Dall'inizio del 2024 fino allo scorso 8 Novembre, secondo i dati dell'Osservatorio Nazionale Femminicidi Lesbicidi Transcidi (FLT) di Non Una Di Meno, sono 104 i casi di morte indotta da violenza di genere in Italia, di cui: • 87 Femminicidi accertati; • 7 suicidi causati da violenza di genere (5 donne, 1 uomo trans, 1 uomo cis); • 10 casi ancora in fase di accertamento. Tra i femminicidi accertati, in 42 casi l'omicida era il partner, in 12 l'ex-partner. Dieci femminicidi sono avvenuti nonostante le denunce e le segnalazioni avvenute nei mesi precedenti alla violenza. Infine, i figli minori che hanno assistito all'omicidio della madre sono in 9, tra i 43 rimasti orfani. Il femminicidio non nasce da un gesto isolato, ma è l'esito di una lunga serie di atteggiamenti, pregiudizi e violenze, che vanno smantellati a partire dalle nostre parole e azioni quotidiane. Anche per questo Digital One si impegna ogni giorno a costruire un ambiente di lavoro in cui la parità di genere è un valore fondamentale, promuovendo il rispetto e l’inclusione in ogni sua forma. Lo facciamo attraverso politiche aziendali inclusive, iniziative di sensibilizzazione e percorsi di crescita che valorizzano equamente ogni talento, senza distinzioni di genere. #digitalone #giornatainternazionale #donne #femminicidio
Post di Digital One
Altri post rilevanti
-
💔 𝟮𝟱 𝗻𝗼𝘃𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 - 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗜𝗻𝘁𝗲𝗿𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹'𝗘𝗹𝗶𝗺𝗶𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗩𝗶𝗼𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗹𝗲 𝗗𝗼𝗻𝗻𝗲 𝟓 𝐟𝐞𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐜𝐢𝐝𝐢 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐞𝐥 𝟐𝟎𝟐𝟒, 𝟗𝟔 𝐢𝐧 𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚. Dietro questi numeri ci sono vite spezzate e famiglie distrutte. La violenza contro le #donne è una ferita sociale, e non si tratta solo di aggressioni fisiche: le molestie, verbali e non, sono un’altra forma di violenza che troppe lavoratrici subiscono ogni giorno. 🔴 𝑉𝑖 𝑑𝑎̀ 𝑓𝑎𝑠𝑡𝑖𝑑𝑖𝑜 𝑙𝑒𝑔𝑔𝑒𝑟𝑒 𝑓𝑟𝑎𝑠𝑖 𝑠𝑒𝑠𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒 𝑒 𝑑𝑒𝑛𝑖𝑔𝑟𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖𝑒? 𝐴𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑎 𝑛𝑜𝑖. Ma sono proprio queste le parole che molte donne si sentono rivolgere sul posto di lavoro, mentre cercano solo di svolgere il proprio mestiere. La vergogna non è riportare parole volgari. La vergogna è dirle e pensarle. Per questo oggi vogliamo dare fastidio, fare rumore, e denunciare tutte le forme di violenza e molestia, in ogni contesto. CGIL, CISL e UIL Marche si impegnano ogni giorno per prevenire e contrastare la violenza di genere, promuovendo la parità, l’educazione al rispetto, e il lavoro stabile come strumento di autodeterminazione per le donne. Hai bisogno di aiuto? Chiama il 1522, il numero antiviolenza e stalking: gratuito, anonimo e attivo 24/7. Non solo il 25 novembre, ma 365 giorni l’anno. #25Novembre #NoAllaViolenzaSulleDonne #StopMolestie #StopFemminicidi #ParitàDiGenere
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
I dati sono allarmanti. Ogni anno il femminicidio continua a colpire, con numeri che non si fermano. Le 99 donne uccise nel 2024 sono solo la parte visibile di una violenza di genere che colpisce anche tante altre donne, che sopravvivono con cicatrici fisiche e psicologiche. È essenziale che tutti ci assumiamo la responsabilità di agire. Educazione, sensibilizzazione e informazione sono strumenti fondamentali per prevenire questa violenza. Famiglie, scuole, istituzioni, luoghi di lavoro e media devono collaborare per cambiare una cultura che alimenta l'odio di genere, insegnando il rispetto, la parità e l’empatia fin da piccoli. Dobbiamo intervenire prima che la violenza esploda, creando spazi sicuri, offrendo supporto concreto e leggi più forti. #stopviolenceagainstwomen #25novembre https://lnkd.in/dAPMm6Pq
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
La violenza fisica, sessuale, psicologica ed economica che milioni di donne in tutto il mondo subiscono quotidianamente è una grave violazione dei diritti umani che affonda le sue radici in una cultura patriarcale che per secoli ha relegato la donna a un ruolo subalterno alla volontà e al dominio maschile. Siamo consapevoli del fatto che essere professionisti della relazione d’aiuto non ci mette al riparo da stereotipi e pregiudizi ed è per questo che manteniamo alta la nostra attenzione su una costante crescita personale e professionale, con l’obiettivo di arginare la possibilità di contribuire in modo inconsapevole ad alimentare le disuguaglianze. Leggi il nostro approfondimento ⤵️ https://lnkd.in/dNkagUWh #25novembre #violenzadigenere
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Nemico immaginario?!?!!?!? 👨🏫 Come formatrice, mi sento in dovere di criticare l'articolo di Maurizio Assalto che riduce la correlazione tra patriarcato e violenza di genere femminile ad una mera casualità di forza fisica e/o di contesto personale. 🔍 Il patriarcato non è solo una questione di "maschi alfa sopraffattori", ma un sistema di valori che storicamente ha promosso la subordinazione delle donne, normalizzando la violenza contro di loro. Ignorare questo legame significa fraintendere le radici profonde della violenza di genere. 📊 Secondo l'ISTAT, il 31,5% delle donne in Italia ha subito violenza fisica o sessuale, spesso da partner o ex partner. Ridurre questo dato alla "debolezza" individuale è una visione miope e pericolosa. 🔗 La violenza di genere è un problema strutturale, e non riconoscerlo impedisce di affrontarlo efficacemente. 🤝 La peer education e i feedback sono cruciali per promuovere un cambiamento culturale. È necessario educare alla parità di genere, insegnare il rispetto reciproco e combattere gli stereotipi di genere fin dall'infanzia. #ViolenzaDiGenere #Patriarcato #Educazione #Formazione #ParitàDiGenere #Feedback #PeerEducation
Il fantasma del patriarcato e la guerra ideologica che non fermerà i femminicidi - Linkiesta.it
https://www.linkiesta.it
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Il #25novembre è la giornata dedicata alla lotta contro la violenza sulle #donne. Come possiamo contribuire a combattere questo fenomeno nel nostro ruolo di ente formativo? Un primo passo è sensibilizzare le persone che ci circondano, aiutandole a comprendere l’urgenza di un cambiamento culturale necessario per prevenire la violenza di genere e promuovere il rispetto reciproco. Secondo l’ultimo report Istat (luglio 2024), oltre 2,3 milioni di persone in Italia (81,6% donne) tra i 15 e i 70 anni hanno subito molestie sul lavoro nel corso della loro vita. Particolarmente colpite sono le donne più giovani (15-24 anni), con un’incidenza del 21,2%, rispetto al 4,8% dei coetanei maschi. Questi dati sottolineano quanto sia cruciale adottare politiche e attività di sensibilizzazione mirate per garantire ambienti di lavoro sicuri, inclusivi e rispettosi. In AxL Formazione, siamo già attivamente impegnati nella promozione della consapevolezza su questo tema attraverso diverse iniziative: Formazione e sensibilizzazione: di recente il nostro team ha partecipato a un webinar specifico dedicato alla violenza e alle molestie di genere sul lavoro. Certificazione UNI/PdR 125:2022: questa certificazione per la Parità di Genere conferma il nostro impegno nell’attuare pratiche che valorizzano le competenze e le caratteristiche personali di ogni collaboratore e collaboratrice. Politiche di flessibilità: abbiamo implementato soluzioni che rispondono concretamente alle esigenze delle donne, favorendo un equilibrio tra vita privata e professionale. Siamo consapevoli che contrastare la violenza di genere richiede un impegno continuo e collettivo. Il nostro obiettivo è costruire un futuro più inclusivo, dove il rispetto, la sicurezza e l’uguaglianza siano i pilastri di ogni ambiente lavorativo.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Si deve partire dalla famiglia, i genitori devono educare i figli al rispetto e all'accettazione degli altri, all'obbligo di difendere e combattere per la libertà, propria ed altrui. La scuola deve confermare e fortificare questi principi, con esempi concreti, parlare di questi problemi serve 💟
Avvocata, Speaker, Consulente. Mi piace l’equità in ogni sua forma. Progetto, insegno, percorsi di ESG per rendere le Aziende luoghi dove si sta meglio e al riparo da rischi reputazionali o contenziosi legali.
A un anno dall'omicidio di Giulia Cecchettin, il copione è quello di sempre. I numeri sono quelli di sempre: ogni tre giorni, una donna viene uccisa. Le dichiarazioni indignate sono quelle di sempre. Ciò che si fa è quello di sempre: niente. Ricordate? Il Governo aveva promesso un piano, già di per sé debolissimo perché facoltativo, extracurriculare e col consenso dei genitori, per prevenire la violenza maschile sulle ragazze e sulle donne: "Educare alle relazioni", così lo avevano chiamato. Di quel piano non è rimasta alcuna traccia. Il Fonags, ossia il forum delle associazioni di genitori che avrebbe dovuto coordinare il progetto, a un anno di distanza non è stato mai convocato. Eppure, come evidenziano i dati del report della Fondazione Libellula, è proprio lì, nelle scuole, che si dovrebbe intervenire. Per 1 adolescente su 5, non è considerata violenza toccare o baciare una persona senza il suo consenso. Per 1 adolescente 4, non è violenza raccontare dettagli intimi della o della partner senza il suo consenso. Per un terzo del campione, non è violenza dire al o alla partner quali vestiti può indossare e quali no, impedire di accettare nuove amicizie online e chiedere di geolocalizzarsi. E questi, purtroppo, sono solo alcuni dei dati raccolti. Insieme a Bulgaria, Cipro, Lituania, Polonia e Romania, l’Italia è uno degli ultimi Stati membri nell’Unione europea in cui l’educazione affettiva e sessuale non è obbligatoria o presente nelle scuole.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Oggi, 25 novembre, celebriamo la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Nonostante le numerose iniziative di sensibilizzazione, i dati restano allarmanti: 🔺 nel 2024 il 40% delle donne dichiara di aver subito contatti fisici indesiderati sul posto di lavoro 🔺 quasi 7 donne su 10 sentono allusioni e commenti rispetto alle conseguenze negative della maternità per un’azienda Questi numeri non sono solo statistiche, ma storie di ingiustizie, pregiudizi e sofferenze che non possiamo ignorare. La violenza di genere non è sempre evidente: può nascondersi in comportamenti quotidiani, nelle disparità salariali, nel mobbing o nella mancanza di rispetto per la dignità altrui. Cosa possiamo fare? Tutti possiamo contribuire a rendere gli ambienti lavorativi più sicuri e inclusivi. È fondamentale educarci e sensibilizzare chi ci circonda, sostenere chi denuncia, e agire per eliminare i pregiudizi che alimentano la discriminazione. In MatchGuru crediamo nel valore di ambienti di lavoro rispettosi e paritari, e ci impegniamo, provando a promuovere pratiche che supportino le persone in ogni fase della loro carriera, senza discriminazioni di nessun tipo. E tu, cosa fai nel tuo quotidiano per dire #NoAllaViolenza? Condividi con noi e aiutaci a diffondere consapevolezza. Se ti trovi in una situazione di pericolo, non esitare a chiedere aiuto: chiama il numero antiviolenza 1522. Non sei sola. ❤️
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
𝗢𝗴𝗻𝗶 𝟭𝟬 𝗺𝗶𝗻𝘂𝘁𝗶 𝘂𝗻𝗮 𝗱𝗼𝗻𝗻𝗮 𝘃𝗶𝗲𝗻𝗲 𝘂𝗰𝗰𝗶𝘀𝗮. #𝗡𝗼𝗘𝘅𝗰𝘂𝘀𝗲 #25novembre UNITI per porre fine alla violenza contro le donne 👠 Lo sapevate? ❌A livello globale, si stima che 736 milioni di donne abbiano subito violenza fisica e/o sessuale. Le ragazze sono particolarmente a rischio di violenza: 1 ragazza adolescente su 4 subisce abusi da parte dei propri partner. ❌Dal 16% al 58% delle donne in tutto il mondo subisce violenza di genere facilitata dalla tecnologia. La Generazione Z e i Millennial sono i più colpiti. ❌Il 70% delle donne coinvolte in conflitti, guerre e crisi umanitarie subisce violenza di genere. ❌A livello mondiale, le mutilazioni genitali femminili sono aumentate del 15% rispetto ai dati di otto anni fa. Un numero che può salvare una vita❗ 𝟭𝟱𝟮𝟮 𝗲̀ 𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼 𝟮𝟰 𝗼𝗿𝗲 𝘀𝘂 𝟮𝟰, 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗲𝗱 𝗲̀ 𝗮𝗰𝗰𝗲𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗼 𝘁𝗲𝗿𝗿𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶𝗼 𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗴𝗿𝗮𝘁𝘂𝗶𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 Altre info leggi la news: https://lnkd.in/e7xSxV5f #25novembregiornatamondialecontrolaviolenzasulledonne #violenza #donne #violenzasulledonne #1522 #uominiviolenti #violenzadigenere
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Oggi, più che mai, è il momento di fermarci a riflettere. Ogni anno, milioni di donne subiscono violenze fisiche, psicologiche ed economiche. Solo in Italia, i dati ISTAT riportano che il 31,5% delle donne ha subito una qualche forma di violenza nel corso della vita. Ma dietro queste cifre, ci sono storie di dolore, silenzi, e troppo spesso indifferenza. Viviamo in un periodo storico in cui si parla sempre più di empowerment e diritti, ma le cronache quotidiane ci ricordano che la strada verso una vera parità di genere è ancora lunga. Le violenze domestiche sono aumentate durante la pandemia e il fenomeno del femminicidio continua a rappresentare una piaga sociale devastante. Non possiamo restare a guardare: non giriamoci dall’altra parte, impariamo a riconoscere i segnali, dal parlare apertamente del problema. La lotta contro la violenza sulle donne è un impegno che ci riguarda tutti. ⚖️ Sensibilizziamo, condividiamo informazioni e risorse utili, educando bambini, ragazzi e futuri uomini sul rispetto, sull'amore vero e sul tema della violenza di genere. 🗣️ Ascoltiamo e crediamo alle vittime: il supporto inizia con l’ascolto; credere e dare voce alle donne è il primo passo per rompere il ciclo della violenza. 🤝 Sosteniamo le associazioni locali: organizzazioni e centri antiviolenza sono un rifugio sicuro per molte donne. Sosteniamoli con donazioni o volontariato. 📞 Se hai bisogno di aiuto o conosci qualcuno che ne ha bisogno, il numero antiviolenza e stalking 1522 è attivo 24/7. Non sei sola. #giornatainternazionalecontrolaviolenzasulledonne
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Violenza di genere veicolata dai social L'uso dei social e la violenza sulle donne l'ISTAT definisce un sistema integrato per monitorare i dati attraverso un approccio multi-fonte. La violenza contro le donne è un problema persistente che colpisce la nostra società. L'Istat ha definito un sistema integrato volto a monitorare i dati sulla violenza contro le donne utilizzando un approccio multi-fonte. Al fine di aggiungere nuove e alternative fonti di informazione statistica, l'Istat ha iniziato a esplorare nuove frontiere di ricerca con lo scopo di migliorare la metodologia di analisi statistica utilizzando i Big Data. In particolare, è stato promosso un progetto di analisi che utilizza i social media, in linea con i recenti framework di web-intelligence del Sistema Statistico Europeo (ESS-net). È stata così prodotta un'analisi del sentiment, utilizzando i messaggi da Twitter-X, Instagram e Facebook (pagine pubbliche) e delle rassegne stampa online per capire come sono rappresentati la violenza di genere e gli stereotipi di genere. Inoltre, lo studio ha sperimentato anche metodi innovativi volti a catturare nuove forme di violenza di genere e le sue evoluzioni attraverso i social media, al fine di monitorarne le diverse forme digitali, come la cyber-violenza e il cyber-bullismo. https://lnkd.in/dNtts97p
Stereotipi e utilizzo dei social
https://www.istat.it
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi