[Purple Pills - Employment and Labor] 🔎 Il divario salariale di genere è un tema centrale, in Italia e in Europa, che influenza la qualità della vita e le opportunità economiche delle donne nella società e nel mondo del lavoro. Quali norme ha introdotto l'Unione europea e come si sta muovendo l'Italia? Lo spiega il nostro partner Luca De Menech, insieme a Martino Ruggiero 👇 💠 L'Unione europea ha stabilito come obiettivo prioritario la parità retributiva per lavoro di pari valore tra uomini e donne, promuovendo misure concrete per migliorare la trasparenza salariale e rafforzare il diritto alla parità retributiva. 💠 Nonostante i progressi compiuti, il divario salariale di genere nell'Unione europea rimane significativo, con una media del 13%. Questo dato varia notevolmente tra i Paesi, con picchi oltre il 15% in nazioni come Estonia e Germania, mentre è molto ridotto in Romania e Slovenia. L'Italia si colloca in una posizione intermedia, con un divario del 5%, che sale al 12% per i ruoli apicali. 💠 La Direttiva 2023/970 del Parlamento europeo rafforza il principio di parità retributiva, imponendo misure tra cui il divieto del segreto salariale, l'accesso facilitato alla giustizia per violazioni della parità retributiva e l'obbligo per i datori di lavoro di fornire rapporti dettagliati sulle retribuzioni, inclusi gli elementi variabili. 💠 L'Italia è considerata virtuosa nell'affrontare il gender pay gap, con leggi e iniziative in atto dal 2006. Si allinea agli obiettivi dell'Agenda Onu 2030 e della Direttiva, promuovendo l'eliminazione della violenza contro le donne, il riconoscimento del lavoro domestico non retribuito e l'accesso alla salute sessuale e riproduttiva. Le normative italiane includono misure per conciliare esigenze di cura, vita e lavoro, con un forte focus sulla parità di genere. Il recepimento della Direttiva 2023/970 sarà un ulteriore passo in avanti per l’uguaglianza salariale in Italia. 💡 Continuate a seguirci per i prossimi approfondimenti! #DentonsItalia #GenderPayGap #AgendaOnu2030 #direttiva #employment #labor #UE
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📅 15 novembre 2024: European Equal Pay Day L'Europa ha ricordato quanto sia ancora urgente colmare il divario retributivo di genere, che oggi si attesta al 13%. Questo significa che, in media, le donne guadagnano meno rispetto agli uomini, lavorando "gratis" da questa data fino a fine anno. 💼💔 L'Unione Europea ha ribadito il suo impegno con iniziative come: 🔹 La Strategia per l’uguaglianza di genere 2020-2025 🔹 La Direttiva sui salari minimi adeguati 🔹 La Strategia Europea per l’assistenza 👩💼 L'obiettivo? Servizi migliori, più inclusione e salari equi per tutte e tutti. La parità salariale non è solo giusta, è fondamentale per una società più forte e coesa! 💪🌍 E tu, cosa pensi sia ancora necessario fare per chiudere questo gap? #EqualPayDay #ParitàSalariale #GenderEquality #UE
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Quest'anno, oggi, 15 novembre, la Commissione Europea celebra l'Equal Pay Day, una giornata dedicata alla sensibilizzazione sulla disuguaglianza retributiva tra uomini e donne in Europa. Questa data, che cambia ogni anno in funzione dei dati rilevati, simboleggia il momento in cui le donne, in base alla media salariale annuale, smettono di essere remunerate rispetto ai colleghi maschi, lavorando quindi gratuitamente fino alla fine dell’anno. La data varia ogni anno, riflettendo gli aggiornamenti sul divario salariale di genere nell'Unione Europea. Questo divario è particolarmente marcato nel settore del tempo libero, come nelle catene alberghiere, casinò e nell’industria dell’intrattenimento, dove il gender pay gap rappresenta un ostacolo significativo, nonostante una forza lavoro equamente distribuita tra uomini e donne. Una celebrazione come quella di oggi non dovrebbe neanche esistere in un contesto sociale ideale, dove le differenze di genere, economiche e non, dovrebbero essere annientate. Tuttavia, la persistente disparità salariale tra uomini e donne, con una differenza media del 12,7%, dimostra che il principio di parità non è ancora una realtà. Questo nonostante il Trattato di Roma del 1957 avesse sancito la parità di retribuzione di genere come uno dei principi fondanti dell'Unione Europea. #genderpaygap #equalpayday #women #donne #paritàdigenere #paritàstipendiale #uguaglianza #uguaglianzaretributiva
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💰 Il Gender Pay Gap è ancora presente nel mondo del lavoro: in Europa le donne guadagnano mediamente il 13% in meno degli uomini, pur ricoprendo la stessa mansione. Questo divario salariale, alimentato da discriminazioni e stereotipi di genere, deve essere affrontato attraverso azioni concrete. ➡️ Per questo il Parlamento e il Consiglio dell'Unione Europea hanno adottato un provvedimento che mira a promuovere la parità di retribuzione tra uomini e donne e che entrerà in vigore a giugno 2026. Scopri di più nell’articolo: https://lnkd.in/d-99VFBH #GenderPayGap #GenderGap #DivarioSalariale #Lavoro
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GENDER PAY GAP. Il 18 settembre, è stata celebrata la Giornata internazionale della parità retributiva, istituita dall’Onu nel 2019 per sensibilizzare il mondo sul tema del gender pay gap. L’obiettivo dell’istituzione di questa giornata è mettere in luce le disuguaglianze salariali tra uomini e donne, promuovendo politiche che mirino al raggiungimento della parità retributiva nel mondo del lavoro. L'art. 28 D.Lgs. n. 198/2006 (cd. Codice delle pari opportunità) prevede il divieto di discriminazione retributiva tra uomini e donne. La parità retributiva è uno degli obiettivi della Direttiva (UE) 2023/970 del 10 maggio 2023, che deve essere recepita dagli Stati membri entro il 7 giugno 2026. La Direttiva è “volta a rafforzare l'applicazione del principio della parità di retribuzione tra uomini e donne per uno stesso lavoro, o per un lavoro di pari valore attraverso la trasparenza retributiva e i relativi meccanismi di applicazione”. La sua applicazione potrebbe comportare sostanziali cambiamenti normativi, con nuovi obblighi per le aziende circa trasparenza delle retribuzioni, modalità di determinazione dei salari e conoscenza del sistema retributivo aziendale.
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Oggi, in occasione dell’Equal Pay Day, vogliamo mettere in luce un tema fondamentale: la disparità salariale di genere in Europa. Questa giornata simbolica segna il momento in cui le donne, a parità di condizioni, iniziano a lavorare ''gratuitamente" fino alla fine dell’anno, a causa del divario retributivo rispetto agli uomini. I dati più recenti mostrano che, in media, le donne europee guadagnano il 12,7% in meno all’ora rispetto agli uomini. Tuttavia, la situazione varia notevolmente tra i Paesi. In Italia, la differenza di paga oraria tra uomini e donne è tra le più basse d’Europa, inferiore al 5%. Considerando però il reddito annuale complessivo, che include il tasso di occupazione e le ore lavorative, il divario sale al 43%, posizionando l’Italia al quarto posto tra i Paesi con le maggiori disparità. Oltre al divario retributivo, le donne in Europa affrontano una partecipazione inferiore al mercato del lavoro: solo il 67,7% delle donne è occupato, contro il 78,5% degli uomini. Questa disuguaglianza si manifesta anche in altre aree: - Accesso limitato a posizioni di leadership e a settori ad alta retribuzione. - Maggior carico di lavoro domestico e di cura, che limita le opportunità di carriera. - Bias di genere persistenti che influenzano assunzioni, promozioni e salari. Per affrontare questa sfida, il Consiglio dell’Unione Europea ha introdotto, il 24 aprile 2023, nuove norme sulla trasparenza salariale. Queste regole richiedono ai datori di lavoro di fornire informazioni chiare sulle retribuzioni, con l’obiettivo di combattere la discriminazione di genere. Nonostante questi passi avanti, la disparità salariale di genere rimane un problema rilevante. L’Equal Pay Day ci ricorda quanto sia cruciale eliminare questo divario attraverso politiche trasparenti, interventi mirati e la promozione di una cultura inclusiva, in cui merito e talento siano i veri criteri di valorizzazione professionale. OMTRA ha eliminato la disparità salariale di genere al proprio interno, conseguendo la certificazione di "Parità di Genere UNI PdR/125:2022". Continuiamo il nostro impegno supportando i clienti in percorsi mirati a promuovere questo aspetto così importante.
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In Italia, il gender pay gap persiste nonostante gli sforzi per ridurlo. Secondo l’ISTAT, le donne guadagnano in media il 15% in meno degli uomini. Questo divario retributivo di genere è presente in tutti gli Stati membri dell’Unione europea, ma varia da Paese a Paese e purtroppo risulta essere un fenomeno di dimensione mondiale. E' di questi giorni la notizia che in Australia gli ultimi dati mostrano una differenza salariale del 21,7% (leggi l'articolo del Guardian a questo proposito https://lnkd.in/gA2deexD). E' fondamentale continuare a sensibilizzare sul tema ma ancora più cruciale agire sulla cultura delle organizzazioni per ridurre questo divario: contattaci per trovare insieme il percorso più adatto alle tue esigenze. #womenempowerment | #leadership | #genderequality | #paygap | #culturechange | #LiberatingHumanPotential
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Il 15 novembre si celebra l’European Equal Pay Day, per puntare il focus sulla disparità salariale di genere. Secondo i dati Eurostat 2022, per ogni euro guadagnato da un uomo, le colleghe donne guadagnano 87 centesimi. Com’è possibile? Tra le ragioni c’è il mancato riconoscimento del peso del lavoro domestico e di cura, che spesso grava soprattutto sulla popolazione femminile. Approfondisci sul nostro sito 👇 https://lnkd.in/dp_J7gaq #europeanequalpayday #decentwork
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Il gender pay gap è una delle sfide più urgenti che le aziende e le istituzioni devono affrontare per garantire una società più equa e inclusiva. In vista della Direttiva UE 2023/970, quali sono le migliori strategie che un’azienda può adottare per garantire trasparenza salariale? Scopri cosa è emerso nel tavolo di lavoro guidato da Federico Ferri, Senior Partner di JobPricing, con la partecipazione di Adeniran Adeboye, Annalisa Bertei, Alice Casini, Laura Celli, Giovanna Ingrisano, Irene Leoni, Nicole Masini, Raffaele Ricciardi, Emanuele Sartori, Giuseppe Sghirlanzoni e Francesco Tanca 👉 https://lnkd.in/dnZW8qKY
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🌍 International Equal Pay Day - 18 settembre 📅 Oggi celebriamo la Giornata Internazionale per la Parità Salariale, istituita dalle Nazioni Unite nel 2019 per combattere il divario retributivo di genere! 💪⚖️ 🎯 Quali sono gli obiettivi di questa giornata? 🔹 Sensibilizzazione: Accendiamo i riflettori sulle disparità salariali tra uomini e donne, spingendo governi, aziende e individui ad agire. 🔹 Promozione dell'uguaglianza: Più trasparenza nei salari, migliori condizioni di lavoro e leggi più rigide contro la discriminazione salariale. 🔹 Sviluppo di soluzioni: Dibattiti, formazione e programmi per colmare il gap retributivo sono essenziali per un cambiamento duraturo. 🗣️🚀 📊 Le donne guadagnano in media il 20% in meno rispetto agli uomini a livello globale. Questa ingiustizia è causata da discriminazione, segregazione occupazionale e carichi familiari sproporzionati. ❌👩💼👨💼 💡 La parità salariale è una questione di giustizia sociale e ha effetti positivi sull'economia: ridurre il divario significa più produttività e benessere per tuttə! 💸✨ #EqualPayDay #ParitàSalariale #GenderEquality #StopDiscrimination #EmpowerWomen
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𝐺𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟 𝑃𝑎𝑦 𝐺𝑎𝑝 𝑖𝑛 𝐼𝑡𝑎𝑙𝑖𝑎: 𝑈𝑛 𝑃𝑎𝑠𝑠𝑜 𝐴𝑣𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑉𝑒𝑟𝑠𝑜 𝑙𝑎 𝑃𝑎𝑟𝑖𝑡𝑎̀ 𝑆𝑎𝑙𝑎𝑟𝑖𝑎𝑙𝑒 In Italia, il gender pay gap continua a rappresentare una sfida significativa nel settore HR. Recenti dati mostrano che la differenza salariale tra uomini e donne varia notevolmente a seconda del ruolo, con una differenza annua che va dai 3.000 ai 13.000 euro a sfavore delle donne. Questo divario è particolarmente pronunciato tra gli operai e meno evidente tra i dirigenti, anche se persiste un generale soffitto di cristallo che limita l'accesso delle donne ai ruoli apicali. La pandemia ha avuto un impatto negativo sul gender pay gap, che si era ridotto tra il 2017 e il 2019 ma è poi aumentato nuovamente durante la crisi sanitaria. Attualmente, il divario salariale medio si attesta intorno al 10%. In risposta a questa situazione, l'Italia ha introdotto nuove misure legislative per promuovere la parità salariale. La legge sulla parità dei sessi cerca di allineare il Paese agli standard europei, mirando a ridurre le disuguaglianze e promuovere una maggiore inclusione e uguaglianza nelle retribuzioni. La consapevolezza dell'importanza delle politiche di diversity, equity e inclusion (DEI) sta crescendo tra le aziende italiane. Più del 60% delle imprese ha già implementato o sta considerando di adottare politiche di DEI, con un focus particolare sulle questioni di genere, età e disabilità. Questi sforzi sono essenziali per creare un ambiente di lavoro più equo e inclusivo, in grado di attrarre e trattenere talenti diversificati. 🔍 Fonte: Quotidiano Nazionale Network 💬 Cosa ne pensate di queste iniziative per la parità salariale? Condividete le vostre esperienze e opinioni nei commenti... vi leggo! 😊 #GenderPayGap #HRTrends #EqualPay #SalaryTransparency #WomenInTheWorkplace #EmpowerWomen #EqualOpportunities #DEIInitiatives #TalentRetention #GenderEquality #Inclusion #Diversity #Italy #HRInnovations
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