In Europa stiamo "guidando" la regolamentazione digitale globale... 🤡
Ho cercato di districarmi e farmi un minimo di cultura sugli impatti del DMA (Digital Markets Act) e del DSA (Digital Service Act) e le conseguenze che avranno su chi fa marketing online.
⚠️ Prima di proseguire: NON sono un esperto legale, non cercate verità assolute in questo post. Quella che ti propongo è una sintesi dopo un po' di studio, da non addetto ai lavori.
Ecco qua 👇👇
🎯 Targeting e Profilazione
Viene introdotto il divieto di combinare dati personali con dati da servizi ancillari.
Inserito l'obbligo di offrire alternative ai sistemi di raccomandazione basati sulla profilazione.
Necessità di consenso granulare (già previsto dal GDPR) dell'utente per ogni finalità di marketing.
Esempi:
▶️ Meta non può più combinare automaticamente i dati degli utenti tra Fb e Ig.
▶️ LinkedIn è obbligata a offrire un feed e una timeline “non personalizzati”, come alternativa per chi non vuole raccomandazioni basate su algoritmi.
▶️ E-commerce che usano WhatsApp con finalità di marketing post-vendita vedono rafforzarsi l’obbligo di ottenere un consenso granulare.
🔢 Data Collection & Processing
Stop al cross-use dei dati tra piattaforme dello stesso gruppo
Obbligo di fornire data portability in tempo reale (riprendendo un principio Gdpr)
Esempi:
▶️ WhatsApp non può più condividere i dati degli utenti con altre app di Meta senza un consenso dedicato, chiarendo finalità e vantaggi.
▶️ Gli utenti possono esportare in tempo (quasi) reale la cronologia ricerche o altri dati da Google. .
▶️ Piattaforme di e-commerce (o anche CRM interni) dovranno favorire un passaggio rapido dei dati (storico acquisti, preferenze, wishlist) verso altri servizi, senza creare barriere.
I marketer che puntano su ecosistemi “chiusi” rischiano di perdere credibilità se rendono l’esportazione dei dati complicata o poco trasparente.
🪞 Advertising Transparency
Necessità di disclosure dettagliata dei principali parametri degli ad delivery systems.
Obbligo di repository pubblico degli ads con targeting parameters.
▶️ Gli inserzionisti devono poter vedere con maggior chiarezza i meccanismi che portano i loro annunci a un certo pubblico. Se già con Facebook Ad Library potevamo sbirciare le creatività, ora si fa un passo ulteriore sull’esposizione di targeting e criteri algoritmici.
▶️ Tutte le ads finiscono in un database pubblico consultabile, con indicazione di targeting, periodo di pubblicazione e altre info cruciali.
▶️ Le piattaforme dovranno pubblicare report sull’impatto dei propri algoritmi nella distribuzione degli ads, rendendo più facile capire perché certi contenuti vengono spinti.
O almeno, quello è quello che ho capito in tutto sto casino.
🤡!