Post di Dario Del Buono

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Esoterista Ufologo presso FUI - Federazione Ifologica Italiana

Quali soluzioni per l'overtourism? #conversazioniestive #LinkedInNotizie QUARTA ED ULTIMA PARTE In conclusione. Le offerte dei viaggi in aereo delle compagnie low cost portano ad una gran massa di turismo nelle località più famose e conosciute nel mondo e con lo stesso effetto economico hanno permesso a chi fugge dall’over turismo la scelta di frammentare il tempo a sua disposizione per le vacanze, sia riducendo i viaggi a singola settimana di permanenza nella località desiderata per la vacanza che di dislocarle nel tempo, usufruendo di ferie scaglionate durante i mesi dell’anno. Quanto appena esposto vale soprattutto per i giovani dai 30 ai 45 anni che già inseriti nel mondo del lavoro, magari dopo la laurea e primi anni di avviamento professionale e facilitati anche dallo smart working, hanno trovato questo sistema di vivere il tempo libero con creatività e consapevolezza, lontano dalle date e dai luoghi più sovraffollati del mondo, non rinunciando a visitarli magari nella loro bassa stagione. Questo non vuol dire che non scelgano volutamente di passare qualche giorno nella calca, magari ad Ibiza….! Per gli anziani che non vengono dalle popolazioni dove sta emergendo una nuova classe media, quali la Cina e l’India che contribuisco all’over turismo nelle città d’arte Italiane ed Europee, quali i nostri pensionati benestanti, c’è la riscoperta dei due tre mesi di vacanze alla seconda casa, magari comprata nei territori di provenienza, dove rifugiarsi dal calore d’estate che si moltiplica nelle città e dalla calca sempre crescente di turisti. Soluzioni all’andamento attuale del mercato interno turistico devono necessariamente tener conto della situazione economico sociale del paese per dare risposte che abbiano concreti effetti. Per l’over turismo, soprattutto per quello generato dal turismo estero, sarebbe necessario un’operazione politico economica, atta a costituire una struttura operativa a capitale misto pubblico privato che possa agire su tutto il territorio nazionale ed abbia come scopo il promuovere e valorizzare lo “spirito del territorio” (Genius Loci) sotto il profilo culturale e turistico attraverso l’enogastronomia, l’artigianato artistico, le tradizioni e il folklore, organizzando filiere turistiche ogni dove per valorizzare anche i più sconosciuti luoghi di questa Italia rigogliosa di arte, luoghi verdi meravigliosi e arte culinaria famosa nel mondo. Tutto al fine di rivolgersi all’estero con una comunicazione di marketing turistico mirato a far arrivare i flussi di visitatori nei luoghi e nelle zone più disparate del nostro Paese, grazie ad una capillare organizzazione dell’offerta turistica in filiera come era nello spirito della Legge sul Turismo varata dal Parlamento nel 1996 ma mai attuata per la decisione di destinare il Turismo alle Regioni. Quindi questa soluzione era, è e resterà un sogno forse irrealizzabile.  

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