Quando ci avventuriamo in una nuova tematica, la prima fase è come una full immersion in un mondo sconosciuto. È la parte in cui il nostro team raccoglie, legge, analizza e cerca di capire ogni sfumatura di un argomento per diventare, almeno in parte, degli esperti. Spesso significa trovarsi davanti a pagine di articoli, interviste, tradizioni locali e riferimenti culturali che non avevamo mai esplorato prima. Come un puzzle che pian piano prende forma, ogni piccolo pezzo di informazione contribuisce a costruire una strategia che rispecchi l'identità e l'anima del brand con cui collaboriamo. Ma non è solo questione di ricerca. È anche la relazione che si costruisce con il cliente: le interviste, le domande, le osservazioni, ogni conversazione ci aiuta a comprendere davvero chi sono, cosa li appassiona e quali sono i loro obiettivi. È da questa connessione umana che nasce una strategia autentica e su misura.
Post di Cibissimo
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Il tuo prodotto è davvero “per tutti”? 🤔 In una comunicazione sempre più attenta alla diversità e all’inclusione, non sono solo le parole a fare la differenza. Anche gli elementi grafici come immagini, font, icone e combinazioni colore possono escludere parte del pubblico che vorresti raggiungere. Ringrazio nuovamente Chiara Zonta per la sua rubrica che mi ha dato lo spunto per il post 🫶 Ogni riflessione in merito all'argomento è ben accetta 👇
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Ogni tanto fermarsi a riflettere e accogliere il feedback degli altri è un toccasana per il proprio business. 🕳️ La settimana scorsa, in occasione di una serata di networking insieme al gruppo Verona Professional Women Networking , abbiamo parlato della nostra Unique Selling Proposition. La parte più stimolante è stata l'ascolto dei consigli altrui, grazie ai quali ho stilato questa mia presentazione: 🔤 Sono Elisa Brunelli, consulente di comunicazione e marketing integrati. Faccio dialogare in modo coerente le azioni online e offline di aziende che operano in ambito B2B. Parlando e ascoltando le persone, conduco nel futuro i miei clienti, insieme ad una rete di professionalità selezionate. Guidate da Anna Marostica e Martina Liviero, abbiamo usato la X-Y-Z Formula per comunicare il nostro valore e i nostri caratteri differenzianti. 👉🏻 Ci sono riuscita? 👉🏻 Se mi conosci, se hai lavorato con me, se abbiamo collaborato insieme a qualche progetto, scrivi nei commenti cosa ne pensi della mia descrizione. #futuroebc #networking #usp #xyzFormula #ComunicazioneIntegrata #DigitalMarketing
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Non per spoilerare cosa diremo domani a Milano al Forum Comunicazione di COMUNICAZIONE ITALIANA in occasione del Tavolo Tematico “#DigitalPR e #OnlineReputationManagement", ma volendo indovinare il punto di partenza credo non sbaglierei affidandomi a Oscar Wilde. Se 4 persone su 5, come ci conferma anche un’ultima ricerca di Edelman, dichiarano che la fiducia in un brand determina la decisione di acquisto, viene naturale la battuta, parafrasando il noto scrittore di Dublino: è la prima impressione online quella che conta e non c’è una seconda occasione per farne una buona. E se vale per chiunque di noi, nel momento in cui chi non ci conosce va in rete prima ancora di parlarci per verificare chi siamo e cosa si dice su di noi, figuriamoci quanto è vero per un’azienda. Sarò felice di scambiare idee e riflessioni con tanti colleghi al Tavolo tematico e in generale con gli speaker del Forum perché anche durante la plenaria sono sicura che il tema della reputazione e delle relazioni digitali sarà centrale. A dirla tutta l'incontro mette insieme due facce della medaglia, le #DigitalPR e il governo della #reputazione e che non necessariamente appartengono allo stesso soldo ma che possono essere collegate. L’#OnlineReputationManagement presuppone ascolto, procedure e controllo pre e post, e un presidio continuo per proteggere e implementare la propria #reputation. In questo possono rientrare anche le Digital PR, attivando ad esempio #influencer per amplificare il messaggio del brand e costruendo una "base" di opinioni positive visibili a chi mi cerca on line. Ma sono due leve con specificità proprie e che restano un mondo a parte. A quel punto però è fondamentale selezionare partner che rispecchino valori e tono di voce dell'azienda per mantenere autenticità, con tutti gli elementi di rischio fake del caso (#ChiaraFerragni docet). Penso che sarà soprattutto interessante portare all’attenzione procedure e guidelines e casi interessanti, magari connessi già all’interazione tra #IntelligenzaArtificiale e Analisi Predittiva, di organizzazioni che stanno utilizzando l’#IA per prevedere tendenze e potenziali rischi reputazionali, riuscendo ad anticipare una crisi prima del suo accadere, grazie a modelli predittivi più avanzati. Ovviamente “azzeccare” lo scenario e la risposta, è cosa tutt’altro che scontata, ma per quello c’è il mestiere e l’esperienza, se no noi che ci stiamo a fare? Anche se piace a tutti vincere facile. Nella mia esperienza diretta su cliente, comunque, la chiave di volta e le relative keywords che hanno guidato una buona gestione sono sempre state proattività, trasparenza e responsabilità. Con un ruolo sempre decisivo dell'#ufficiostampa e della #comunicazioneinterna. E a voi, quali brand vi vengono alla mente in tema di crisi ben gestita, magari proprio grazie a un buon sistema di management dell’Online Reputation? Ne parliamo a voce direttamente al Forum domani a Milano?
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🐝 𝐁𝐞𝐞_𝐲𝐨𝐧𝐝: 𝐎𝐥𝐭𝐫𝐞 𝐥𝐞 𝐬𝐟𝐢𝐝𝐞🐝 🌟Sono felice di parlarvi della mia nuova rubrica "Bee_yond: Oltre le sfide" Si tratta di uno spazio in cui, settimana dopo settimana, esploreremo insieme le sfide che noi donne affrontiamo in azienda, nella gestione della nostra posizione di leadership o in qualsiasi altro ruolo. Il tema è femminile, sì, ma questa sarà una rubrica che 𝐩𝐚𝐫𝐥𝐚 𝐝𝐢 𝐞 𝐚𝐠𝐥𝐢 𝐮𝐦𝐚𝐧𝐢: il tema ha un estremo bisogno della presenza e del supporto del mondo maschile perché, come emerge ogni giorno dalla mia esperienza di lavoro con uomini e donne, siamo molto più simili di quanto crediamo. E credo fortemente che l’unione sia da cercare nelle nostre similitudini, così come la crescita nelle nostre specificità, oltre ogni etichetta di genere. Parleremo delle esperienze, delle difficoltà e delle vittorie che abbiamo affrontato, che stiamo incontrando e che probabilmente incontreremo lungo il nostro cammino. 🐝 𝐏𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐁𝐞𝐞_𝐲𝐨𝐧𝐝? Il nome unisce 𝐁𝐞𝐞 (𝐚𝐩𝐞) il simbolo che ho scelto per la mia attività, e 𝐲𝐨𝐧𝐝 (𝐨𝐥𝐭𝐫𝐞). L’ape è il mio simbolo; in realtà rappresenta per noi tutte l’impegno, la cooperazione, l’ordine, la disciplina, l’organizzazione, la curiosità e la connessione. “Oltre”, invece, indica tutte le azioni che ci porteranno ad andare oltre le sfide e le difficoltà, oltre i limiti che ogni donna si ritrova ad affrontare, oltre le aspettative, oltre le credenze, oltre i pregiudizi. Oltre tutto ciò che ci incastra. Ogni mese affronteremo un nuovo tema, una nuova sfida. Sarà un'opportunità per imparare, crescere e trovare ispirazione. La 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐢𝐯𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 delle nostre esperienze e la 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐚𝐛𝐨𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 sono fondamentali al fine di rendere le sfide più gestibili. Insieme possiamo andare oltre le etichette e affrontare gli ostacoli che la vita ci mette davanti. 🌟 Se hai voglia di iniziare questa nuova avventura insieme a me, attiva la campanella 🔔 per non perdere nemmeno un aggiornamento. 👉🏻E adesso raccontami di te: qual è stata una sfida che hai dovuto affrontare personalmente nel tuo lavoro o che ha vissuto qualcuno che conosci? Raccontamelo nei commenti! #Bee_yond #OltreLeSfide #Condivisione #Collaborazione
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In questo 8 Marzo, festa della Donna, ho deciso con questo post di omaggiare due figure femminili che sono state importanti per me nella mia formazione e che hanno saputo distinguersi nel panorama italiano per le loro competenze: Veronica Gentili e Annamaria Testa. VERONICA GENTILI è una delle più brave e competenti esperte di social media in Italia, offrendo un contributo fondamentale a chi cerca di navigare le complesse dinamiche della comunicazione online. Il suo lavoro incarna l'esempio di come la specializzazione e la passione possano portare al successo, trasformando le sfide del digitale in opportunità tangibili. Senza per forza vendere "fuffa" e doversi atteggiare a guru inarrivabile. ANNAMARIA TESTA è un'altra eccezionale figura di ispirazione, che mi ha aiutato nella mia formazione per migliorare la mia scrittura e le mie competenze. La sua abilità nel creare messaggi che colpiscono e restano impressi nella mente del pubblico ha influenzato positivamente tutto il settore della comunicazione in Italia, dimostrando come l'innovazione e la creatività siano fondamentali per fare la differenza. Queste due donne rappresentano l'apice dell'impegno, della dedizione e dell'innovazione nel loro campo. Sono la prova vivente che, con la giusta direzione e la passione per ciò che si fa, è possibile lasciare un segno nel proprio settore e ispirare le future generazioni a perseguire i propri sogni con determinazione. Questo post è un modo per invitare tutti a riflettere sul valore delle donne con cui lavoriamo, collaboriamo, viviamo, e su come possiamo tutti impegnarci creare un mondo più inclusivo e paritario. E ora, vorrei sapere da voi: quale imprenditrice o libera professionista vi ha ispirato di più nel vostro percorso? Taggate nei commenti la persona che ha fatto la differenza nel vostro lavoro. #8marzo #businesswoman #festadelladonna
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Sono felice di fare parte di questo bel gruppo di persone, non solo uomini ovviamente. La gentilezza è un valore che rende la vita più ricca e non è mancanza di assertività, anzi è una scelta che può mettere duramente alla prova. Condividere questo valore è già bellezza! A cura di @Alessandra Vegro Amistani Ambassador @Club Uomini Gentili ________________________________________________________________________ 💪 #ProudToBeKind ti mette in connessione con talenti gentili di elevato spessore umano e professionale! 💪 #ProudToBeKind e’ il contest digitale estivo del @Club Uomini Gentili ⭐ Desideri anche tu diventare un Ambassador @Club Uomini Gentili ? 👉 Proponi la tua candidatura https://lnkd.in/dV2HChSP ________________________________________________________________________
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Quando lavoro con i professionisti e le aziende sulla loro comunicazione, mi soffermo spesso su due aspetti che fanno la differenza: - il valore dell'opinione; - la responsabilità sociale. La tentazione è quella di inseguire la neutralità, nella vana speranza di parlare a tutti. Questa prassi, tuttavia, ha delle criticità: - non crei differenza, quello che racconti diventa parte di una narrazione "piatta"; - non fa emergere i valori che sono il motore della vita personale e aziendale. La conseguenza è che fatichi a creare un pubblico a cui rivolgerti e che riconosca in te una qualche forma di affinità. Nell'#immobiliare questa sfida è molto sentita. L'omogeneità nella comunicazione è lo standard. Ecco perché, quando un'azienda esce dalla consuetudine, merita attenzione. Annalisa Angellotti, co-fondatrice e CHO di Gate-away.com | Il portale immobiliare italiano per vendere agli acquirenti esteri, lo ha fatto trattando un tema attuale, declinandolo all'#immobiliare: il #gendergap. Dati, sondaggi e interazione con la loro comunità per una ricerca pubblicata sul magazine cartaceo realizzato da Sinergie Edizioni. Ma c'è di più: oltre al valore dell'opinione, anche la responsabilità sociale che l'azienda ha tradotto in azioni a supporto della causa. A chi pensa che tutto questo sia solo un'operazione di marketing, rispondo: fallo anche tu! Renditi riconoscibile per valori e opinioni, metti in campo con responsabilità azioni concrete a supporto di ciò in cui credi. Porterai valore umanistico al tuo contesto e dimostrerai, con i fatti, chi sei.
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Nella narrazione, il rapporto tra forma e sostanza assume un ruolo fondamentale. In occasione dei Touchpoint Days Identity, la tre giorni di approfondimento promossa da Oltre La Media Group, hanno affrontato il tema Daniele Rampello e Davide Rampello, rispettivamente fondatore e CEO, e Direttore Creativo del nostro studio: due personalità e due approcci al lavoro diversi, ma legati da una stessa visione votata al design della cura. Davide Rampello: "La risposta a questo interrogativo si può trovare soltanto se, in principio, comprendiamo che i concetti di sostanza e forma sono connessi e non appartenenti a due poli opposti. I due concetti sono infatti coesistenti, vivono in rapporto per una crescita sempre più autentica." Daniele Rampello: "Il filo conduttore del nostro lavoro è il sentimento della cura, approccio che indirizza il saper fare e le conoscenze del team, garantendo sempre la massima qualità. Oggigiorno, non è importante pensare unicamente al prodotto finale, ma bisogna dare spazio ad una nuova narrativa, per un pubblico sempre più esigente. Dietro ogni oggetto c’è una persona che, attraverso un percorso, ha dato vita a quel progetto." Ascolta l'intervista qui: https://lnkd.in/dUYiWjXm
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In una società che ci vuole performanti, lei considera i fallimenti un’occasione: un inciampo inevitabile per arrivare alla piena fioritura di sé. In una concezione del lavoro ancora molto maschilista, che esalta le hard skill e l’ipers pecializzazione, lei è convinta che le soft skill siano un superpotere, per le persone che le possiedono e le coltivano, ma anche per le aziende perché, ça va sans dire, “le aziende sono fatte dalle persone!”. Sales Director di recente promozione, ed ex CPO in L'oreal Italia S.p.A., Carmen Carulli ha una visione olistica della bellezza volta a mettere al centro la persona nella sua integrità e superare l’idea stereotipica fatta di standard inarrivabili e, a conti fatti, poco desiderabili. La sua carriera all’interno dell’azienda leader mondiale nella cosmetica è, per certi versi, atipica; o forse ben rappresenta la nuova idea di leadership del futuro. Abbiamo incontrato Carmen Carulli per parlare di bellezza consapevole e beauty sustainability, ma anche per tratteggiare un profilo professionale possibile per Women at Work, la rubrica di Roba da Donne che si occupa di raccontare i ruoli delle donne oltre gli stereotipi, vecchi e nuovi. Intervista di Ilaria Maria Dondi #bellezza #leadership #softskill #empowerment #lavoro #sostenibilità
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Ci sono momenti, anche bellissimi, che lasciano un po’ di amaro in bocca. Come ritirare un premio e trovarsi in testa un pensiero che fa male. Il luogo è Berlino, il premio è l’iF Award (come Dotdotdot abbiamo vinto il Gold per un progetto realizzato per Fondazione Luigi Rovati). E il pensiero era: ma le donne dove sono? A farsi applaudire su quel palco per il buon lavoro svolto, infatti, sono saliti in stra-grande maggioranza uomini. Possibile che tra tutti gli studi premiati solo pochissimi abbiano voluto farsi rappresentare da donne? Si poteva scegliere chiunque, titolari ma anche project manager o designer, come mai erano per la stra-grande maggioranza tutti maschi? Sono sempre stata scettica sulle quote rosa. Nel nostro studio la questione semplicemente non si pone visto che i 4 soci sono due donne e due uomini e che siamo equamente distribuiti a tutti i livelli. Non per idee preconcette ma perché, come è ovvio che sia, il genere non ha nulla a che vedere con la bravura e la professionalità dei progettisti. Però forse ho sbagliato a essere scettica. Perché se le donne sono assenti nei momenti apicali persino nel contesto creativo, che dovrebbe per sua stessa natura essere aperto, inclusivo, attento alla comunicazione e alla percezione di chi si è attraverso ogni atto pubblico, allora davvero di strada, su questo tema, ce n’è ancora tantissima da percorrere. E quelle quote rosa che ho sempre considerato uno strumento più di facciata che di sostanza, probabilmente servono a qualcosa. Se non altro a insinuare il dubbio che ci sia qualcosa di sbagliato in un palcoscenico mono-genere in cui si premia la creatività. #Pensieri #InclusiveDesign #Femminismo #Gender #Donnedesign #Design #GenderEquality #FeministActivism #DesigningEquality
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