Quando ci avventuriamo in una nuova tematica, la prima fase è come una full immersion in un mondo sconosciuto. È la parte in cui il nostro team raccoglie, legge, analizza e cerca di capire ogni sfumatura di un argomento per diventare, almeno in parte, degli esperti. Spesso significa trovarsi davanti a pagine di articoli, interviste, tradizioni locali e riferimenti culturali che non avevamo mai esplorato prima. Come un puzzle che pian piano prende forma, ogni piccolo pezzo di informazione contribuisce a costruire una strategia che rispecchi l'identità e l'anima del brand con cui collaboriamo. Ma non è solo questione di ricerca. È anche la relazione che si costruisce con il cliente: le interviste, le domande, le osservazioni, ogni conversazione ci aiuta a comprendere davvero chi sono, cosa li appassiona e quali sono i loro obiettivi. È da questa connessione umana che nasce una strategia autentica e su misura.
Post di Cibissimo
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Il tuo prodotto è davvero “per tutti”? 🤔 In una comunicazione sempre più attenta alla diversità e all’inclusione, non sono solo le parole a fare la differenza. Anche gli elementi grafici come immagini, font, icone e combinazioni colore possono escludere parte del pubblico che vorresti raggiungere. Ringrazio nuovamente Chiara Zonta per la sua rubrica che mi ha dato lo spunto per il post 🫶 Ogni riflessione in merito all'argomento è ben accetta 👇
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Quando lavoro con i professionisti e le aziende sulla loro comunicazione, mi soffermo spesso su due aspetti che fanno la differenza: - il valore dell'opinione; - la responsabilità sociale. La tentazione è quella di inseguire la neutralità, nella vana speranza di parlare a tutti. Questa prassi, tuttavia, ha delle criticità: - non crei differenza, quello che racconti diventa parte di una narrazione "piatta"; - non fa emergere i valori che sono il motore della vita personale e aziendale. La conseguenza è che fatichi a creare un pubblico a cui rivolgerti e che riconosca in te una qualche forma di affinità. Nell'#immobiliare questa sfida è molto sentita. L'omogeneità nella comunicazione è lo standard. Ecco perché, quando un'azienda esce dalla consuetudine, merita attenzione. Annalisa Angellotti, co-fondatrice e CHO di Gate-away.com | Il portale immobiliare italiano per vendere agli acquirenti esteri, lo ha fatto trattando un tema attuale, declinandolo all'#immobiliare: il #gendergap. Dati, sondaggi e interazione con la loro comunità per una ricerca pubblicata sul magazine cartaceo realizzato da Sinergie Edizioni. Ma c'è di più: oltre al valore dell'opinione, anche la responsabilità sociale che l'azienda ha tradotto in azioni a supporto della causa. A chi pensa che tutto questo sia solo un'operazione di marketing, rispondo: fallo anche tu! Renditi riconoscibile per valori e opinioni, metti in campo con responsabilità azioni concrete a supporto di ciò in cui credi. Porterai valore umanistico al tuo contesto e dimostrerai, con i fatti, chi sei.
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Le differenze sono fatti. Una delle slide che più raccontano questa giornata del Master MeliusForm Business School su Diversity, Equity & Inclusion è quella dei calzini spaiati. I calzini ad un Master? Sì e la docente ha pure i capelli rosa. Abbiamo parlato di #Linguaggioinclusivo e di come la lingua abbia il potere di generare un reale cambiamento sia nelle piccole che nelle grandi organizzazioni. Abbiamo parlato di unicità che possono dare alle aziende innumerevoli vantaggi dal punto di vista della creatività, dell'impegno, della comunicazione efficace e dell'accesso ad un livello sempre più ampio di personalità e talenti. Abbiamo parlato di ascolto e di domande. Di silenzio per comprendere come le persone vogliono rappresentare loro stesse nei contesti in cui vivono, lavorano, abitano. Abbiamo parlato di autodeterminazione e di come gli strumenti di comunicazione non possano essere dati per scontati in funzione di un accesso sempre più comprensibile ai messaggi che stiamo diffondendo, internamente ed esternamente. Abbiamo parlato, non ho parlato solo io. Formare è formarsi. Ho dato loro e hanno dato a me. Grazie della preziosa presenza e delle vostre storie Daniela Berardi Elisa Almerighi Silvia Venier Roberto Bagni Mauro Vargiu PSICOLOGO SESSUOLOGO Marcella Loporchio grazie per la fiducia e per avermi permesso di essere parte di un percorso di #crescita e #cambiamento culturale.
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In questo 8 Marzo, festa della Donna, ho deciso con questo post di omaggiare due figure femminili che sono state importanti per me nella mia formazione e che hanno saputo distinguersi nel panorama italiano per le loro competenze: Veronica Gentili e Annamaria Testa. VERONICA GENTILI è una delle più brave e competenti esperte di social media in Italia, offrendo un contributo fondamentale a chi cerca di navigare le complesse dinamiche della comunicazione online. Il suo lavoro incarna l'esempio di come la specializzazione e la passione possano portare al successo, trasformando le sfide del digitale in opportunità tangibili. Senza per forza vendere "fuffa" e doversi atteggiare a guru inarrivabile. ANNAMARIA TESTA è un'altra eccezionale figura di ispirazione, che mi ha aiutato nella mia formazione per migliorare la mia scrittura e le mie competenze. La sua abilità nel creare messaggi che colpiscono e restano impressi nella mente del pubblico ha influenzato positivamente tutto il settore della comunicazione in Italia, dimostrando come l'innovazione e la creatività siano fondamentali per fare la differenza. Queste due donne rappresentano l'apice dell'impegno, della dedizione e dell'innovazione nel loro campo. Sono la prova vivente che, con la giusta direzione e la passione per ciò che si fa, è possibile lasciare un segno nel proprio settore e ispirare le future generazioni a perseguire i propri sogni con determinazione. Questo post è un modo per invitare tutti a riflettere sul valore delle donne con cui lavoriamo, collaboriamo, viviamo, e su come possiamo tutti impegnarci creare un mondo più inclusivo e paritario. E ora, vorrei sapere da voi: quale imprenditrice o libera professionista vi ha ispirato di più nel vostro percorso? Taggate nei commenti la persona che ha fatto la differenza nel vostro lavoro. #8marzo #businesswoman #festadelladonna
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Nella narrazione, il rapporto tra forma e sostanza assume un ruolo fondamentale. In occasione dei Touchpoint Days Identity, la tre giorni di approfondimento promossa da Oltre La Media Group, hanno affrontato il tema Daniele Rampello e Davide Rampello, rispettivamente fondatore e CEO, e Direttore Creativo del nostro studio: due personalità e due approcci al lavoro diversi, ma legati da una stessa visione votata al design della cura. Davide Rampello: "La risposta a questo interrogativo si può trovare soltanto se, in principio, comprendiamo che i concetti di sostanza e forma sono connessi e non appartenenti a due poli opposti. I due concetti sono infatti coesistenti, vivono in rapporto per una crescita sempre più autentica." Daniele Rampello: "Il filo conduttore del nostro lavoro è il sentimento della cura, approccio che indirizza il saper fare e le conoscenze del team, garantendo sempre la massima qualità. Oggigiorno, non è importante pensare unicamente al prodotto finale, ma bisogna dare spazio ad una nuova narrativa, per un pubblico sempre più esigente. Dietro ogni oggetto c’è una persona che, attraverso un percorso, ha dato vita a quel progetto." Ascolta l'intervista qui: https://lnkd.in/dUYiWjXm
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Ci sono momenti, anche bellissimi, che lasciano un po’ di amaro in bocca. Come ritirare un premio e trovarsi in testa un pensiero che fa male. Il luogo è Berlino, il premio è l’iF Award (come Dotdotdot abbiamo vinto il Gold per un progetto realizzato per Fondazione Luigi Rovati). E il pensiero era: ma le donne dove sono? A farsi applaudire su quel palco per il buon lavoro svolto, infatti, sono saliti in stra-grande maggioranza uomini. Possibile che tra tutti gli studi premiati solo pochissimi abbiano voluto farsi rappresentare da donne? Si poteva scegliere chiunque, titolari ma anche project manager o designer, come mai erano per la stra-grande maggioranza tutti maschi? Sono sempre stata scettica sulle quote rosa. Nel nostro studio la questione semplicemente non si pone visto che i 4 soci sono due donne e due uomini e che siamo equamente distribuiti a tutti i livelli. Non per idee preconcette ma perché, come è ovvio che sia, il genere non ha nulla a che vedere con la bravura e la professionalità dei progettisti. Però forse ho sbagliato a essere scettica. Perché se le donne sono assenti nei momenti apicali persino nel contesto creativo, che dovrebbe per sua stessa natura essere aperto, inclusivo, attento alla comunicazione e alla percezione di chi si è attraverso ogni atto pubblico, allora davvero di strada, su questo tema, ce n’è ancora tantissima da percorrere. E quelle quote rosa che ho sempre considerato uno strumento più di facciata che di sostanza, probabilmente servono a qualcosa. Se non altro a insinuare il dubbio che ci sia qualcosa di sbagliato in un palcoscenico mono-genere in cui si premia la creatività. #Pensieri #InclusiveDesign #Femminismo #Gender #Donnedesign #Design #GenderEquality #FeministActivism #DesigningEquality
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Credo che l’efficacia della #comunicazionedigitale risieda, in primo luogo, nella sua capacità di raccontare “la verità, null’altro che la verità”. Una “comunicazione ragionata” che rifugge da modelli comunicativi “preconfezionati”, omologati ed omologanti, che non solo non evidenziano i tratti differenzianti di un’insegna – quelli che potremmo definire come “punti di forza” – ma che spesso “costringono” ad investimenti importanti in “pubblicità a pagamento”. Se il #contenuto è “povero” in partenza, farà doppiamente fatica a “stupire”, a fermare l’utente e catturarne l’#attenzione. E l’unico modo per “racimolare” likes e commenti – come se quello fosse l’unico fine della comunicazione - sarà quello di pagare, di investire in campagne pubblicitarie che “mettano una toppa” alle nostre mancanze, creative e conoscitive. Ma la #comunicazione non è una mera condivisione di “post” ma molto di più: è l’opportunità che abbiamo di “parlare al mondo”, di mostrare i nostri valori ed il nostro lavoro. La comunicazione nasce per aiutarci a rafforzare, rendendola più nitida, l’#identità aziendale. La “buona e bella” comunicazione ci aiuta, semplicemente, a distinguerci. E io amo poter “scrivere e parlare” di realtà come l’ #AgriturismoAlbafiorita, che uniscono amore per l’ #ospitalità, spontaneità dell’essere e dell’agire, nonché #rispetto per la natura e per i collaboratori tutti. Scelgo solo #progetti che, fin dall’inizio, mi regalano emozioni. Grazie a Dino De Marchi per la fiducia verso la mia figura professionale. E grazie a Pietro e Nicolò di #StudioReframed per questo breve “girato” che fa parte di un progetto importante, che presto vi mostreremo. (Mi spiace per la voce terribilmente nasale ma stavo uscendo da un’interessante - neanche tanto - sinusite)
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In una società che ci vuole performanti, lei considera i fallimenti un’occasione: un inciampo inevitabile per arrivare alla piena fioritura di sé. In una concezione del lavoro ancora molto maschilista, che esalta le hard skill e l’ipers pecializzazione, lei è convinta che le soft skill siano un superpotere, per le persone che le possiedono e le coltivano, ma anche per le aziende perché, ça va sans dire, “le aziende sono fatte dalle persone!”. Sales Director di recente promozione, ed ex CPO in L'oreal Italia S.p.A., Carmen Carulli ha una visione olistica della bellezza volta a mettere al centro la persona nella sua integrità e superare l’idea stereotipica fatta di standard inarrivabili e, a conti fatti, poco desiderabili. La sua carriera all’interno dell’azienda leader mondiale nella cosmetica è, per certi versi, atipica; o forse ben rappresenta la nuova idea di leadership del futuro. Abbiamo incontrato Carmen Carulli per parlare di bellezza consapevole e beauty sustainability, ma anche per tratteggiare un profilo professionale possibile per Women at Work, la rubrica di Roba da Donne che si occupa di raccontare i ruoli delle donne oltre gli stereotipi, vecchi e nuovi. Intervista di Ilaria Maria Dondi #bellezza #leadership #softskill #empowerment #lavoro #sostenibilità
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Il #brainstorming è uno dei momenti più divertenti, esaltanti, critici, pericolosi e delicati che si vivano in agenzia. Non ho mangiato il dizionario dei sinonimi e contrari, volevo solo dire che è uno step del processo creativo che anima e accende il dibattito tra tutto il team. Nei momenti più estremi emergono le caratteristiche di ognuno e, in tanti anni di confronti con tante persone e team diversi, posso affermare che questi tipologie le ritrovi sempre sistematicamente: Il #Pindarico: salta da un'idea all'altra come una pallina del flipper. Pensi di aver afferrato il concetto che vuole esprimere e, a sorpresa, te ne lancia un altro sempre più complesso con la fionda. È imprevedibile e irrisolvibile come il Problema dei Tre Corpi. Il #Nichilista: fa tutto schifo. Sempre. Se non fa schifo, è infattibile. Ma l'hai visto il budget? Ma dai, ma per piacere. Il #Dissacrante: è quello che dopo che abbiamo riletto insieme il brief e elencato tutti i valori del brand, gli obiettivi aspirazionali per il futuro e tutte le attività che farà l'azienda a sostegno della sostenibilità e dell'uguaglianza, propone di usare come testimonial Umberto Smaila. L'#Ermetico: sta zitto per 3 ore e 40. Poi quando qualcuno finalmente alza bandiera bianca con la frase "Bene, ora magari facciamo un po' decantare le idee" (che letteralmente significa " A-I-U-T-O fatemi uscire da questa sala riunioni), lui salta su con " A me la 2 non dispiaceva, però". Sapete cosa fa sorridere? Che per tirare fuori una buona idea servono proprio tutti questi tipi qui. Con le loro diversità di approccio, completano e arricchiscono gli altri. L'elenco comunque potrebbe continuare.... #timelessideas #vitainagenzia
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Elena Borghi, complimenti per un evento straordinariamente riuscito! Come consulente aziendale specializzata in business planning, è stato entusiasmante parlare dell'importanza cruciale di un business plan ben strutturato e condividere il palco con la mia collega Roberta Lombardo. Un business plan efficace non è solo un documento; è la mappa che guida ogni azienda verso il successo. Durante l'evento, abbiamo evidenziato come un piano d'impresa solido faciliti non solo la comprensione e la gestione delle sfide aziendali, ma anche come esso serva a comunicare chiaramente la visione e gli obiettivi agli stakeholder e ai potenziali investitori. Questo strumento è indispensabile per qualsiasi imprenditrice che desidera fondare una realtà aziendale resiliente e orientata al futuro. Non vedo l'ora di approfondire ancora questi temi nei prossimi #laboratori e di aiutare altre donne a realizzare i loro ambiziosi piani d'affari. La #pianificazione è potere, e insieme possiamo trasformare le vostre #visioni in realtà concrete e di #successo. Continuiamo a puntare in alto e a costruire fondamenta solide per il nostro futuro! #businessplan #strategiaaziendale #imprenditoriafemminile #successo #leadership #formazioneprofessionale #crescita
Promotore dell'Imprenditoria Femminile | Fondatore e Creative Business Manager presso Q Group | Personal Branding Consultant| La Boss | Segretario Generale di Zeinta DiBorg | Vice Presidente di Marchio Donna
Ogni volta finisce una giornata dell'evento La tua Faccia é ilt uo Business, mi piace condividere alcune riflessioni. 🌟 Ieri a Bologna abbiamo condiviso momenti indimenticabili durante questo evento, un'immersione il quello che è davvero il mondo del personal branding che ho avuto il piacere di guidare. Voglio ringraziare di cuore tutte le partecipanti per l'energia e la passione che hanno portato con sé: siete la dimostrazione che quando le donne si uniscono, il cambiamento è inevitabile. Ringrazio anche a SABRINA LUNGHINI, Cristina V., Roberta Lombardo, Valentina Olivieri e Eliandra Rocha, donne professioniste che collaborano con me nella realizzazione del mio sogno. Personal branding è più di un'immagine curata; è un viaggio verso l'autenticità e i valori che ci rappresentano. E ieri, abbiamo solo sfiorato la superficie di ciò che significa costruire e curare la propria immagine personale in maniera consapevole e strategica e basata sui valori della persona. Per chi desidera esplorare più a fondo questo argomento, abbiamo buone notizie: quello di ieri è stato solo un assaggio dei temi che approfondiremo nei nostri prossimi laboratori. Questi incontri saranno dedicati a tutte voi che volete investire seriamente nel vostro personal branding, per emergere con sicurezza in ogni ambito della vita professionale e anche personale. Grazie ancora per aver partecipato e per aver condiviso con noi la vostra visione e il vostro entusiasmo. Non vedo l'ora di accompagnarvi nel vostro percorso di crescita personale e professionale. Con affetto, Elena Borghi #personalbranding #empowerment #leadershipfemminile #carriera #successo #autenticità #networking #crescitaprofessionale #brandpersonale #donneinbusiness
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