Dal Quotidiano di Puglia di oggi, alcune mie riflessioni sulla vicenda elettorale in corso nella città di Lecce.
Post di Daniele Montinaro
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Sul campo largo, l’esponente del Pd esalta o sminuisce le alleanze, a seconda della necessità (e delle scoppole elettorali prese)
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Quello che le associazioni di impresa chiedono alla politica è sicuramente di essere più coinvolti nei processi decisionali a tutti i livelli, comunale, provinciale, regionale e nazionale, questo perché riteniamo che le nostre aziende con le loro competenze e esperienze possano dare un grande contributo alla crescita ed al benessere del paese laddove le leggi che vengono prodotte devono essere efficaci ma anche semplici e sostenibili economicamente. La burocrazia deve essere ridotta con l’utilizzo della tecnologia e dell’innovazione perché è spesso un freno ma anche un costo occulto per famiglie e imprese.
🌀 il presidente di Confapi Massimo Marengo, ieri è stato alla presentazione della lista elettorale del presidente Slberto Cirio ad Alba con il sindaco Carlo Bo. 📌La partecipazione si inserisce nel ciclo di incontri con tutte le forze politiche che si presenteranno alle elezioni regionali ed europee Confapi Cuneo intende confrontarsi e dialogare con tutte le forze politiche in campo per sostenere lo sviluppo delle imprese e del territorio della Granda Confapi incontra e si confronta
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https://lnkd.in/eEdUcX9p Regionali Basilicata: stravince il centrodestra di governo! Vola Forza Italia che si attesta come seconda forza della maggioranza di governo surclassando la Lega. Le cose a questo punto sono due: o nessuno legge Antonio Scurati (e così non è); o il tanto agognato “effetto monologo” esiste solo nelle farneticazioni di chi insegue gli spettri del fascismo immaginario. Di certo in Basilicata né domenica né lunedì l’hanno visto arrivare. Qui il centrodestra – nonostante il comizietto antigovernativo del già premio Strega mandato a reti semiunificate, e a silenzio elettorale in corso, con la scusa del 25 aprile – ha letteralmente stracciato l’ultimo lembo di campo largo (secondo la vulgata di questi tempi, una sorta di nuova “Resistenza”) ancora in piedi. È finita con Vito Bardi, il governatore coscienzioso che ha lottato contro l’inflazione senza cedere all’assistenzialismo, avanti quattordici punti nei confronti dello sfidante giallorosso Piero Marrese. Una conferma schiacciante e politicamente pesante. #basilicata #regionali #elezioni #bardi #vitobardi #centrodestra #italia #governo #parlamento #politica #politicaitaliana #governomeloni #meloni #giorgiameloni
L'editoriale. Con la Basilicata è 7-1 per la destra L'effetto "monologo"? Soltanto una bolla... - Secolo d'Italia
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Oggi inauguriamo il Corriere Forum Il nuovo format che porta il Corriere dell’Umbria direttamente nei territori per parlare di temi e attualità che vengono poi approfonditi anche sul quotidiano del giorno dopo.
Corriere Forum a Foligno. Faccia a faccia tra i candidati
corrieredellumbria.it
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#bandecchi #lodobandecchi #dimissioni #prefettoterni #incompatibilità #piantedosi #nordio #meloni #mattarella Soltanto i menestrelli della politica ternana privi di qualsiasi capacità amministrativa potevano ipotizzare, sventolandone l'idea, che le dimissioni di Bandecchi fossero parte integrante di una strategia tesa al rafforzamento della attività della giunta. In primo luogo perché comunicate in corrispondenza della decadenza dei termini che la legge 241/90 accorda al Prefetto per risolvere la quaestio relativa all'esposto ad iniziativa popolare ex art 70 Tuel presentato dal sottoscritto, 180 giorni fa, e cioè il 7 agosto 2023. In secondo luogo perché l'eventuale parodia dell'ex Sindaco Bandecchi avrebbe esposto i poteri locali e lo Stato ad una situazione estremamente imbarazzante. Il riferimento è rivolto, senza se e senza ma, al Prefetto dott #Bruno che non avrebbe potuto ritardare la risoluzione relativa alla vicenda inerente alla incompatibilità di Bandecchi alla carica di Sindaco e già dichiarata in data 3 agosto con parere del #Mint. Vi è poi una terza e rilevante questione che investe sempre il principio di legalità e la dignità del ceto politico richiamata dalla Costituzione: la circostanza che un impaludamento ulteriore della Amministrazione della città potrebbe causare danni irreversibili alla ormai miseria economia locale. Una circostanza che, purtroppo, rappresenterà una cifra del degrado politico di questi ultimi anni e che non sarà facile riassorbire. Il dissesto finanziario dell'ente locale (quasi 50 milioni di euro) ed i crediti verso imprese locali che rischiano di non venir onorati potrebbero strozzare definitivamente l'economia cittadina. Per questo ritengo sia necessario procedere con un'attenzione massima, da parte del Prefetto, alla gestione della situazione in atto per procedere a nuove elezioni amministrative nel minor tempo possibile. Bandecchi appartiene al passato di questa città. Le elezioni europee sono alle porte ed un seggio sicuro per il manager fuggitivo potrebbe scattare nel collegio di #Ripepi a #Reggio. Una pagina oscura per la storia di Terni sta per giungere al suo epilogo. Finisce Bandecchi, forse, ma non il bandecchismo che ha infiltrato politica e poteri dello Stato. Occorre, da questo momento, uno scatto morale e ideale della comunità civile e del ceto politico ed istituzionale per salvare la città di Terni da un ennesimo fallimento. #andratuttobene
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De Gasperi la sua via e il suo metodo sono attuali
📆 ANNIVERSARI 19 agosto 1954: settant’anni fa muore Alcide De Gasperi, uno dei protagonisti indiscussi della storia italiana del secondo dopoguerra. Presidente del Consiglio ininterrottamente dal ’45 al ’53, De Gasperi guida il paese attraverso i difficili anni della ricostruzione post-bellica e della transizione costituzionale, verso il consolidamento del nuovo assetto dello Stato. Nel clima di scontro ideologico in cui si svolge la campagna elettorale del ‘48 e di forte tensione sociale originatasi dopo l’attentato a Palmiro Togliatti, De Gasperi non smette mai di ribadire l’importanza delle regole democratiche della competizione politica, nel rispetto dell’avversario e nel rifiuto assoluto di ogni violenza. Sul sito storico della Camera, il resoconto della seduta del 16 luglio 1948, con le interrogazioni sull’attentato a Togliatti: https://lnkd.in/ddsEXXuk #19agosto #Anniversari #DeGasperi #Togliatti
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#Stellantis - La trattativa con il governo è sempre neutrale, noi vogliamo fare del nostro meglio per difendere i livelli occupazionali e l'indotto che è fondamentale. Abbiamo un altro tavolo convocato a metà dicembre, speriamo possa essere quello risolutivo- Clicca e leggi la notizia
Caso Stellantis. Meloni: “Difenderemo occupazione e indotto dopo le dimissioni di Tavares”
cronachenuoresi.it
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SALTO MORTALE TRIPLO CON AVVITAMENTO A DESTRA Silvano Danesi sul Nuovo Giornale Nazionale. Leggi online e gratis tutti gli articoli. Augusto Vasselli Alessandro Cerboni Maurizio Pizzuto GIUSEPPE FABRIZIO BONANNO Cristiano Chiti
SALTO MORTALE TRIPLO CON AVVITAMENTO A DESTRA
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Due capoluoghi di Regione e 11 provinciali torneranno alle urne per il secondo turno. Le alleanze a Firenze e Bari. A Rovigo il Partito democratico è fuori
E i sindaci restano appesi al ballottaggio in 13 città - ItaliaOggi.it
italiaoggi.it
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Le due lezioni di questo voto Vedi anche il sito ilcorriereblog.it Dai ballottaggi doppia lezione per i partiti: voto volatile e astensione. L’affermazione del centrosinistra a Bari, Firenze e Potenza regala il profumo della vittoria alle opposizioni del governo. E la conquista di Perugia, la vittoria a Campobasso e quella al primo turno a Cagliari mostrano uno schieramento vincente in tutti e sei i capoluoghi di Regione. Ma, di nuovo, a essere sconfitta è soprattutto la partecipazione. Per i ballottaggi alle comunali di ieri e domenica l’affluenza si è fermata al 47 per cento: circa quindici punti in meno rispetto al primo turno. Si dirà che è una tendenza fisiologica: anche alle Europee ci si era attestati, di poco, sotto il 50 per cento. Ma è una magra consolazione. Lo scollamento tra il sistema politico e l’elettorato non si ferma. E gli effetti che il governo nazionale sperava di ottenere sul piano locale si sono rivelati nulli. Le affermazioni in città come Lecce, Rovigo, Vercelli o Caltanissetta non bastano a compensare un risultato accolto con una soddisfazione d’ufficio, marcata nella Lega. Gli scandali che hanno colpito Bari, dove per mesi si è assistito a uno scontro furibondo non solo tra schieramenti opposti, ma dentro il cosiddetto «campo largo» di Pd e M5S, non hanno influito. Quanto a Firenze, la scelta della destra di affidarsi a un «tecnico» non ha pagato. In generale, si ripropone il tema di una classe politica incapace di offrire profili in grado di mobilitare l’elettorato. Forse, la lezione più significativa e preoccupante è proprio questa. Eppure quelle locali sono elezioni nelle quali si ha un rapporto diretto tra chi vota e chi viene eletto. Non possono essere evocati «inciuci» o complotti. E questo dovrebbe far riflettere i partiti sulla tentazione costante di scaricare all’esterno i propri limiti. Di certo hanno prevalso fattori legati alle realtà cittadine. Tutta la narrativa su un governo protagonista in Europa e proteso a far contare il Paese non hanno avuto nessuna risonanza nell’elettorato; e comunque non è stata ritenuta sufficiente per ripetere il successo di FDI e di FI alle Europee: anche per colpa di candidature poco attrattive. Per le opposizioni, il segnale è incoraggiante. Non è chiaro se per merito o per demerito degli avversari, il Pd e i suoi alleati mercuriali hanno eletto molti dei propri sindaci. Si conferma quanto sia pericolosa l’illusione delle posizioni di rendita; di ritenere che l’onda più o meno lunga di altre consultazioni si prolunghi per inerzia. L’elettorato rimane deluso e dunque volatile. E in attesa di un’offerta politica diversa. Pensare che abolendo i ballottaggi il problema si risolva, come ipotizza la destra a intermittenza, sa di scorciatoia. La lezione da tenere presente è l’astensione. Non può essere aggirata o elusa: riguarda tutti. Massimo Franco - Corriere della Sera - 25 Jun 2024
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