++ Valorizzare le aree montane: una questione di servizi, non di piste da bob ++ È davvero la costruzione di una nuova pista da bob la priorità per una comunità locale montana come quella di #Cortina? La risposta è no, se si ascoltano le voci di chi vive quotidianamente questi luoghi. La popolazione locale chiede da tempo una politica attenta alle reali necessità: servizi di trasporto pubblico efficienti, strutture sanitarie adeguate, e politiche sociali che offrano opportunità concrete a chi sceglie di vivere in montagna. Eppure, ciò che emerge è una scelta di campo discutibile: oltre 120 milioni di euro destinati a un'opera che, anziché arricchire, sembra privare la comunità dei propri spazi vitali. La demolizione di uno dei pochi parchi giochi comunali per far posto alla pista da bob è emblematica di questa tendenza. La domanda che sorge spontanea è: perché insistere su un progetto così oneroso e di dubbia utilità, quando esistono alternative valide per le competizioni sportive e quando la stessa pista rischia di diventare un peso economico senza ritorno? Come rappresentante di Europa Verde e consigliera regionale del Veneto, ritengo che sia tempo di rivedere le priorità. Investire in servizi al cittadino significa costruire un futuro sostenibile per le nostre aree montane, un futuro in cui ogni abitante possa trovare le condizioni per vivere e lavorare in un ambiente che rispetti la sua storia e la sua identità. 👉 Invito tutti e tutte a unirsi a questa conversazione. Seguite il mio profilo per approfondire insieme come possiamo fare la differenza per le nostre comunità montane. #CristinaGuarda #olimpiadi #pistadabob #investimenti #futuro #europa
Tutto vero!! Chi vive in montagna, non vuole strutture artificiali. Chi vive in montagna, vuole che essa venga lasciata in pace. Non deve essere a misura d'uomo. L'uomo si deve adattare alla montagna altrimenti sta a casa propria. Queste strutture dovrebbero essere prefabbricate. Vanno costruite in uno spazio aperto e pianeggiante e poi le si smonta una volta che non servono più. Basta strutture costruite per mangiar soldi.
io sarei anche per smontare tutti gli impianti sciistici e "rinaturalizzare" la montagna! Una scelta coraggiosa che sicuramente porterebbe ad un turismo sostenibile ... e non significa meno soldi di ora!
Autore di The Opera dal 1983
8 mesiEvidentemente Zaia pensa ad una tomba politica originale...ma é meglio fermarlo prima chiedendo subito a costui oneste dimissioni idem al Sindaco Chies di Conegliano che del vincolo regionale del paesaggio urbano se ne frega, e condanna la collina del castello (patrimonio dell'umanità UNESCO) allo scempio della colata di cemento sul Monticano della ditta Tonon e al prossimo Borgo Verde dell'architetto Boeri, speculatore seriale di residenze con altezze fuori contesto mimetizzate di verde...pure le dolomiti sono patrimonio UNESCO e allora intervenga la commissione UNESCO e allora si revochi sia per le colline del prosecco sia per le dolomiti un titolo NON MERITATO di Patrimonio dell'Umanità, Zaia a casa subito!