Post di Comune di Bagheria

Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne: eventi in programma. A cura di: Pina Di Luna. In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, che cade il 25 novembre, abbiamo raccolto per voi un elenco degli eventi più interessanti ai quali prendere p... Leggi l'articolo 👇👇 https://lnkd.in/dQM84vWX . . . #25novembre #constrastoallaviolenza #eliminazioneviolenza #Femminicidio #violenzasulledonne | #StopFemminicidi . . . #25novembre #constrastoallaviolenza #eliminazioneviolenza #Femminicidio #violenzasulledonne | #StopFemminicidi

Parlo ancora di violenza di genere, questa volta con Silvia Spinelli, psicologa esperta in relazioni disfunzionali, formatrice e co-ideatrice del programma Attente al lupo. Insieme al formatore Bruno Garbi, gira l’Italia coinvolgendo donne, ragazze, bambine e uomini in progetti di consapevolizzazione. Come possiamo- genitori, insegnanti e tutta la comunità educante- fare la nostra parte per prevenire la violenza di genere? Educando i bambini fin da piccoli all'ascolto e alla cura delle relazioni, accompagnandoli a diventare uomini in grado di sostenere rifiuti o frustrazioni e donne con autostima e consapevolezza abbastanza salde da non tollerare alcuna forma di violenza. https://lnkd.in/dwyPKg5x

Ogni giorno, in Italia, una donna su tre subisce una qualche forma di violenza. Un dato che ci ricorda l'importanza di lottare per i #diritti delle donne e per un futuro libero dalla violenza. I centri antiviolenza D.i.Re sono in prima linea in questa battaglia. Luoghi politici di ascolto, #accoglienza e sostegno. Insieme alle operatrici, le donne possono uscire dalla spirale della violenza e ricominciare una vita nuova, libera e autonoma. In occasione della Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne, D.i.Re vuole ribadire l'importanza di un approccio orientato al genere nella lotta contro la violenza. Perché tutte le azioni devono essere progettate e realizzate tenendo conto delle specificità di genere. Perchè le donne devono essere protagoniste del loro percorso di uscita dalla violenza. Perchè la società deve impegnarsi a cambiare la cultura e a eliminare gli #stereotipi che alimentano la violenza contro le donne. Ogni giorno. Leggi qui il comunicato integrale. #donneinretecontrolaviolenza #8marzo

5° CONVEGNO INTERNAZIONALE AFFRONTARE LA VIOLENZA SULLE DONNE PREVENZIONE, RICONOSCIMENTO E PERCORSI DI USCITA TRENTO E ONLINE 18 e 19 ottobre 2024 Saranno giornate intense di lavoro quelle che caratterizzeranno la V edizione del convegno organizzato dal Centro Studi Erickson a Trento sul tema della violenza alle donne. Il convegno si rivolge alle professioniste e ai professionisti che si occupano di accoglienza e presa in carico della donna, dei/delle minori vittime di violenza assistita nonchè di interventi con uomini che agiscono violenza. Un'occasione importante per mettere insieme visioni e saperi diversi, favorire uno sguardo di rete, condividere esperienze positive, approfondire approcci e modalità utili all'impostazione di interventi efficaci. Il Questione Time di sabato 19 ottobre, dalle ore 9 alle ore 11, sarà dedicato al tema della giustizia riparativa nell’ambito della violenza di genere. Ad Elena Stanchina (Edizioni Centro Studi Erickson) il compito di moderare il dialogo che mi vede coinvolta, in qualità di mediatrice penale esperta, unitamente a Elena Mattevi (Università di Trento) e Elena Biaggioni (Di.Re - Donne in Rete contro la violenza, Coordinamento Donne Centro Antiviolenza Onlus) #violenzadigenere #violenzamaschilesulledonne #giustiziariparativa L’utilizzo della giustizia riparativa nell’ambito della violenza di genere è tuttora estremamente controverso. Le pratiche di giustizia riparativa possono restituire rilevanza alla vittima, attivare spazi protetti in cui riequilibrare la relazione di potere, definire in modo condiviso l’esperienza come crimine e ferita, dare rilevanza alla responsabilità anche sociale del reato. Le criticità mosse all'impiego delle pratiche riparative in tali contesti sono svariate e si appuntano, principalmente, intorno al rischio di sottovalutare le peculiarità della violenza di genere con ciò rinvigorendo quelle dinamiche di oppressione tipiche della violenza che alimentano la vittimizzazione secondaria. I contributi offerti agevoleranno la messa a terra di alcune importanti questioni ad oggi particolarmente divisive tra operatori e operatrici del settore.

IL DIRITTO A UNA VITA SENZA VIOLENZA 🔴Nell’ambito del progetto “Abbiamo diritto a una vita senza violenza”, Mani Tese ha avviato in Guinea-Bissau un’attività di advocacy a favore dei diritti delle donne vittime di violenza. L’intervento mira a garantire, promuovere e tutelare i diritti delle donne e delle ragazze nel Paese, migliorando il sistema di protezione delle vittime e favorendone il reinserimento socioeconomico. 🔴Una delle attività principali promosse da Mani Tese ha riguardato la creazione di un tavolo di dialogo tra le organizzazioni della società civile e le istituzioni coinvolte nella tutela delle vittime della violenza di genere in Guinea-Bissau, con l’obiettivo di generare cambiamenti sostenibili nella lotta alla violenza di genere e a favore dell’uguaglianza tra uomini e donne. 🔴Per noi è importante che la vittima sia trattata in tutte le fasi dell’assistenza nel massimo rispetto della sua persona e che gli operatori dei settori della sicurezza, della giustizia e della sanità devono sviluppare un approccio psicosociale più sensibile nel trattamento delle vittime della violenza di genere. Leggi di più al link: https://bit.ly/48hnwPj

Cambiare prospettiva, per cambiare la società, è responsabilità di ogni persona

I Centri antiviolenza D.i.Re – Donne in rete contro la violenza – promuoveranno azioni di resistenza e monitoraggio nei territori e a livello nazionale. I centri antiviolenza conoscono la violenza istituzionale e daranno sostegno alle donne, valutando – qualora vi siano le condizioni e insieme alle donne stesse – iniziative legali per monitorare la corretta applicazione della legge 194.

Siamo felici di annunciare che ieri il Consiglio regionale del Veneto ha votato in modo unanime l’istituzione dell'Osservatorio regionale sulla violenza contro le donne. L’Osservatorio regionale avrà il compito istituzionale di realizzare un costante monitoraggio del fenomeno della violenza di genere, attraverso la raccolta, l’elaborazione e l’analisi dei dati forniti dai Centri antiviolenza presenti sul territorio, dai servizi territoriali e da altri soggetti pubblici e privati coinvolti nella rete antiviolenza. Questo è un passo avanti fondamentale per misurare il fenomeno della violenza di genere. Quindi di agire per contrastarla. https://lnkd.in/dfSM2F6K

Si poteva fare meglio? Non lo so, ma pensiamoci. Parlare di violenza sulle donne non è un argomento facile. Partiamo specificando che non c'è assolutamente niente di sbagliato nel messaggio di questa campagna e che informare le donne sull'esistenza di un numero antiviolenza è fondamentale. Tuttavia... Il presupposto da cui stiamo partendo con questa campagna è: il primo passo per contrastare la violenza sulle donne è dare loro gli strumenti per riconoscerla quando si manifesta. Ecco, forse, il primo passo che dovremmo fare come società dovrebbe essere quello di decostruire un sistema sociale che nel lavoro, nei media, nel sistema educativo/scolastico e anche nel linguaggio cresce gli uomini nella SUBCONSCIA convinzione di avere potere sulle donne, un sistema sociale che giustifica e alimenta questo potere. Lo stesso sistema sociale insegna invece alle donne che il loro è un ruolo subordinato e lo fa in maniera subdola, inconscia, strutturale. Solo così l'obiettivo non sarà più "riconoscere la violenza QUANDO SI MANIFESTA", ma sarà di eradicarla, quella violenza. La "logica preventiva" che si usa spesso per parlare di violenza sulle donne sarà sempre necessaria, purtroppo, finché non lavoreremo sul costruire una società in cui il primo passo sarà quello di educare ogni giorno tutti e tutte in modo diverso. Ad ogni modo, un applauso ad ATM per la creatività e per l'iniziativa di sensibilizzazione 👏🏼

NON SI ELIMINA LA VIOLENZA SULLE DONNE CON UNA SOLA GIORNATA: Le donne hanno bisogno di sostegno vero,approvare più progetti, mettere a disposizione più strutture dove potersi rivolgere,non basta solo DENUNCIARE, dare ospitalità. Denunciare e ritornare a casa significa scavarsi la fossa da sola,colloqui interminabili, dove il dolore spezza il cuore e confortare per me è poco,assistenza psicologica aiuta ma non basta. ASSISTENZA-AIUTO-NON SUPERFICIALITÀ. La Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, per la prima volta, fu istituita il 17 dicembre 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Da allora, rappresenta il momento più importante dell’anno per parlare, informare e sensibilizzare su questo grave problema. Che riguarda tutti i Paesi del mondo. La violenza sulle donne ha molti volti; dai reati come la violenza fisica a quella sessuale, lo stupro, senza dimenticare la violenza psicologica. In Italia e nel mondo subisce violenza, mediamente, una donna su tre dai 15 anni in su. Il timore della violenza è confermato dal dato secondo il quale il 53% di donne in tutta l’Unione Europea afferma di evitare determinati luoghi o situazioni per paura di essere aggredita. Un atto di violenza contro le donne può accadere ovunque: dentro le mura domestiche, sul posto di lavoro, per strada. Sono spesso i partner o gli ex partner a commettere gli atti più gravi: in Italia sono, infatti, responsabili del 62,7% degli stupri. Una lunga scia di violenza che può culminare con l’estrema conseguenza: il femminicidio. Nel 38% dei casi di omicidi di donne, il responsabile è, ancora una volta, il partner. 25 novembre Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (questo il suo nome completo). Una data scelta non a caso. In questo stesso giorno del 1960, furono uccise le tre sorelle Mirabal, attiviste politiche della Repubblica Dominicana. È una data importante, per ricordare a tutti che il rispetto è alla base di ogni rapporto e che non possiamo continuare a veder crescere il numero delle donne che subiscono violenza. Psicologa Dott.ssa Rosa De Martino