Cartun 654 Sempre caro mi fu quest'ermo colle, / e questa siepe, che da tanta parte / dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Immaginiamoci un giovane (ma anche piu’ vecchio) Leopardi con le cuffiette a fare il telelavoro. Sarebbe stato produttivo? O avrebbe perso tempo (secondo il suo HR Manager) a scrivere wazzappi a Silvia? E l’HR manager…come l’avrebbe vista Silvia? In Age-related differences in the use of boundary management tactics when teleworking: Implications for productivity and work-life balance (DOI: https://lnkd.in/eKg5uUvQ) Susanne Scheibe, Lena Retzlaff, Sabine Hommelhoff, Antje Schmitt si chiedono come l’età dei lavoratori influisca sull’uso delle tattiche di gestione dei confini durante il telelavoro e quali siano le implicazioni per la produttività e l’equilibrio vita-lavoro? Attraverso due studi con un totale di 454 telelavoratori trovano che i lavoratori più anziani utilizzano più frequentemente tattiche di gestione dei confini per separare il lavoro dalla vita privata, il che si traduce in una maggiore produttività e un migliore equilibrio vita-lavoro. Cosa sono queste tattiche? Le tattiche di gestione dei confini sono azioni o decisioni prese dai dipendenti per rafforzare la separazione tra lavoro e vita privata. Quali sono gli spazi? Spazio Fisico: Impiegano uno spazio di lavoro dedicato in casa per separare fisicamente il lavoro dalla vita privata. Spazio Digitale: Evitano di controllare email e messaggi di lavoro durante il tempo privato, usando dispositivi separati per attività lavorative e personali. Comunicazione Privata: Stabiliscono regole chiare con i contatti personali su quando possono essere interrotti durante il lavoro. Comunicazione Lavorativa: Comunicano chiaramente la propria disponibilità ai colleghi e impostano aspettative su quando e dove lavorano. Tattiche Temporali: Gestiscono il proprio tempo di lavoro impostando orari precisi nel calendario per l’inizio e la fine della giornata lavorativa. Secondo i nostri autori le organizzazioni dovrebbero offrire formazione mirata e supporto nelle tattiche di gestione dei confini per i telelavoratori, in particolare quelli più giovani, e facilitare la condivisione delle conoscenze tra lavoratori di diverse età per migliorare la produttività e il benessere Questo è quel mondo? Questi/I diletti, l'amor, l'opre, gli eventi/Onde cotanto ragionammo insieme?/Questa la sorte dell'umane genti? #cartun #telelavoro #spazi #confini #generazioni
Post di Davide Genta
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𝐌𝐞𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐚𝐠𝐠𝐢𝐮𝐧𝐠𝐞𝐫𝐞 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐥 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 🚶♂️ "Il concetto di #longevità è già da qualche anno diventato prioritario nel nostro vivere ed è importante che lo sia anche per il nostro #lavoro. L’aumento della longevità avrà importanti #implicazioni per il modo in cui le persone gestiscono la loro vita lavorativa", così scrive Barbara Quacquarelli, Direttrice Editoriale del MIT Sloan Management Review Italia nel suo editoriale del numero Luglio/Agosto/Settembre. 📖 "Cosa può garantire longevità alle carriere perché i lavoratori possano continuare a svolgere un 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀, arricchire il proprio essere e quindi le proprie vite, in un mondo in tumultuoso #cambiamento di tecnologie, strutture, esigenze? Inevitabilmente la soluzione è la #formazione". ➡ Vi proponiamo la lettura dell'intero editoriale ✒ Per leggere l'intero numero, abbonati a questo link: https://lnkd.in/dx6YGTiS #leadership #formazione #organizzazione Andrea Bobbiese Chiara Lupi Barbara Quacquarelli
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𝐈𝐥 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐝𝐢𝐬𝐜𝐨𝐧𝐧𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞̀ 𝐟𝐨𝐧𝐝𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐮𝐧 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞 Nel mondo del lavoro odierno, in cui la connessione digitale è costante, abbiamo il dovere di usufruire del nostro diritto alla disconnessione per il nostro bene, dei nostri cari e di tutta la comunità che viviamo. Ricordiamoci sempre che è esso un diritto regolamentato nella maggior parte di casi nella contrattazione individuale e che è essenziale rispettarlo per prevenire il burnout e promuovere un equilibrio tra vita professionale e privata. Riconoscere che i confini tra lavoro e vita privata stanno diventando sempre più sfumati è cruciale per il proprio benessere, infatti, essere disponibili ben oltre l’orario di lavoro non deve esser la normalità, è professionalità esserlo in momenti delicati e per alcune priorità, proprio per per questo occorre saper riconoscere ciò che prioritario da ciò che non lo è. Aziende, imprenditori, leader devono attivarsi in un percorso di ri-educazione al lavoro diventando consapevoli del fatto che lavorare "tanto," più dell'impegno necessario al raggiungimento degli obiettivi non eleva le competenze, anzi in alcuni casi quando non strettamente necessario incrementa lo stress. Sono la passione, l'impegno e la soddisfazione del risultato ad esser il racconto della nostra storia professionale. Occorre che il mondo del lavoro supporti un processo positivo in tal senso alimentando le politiche aziendali che rispettino il diritto alla disconnessione, creando una cultura del lavoro in cui il tempo libero sia veramente libero. Non si tratta solo di un adempimento normativo, ma di un impegno verso la sostenibilità del lavoro e il rispetto della dignità dei collaboratori. Incentivare la disconnessione non significa ridurre l'efficienza, ma piuttosto migliorare la qualità del tempo dedicato al lavoro. Una mente riposata e libera da preoccupazioni è infatti la chiave per un impegno più concentrato e creativo. Propongo, a tal proposito, il saggio intitolato '𝐈𝐥 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐝𝐢𝐬𝐜𝐨𝐧𝐧𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐢𝐥 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐜𝐮𝐫𝐚: 𝐥𝐚 𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐦𝐮𝐥𝐭𝐢𝐥𝐞𝐯𝐞𝐥 𝐞 𝐥𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐞 𝐝𝐢 𝐭𝐮𝐭𝐞𝐥𝐚', che approfondisce in modo esauriente il tema. Inoltre, suggerisco di consultare le ricerche scientifiche condotte da diverse università che si sono occupate della questione. Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti? #BenessereLavorativo #HR #DirittoAllaDisconnessione #Sostenibilità #EquilibrioVitaLavoro #wellbeing #worklifebalance
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Perché abbiamo organizzato un ciclo di eventi fisici dedicati al #lavoro e al tema del benessere psicologico dei giovani lavoratori? 🧡 Perché è tardi e non c'è più tempo. Tutto qui. La metà delle persone in UE ritiene che lo #stress emotivo sia la normalità in azienda. Circa il 50% dei giorni di malattia goduti in Europa è dovuto proprio a problemi di ansia e stress da lavoro. Ciò che è peggio è che in Italia il 64% dei lavoratori non parla in ufficio della propria #salutementale proprio per timore di ripercussioni. Il malessere psicologico dei lavoratori, dunque, costa complessivamente 136 miliardi di euro agli stati europei, con ricadute reali sulle aziende (fonte: Quadro Strategico in materia di Salute Mentale e Sicurezza sul Lavoro 2021-2027). La verità è che parlarne è importante, ma non basta. Non bastano i team building, non sono sufficienti i focus group e anche il coaching può rivelarsi inefficace, se le aziende (e le persone) non hanno una cultura concreta del #benesserementale. Ma quindi come possiamo intervenire? Cosa possiamo fare di concreto per ridurre il rischio di burnout e mettere davvero le persone nelle condizioni di non rinunciare alla propria salute mentale? Nasce così "Giovani d'Oggi". Saremo in 5 città italiane per mettere a confronto le nuove generazioni con HR, People&Culture, donne e uomini di impresa. E ospiteremo gli interventi di persone ispirate che stanno trasformando il mondo del lavoro. 👉 Partiremo da Milano! E ci saranno: - Alice Siracusano: Change agent, imprenditrice e CEO di LUZ Agency - B Corp & Benefit Corporation - Jacopo Tondelli: Giornalista, Direttore de Gli Stati Generali - Lorenzo Ferrari: Imprenditore, CEO di smarTalks 👉 Main partner: FunniFin - Financial Wellbeing e Ollipay - 🔸 Spin-off contributor: Dealogando 🔸 Community partner: Joinrs Italia, GRLS, GeCo Italia APS e Hi!Founders. 🔸 Media partner: Gli Stati Generali, Fortune Italia (Fortune UP) e smarTalks. 🔸 Vision partner: Visionary, JELIUC Consulting - Junior Enterprise LIUC, JETN - Junior Enterprise Trento, JEMIB - Junior Enterprise Milano Bicocca, Volt Italia 🔸 Partner di ecosistema: Binario F from Facebook, LUZ Agency - B Corp & Benefit Corporation, Joinrs Italia, Miomeal, Torino Social Impact, Well-Work Società Benefit, BIGBO - Boost Innovation Garage, Rotaract Club Roma Cassia, ECOnGOOD, Hi!Founders, Associazione Culturale NoSignal ETS 📌 Milano, 20 giugno 2024 🕔 Ore 17:30 👉 Niente scuse. Link ai ticket tra i commenti! #benesserepsicologico #stresslavorocorrelato #psicologia #psicologiadellavoro #hr #risorseumane #welfare #welfareaziendale Marco Milanesio Leonardo Capotosto Lapo Nidiaci Marco Coscarella Corrado Paolucci Daniele Ciacci Gaia Mazzucco Federica Biffi Silvia Panini
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Quattro consigli che abbiamo spesso sentito e che possono risultare controproducenti in un mondo del lavoro profondamente cambiato e con una #generazione che si affaccia nel mondo del #lavoro con esigenze molto diverse rispetto al passato. Iscriviti al canale per parlare di futuro https://lnkd.in/dntJJXqS
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Negli ultimi tre anni, la percezione dei lavoratori rispetto al proprio #lavoro è cambiata radicalmente, complici anche i cambiamenti imposti dalla pandemia che hanno messo al primo posto il #benessere dell’individuo. Nelle aziende è quindi fondamentale trovare un approccio che metta il lavoratore nella condizione di sentirsi valorizzato nel suo ruolo e gli fornisca gli strumenti per sentirsi felice e in sintonia con la sua #professione. Le persone soddisfatte e appassionate nel loro lavoro trasmettono un entusiasmo contagioso e hanno la capacità di generare innovazione e creatività. #inJob #DesignerdiCarriere #TheSignofPeople #inJobPeople #job #lavoro #inJobQuote #CItazione
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NON POTEVA FUNZIONARE ... non è possibile inseguire il cambiamento con risposte all'individuo, per legge. Le aziende e i dipendenti riconoscono i vantaggi derivanti dal lavoro flessibile ma stentano a concordare un nuovo equilibrio tra vita privata e vita lavorativa. Questo obiettivo è invece raggiungibile se si delega correttamente il #gruppo e se lo si considera interlocutore primario. Gli individui che fanno parte del gruppo di lavoro performano meglio quando raggiungono insieme decisioni condivise. Smart working significa ragionare su nuove forme di collaborazione e comunicazione da un punto di vista umano, prima che digitale. La coesione del gruppo offre equilibrio organizzativo in funzione degli obiettivi, risponde a indicatori di performance (KPI) e affronta in modo corretto i nuovi processi di business (ProcessMining), le opportunità della #TrasformazioneDigitale.
Smart working addio nel settore privato, da oggi stop anche per genitori di under 14 e fragili
rainews.it
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Qual è il senso del #lavoro per gli italiani? Per molto tempo il lavoro è stato il perno della vita delle persone, una misura del proprio successo e un riferimento per l’identità stessa dell’individuo. Negli ultimi anni la tendenza si è invertita: quasi 9 persone su 10 sostengono che è un errore fare del lavoro il centro della propria vita e ben il 67,7% degli occupati vorrebbe ridurre il tempo dedicato al lavoro. L’approccio è cambiato profondamente: un lavoratore su 2 afferma che il lavoro oggi influenza di meno la vita privata rispetto al passato. Infatti, la gerarchia dei valori sociali che si va strutturando mette al centro il tempo libero, quello da dedicare agli altri aspetti della vita e che gli occupati tendono a preservare e se possibile ampliare. Il valore attribuito a questo tempo è sempre più alto, tanto che il 72,7% degli occupati intervistati lavorerebbe un’ora in più solo in cambio di una retribuzione maggiore di quella ordinaria e di quella richiesta in passato. La nuova gerarchia in essere e la conseguente minor attrattività del lavoro nella società attuale si aggiungono alle sfide che le aziende dovranno affrontare per risultare attrattive agli occhi dei lavoratori e per trattenere le professionalità al loro interno. Puoi leggere il VII Rapporto Censis-Eudaimon al link https://lnkd.in/dmrRZU7K Segui il nostro profilo e l’hashtag #FormaTemp per gli aggiornamenti. Assolavoro | ASSOSOMM | #felsacisl | NIdiL CGIL Nazionale | UILTemp
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📰 Quanto conta oggi il benessere sul lavoro per i dipendenti? Su quali aspetti dovrebbero investire le aziende? #LinkedInNotizie Grazie a Alessio Foderi per avermi sottoposto il tema del benessere in azienda e, di conseguenza, anche la talent attraction. 📉 Come evidenzia la ricerca dell’Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano, in Italia più della metà (64%) delle aziende offre servizi a supporto del benessere psico-fisico e relazionale dei propri collaboratori, eppure meno di un lavoratore su dieci (9%) sta davvero bene sul posto di lavoro. Perché? ⚖️ Quello che rilevo è che è venuto a rompersi l'equilibrio che richiede la #teoriadelloscambio: "un individuo rimane in una relazione fino a quando il prezzo pagato per stare in quella relazione è inferiore ai benefici che ne trae; altrimenti ne esce". 🪓 Questo equilibrio si stava logorando da anni e il periodo della pandemia, con le restrizioni e con l'instaurarsi di relazionarsi in maniere fino ad allora sconosciute, lo ha definitivamente reciso. 🌊 Fino a ieri un lavoratore pagava il prezzo di fare un lavoro che non gli piaceva o non gli dava soddisfazione (io direi che non lo metteva in uno stato di #flow), di dimostrare "senso di appartenenza" al datore di lavoro accettando maggiori responsabilità o dedicando tempo straordinario al lavoro e in cambio otteneva uno stipendio che gli permetteva, guardando la #piramidediMaslow, di soddisfare almeno i suoi bisogni primari e di sicurezza (in parole povere, ci pagava le bollette, gli hobby e metteva qualche risparmio da parte). E non solo: gli permetteva di avere sicurezza e stabilità perché difficilmente veniva licenziato o trasferito; l'azienda non aveva necessità di delocalizzare o cambiare settore, mercato, Paese, tecnologie. Quindi poteva mettere radici, acquistare una casa, metter su famiglia, non doversi preoccupare della sopravvivenza né della sussistenza. E' evidente che i benefici erano superiori ai costi. 🌍 Oggi quello che il World Economic Forum ci testimonia è che una competenza ha una durabilità media di circa 1,5 anni; che l'obsolescenza produttiva media è di 4 anni; che il 65% dei bambini che frequenta le scuole elementari farà lavori che oggi non esistono ancora; che il 44% dei lavoratori avrà necessità di #upskilling o #reskilling nei prossimi 2 anni. 🧬 Quei benefici che mantenevano in essere l'equilibrio con il prezzo pagato dal collaboratore di un'azienda semplicemente non ci sono più. Non è cattiveria: è evoluzione; è tecnologia; è progresso. 🩹 Il disagio, il malessere, la sensazione di "mancanza della terra sotti i piedi" che hanno le persone non si cura con i benefit aziendali, ma costruendo un nuovo equilibrio sia lato prezzo che lato beneficio. 💎 E su questo personalmente avrei delle strategie da attuare... ma qui mi sono finiti i caratteri a disposizione per scrivere 😄
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La salute mentale dei lavoratori è un pilastro fondamentale per il successo di ogni azienda moderna ‼️ Le statistiche lo confermano. Le risorse aziendali più apprezzate dalle persone non sono semplici benefit, ma strumenti essenziali che incidono direttamente sul loro benessere e sulla qualità della loro vita lavorativa. Ferie retribuite, consulenza psicologica, supporto dalla leadership e giorni liberi da riunioni sono tutti elementi che dimostrano come le organizzazioni stiano finalmente riconoscendo l’importanza di creare un ambiente di lavoro sano e sostenibile. Ma c'è un altro aspetto cruciale che merita attenzione: l'autonomia 🎯. Offrire ai team la libertà di gestire il proprio lavoro e le proprie responsabilità è un potente incentivo per la salute mentale. 👇🏼 L'autonomia non solo permette alle persone di organizzarsi secondo le proprie esigenze ma contribuisce a ridurre lo stress e a incrementare la motivazione e la produttività. In un contesto lavorativo che cambia rapidamente, le aziende devono andare oltre le politiche superficiali, creando un sistema integrato di supporto che includa non solo ferie e consulenze, ma anche un approccio culturale che favorisca la leadership condivisa e la responsabilità personale. Il futuro del lavoro non è solo digitale, ma soprattutto umano ❤️. Investire nella salute mentale significa creare un ambiente in cui i lavoratori possono sentirsi supportati, autonomi e valorizzati, in modo da dare il meglio di sé in ogni situazione. Io, nel mio piccolo, cerco di farlo ogni giorno. E tu cosa fai per valorizzare e promuovere il benessere delle persone che lavorano con te❓ #salute #benesserealavoro #autonomia #betterworkplaces #lavoro
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❗️ Secondo una ricerca del 2023 di Assirm il 55% dei lavoratori preferisce guadagnare meno, ma avere un giorno libero in più. L'esperimento nelle filiali 👉 La scelta della giornata libera è negoziata fra il dipendente e il responsabile, conciliando esigenze organizzative e personali con l’aiuto dell’headquarter cercando di venire incontro alle esigenze dei lavoratori. 👉 Sono stati tenuti sotto controllo i dati percettivi di soddisfazione ed economici. ❗️ Nonostante i dipendenti lavorino il 20% in meno, l’azienda non spende di più, non ha dovuto assumere più dipendenti, perché le persone hanno organizzato meglio il lavoro. 👉 Questi dati derivano da interventi specifici attuati in modo complementare alla riduzione dell’orario di lavoro. 👉 Sono state riprogettate le mansioni e l’organizzazione del lavoro con un minor grado di specializzazione, in modo che i dipendenti fossero più intercambiabili. 👉 Differenza fra uomini e donne. Se durante il giorno libero hai fatto attività di svago, quando torni al lavoro ti senti carico e riposato. Se hai dedicato il giorno libero a occuparti della dei familiari, non sempre il risultato è lo stesso. La maggior parte dei caregiver è donna. 👉 Lo smart working, la settimana corta e tutte le altre forme di lavoro flessibile non funzionano per qualsiasi settore, ma devono adattarsi al contesto aziendale. A garantire il successo non è la formula innovativa in sé, ma l’impegno a identificare meccanismi di generazione di valore per le persone. Questi meccanismi sono di molti tipi e non sempre attengono al tempo di lavoro. ❗️ I responsabili delle risorse umane devono comprendere i bisogni e gestire numerosi strumenti adattandoli ai diversi contesti. E non bisogna immaginare risposte stereotipate. 👉 Un elemento che rende soddisfatto il dipendente è la crescita professionale e personale: più è abituata a formarsi, meglio reagisce ai cambiamenti. Questo le permette di adattarsi più velocemente
Al lavoro solo quattro giorni a settimana: l'esperimento italiano di Magister Group è stato un successo
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NONFORBES Under30 - Business & Partnership Manager @ MUFFIN | CEO @ RoundCapital - Investor Hub | Lending / Equity Crowdfunding Expert | Business Development | #HackingCovid19 | Finanziamenti alle Imprese | Origination
7 mesiQuali sono le fasce d’età di cui parla lo studio? Che si intende con lavoratori “anziani”?