-
Quando si gestisce un'attività, le fatture rappresentano documenti cruciali per la contabilità, specialmente per la detrazione dell'IVA, ossia quel meccanismo che permette di recuperare parte dell'imposta pagata sugli acquisti effettuati per l'attività stessa. Tuttavia, non è raro che alcune fatture arrivino in ritardo, oltre il termine del mese o persino dell'anno fiscale in cui gli acquisti sono stati effettuati. Per le fatture ricevute dopo la fine del mese ma entro l'anno, bisogna assicurarsi di registrare l'operazione nel mese corretto, mantenendo così l'accuratezza dei calcoli dell'IVA e delle detrazioni. Quando le fatture giungono oltre la fine dell'anno fiscale, invece, la situazione richiede un'attenzione particolare per garantire che la detrazione dell'IVA sia eseguita in maniera conforme alle normative, influenzando correttamente il rendiconto finanziario annuale. In ogni caso, la chiave per una gestione efficace risiede nell'organizzazione e nell'utilizzo di strumenti adeguati, come software di contabilità, che facilitano il tracciamento e la registrazione delle fatture, indipendentemente dal loro momento di arrivo. Mantenere una comunicazione aperta con i fornitori per minimizzare i ritardi futuri è altresì importante, così come avere una solida comprensione delle normative fiscali vigenti. Questo approccio consente di navigare le sfide poste dalle fatture in ritardo, assicurando la conformità fiscale e la corretta gestione finanziaria. #fattura #fatturaelettronica #teamsystem #fattureincloud
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
vale ancora la regola secondo cui, per le operazioni effettuate nel 2024: - se la fattura è ricevuta entro il 12.2024, l’Iva è detraibile nella liquidazione del mese di dicembre 2024 oppure, da ultimo, nell’ambito della dichiarazione Iva 2025 relativa all’anno 2024; - se la fattura è ricevuta nel 2025, l’Iva è detraibile dalla liquidazione del mese di ricevimento oppure, da ultimo, nell’ambito della dichiarazione Iva 2026 relativa all’anno 2025; permanendo, dunque, il divieto di applicazione del meccanismo di retro-detrazione per le fatture datate dicembre 2024 ricevute i primi giorni del 2025.
Detrazione Iva delle fatture 2024 ricevute nel 2025
https://www.ecnews.it
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Scadenza dichiarazione #iva 30/4/2024, per le #fatture ricevute nel 2023 ma registrate nel 2024, è possibile portare in detrazione l’#iva (in dichiarazione) entro la presentazione della dichiarazione iva dell’anno d’imposta 2023. Mentre se la fattura datata 2023 è stata ricevuta nel 2024 allora la detrazione spetta nel 2024 ed entro il termine massimo della presentazione della dichiarazione iva relativa all’anno d’imposta 2024. Attenzione alle fatture messe a disposizione, la cui detrazione è legata al momento in cui il cessionario ne prende visione, però interpello n 435/2023 ha chiarito che tale azione non può essere arbitrariamente procrastinata.
Ultima chiamata per la detrazione IVA relativa al 2023
eutekne.info
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
L’Esperto Risponde La domanda Dopo aver ritrasmesso la Lipe del 2° trimestre 2024 (per correggere alcuni importi legati al reverse charge), senza mutare il credito del periodo, per quadratura con la prossima dichiarazione annuale Iva, mi sono accorto che i dati ovviamente non quadrano più con il modello Iva trimestrale già trasmesso nel frattempo proprio per compensare il credito del periodo (pari a 59.091 euro), che parimenti non ha subito variazione alcuna. La risoluzione 82/E del 14 novembre 2018 sembra consentire la ritrasmissione del modello Iva trimestrale entro il termine della dichiarazione Iva annuale (aprile 2025), ma in un paragrafo a pagina 3 non sembra ammetterla se l’Iva è già stata compensata, come nel mio caso. Chiedo se la ritrasmissione sia ammessa (e necessaria, per quadratura con Lipe e dichiarazione annuale) e se non sia sanzionabile?
Credito già compensato, il modello Iva trimestrale non va ripresentato
ntplusfisco.ilsole24ore.com
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
🔍 Partita IVA: Come scegliere l’esigibilità IVA più adatta per le tue fatture? 🔹 IVA Immediata: l’imposta è esigibile al momento dell’emissione della fattura, indipendentemente dal pagamento. È consigliata per chi ha flussi di cassa stabili e clienti con termini di pagamento certi. 🔹 IVA differita: l’IVA diventa esigibile solo alla data di incasso, utile per chi desidera posticipare il versamento e sincronizzarlo con l’effettivo incasso, riducendo il rischio di liquidità negativa. 🔹 Scissione dei pagamenti (Split Payment): obbligatoria per operazioni con Pubbliche Amministrazioni e società controllate dallo Stato, dove l’IVA viene versata direttamente all’Erario, limitando la gestione dell’imposta sul venditore. 🔧 Scegli attentamente in base alla tua tipologia di clienti e ai flussi di cassa!
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Split Payment e mancato pagamento del corrispettivo: nota di variazione Iva anche oltre il termine annuale: Per le operazioni in regime di split payment è possibile l'emissione della nota di variazione in diminuzione oltre un anno dalla fattura originaria, a condizione che il corrispettivo non sia stato pagato e che il cessionario/committente non abbia optato per l’esigibilità dell’imposta anticipata. Diversamente, infatti, tornerebbero applicabili i limiti temporali disposti dal comma 3 dell'articolo 26 del decreto IVA. A fornire il chiarimento l'Agenzia delle Entrate, nella Risposta n. 210 del 25 ottobre. Una società che ha emesso una fattura in regime di "split payment" e che, dopo un anno, necessita di emettere una nota di variazione in diminuzione per mancato pagamento della stessa, potrà quindni eseguire la rettifica oltre il termine annuale previsto dalla normativa (articolo 26, comma 3, del decreto Iva).Il limite temporale di un anno indicato dell'articolo 6, comma 3 del Dpr 633/1972, infatti, non rileva se il corrispettivo non è stato pagato e se il cessionario/committente non ha optato per l'esigibilità dell'Iva al momento di ricezione della fattura. Nell'ipotesi di scissione dei pagamenti, ricordano le Entrate, l'esigibilità dell'Iva è collegata al pagamento del corrispettivo che, nel caso in esame, non è avvenuto; dunque, la variazione operata dal cedente/prestatore assume una funzione sostanzialmente contabile, nel senso che è sufficiente effettuare nei registri Iva le opportune rettifiche, previa emissione della nota di variazione, nonostante sia decorso l'anno dall'emissione della fattura.Le suddette indicazioni sono valide a condizione che il cessionario/committente non si sia avvalso della facoltà di anticipare (nonostante il mancato versamento del corrispettivo) l'esigibilità dell'imposta al momento della ricezione della fattura o al momento della registrazione della medesima. https://lnkd.in/dd2ySUWj #split #payment #mancato
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
La “scissione dei pagamento IVA”, comunemente nota come split payment, è una particolare modalità di liquidazione dell'imposta sul valore aggiunto, prevista da una deroga alla disciplina ordinaria. Analizziamo insieme la normativa di riferimento e il meccanismo di funzionamento di questo istituto
Lo split payment IVA
informazionefiscale.it
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Saldo IVA 2023: Scadenze, Rate e Opportunità di Differimento entro il 31 Luglio Il termine per il pagamento del saldo IVA 2023 è fissato al 31 luglio 2024 e riguarda tutti i contribuenti che, dalla dichiarazione annuale IVA 2024, risultano avere un saldo IVA a debito. Questo include anche coloro che non hanno rispettato le scadenze precedenti del 19 marzo o del 1° luglio 2024. In particolare, sono interessati i soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA) e che dichiarano ricavi o compensi entro i limiti stabiliti dal decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze. Il saldo IVA 2023 può essere pagato in unica soluzione o rateizzato. Per tutti i dettagli leggi l'articolo! https://lnkd.in/dUVyNhZg #saldoiva #iva #differimento #luglio
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Il termine del 31 luglio 2024 rappresenta una scadenza importante per il pagamento del saldo IVA 2023. Il termine per il #pagamento del saldo IVA 2023 è fissato al 31 luglio 2024 e riguarda tutti i #contribuenti che, dalla #dichiarazioneannualeIVA 2024, risultano avere un saldo IVA a debito. Questo include anche coloro che non hanno rispettato le scadenze precedenti del 19 marzo o del 1° luglio 2024. In particolare, sono interessati i soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli Indici Sintetici di Affidabilità (#ISA) e che dichiarano ricavi o compensi entro i limiti stabiliti dal decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze. Per chi ha aderito al #concordatopreventivobiennale, il 31 luglio offre un'opportunità di #differimento senza maggiorazioni, consentendo una gestione finanziaria più flessibile. Ne parlo in modo più approfondito nell'articolo che segue!
Saldo IVA 2023: Scadenze, Rate e Opportunità di Differimento entro il 31 Luglio Il termine per il pagamento del saldo IVA 2023 è fissato al 31 luglio 2024 e riguarda tutti i contribuenti che, dalla dichiarazione annuale IVA 2024, risultano avere un saldo IVA a debito. Questo include anche coloro che non hanno rispettato le scadenze precedenti del 19 marzo o del 1° luglio 2024. In particolare, sono interessati i soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA) e che dichiarano ricavi o compensi entro i limiti stabiliti dal decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze. Il saldo IVA 2023 può essere pagato in unica soluzione o rateizzato. Per tutti i dettagli leggi l'articolo! https://lnkd.in/dUVyNhZg #saldoiva #iva #differimento #luglio
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Le fatture ricevute a inizio anno ma relative ad operazioni dell’anno precedente pongono problematiche nella detrazione IVA. L’interpretazione restrittiva dell’#AgenziadelleEntrate, riguardo alla contabilizzazione dell’IVA su fatture di fine anno, solleva dubbi di coerenza rispetto alle norme e alla giurisprudenza dell’Unione Europea. In attesa dei decreti attuativi della Riforma fiscale IVA, questa interpretazione offre spunti di riflessione su effettività e proporzionalità. Analizziamo le implicazioni pratiche per i contribuenti e le prospettive di cambiamento! Link all'articolo 🔗 https://lnkd.in/d7b6ws5E? Articolo a firma ✍️ Giancarlo Modolo e Claudio Sabbatini su #commercialistatelematico #commercialista #commercialisti #fatturaelettronica
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
6.296 follower