Post di Cristina Diomede

Tra qualche ora raggiungerò Palazzo Partanna, per partecipare alla tappa partenopea della #WellWeek2024 organizzata da COMUNICAZIONE ITALIANA e ASSOCIAZIONE FOR HUMAN COMMUNITY. Non vedo l'ora di sedere al Tavolo Tematico del pomeriggio in cui discuteremo come le Smart Cities, ovvero città pensate per rispondere con intelligenza alle esigenze degli utenti, possono integrare sistemi alimentari sostenibili, lungo tutta la filiera, dalla produzione alla distribuzione, garantendo così accesso egualitario a cibo sano di qualità e riducendo l'impatto. Con me ci saranno colleghi e rappresentanti di aziende italiane, impegnate già oggi a portare sul mercato idee e azioni, volte a migliorare l'esperienza di acquisto dei consumatori finali. Credo sia fondamentale, per poter innescare tali processi, partire dal presupposto che il cibo sano e sostenibile sia un diritto e non un privilegio, e che il peso economico di tale distribuzione, quindi la facilitazione all'accesso, non debba ricadere esclusivamente sulla capacità economica del singolo utente. Per questo è necessario istituire già all'interno delle scuole e nelle sessioni di formazione aziendale, programmi di educazione alimentare e di economia domestica, tali da rendere i futuri consumatori più consapevoli delle loro scelte di acquisto e di gestione delle risorse. Partendo da un approccio più "gentile" e grato verso ciò che prendiamo, avremo sicuramente una maggiore sensibilità a ciò che lasceremo.

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