Post di Cristiano Pusca 🏉

🔑 La Chiave del #Successo nella #Negoziazione: Intenzioni Positive  Incappo in una citazione che confido sia confermata ma mi è piaciuta. "In una negoziazione, l'intenzione positiva di entrambe le parti è ciò che conta." Stephen Covey Quando entrambe le parti cercano il bene reciproco, il successo è garantito!"  🙏🏻 Ci sono delle cose che aiutano: - Atmosfera Positiva: Sorrisi e un clima di fiducia - Focus sulle Soluzioni: Piuttosto che sull'ego - Trasparenza: Capire le esigenze dell'altra parte ed essere onesti 💙 Si dice che le intenzioni non bastino. Ma certo sono il giusto presupposto per costruire. E questo vale anche oltre la #vendita! Ci vediamo in #trattativa

Ritengo sia molto importante essere credibili. Nei miei numerosi anni di attività in un settore così complicato come quello dei trasporti e della logistica, dimostrare di avere credibilità genera fiducia e stima nel proprio interlocutore. Quante volte mi è capitato di incontrare persone che parlano, parlano, parlano e ancora parlano senza, alla fine, essere state in grado di dire e, soprattutto, dimostrare l’efficienza del servizio che si è andati a proporre. Anzi: hanno parlato talmente tanto che chi ascoltava dall’altra parte si è perso strada facendo e non ha capito nulla di quello che ha sentito. Sottolineo sentito che è ben diverso da ascoltato. Se chi ti sta di fronte ti ascolta vuol dire che è interessato e partecipe, cosa ben diversa dal sentire quello che l’altro sta dicendo: sente ma non presta attenzione. Non è necessario continuare a sfornare parole: concetti base su quello che si vuole vendere e, soprattutto, ascolto dei bisogni di chi si ha di fronte. Concisi e concreti. Ci sarà tempo per parlare di più quando si è portato a casa il lavoro e occorrerà svolgerlo nel migliore dei modi in collaborazione con il cliente. Qui parte il lavoro in sinergia e la creazione di un rapporto che spesso può andare anche al di là di quello professionale e diventare anche di amicizia perché ci sono stima e credibilità. #commerciale #trasporti #consulenzacommerciale

Le nostre #priorità determinano le #decisioni che prendiamo, che a loro volta determinano il tipo di #vita che avremo. Nella stragrande maggioranza dei casi, le persone non hanno la minima idea di quali siano le loro priorità. Nella migliore delle ipotesi sanno - grosso modo - cosa sia importante per loro... ma non per ordine d'importanza e questo può alterare l'efficacia della loro vita. Conoscere le nostre priorità, che peraltro cambiano nel tempo, fa la differenza tra l'avere #controllo sulle nostre vite e navigare a vista. Di questo parla l'episodio: - I due tipi di priorità; - Siamo davvero noi a scegliere le nostre priorità o c'è dell'altro, dietro? - I 4 livelli che determinano le nostre priorità - Scegliere i valori sulla base del #dovere e non del #piacere - Una sensazionale opportunità per te... da non perdere (a brevissima scadenza)! --------- 𝘾𝙝𝙚𝙘𝙠 𝙩𝙝𝙚 𝙀𝙣𝙜𝙡𝙞𝙨𝙝 𝙫𝙚𝙧𝙨𝙞𝙤𝙣 𝙤𝙛 𝙩𝙝𝙞𝙨 𝙀𝙥𝙞𝙨𝙤𝙙𝙚 𝙗𝙮 𝙘𝙡𝙞𝙘𝙠𝙞𝙣𝙜 𝙝𝙚𝙧𝙚: https://lnkd.in/d3QDfyd2 --------- Nella parte finale del video ti propongo un'opportunita dal valore di €250-300 e che, invece, ti viene data gratuitamente, grazie ad una sessione speciale, focalizzata sul mettere a punto le tue priorità. 𝗡𝗼𝗻 𝗽𝗲𝗿𝗱𝗲𝗿𝘁𝗲𝗹𝗮 (scade domenica 20.10.24)! Nessuna vendita, promozioni o fregature: chiedo solo il tuo impegno! Richiedila scrivendomi a alecarli58@gmail.com o prenota tu stesso un appuntamento cliccando qui sotto: bit.ly/48gsJrj #business #leadership #autorevolezza #intelligenzaemotiva #intelligenzasistemica #dinamichedeisistemi #businesscoaching #crescitapersonaleeprofessionale #autorevole #autorevolezza -

Parole, parole e ancora parole. Professionisti del bel parlare e del buon informare pervadono la rete e i social. Hanno siti, hanno blog, hanno pagine... e il grande coraggio di metterci la faccia. Vogliono che vi affidiate a loro. Vogliono che affidiate a loro il vostro #business e i vostri #team. È utile, sano e costruttivo affidarsi a consulenti e formatori esterni. Qualcuno che vi guardi inizialmente da fuori per poi guidarvi nel migliorarvi anche da dentro. E tutti noi vorremmo #ilconsulentemigliore. Ma il migliore in cosa? E, soprattutto, deve essere il migliore per voi, non per il mondo. Ecco, aziende, fatelo per voi. Dopo il fulmineo #wow iniziale, chiedete al sedicente consulente un #curriculum diverso da quello che vi mandano i comuni aspiranti candidati, fatevi inoltrare una presentazione che non sia autocelebrativa e che contenga #fatti Periodo: dal-al #Azienda: X #Obiettivo primario: xyz (misurabile oggettivamente) #Obiettivi secondari: xxyyzz #Azioni intraprese: #Costi sostenuti: un numero, lo avrai se sei consulente non solo di belle parole. Per privacy non vuoi dirlo, ci sta, mettimi una percentuale, dammi qualcosa che ti renda #professionista e non solo professionale. #Risultati ottenuti: sii sincero! Sei un consulente non il dio in terra... Non sempre tutto viene raggiunto o addirittura superato come si vuol far credere. Piuttosto, che vengano indicate (anche solo genericamente) le criticità incontrate, gli imprevisti accaduti o altri fattori che hanno contrastato o impedito il raggiungimento dell'obiettivo atteso. Le aziende e il mondo del lavoro non hanno bisogno di super eroi che si presentano col mantello dei salvatori indispensabili ed onniscenti. Tanto più nel settore sportivo, dove è quotidiana #esperienza che, prima di essere i numeri uno, si intreccino sconfitte e vittorie ed anche una volta conquistato un torneo, un campionato o l'olimpo, una nuova caduta è possibile e #accettabile, perché è dalla sua analisi critica che emergerà nuovamente il cambiamento migliorativo che renderà il professionista più esperto e più forte. Senza sosta. Oggi più che mai, dove tutto è sempre più imbellito ed artificialmente perfezionato, la #sincerità pura, semplice ma #consapevole è la vera rivoluzione.

6 leggi e 3 princìpi da tenere a mente nel lavoro e nella vita (3/3) 🗺 Terminiamo questa rassegna con 3 princìpi utili a comprendere meglio il mondo che circonda e il comportamento di chi lo abita. A differenza delle leggi precedenti, questi hanno la definizione di princìpi perché indicano una linea guida più che un framework da seguire (come nel caso delle leggi presentate in precedenza). 1) Il principio di Peter “Le persone in una gerarchia tendono a salire fino al loro “livello di incompetenza”.” Secondo il principio di Peter, una persona scala la gerarchia fino a raggiungere un livello oltre il suo potenziale. Se siamo bravi in un ruolo, potremmo essere promossi, ma se non siamo pronti per il nuovo compito, dovremmo fermarci. L’invito è a sviluppare il nostro potenziale e le competenze che potrebbero essere utili in futuro, con ambizione e tendenza al miglioramento personale. Ma se guardiamo l’altro lato della medaglia, vediamo una società inefficiente, dove ognuno è nel suo ruolo solo perché non ha le competenze per svolgere tanto bene il proprio compito da meritare un’ulteriore promozione. 2) Il principio di robustezza “Sii conservativo in ciò che fai, sii liberale in ciò che accetti dagli altri.” Ciò che facciamo per noi dovrebbe essere confortevole e vicino alle nostre abitudini, ma dobbiamo essere pronti ad accogliere le novità. Nel lavoro, costruiamo basi tecniche solide, mantenendo una mente aperta nell’utilizzo di nuovi strumenti e tecniche. L’ignoto, infatti, può essere un’occasione di crescita. A livello personale, una rete di relazioni solida e un ambiente confortevole ci preparano per cambiamenti di vita importanti. Accogliamo ciò che non conosciamo con la mente aperta; potrebbero esserci sorprese interessanti. 3) YAGNI (You Ain’t Gonna Need It) “Implementate sempre le cose quando ne avete effettivamente bisogno, mai quando prevedete di averne bisogno.” Questo principio, formulato da Ron Jeffries, promuove l’efficienza e la semplicità. Evitiamo di occupare la mente con pensieri inutili o di sprecare tempo su ciò che non ci interessa. Riduciamo gli sprechi e le complicazioni per migliorare come persone e diventare più produttivi. Ricordiamo sempre che “less is more”. Gestendo meno aspetti inutili, il nostro pensiero sarà più veloce, il prodotto che stiamo costruendo avrà meno complicazioni e potremo presentarci al mercato più velocemente. Liberi dalla sovranalisi delle situazioni, potremo dedicarci a creare un maggior numero di relazioni di valore. --- Per approfondire quest’ultima parte, leggi l’intero articolo su albertobonfini.com e, se ti va, scrivimi per continuare a parlarne.

BREVE INDAGINE SULLE RELAZIONI Quanto sono importanti le #relazioni? Quali fattori influenzano le nostre relazioni con gli altri? Quali sono le capacità interiori che ci permettono di migliorare noi stessi e le nostre relazioni? Contribuisci alla ns indagine e potrai riceverne i risultati. https://lnkd.in/dmDwZddY Le #relazioni sono il cuore della nostra vita determinandone la qualità del nostro ben-essere e ben-vivere, con noi stessi, con gli altri e con i sistemi nei quali viviamo (famiglia, scuola, impresa, comune, nazione, mondo, natura, cosmo, ..).

BREVE INDAGINE SULLE RELAZIONI Quanto sono importanti le #relazioni? Quali fattori influenzano le nostre relazioni con gli altri? Quali sono le capacità interiori che ci permettono di migliorare noi stessi e le nostre relazioni? Contribuisci alla ns indagine e potrai riceverne i risultati. https://lnkd.in/d7pu9Aif  Le #relazioni sono il cuore della nostra vita determinandone la qualità del nostro ben-essere e ben-vivere, con noi stessi, con gli altri e con i sistemi nei quali viviamo (famiglia, scuola, impresa, comune, nazione, mondo, natura, cosmo, ..).

BREVE INDAGINE SULLE RELAZIONI Quanto sono importanti le #relazioni? Quali fattori influenzano le nostre relazioni con gli altri? Quali sono le capacità interiori che ci permettono di migliorare noi stessi e le nostre relazioni? Contribuisci alla ns indagine e potrai riceverne i risultati. https://lnkd.in/d7pu9Aif  Le #relazioni sono il cuore della nostra vita determinandone la qualità del nostro ben-essere e ben-vivere, con noi stessi, con gli altri e con i sistemi nei quali viviamo (famiglia, scuola, impresa, comune, nazione, mondo, natura, cosmo, ..).

Ci sono due approcci alla fiducia: 1-Ti do fiducia a priori se hai una buona reputazione fino a che non mi fotti 2-Ti do fiducia solo dopo molte prove che posso fidarmi di te Io abbraccio completamente il primo approccio. Ma con una totale durezza nei confronti di chi ha comportamenti inadeguati nei confronti degli altri. A partire dai piccoli dettagli delle interazioni tra persone (rispondere alle email, onorare i contratti e gli accordi orali, prendersi impegni che si mantengono, etc. etc.) credo ci siano degli standard che vanno seguiti. Sogno un ecosistema di persone che si fidano e si aiutano tra di loro con grande generosità, in cui ci si dice le cose in modo dritto e in cui chi fotte gli altri viene espulso senza pietà dall’ecosistema.

Riflessione che vorrei condividere. Mi è capitato ultimamente, lavorando spesso sulle parole, di provare ad analizzare il concetto di affidabilità e la sua differenza da quello di fedeltà. Michela Murgia, persona che ho stimato e che stimo ancora tantissimo anche dopo la sua assenza (se così si può chiamare), ha spesso sottolineato come l'affidabilità sia una qualità più preziosa nei rapporti umani rispetto alla fedeltà. Secondo il suo punto di vista, l'affidabilità costruisce una base solida di fiducia e coerenza, elementi fondamentali per qualsiasi relazione sana e duratura. La fedeltà, invece, può implicare un legame di subordinazione, come quello tra un cane e il suo padrone, o tra un soldato e il suo superiore, dove la lealtà è spesso una questione di obbligo piuttosto che di scelta consapevole. Nella società e nel mondo attuale, questa distinzione diventa particolarmente rilevante. In un contesto in cui le relazioni sono sempre più complesse e le persone cercano genuinità e trasparenza, l'affidabilità emerge come un valore essenziale. La fedeltà, se non accompagnata dall'affidabilità, può risultare vuota o addirittura dannosa, in quanto potrebbe portare a situazioni di dipendenza e mancanza di autonomia. Nelle mie esperienze lavorative, e non, ho sempre avuto la voglia e la curiosità di conoscere le persone per quello che sono, in cambio ho sempre sostenuto che nel dare loro affidabilità rifletta una maggiore consapevolezza dell'importanza di essere presenti e consistenti per gli altri, piuttosto che semplicemente leali senza una base solida di fiducia e rispetto reciproco. In sintesi, la parola che realmente conta ed esprime il "vero" nei rapporti umani, di lavoro ed interpersonali, credo sia a questo punto: AUTENTICITÀ.