Delle 42 #elezioni, sia presidenziali che parlamentari, in cui nei prossimi mesi sarà eletto un leader politico le #donne in corsa per la vittoria sono solo diciotto. Secondo i ricercatori dell'Università di Stanford la #leadership femminile è penalizzata da un "pregiudizio pragmatico", ecco di cosa si tratta #ElleActive https://lnkd.in/dJeZvfv5
Post di ELLE active! ITALIA
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Domani si svolgeranno le #elezioni presidenziali negli #StatiUniti, un evento cruciale non solo per il futuro degli States, ma anche per l’intero Occidente e il mondo. Chi prevarrà? L’esito è incerto, ma su una cosa gli analisti sono d'accordo: il voto di genere avrà un ruolo decisivo. Mai come oggi, uomini e donne sembrano orientarsi verso direzioni opposte. Dopo l'abrogazione del diritto all'#aborto due anni fa, molte donne vedono i loro diritti sul corpo e sulla salute sotto attacco. Gli uomini, invece, si trovano a fare i conti con un ruolo che percepiscono sempre più incerto e marginalizzato nella società contemporanea. Nel mio articolo esploro come queste dinamiche stanno ridefinendo il panorama politico negli Stati Uniti e quale lezione dovremmo trarne per le prossime elezioni in Europa. #ElezioniUSA #GenderGap #DirittiRiproduttivi #PoliticaInternazionale #VotoDiGenere #TrumpVsHarris
Elezioni USA con Gender Gap record – Orizzonti Politici
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Se #KamalaHarris dovesse vincere queste elezioni, gli #StatiUniti potrebbero vivere un momento di svolta, eleggendo per la prima volta una donna, una donna di colore, alla più alta carica istituzionale del paese. Un passo avanti epocale per la rappresentanza e per un paese dove, fino a poco tempo fa, persino la Corte Suprema era un terreno quasi esclusivamente maschile, nonostante Ruth Bader Ginsburg abbia lasciato un’impronta indelebile nella lotta per l’uguaglianza di genere. Questa possibile elezione arriva in un contesto politico dove la parità di genere è ancora un obiettivo distante: ben 17 Stati non hanno mai eletto una donna al Senato e 18 Stati non hanno mai avuto una governatrice. Eppure, il Congresso attuale vede un record di 25 seggi al Senato occupati da donne, che rappresentano 21 Stati. È un segnale di cambiamento, ma c’è ancora molta strada da fare dato che rappresentano solo un quarto dei seggi. Se Harris la ‘spunta’ (sappiamo quanto è risicato il margine fra i due candidati) il suo successo andrebbe a segnare un punto di rottura con il passato, coronando una campagna elettorale caratterizzata da un avvio travolgente che ha messo in difficoltà il favorito Trump. La vera domanda, però, non è solo se l’America sia pronta per una presidente donna, ma se Kamala Harris riuscirà a costruire una presidenza solida, con una propria agenda politica, senza lasciarsi influenzare da chi, all’interno del sistema, non è ancora pronto per una svolta simile. Quello che possiamo prevedere è un entusiasmo talmente travolgente in questa vittoria, che potrebbe regalare slancio all’inaugurazione di una nuova leadership americana. Quello che sappiamo che la storia segnerà comunque questo momento. #KamalaHarris #USA2024 #5novembre #paritadigenere #leadership #ElezioniUSA #inhershoes #politica #politicasostantivofemminile #agendapilitica #leadershipfemminile #america #pariopportunita #comunicazionepolitica #comunicazione
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Abbiamo scelto convintamente di affrontare insieme la campagna elettorale, alla luce della possibilità di dare due preferenze di genere diverso, pensiamo che in politica, come in ogni attività umana, affrontare i problemi insieme - e da due punti di vista diversi - possa solo portare ricchezza nello studio della soluzione. Condividiamo una visione pragmatica della cosa pubblica, di stampo liberale e libertario, che mira a svincolarsi dai lacci e lacciuoli del clientelismo e della partitocrazia che hanno inquinato il processo democratico, rendendolo un insieme di interessi dove l’ultimo a trarne beneficio è il cittadino. Abbiamo fatto questa scelta perché pensiamo che le donne portino prospettive uniche nella sfera politica con le loro esperienze di vita, preoccupazioni e punti di vista, arricchendo così la discussione e portando soluzioni più innovative e comprensive per le sfide della società.
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VOTATE! Devo essere sincero, all’inizio anche io ero un po’ scoraggiato. Non perché intenzionato all’astensione, ma per il fatto di non sentirmi rappresentato da quasi nessun politico. Poi però mi sono reso conto che la scelta è più semplice del previsto: sei per i #diritticivili o contro? E non vuole essere un qualunquismo. È quello che credo realmente. Sei dalla parte della destra conservatrice o della sinistra progressista? No, non siamo tornati in un’epoca che non ho mai vissuto. Purtroppo dobbiamo ancora parlare di questo. No, non credo che non ci sia nulla da recriminare alla sinistra di oggi. Ma a una cosa, anzi, a tante cose…beh, a quelle ci credo: - credo nella #paritàdigenere; - credo nella legalizzazione delle droghe leggere; - credo nel #salariominimo; - credo nelle persone che arrivano qui in Italia (sono persone, prima di essere immigrati); - credo che chi nasca in questo paese possa definirsi italiano; - credo nella #sanitapubblica e accessibile per tuttə; - credo di essere colpevole in quanto uomo sulla #violenzacontroledonne e credo di dover lottare per scardinare il maschilismo culturale e societario. Insomma, se anche tu credi almeno in questo mini elenco…la scelta è semplice! Se non ci credi, anche lì la scelta è molto semplice. Ma per favore, VOTATE! Buon voto a tuttə 🇪🇺🇪🇺🇪🇺
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E i giovani italiani per chi voterebbero? Ecco il mio articolo per Il Difforme ⬇️ #elezioniusa2024 #kamalaharris #donaldtrump
Elezioni Usa: la Gen Z fa il tifo per Harris, ma spunta il terzo nome
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📢 Il Presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, invita a una riflessione importante: demonizzare i partiti #conservatori in #europa è dannoso per la #democrazia. È fondamentale comprendere le radici del malessere elettorale e affrontare le preoccupazioni dei #cittadini con rispetto e apertura. 🌍 🤝 Leggi di più su #unimpresa qui: . https://lnkd.in/dMsgHTpg
Cosa sta accadendo in Europa e perché non bisogna demonizzare i partiti conservatori - Unimpresa
https://www.unimpresa.it
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Ambiguità a 5 Stelle l’opposizione populista che sa poco di sinistra Vedi anche il sito ilcorriereblog.it Il Movimento, che vive nella contingenza, ha nel suo albero genealogico l’Uomo qualunque di Giannini in versione verbalmente più aggressiva. Nel sistema politico italiano sono presenti tre destre. Quella liberista di FI; quella regionalista nordista della Lega; quella nazional-populista di FdI. Sono diverse quanto a ispirazione ideologica, a target sociali, e a propensioni geopolitiche; afferiscono a tre diversi raggruppamenti nel Parlamento europeo; non si vogliono bene ma collaborano, stando al governo, pur lottando continuamente per definire i reciproci spazi di potere. Ma non sono presenti due sinistre. L’opposizione parlamentare Pd e M5S - è tanto divisa che in realtà è meglio parlare di due opposizioni, distinte e distanti, anche se a volte convergenti nel voto contrario alle proposte del governo e delle destre. Diverse le basi elettorali: concentrata in alcune regioni dove è ancora una realtà maggioritaria, e in quel che resta del ceto medio riflessivo, quella del Pd; più giovanile e diffusa nel Paese, soprattutto nel Sud, quella del M5S. Diverse le genealogie ideologiche: il Pd è una forza di centrosinistra in cui si incrociano personalismo cristiano e socialdemocrazia moderata, e in quanto erede (ormai lontano) della Dc e del Pci esprime un ceto politico vasto e ridondante, conforme al sistema istituzionale del Paese e alla sua collocazione europea e occidentale. Il M5S nasce invece come movimento di protesta populista contro le anomalie, le difficoltà, le contraddizioni del “sistema”. Animato da rabbioso spirito anti-casta, anti- politico e anti-partitico, molto critico verso le istituzioni - il suo intento era di aprire il Parlamento come una scatola di tonno - , ha nel proprio albero genealogico l’Uomo Qualunque di Giannini, in versione più verbalmente aggressiva. Oggi, passati più di dieci anni dalla sua prima grande affermazione elettorale nel 2013, esprime richieste di protezione sociale individuale, al limite dell’assistenzialismo, diffuse in prevalenza nella realtà meridionale. Il M5S in quanto forza populista è esterno alla bipartizione spaziale della politica moderna - la polarità destra/sinistra, con le relative contrapposizioni valoriali - . E infatti ha governato tanto con la Lega quanto con il Pd quanto con Draghi, promuovendo provvedimenti - fra i quali sono emblematici il reddito di cittadinanza e il superbonus 110% - orientati a soddisfare bisogni particolari, non riferibili a quadri generali ideologici né a compatibilità economiche sistemiche. Anche la collocazione internazionale è meno chiara di quella del Pd. Meno occidentalista e atlantico, il M5S è fautore della “pace prima di tutto” in Ucraina e in Israele, il che implica una notevole distanza dalla linea dura antirussa e filo-ebraica (...) Carlo Galli – la Repubblica - l6 febbraio 2024 Continua la lettura sulla pagina faceook de Il giornale dei giornaoi
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L’astensionismo è la maggioranza che nessuno ha visto arrivare. Di A. Mattioli. La democrazia si restringe. Una voragine si sta aprendo sempre più tra la politica e tanti cittadini che da tempo abdicano alle proprie libertà politiche rifugiandosi nel non voto. Aiuto, si restringe la democrazia. Questo è il grido d’allarme uscito dalle urne. Mentre partiti valutano le performance tra peana e mea culpa nel perimetro della minoranza elettorale che si è espressa, poca attenzione viene data all’enorme dato dell’astensione che segnala il grave malessere della società. A questi milioni di cittadini rimasti a casa sarebbe dovuto andare il primo pensiero dei leader, se tali sono. L’affluenza in Italia si è fermata al 49,69% mentre alle europee del 2019 era al 54,5% e nel 2014 al 57,22%. L’astensionismo pari al 50,31% (cioè ben 23 milioni di italiani circa) è il partito maggioritario vincente che segna una sconfitta della democrazia. E’ un problema o fa comodo così? Stiano attenti i leader vincenti a non brindare troppo, rimangano sobri e lucidi perché altrimenti rischiano di non vedere arrivare la fine della democrazia che, come sappiamo, non é mai acquisita per sempre. https://lnkd.in/dRKH6KmN #democrazia #voto
L’astensionismo è maggioranza ma nessuno l’ha visto arrivare - Il Domani d'Italia
ildomaniditalia.eu
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[COME CONNETTERSI CON GLI ELETTORI E DISTINGUERSI?] Quando un politico si candida per un incarico elettorale, affronta due sfide cruciali. La prima è promuovere efficacemente la propria immagine per ottenere un numero elevato di preferenze, fondamentale per accedere allo scrigno dei deputati. Tuttavia, per essere votato e per garantire che gli elettori lo scelgano effettivamente, deve comunicare chiaramente i risultati ottenuti a favore del suo elettorato. Questo permetterà agli elettori di ricordarlo al momento del voto. Potrebbe sembrare ovvio, ma non lo è affatto. Troppo spesso i politici "sprecano le loro cartucce", agendo senza una reale consapevolezza. Al giorno d'oggi non è sufficiente ripetere incitamenti vuoti come "vota Antonio, vota Antonio"; gli elettori vogliono capire concretamente perché dovrebbero scegliere quel candidato. Inoltre, non sempre si accontentano di votare solo per il partito di riferimento. Le persone, per votare un candidato in maniera consapevole, necessitano di sapere cos'ha fatto di buono e come si è contraddistinto rispetto agli altri. Gli italiani hanno una memoria corta in fatto di politica, sia nel bene che nel male. Se hai compiuto azioni meritorie e non le ricordi agli elettori, rischi che queste vengano dimenticate. Allo stesso modo, anche fatti di corruzione o simili, con il tempo e le molteplici vicende che si susseguono in Italia, finiscono nel dimenticatoio. È essenziale che le realizzazioni di un politico, sia prima di entrare in politica sia durante il suo mandato, siano evidenziate costantemente e, soprattutto, in modo incisivo nelle ultime settimane di campagna elettorale. La chiave sta nel connettere autenticamente con gli elettori, dimostrando di comprendere e di rispondere alle loro esigenze reali. Solo così un politico può sperare di emergere in un contesto competitivo come quello delle elezioni politiche. #Politica #Elezioni2024 #Leadership #CandidatoPolitico #PartitiPolitici #Elettori
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#ottomarzo #anla In occasione di questo otto marzo sono numerose le riflessioni dedicate alle principali conquiste delle donne in ambito legislativo nei 75 anni della Repubblica, a partire dalla presenza delle 21 Costituenti che parteciparono alla stesura della Carta e, a seguire, nell'attività legislativa che prese avvio dalla prima legislatura del 1948 ad oggi. Un itinerario che può apparire ai più poco significativo vista la crisi che vive la politica nell'accompagnare i cambiamenti sociali ed economici del Paese. Eppure nei primi decenni della Repubblica l'approvazione di alcune leggi cambiarono l'Italia e il rapporto tra uomini e donne, in famiglia e nel lavoro. Le conquiste che oggi riteniamo acquisite da sempre in realtà lo sono da poco; andrebbe spiegato ai giovani, per far comprendere che la democrazia, la parità di genere, le opportunità per tutti non sono un dato di natura, ma conquiste ottenute pazientemente tramite processi democratici di partecipazione, anche conflittuali. Alcuni spunti: le donne italiane votarono per la prima volta nel 1946, e solo 21 furono elette all'Assemblea Costituente. In questo avvio della Repubblica le donne, seppur in minoranza nelle Istituzioni, lasciarono una traccia e un segno indelebile che porterà frutti negli anni successivi. Continua 👇 https://lnkd.in/dqDFBWrC
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