Lo scorso 10 agosto è entrato in vigore Il Decreto Carceri che ha apportato delle novità nel trattamento dei detenuti dando estrema rilevanza agli ultimi fatti di cronaca che hanno portato in rilievo le criticità vissute nelle carceri sovraffollate. 👉🏻Vogliamo segnalarvi una novità introdotta che andrà a impattare sul tema della responsabilità da reato degli enti. La novella legislativa inserisce un nuovo #reato, l’art. 314-bis del codice penale, tra i reati contro la pubblica amministrazione. 🧑🏻⚖️D’ora in avanti sarà, dunque, punito il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, per le sue funzioni lavorative, si troverà a essere in possesso di, o potrà avere a disposizione, risorse finanziarie o altre cose mobili che non gli appartengono, e (a differenza del peculato in cui se ne approprierebbe) li destinerà a un uso diverso da quello previsto dalla legge, procurando intenzionalmente a sé o ad altri un ingiusto vantaggio o danno patrimoniale. Il reato prevede anche una fattispecie aggravata, rendendo il reo punibile con la reclusione da sei mesi a quattro anni se il fatto offende gli interessi finanziari dell'Unione europea e se l'ingiusto vantaggio o danno patrimoniale è superiore a 100.000 euro. 🎤“Tale reato – commenta Riccardo Salomone, avvocato di Consulenza d'Impresa esperto in diritto penale dell’impresa - è stato introdotto per ovviare all’abrogazione dell’art. 323 del Codice Penale (abuso d’ufficio): in tal caso il Legislatore ha inteso tutelare il patrimonio pubblico, anche in ossequio alla normativa europea, che richiede di tutelare gli interessi finanziari dell’Unione. L’inserimento di tale fattispecie nei reati presupposto del d. lgs, 231/2001, impone alle aziende di fare un risk assessment specifico, da integrare nella parte che riguarda le aree di rischio dei reati contro la Pubblica Amministrazione.” #consulenzadimpresa #aziende #riskassessment #dannopatrimoniale
Post di Consulenza d'Impresa
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La #Cassazione con la sentenza n. 23341 del 2024, esprimendosi in senso opposto all’orientamento prevalente, ha affermato che i #soci di società estinta rispondono anche delle #sanzioni amministrative facenti capo all'ente, seppure nei limiti di quanto hanno riscosso in base al #bilancio finale di #liquidazione. Ciò in quanto la cancellazione della #società determina un fenomeno successorio e non evolutivo e non può essere sostenuto il paragone e/o l'analogia con l'art. 8 del DLgs. 472/97 secondo cui le sanzioni non si trasmettono agli #eredi. Non vi sarebbe "alcun margine per qualificare l'#estinzione della società e la morte della persona fisica come «casi simili», ai sensi e per gli effetti di quanto previsto nell'art. 12, secondo comma, prel. ai fini dell'interpretazione #analogica".
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NOTE MINIME SULLA DISCIPLINA DELLA RESPONSABILITA’ AMMINISTRATIVA DA REATO DELLE PERSONE GIURIDICHE EX D.L.VO 231/01 Societas delinquere potest Il tema della compliance è spesso percepito dall’operatore economico come un fardello ed una inutile burocratizzazione dei processi aziendali piuttosto che come una opportunità, anche dal punto di vista dell’immagine, che si vuole dare della propria organizzazione.
Studio Legale Avvocato Claudio Natali
https://www.avvocatonatali.it
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La Corte di Cassazione ha affermato che le relazioni parentali tra soci o gestori della società raggiunta da informazione interdittiva possono comportare il rigetto della stessa qualora si adottino le giuste misure... #231 #MOG #ODV #aziendesequestrate #interdittivaantimafia #contiguità #prefettura #influenza #prevenzione #misurediprevenzione #impresa #antimafia #cassazione #CortediCassazione #modelli231 #asset
Controllo giudiziario su richiesta dell’azienda e rilevanza dei rapporti parentali tra soci o gestori della società e soggetti portatori di pericolosità
dotconsul.it
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Con la sentenza n. 1070 del 25 gennaio 2024, il Tribunale di Milano, in un caso relativo al reato di false comunicazioni sociali, ha avuto l’occasione di fornire alcuni utili chiarimenti relativi alla esenzione da responsabilità dell’ente ex D.Lgs. n. 231/2001 e, segnatamente, a quello che dovrebbe essere il contenuto di un Modello di organizzazione e gestione “efficacemente strutturato”. In definitiva, nella sentenza in esame, in base ad un approccio di tipo sostanziale, il Modello viene considerato idoneo e adeguato alla prevenzione dei reati contestati in quanto, anche in assenza della formale previsione di una parte speciale, l’ente aveva elaborato e adottato significativi protocolli di prevenzione del rischio-reato. Pertanto, la responsabilità della societas viene esclusa, per insussistenza dell’illecito amministrativo contestato. Ciò che conta, secondo i giudici di merito, è che l’attività di risk assessment e l’adozione di protocolli preventivi, a prescindere dalla formale previsione delle stesse nei modelli, siano state effettivamente poste in essere.
231: le indicazioni del Tribunale di Milano per un Modello organizzativo “efficacemente strutturato”
altalex.com
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#DipendentiPubblici E' stata presentata lo scorso 19 dicembre 2023 una proposta di legge (#DdlFoti) per riformare di fatto le funzioni di controllo e consultive della Corte dei Conti e la responsabilità per danno erariale in capo agli amministratori, affinché questi - si legge nella relazione del progetto di legge - possano trovare in via preventiva una concreta assistenza nella articolata #gestione del #denaro #pubblico. La proposta di legge, composta di 5 articoli, prevede che il superamento del controllo preventivo esercitato dalla Corte dei Conti avrà un effetto "tombale" sulle eventuali criticità dell'atto. Sembra sia stato posto un tetto alla #responsabilitàerariale degli amministratori che commettono illeciti con colpa grave. Fuori dai casi di illecito arricchimento, il massimo della sanzione che potrà essere posta a carico dell’autore dell’illecito erariale non potrà essere superiore a due annualità del trattamento economico percepito. Nella proposta è previsto , a tutela del patrimonio dei suddetti dipendenti pubblici, la stipula #obbligatoria di una #polizza #assicurativa per #RCcolpagrave. Per maggiori informazioni, contattami in privato. #RCcolpagrave #Rivalsa #Dipendentipubblici #Amministratori #Erario #Responsabilitàerariale #tuteladelpatrimonio #DdlFoti
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La disciplina sul raddoppio dei temini di accertamento in presenza di violazioni con rilevanza penale non è applicabile agli effetti dell'Irap. Ciò in quanto i reati tributari non contemplano condotte illecite riferite a suddetta imposta. In materia di Ires si sono succedute...
Il raddoppio dei termini non si applica all'Irap - ItaliaOggi.it
italiaoggi.it
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Come si concilia l’intenzione di eludere le misure di prevenzione con l’intestazione a sé o a propri familiari delle quote societarie? Non bastano presunzioni per rispondere a questa domanda
Come si concilia l’intenzione di eludere le misure di prevenzione con l’intestazione a sé o a propri familiari delle quote societarie? Non bastano presunzioni per rispondere a questa domanda (Vincenzo Giglio)
http://terzultimafermata.blog
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Il Catalogo dei Reati Presupposto è stato nuovamente ampliato dalla L. 112/2024, che ha convertito con modifiche il D.L. 92/2024, con “Misure urgenti in materia penitenziaria, di giustizia civile e penale e di personale del Ministero della giustizia”. Il c.d. “Decreto Carceri" è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dello scorso 9 agosto ed è entrato in vigore il successivo 10 agosto. Come anticipato, l’art. 9 del D.L. 92/2024 ha introdotto nel Codice Penale un nuovo art. 314-bis (indebita destinazione di denaro o cose mobili), che così dispone: “Fuori dei casi previsti dall'articolo 314, il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, li destina ad un uso diverso da quello previsto da specifiche disposizioni di legge o da atti aventi forza di legge dai quali non residuano margini di discrezionalità e intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale o ad altri un danno ingiusto, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni. La pena è della reclusione da sei mesi a quattro anni quando il fatto offende gli interessi finanziari dell'Unione europea e l'ingiusto vantaggio patrimoniale o il danno ingiusto sono superiori ad euro 100.000”. Inoltre, il comma 2-ter del predetto articolo 9 interviene direttamente sull’art. 25 D.Lgs. 231/2001, inserendo il reato tra quelli fondanti la responsabilità delle persone giuridiche. FONTE: AODV231 Studio AEFFE srl - Società benefit AODV231
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Sono gravi irregolarità gestionali tutti quei comportamenti degli amministratori che, nel caso specifico, concretizzino un inesatto o inadeguato adempimento degli obblighi di legge e di statuto ovvero gravi inosservanze (con comportamenti attivi o anche omissivi) di doveri che gli amministratori avrebbero dovuto ottemperare, tali da arrecare (o rischiare di arrecare) pregiudizio alla società, e sempre che l’impossibilità della condotta corretta non sia imputabile, ex art. 1218 c.c., agli organi societari. Le gravi irregolarità possono sostanziarsi nella violazione di obblighi e doveri a contenuto specifico – previsti da norme civili, penali, tributarie e amministrative – ovvero riguardare generici obblighi di gestione diligente, nell’interesse della società e senza conflitto di interessi. Esse, inoltre, devono essere attuali; ossia ancora in grado di produrre i loro effetti pregiudizievoli per la società.
Assetti non adeguati denunciabili al Tribunale
eutekne.info
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Con riferimento alle operazioni dolose connesse al reato di #bancarotta societaria, previsto dall’art. 223 comma 2 n. 2 del R.D. 267/42 (oggi confluito nell’art. 329 del D.Lgs. 14/2019), la Corte di #Cassazione, con sentenza n. 26862 depositata ieri, ha precisato che tale fattispecie non intende sanzionare l’evasione fiscale e previdenziale di per sé, bensì la conseguenza di tali comportamenti, ossia la causazione o l’aggravamento del dissesto della società, e sempre che gli stessi possano qualificarsi come vere e proprie operazioni dolose, ossia l’espressione di specifiche e selettive scelte gestionali preordinate alla sistematica omissione degli adempimenti fiscali e previdenziali (nello stesso senso si richiama Cass. n. 24752/2018). Alla luce di tali principi, la Cassazione ha annullato con rinvio la condanna degli amministratori in primo e secondo grado per il reato in questione. #società #cassazione #tribunale #partner24ore #fallimento #bancarotta #avvocati #perizia #sole24ore https://lnkd.in/dfpHckDy
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