GLOBAL SHARDS/Frammenti globali Tre minuti, una notizia, una storia e qualche strumento per comprenderla. La scorsa settimana ci ha lasciati Johan Galtung, padre degli studi sulla pace, scienziato, professore, divulgatore, mediatore. Una scienza giovane, che ci spiega però che la pace non è utopia, ma una scelta. Abbiamo dati, strumenti, studi, prassi. Dobbiamo scegliere, però, dove investire, se nella guerra o nella costruzione della pace. Qualche consiglio di lettura: 📍Sulla figura di Johan Galtung il contributo del Movimento nonviolento, che pubblica una importante rivista Azione nonviolenta che racconta la concretezza della pacificazione. 👉🏻 https://lnkd.in/dw4RSWtp. 📍 Qualche esempio di cos’è il lavoro di chi prova a mettere fine alle guerre ve lo racconto ne “La meccanica della pace” edita da People 👉🏻https://lnkd.in/dsYUNSj7 📍 Per capire la guerra, il doloroso “Un terribile amore per la guerra”, di James Hillman lettura da accompagnare agli approfondimenti sulla pacificazione, edito da Adelphi 📍Alcune fonti informazione da seguire per documentazione e iniziative: Prio Research di Oslo Uppsala Data Program Archivio Disarmo - IRIAD Mosaico di pace Perugia Assisi - Tavola della Pace Rete Pace Disarmo E le notizie dal mondo, perché conoscere la guerra e cosa accade lontano serve alla pace, su Radio Bullets diretto da Barbara Schiavulli #pace #peace #galtung #mediazione e
Post di Elena L. Pasquini
Altri post rilevanti
-
Esplorando il Caos Geopolitico: Una Lettura Imprescindibile In un momento in cui il panorama geopolitico sembra più imprevedibile che mai, mi trovo immerso in una lettura che sta ridefinendo il mio modo di vedere il mondo: "Geopolitica Umana" di Dario Fabbri, pubblicato da Edizioni Gribaudo. Questo libro non è solo un'analisi; è un viaggio che ci sfida a guardare oltre le apparenze, offrendoci una visione originale che intreccia diverse discipline. Ecco tre perle di saggezza che ho raccolto finora e che vorrei condividere con voi: 1- L'Enigma degli Imperi: Esistono cinque imperi globali oggi. Riesci a indovinare quali sono? 2- La Gioventù come Forza: La speranza di trionfo di questi imperi risiede nella loro demografia. Gli imperi giovani hanno una marcia in più. 3 - Il Paradiso delle Nazioni: Mentre gli imperi lottano per la supremazia, tutte le altre nazioni sono destinate “solamente” a godere di benessere economico e alta qualità della vita. Ma è davvero così semplice? "Geopolitica Umana" non è solo un libro; è un invito a guardare il mondo sotto una nuova luce, a interrogarci sulle nostre convinzioni e a immaginare un futuro diverso. Se sei intrigato da questi spunti e hai voglia di un'avventura intellettuale che sfida le convenzioni, ti consiglio caldamente di immergerti in questa lettura.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
USA, CINA, RUSSIA,BRICS, OCCIDENTE-ORIENTE, MEDIORIENTE, ANTISEMITISMO, il NORD e il SUD del MONDO, GUERRA, PACE, COOPERAZIONE, INTELLIGENZA ARTIFICIALE, nulla è tralasciato nella nuova fatica letteraria del Professor GIANCARLO ELIA VALORI “ SCENARI GEOPOLITICI GLOBALI”, oggi presentata a ROMA alle ore 16.00 al TEMPIO di VIBIA SABINA E ADRIANO in Piazza di Pietra. -POTEVA ESSERE EVITATA LA GUERRA IN UCRAINA? -IL PIANETA USA -LA CINA - la NATO - l ‘ EUROPA e la sua SICUREZZA -COME CAMBIA IL VOLTO DEL MONDO CON L’AVVENTO DELLA IA? Scrive LAMBERTO DINI che le valutazioni del Prof VALORI sono sempre libere da pregiudizi ideologici,sono ben documentate e prentate lontane dai luoghi comuni dei media. Infatti l’autore non risparmia critiche ragionate sull’ operato dei più grandi Paesi del pianeta in conformità con la sua lucida visione e interpretazione dei fatti e dell’evoluzione delle relazioni internazionali. Un libro da leggere assolutamente e un appuntamento di altissimo livello quello che oggi si tiene a Roma. Discutono i temi con l’autore, il Presidente LAMBERTO DINI, l’ambasciatore UMBERTO VATTANI, NICOLO’ POLLARI. Conduce e modera il Prof OLIVIERO DILIBERTO. Il Prof GIANCARLO ELIA VALORI è un assoluto protagonista del grande puzzle “mondo”. All’interno del libro tante le foto che costellano una intera vita dedicata al dialogo e alla comprensione frutto di una lunga esperienza “sul campo”. Tanti i retroscena che l’autore ci svela non senza segnalare quali sono le opportunità per uscire dal “disordine” mondiale (NUOVO GIORNALE NAZIONALE) #mondo #pace #guerra #ucraina #russia #cina #usa #europa #italia #conflitto #ai #IA #intelligenza #intelligence #storia #analisi #politica #geopolitica #geoeconomia
SCENARI GEOPOLITICI GLOBALI, IL NUOVO LIBRO DI ELIA VALORI
nuovogiornalenazionale.com
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Decenni di Studi albergano Oggi nella Fondazione Studi e Geopolitica del Professor Valori . Tempio di una Dottrina che Guarda al presente ed al Futuro .
Presidente presso Centro Studi MB2 - Animatrice del Circolo Culturale La Caduta- Esperta di Relazioni pubbliche e Internazionali - Imprenditrice e opinionista - S.N. Associazione Repubblicani.eu
USA, CINA, RUSSIA,BRICS, OCCIDENTE-ORIENTE, MEDIORIENTE, ANTISEMITISMO, il NORD e il SUD del MONDO, GUERRA, PACE, COOPERAZIONE, INTELLIGENZA ARTIFICIALE, nulla è tralasciato nella nuova fatica letteraria del Professor GIANCARLO ELIA VALORI “ SCENARI GEOPOLITICI GLOBALI”, oggi presentata a ROMA alle ore 16.00 al TEMPIO di VIBIA SABINA E ADRIANO in Piazza di Pietra. -POTEVA ESSERE EVITATA LA GUERRA IN UCRAINA? -IL PIANETA USA -LA CINA - la NATO - l ‘ EUROPA e la sua SICUREZZA -COME CAMBIA IL VOLTO DEL MONDO CON L’AVVENTO DELLA IA? Scrive LAMBERTO DINI che le valutazioni del Prof VALORI sono sempre libere da pregiudizi ideologici,sono ben documentate e prentate lontane dai luoghi comuni dei media. Infatti l’autore non risparmia critiche ragionate sull’ operato dei più grandi Paesi del pianeta in conformità con la sua lucida visione e interpretazione dei fatti e dell’evoluzione delle relazioni internazionali. Un libro da leggere assolutamente e un appuntamento di altissimo livello quello che oggi si tiene a Roma. Discutono i temi con l’autore, il Presidente LAMBERTO DINI, l’ambasciatore UMBERTO VATTANI, NICOLO’ POLLARI. Conduce e modera il Prof OLIVIERO DILIBERTO. Il Prof GIANCARLO ELIA VALORI è un assoluto protagonista del grande puzzle “mondo”. All’interno del libro tante le foto che costellano una intera vita dedicata al dialogo e alla comprensione frutto di una lunga esperienza “sul campo”. Tanti i retroscena che l’autore ci svela non senza segnalare quali sono le opportunità per uscire dal “disordine” mondiale (NUOVO GIORNALE NAZIONALE) #mondo #pace #guerra #ucraina #russia #cina #usa #europa #italia #conflitto #ai #IA #intelligenza #intelligence #storia #analisi #politica #geopolitica #geoeconomia
SCENARI GEOPOLITICI GLOBALI, IL NUOVO LIBRO DI ELIA VALORI
nuovogiornalenazionale.com
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Il vertice del 16 maggio tra Vladimir Putin e Xi Jinping si può interpretare alla luce del “fattore tempo” – un tema centrale del libro “Il ritmo della libertà” (https://lnkd.in/dKqqZFHR). Il summit ha evidenziato il carattere fortemente sbilanciato dei rapporti Russia-Cina, a tutto vantaggio di Pechino che sta in sostanza integrando una parte dell’economia russa nel proprio sistema produttivo, soprattutto con forniture energetiche a basso costo. Ciò avviene in cambio di aiuti tecnologici cinesi allo sforzo bellico russo, che sono ormai indispensabili per Putin nell’ottica di una guerra prolungata. L’aspetto peculiare di questa strana alleanza è che per la Cina non è affatto “senza limiti”, al punto che Pechino ha sempre precisato ufficialmente di non fornire armi a Mosca – come sappiamo, in modo ben diverso dagli USA e dalla UE, che hanno apertamente seguito una politica di appoggio militare all’Ucraina. Il “fattore tempo” è decisivo in questa situazione, perché Putin ha fretta di assicurarsi ulteriore sostegno (prima che arrivino altri aiuti occidentali a Kiev), mentre Xi può mantenere un atteggiamento cauto e selettivo adottando una prospettiva di medio-lungo termine. In politica, come in economia, il tempo non è soltanto un sistema di misura o uno sfondo neutro, ma un vero ingrediente attivo dei processi decisionali e dunque della storia. Nel caso specifico, non dovremmo credere troppo alla retorica coreografata di due leader fortemente autoritari che hanno interessi tra loro assai diversi, pur condividendo un malcelato timore della forza e della ricchezza occidentale. Entrambi tentano di proiettare un’immagine fiera e sicura di sé, come se il futuro appartenesse a loro e le democrazie liberali fossero solo un’eredità sbiadita del passato. In realtà, il futuro è tutto da inventare e da scrivere: la fiducia nel proprio modello politico, sociale, economico è una componente essenziale della competizione internazionale nel XXI secolo. Perdere quella fiducia è come farsi un autogol; dobbiamo invece scommettere sul “ritmo della libertà”, che nessuna autocrazia può comprendere davvero. Questo rapporto tra passato e futuro è al centro dell’approccio proposto nel nostro libro (https://lnkd.in/dKqqZFHR), in particolare nel capitolo dedicato alla “ombra del futuro nelle scelte strategiche” (pp.57-60).
Il ritmo della libertà - Rubbettino editore
store.rubbettinoeditore.it
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
7 Lezioni di Geopolitica che ho appreso dal libro di Dario Fabbri: 1. La geopolitica umana studia le ragioni profonde che muovono gli esseri umani collocati in uno spazio geografico. Stabilisce di cosa vive una collettività: gloria, benessere, sopravvivenza... Non è una scienza, non confonde struttura e sovrastruttura, come accade nella politologia o le relazioni internazionali. 2. Le nazioni nascono dalla violenza di un gruppo etnico che si impone sugli altri. Col tempo nasce una comunità di destino, la violenza originaria si trasforma in sentimento comune. 3. Gli Imperi nascono inconsapevolmente. Dalla difesa di un villaggio a quella di un intero continente facendosi portatori di un messaggio universale. 4. Forme di Stato, di governo, ideologie, religioni sono tutti elementi secondari rispetto alla traiettoria strategica di una comunità, la quale adopera i suddetti strumenti a suo uso e consumo e a seconda delle circostanze. 5. I leader sono riduttori di complessità, la sommatoria della volontà di una popolazione della quale si devono far interpreti. Solitamente si sopravvaluta la loro importanza. 6. Solo le nazioni demograficamente giovani possono perseguire la potenza, in quanto più predisposte alla violenza. Le potenze assimilano lo straniero, in tal modo mantengono giovane e violenta la popolazione. 7. Trasferire la propria esistenza dalla terra al mare è prerogativa di poche potenze nella storia, in quanto ciò richiede una trasformazione antropologica. La globalizzazione si realizza con il controllo delle rotte marittime.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
IL RUOLO DELLA GUERRA nella civiltà occidentale La nostra civiltà si basa sull'assunto che per prosperare, di tanto in tanto, ci occorre una guerra che porti una sorta di reset visto che per l'intrinseca natura dei nostri "valori" non siamo in grado di mantenere un equilibrio e progressivamente i nostri costumi declinano, marciscono. Questo é orami un fatto acclarato da quando il cristianesimo é diventata la religione di stato nell'impero romano. Può piacere o meno, ma é connaturato nel concetto stesso di repressione della natura umana per ottenere il controllo sociale l'inevitabile decadenza dei costumi e il progressivo deterioramento del potere verso un sempre maggiore abuso. La guerra é quindi diventata, progressivamente, un elemento connaturato alla nostra civiltà là dove in passato era uno scontro fa civiltà in espansione. Indispensabile, per riportare il sistema ad una maggiore disciplina a causa della drastica tiduzione delle risorse disponibili. La WWI e ancora di più la WWII hanno dimostrato che questo modello non era più sostenibile. Le armi nucleari hanno sancito in modo definitivo la fine di questo modello. Sicché si è passati dalla guerra fredda con i suoi conflitti ancillari alla guerra as business. Ma la guerra as business ha perso quell'effetto catartico, quel reset necessario. Perché il business é che siano gli "altri" a fare la guerra mentre noi produciamo e gli vendiamo le armi. La guerra globale che si prospettava a ridosso della crisi in Ucraina ha ampiamente dimostrato come non solo questo modello non è più viabile ma presenta una serie di conseguenze tutt'altro che prevedibili a priori e che come nel gioco del domino procedono e si diramano al di fuori di ogni controllo, per come era sempre stato inteso nel passato. Serve quindi un'alternativa alla guerra. Questo nuovo modello é ancora lungi dall'essere descritto come teoria ma decisamente la sua sperimentazione é diventato un driver do ordine maggiore. Senza sorpresa questo elemento di equilibrio si basa su un bias (errato) fondamentale della nostra cultura (la competizione migliora la produttività) e un concetto fondamentale della cultura asiatica. Il conflitto - competizione aggressiva - viene usato come scenario operatico per fare il delivery veloce del Karma. Quick Karma, chissà forse un giorno avremo una teoria su questo argomento e chissà, forse, potremmo accantonare il concetto della guerra, così come ci é stato tramandato nei secoli.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
È disponibile alla lettura per Dissipatio la mia nuova recensione della bella antologia edita Carocci editore e a cura di Giuseppe De Ruvo "#Storia e #filosofia della #geopolitica". Un saggio pragmatico, che dalle origini del pensiero geopolitico si dipana nell'oblio della disciplina (ma non della sua applicazione), fino alla sua "riscoperta". Un viaggio fino al cuore del più importante elemento per comprendere le dinamiche geopolitiche globali: il fattore umano in rapporto allo spazio.
Il ritorno della geopolitica globale
dissipatio.it
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
𝑹𝒊𝒇𝒍𝒆𝒔𝒔𝒊𝒐𝒏𝒊 𝑺𝒖𝒍 25 𝑨𝒑𝒓𝒊𝒍𝒆: 𝑷𝒆𝒓𝒄𝒉é 𝑵𝒐𝒏 𝑹𝒊𝒆𝒔𝒄𝒐 𝑷𝒊ù 𝒂 𝑪𝒆𝒍𝒆𝒃𝒓𝒂𝒓𝒆 𝑪𝒐𝒎𝒆 𝑷𝒓𝒊𝒎𝒂 Questa data è senza dubbio un simbolo potente nella nostra storia, commemorando la liberazione dell'Italia dal nazi-fascismo. È un giorno in cui riflettiamo non solo sul passato, ma anche sul presente e sul futuro del nostro paese. Tuttavia, credo sia anche l'occasione per riflettere sulla nostra posizione nel mondo oggi. Alcuni ritengono che, nonostante la fine della Seconda guerra mondiale, l'Italia si trovi in una sorta di sudditanza nei confronti di altre potenze mondiali, come gli Stati Uniti. Questa percezione sfida il concetto di completa sovranità e indipendenza che il 25 Aprile è supposto rappresentare. È interessante considerare come il significato delle nostre commemorazioni possa evolversi o essere messo in discussione nel tempo. Forse questo può invitarci a una riflessione più profonda su cosa significhi realmente per noi oggi "liberazione" e "indipendenza". 𝑽𝒊 𝒂𝒖𝒈𝒖𝒓𝒐 𝒖𝒏𝒂 𝒈𝒊𝒐𝒓𝒏𝒂𝒕𝒂 𝒅𝒊 𝒓𝒊𝒇𝒍𝒆𝒔𝒔𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒆 𝒔𝒑𝒆𝒓𝒂𝒏𝒛𝒂, 𝒊𝒏 𝒄𝒖𝒊 𝒑𝒐𝒔𝒔𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒂𝒏𝒄𝒉𝒆 𝒂𝒔𝒑𝒊𝒓𝒂𝒓𝒆 𝒂 𝒖𝒏 𝒇𝒖𝒕𝒖𝒓𝒐 𝒊𝒏 𝒄𝒖𝒊 𝒍𝒂 𝒏𝒐𝒔𝒕𝒓𝒂 𝒏𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒑𝒐𝒔𝒔𝒂 𝒆𝒔𝒑𝒓𝒊𝒎𝒆𝒓𝒆 𝒑𝒊𝒆𝒏𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒍𝒂 𝒔𝒖𝒂 𝒗𝒐𝒄𝒆 𝒏𝒆𝒍 𝒄𝒐𝒏𝒄𝒆𝒓𝒕𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒏𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒊. Con affetto Franco 𝑹𝒊𝒎𝒂𝒏𝒊 𝒂𝒈𝒈𝒊𝒐𝒓𝒏𝒂𝒕𝒐 : 👇👇👇 https://lnkd.in/d9T7UeQi #25aprile #25aprileSempre #Liberazione #ai #ia #umanesimodigitale #competenzetrasversali #intelligenzaartificiale #apprendimentocontinuo #lifelonglearning #machinelearning #deeplearning #competenzedigitali #intelligenzacollettiva #infosfera #francobagaglia #consapevolezza
Umanesimo Digitale. Specialista formazione e sviluppo AI e competenze digitali presso Acsi Associazione Di Cultura Sport E Tempo Libero
𝑹𝒊𝒇𝒍𝒆𝒔𝒔𝒊𝒐𝒏𝒊 𝑺𝒖𝒍 25 𝑨𝒑𝒓𝒊𝒍𝒆: 𝑷𝒆𝒓𝒄𝒉é 𝑵𝒐𝒏 𝑹𝒊𝒆𝒔𝒄𝒐 𝑷𝒊ù 𝒂 𝑪𝒆𝒍𝒆𝒃𝒓𝒂𝒓𝒆 𝑪𝒐𝒎𝒆 𝑷𝒓𝒊𝒎𝒂 Questa data è senza dubbio un simbolo potente nella nostra storia, commemorando la liberazione dell'Italia dal nazi-fascismo. È un giorno in cui riflettiamo non solo sul passato, ma anche sul presente e sul futuro del nostro paese. Tuttavia, credo sia anche l'occasione per riflettere sulla nostra posizione nel mondo oggi. Alcuni ritengono che, nonostante la fine della Seconda guerra mondiale, l'Italia si trovi in una sorta di sudditanza nei confronti di altre potenze mondiali, come gli Stati Uniti. Questa percezione sfida il concetto di completa sovranità e indipendenza che il 25 Aprile è supposto rappresentare. È interessante considerare come il significato delle nostre commemorazioni possa evolversi o essere messo in discussione nel tempo. Forse questo può invitarci a una riflessione più profonda su cosa significhi realmente per noi oggi "liberazione" e "indipendenza". 𝑽𝒊 𝒂𝒖𝒈𝒖𝒓𝒐 𝒖𝒏𝒂 𝒈𝒊𝒐𝒓𝒏𝒂𝒕𝒂 𝒅𝒊 𝒓𝒊𝒇𝒍𝒆𝒔𝒔𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒆 𝒔𝒑𝒆𝒓𝒂𝒏𝒛𝒂, 𝒊𝒏 𝒄𝒖𝒊 𝒑𝒐𝒔𝒔𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒂𝒏𝒄𝒉𝒆 𝒂𝒔𝒑𝒊𝒓𝒂𝒓𝒆 𝒂 𝒖𝒏 𝒇𝒖𝒕𝒖𝒓𝒐 𝒊𝒏 𝒄𝒖𝒊 𝒍𝒂 𝒏𝒐𝒔𝒕𝒓𝒂 𝒏𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒑𝒐𝒔𝒔𝒂 𝒆𝒔𝒑𝒓𝒊𝒎𝒆𝒓𝒆 𝒑𝒊𝒆𝒏𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒍𝒂 𝒔𝒖𝒂 𝒗𝒐𝒄𝒆 𝒏𝒆𝒍 𝒄𝒐𝒏𝒄𝒆𝒓𝒕𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒏𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒊. Con affetto Franco 𝑹𝒊𝒎𝒂𝒏𝒊 𝒂𝒈𝒈𝒊𝒐𝒓𝒏𝒂𝒕𝒐 : 👇👇👇 https://lnkd.in/dEvYF-8J #25aprile #25aprileSempre #Liberazione #ai #ia #umanesimodigitale #competenzetrasversali #intelligenzaartificiale #apprendimentocontinuo #lifelonglearning #machinelearning #deeplearning #competenzedigitali #intelligenzacollettiva #infosfera #francobagaglia #consapevolezza
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi