Il presente articolo, per la rivista 𝐃𝐢𝐚𝐥𝐨𝐠𝐡𝐢 𝐝𝐢 𝐃𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐄𝐜𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐚, di Rita Rolli, dell'Università di Bologna, affronta la sinergia tra 𝐜𝐨𝐫𝐩𝐨𝐫𝐚𝐭𝐞 𝐠𝐨𝐯𝐞𝐫𝐧𝐚𝐧𝐜𝐞 e 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐜𝐭 𝐠𝐨𝐯𝐞𝐫𝐧𝐚𝐧𝐜𝐞 come strumenti di 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐞𝐭𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 e 𝐫𝐞𝐠𝐨𝐥𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 del 𝐦𝐞𝐫𝐜𝐚𝐭𝐨.
Il tramonto della categoria del negozio giuridico fa emergere la figura del contratto nelle sue poliedriche funzioni, tra cui quella del “𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐚𝐥 𝐩𝐨𝐬𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐥𝐞𝐠𝐠𝐞”. Questa funzione di 𝐚𝐮𝐭𝐨𝐫𝐞𝐠𝐨𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐫𝐞𝐠𝐨𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐞𝐯𝐢𝐝𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚 𝐥’𝐢𝐧𝐬𝐮𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐥𝐚𝐬𝐬𝐢𝐜𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐬𝐜𝐚𝐦𝐛𝐢𝐨 𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐨𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐞𝐬𝐬𝐢 𝐢𝐧𝐝𝐢𝐯𝐢𝐝𝐮𝐚𝐥𝐢𝐬𝐭𝐢𝐜𝐢, sottolineando la necessità, in una moderna teoria del contratto, di indagare i suoi effetti nei confronti dei terzi, come la prospettiva della 𝒄𝒐𝒏𝒕𝒓𝒂𝒄𝒕 𝒈𝒐𝒗𝒆𝒓𝒏𝒂𝒏𝒄𝒆 si propone di operare.
Il tema rileva in particolare con riferimento ai contratti che regolano le 𝐜𝐚𝐭𝐞𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐯𝐚𝐥𝐨𝐫𝐞, assunte a paradigma nel mercato globale contemporaneo. In questa prospettiva, la prassi contrattuale e la recente legislazione comunitaria, in primis la CSDDD, registrato il fallimento dello strumento volontaristico dei codici etici, propongono 𝐜𝐥𝐚𝐮𝐬𝐨𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀, che da un lato sollevano nuovi profili di teoria generale del contratto, quanto agli effetti tra le parti e nei confronti dei terzi, dall’altro dimostrano come il contratto possa fungere nel contesto attuale da 𝐬𝐭𝐫𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐠𝐨𝐯𝐞𝐫𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀, evidenziando come sempre più in questo campo e, più in generale, nel mercato il 𝒑𝒓𝒊𝒗𝒂𝒕𝒆 𝒐𝒓𝒅𝒆𝒓𝒊𝒏𝒈 concorra con il 𝒑𝒖𝒃𝒍𝒊𝒄 𝒐𝒓𝒅𝒆𝒓𝒊𝒏𝒈 a fornire un quadro di riferimento.
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Ad maiora! Bravissima!