Post di Eros Miani

Accade per una volta che la pausa pranzo sia domestica e che nella giungla delle piattaforme a pagamento si vada alla ricerca del servizio pubblico. Incrocio così uno studio della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli durante la puntata di oggi di TGR Leonardo su Rai - Radiotelevisione Italiana sull'inquinamento marino del Mar Tirreno Centrale. Molto spesso usciamo dai problemi dicendo che la vera causa non siamo noi. I veri inquinatori sono altri paesi, quelli che non applicano alcuna regolamentazione per la riduzione degli impatti ambientali, come se non fosse affar nostro e quindi il mare fosse solo di qualcuno. Oppure, peggio ancora, che normative troppo stringenti in materia ambientale penalizzano l'Europa sui mercati internazionali, e invece, nel Mar Tirreno Centrale, parte di quel mare chiuso che è il Mediterraneo il cui inquinamento è responsabilità dei paesi che lo circondano... 1) il 66% delle gazze marine è contaminato da microplastiche mentre nel Mare del Nord lo stesso dato si azzera. 2) c'è una concentrazione di microplastiche 4 volte superiore a quella del Pacifico settentrionale, uno dei più inquinati al mondo gli effetti? 8 minuti tutti da ascoltare. Non è ora di accelerare su alcuni temi al netto di ragionamenti di parte e ipocrisie?

FORUM 2024 DI ITALIA SOLARE - il 2 e 3 dicembre faremo il punto sul mercato e sulle novità di settore alla 9° edizione del Forum di Italia Solare, il più autorevole evento dedicato al #fotovoltaico.

Si è svolta a Roma, preso la sede della Università degli studi LINK, giovedì 23 maggio, la Tavola Rotonda dal titolo “SPUNTI INNOVATIVI PER LA PROGETTAZIONE DELLE OPERE MARITTIME – verso le nuove Istruzioni Tecniche” organizzata dalla Associazione di Ingegneria Offshore e Marina (AIOM). Nell’occasione è stato presentato il progetto PROMETEO (a PRObabilistic fraMEwork for coasTal and harbout dEfensa in the cOntext of climate change). Dopo i saluti del rettore Carlo Alberto Giusti e dell’ing. Massimo Sessa, Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, ha preso la parola il prof. Roberto Tomasicchio, presidente della AIOM in qualità di moderatore della conferenza. Dopo la presentazione del progetto PROMETEO a cura del prof. Mario Calabrese dell’università di Napoli e dalla prof.ssa Rosaria Musumeci dell’università di Catania ed una duplice lecture a cura degli ingg. Elio Ciralli (Envitek) e Andrea Aliotta (FINCOSIT), si passa ad una tavola rotonda nella quale siedono tutti i principali progettisti italiani di Opere Marittime. Ad uno ad uno i suddetti illustrano con esempi concreti la problematica attuale che si riscontra nella progettazione delle Opere Marittime in Italia a causa di non chiare e univocamente definite Istruzioni tecniche specifiche per questo tipo di opere. Infatti, lamenta l’ing. Tassi (F&M Ingegneria),  le NTC2018 trattano le opere marittime troppo genericamente e nel caso particolare delle opere foranee a parete verticale, queste vengono trattate per quanto riguarda la verifica di stabilità globale geotecnica alla medesima stregua dei muri di contenimento terrestri dove le azioni agenti sull’opera sono totalmente differenti. Alla stessa stregua l’ing. Lizzadro (Technital), lamenta che anche per le verifiche strutturali dei cassoni cellulari in c.a. e/o per le opere di coronamento non esistono indicazioni specifiche. L’ing. Migliorino (Duomi) invece rammenta che non vi sono chiare indicazioni sui limiti di tracimazione delle opere foranee e non vi è sufficiente trattazione in merito ai Massi Guardiani. In ultimo l’ing. Turbolente (BTP) ricorda la problematica della trattazione dei materiali dragati e del riutilizzo dei materiali di riciclo che meriterebbero una trattazione più semplificata come avviene già in altri paesi europei. Interessante la presentazione dell’ing. Tassi che ha illustrato il caso specifico della Diga di Genova per la quale si è scelto di adottare per le verifiche di stabilità le norme ROM Spagnole, ritenute le più affini al tipo di opera in progetto.   Al termine della discussione l’ing. Prof. Tomasicchio, anche membro della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha ammesso che è urgente emettere nuove e più aggiornate Istruzioni Tecniche specifiche per le Opere Marittime (le precedenti furono scritte dal genitore negli anni ’90).

La conoscenza è alla base per migliorarsi!

La sessione che ho presieduto all’Accademia dei Lincei si apre con una mia introduzione su “Un Paese alla Frontiera del Clima.” Riguardate qui il video. CMCC Foundation - Centro Euro Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici

🌟 Sono onorato di annunciare la mia nomina come #ReferenteRegionale per la Puglia di Italia Solare ☀️ 🌍 In questo momento storico delicato, la nostra associazione è determinata a costruire e mantenere relazioni solide con le amministrazioni regionali promuovendo la collaborazione e il confronto oggettivo con l’obiettivo di creare un dialogo continuo ed efficace 🤝 ⚡️Il primo tema su cui lavoreremo è chiedere di dare il nostro contributo per la definizione dei criteri delle #areeidonee come ITALIA SOLARE abbiamo già redatto 10 proposte 🌞 #Puglia #EnergieRinnovabili #Fotovoltaico #agrivoltaico #agrovoltaico #rinnovabili #energia #Collaborazione #Sostenibilità

📍 Tecnologia #CAE come “sentinella” per l’impatto degli eventi estremi sui piccoli bacini urbani 👇 In questo servizio de Il Sole 24 Ore Federico Grazzini, Ricercatore e meteorologo del Servizio Idro-Meteo-Clima di #Arpae, spiega l’importanza di monitorare anche i piccoli bacini e il funzionamento del sistema di allerta rapida che hanno pensato e realizzato a questo proposito, usando come campione il torrente Ravone. Il modello sperimentale applicato al torrente #Ravone è innovativo in quanto si basa su un software che gira direttamente sul datalogger della stazione meteo e, in base ai dati rilevati in termini di pioggia e di livello in diversi punti, fa una previsione, stimando di quanto salirà il livello. Questo sistema consente di ridurre al minimo i tempi e di garantire la massima reattività nella diffusione dell’allerta. Il raggiungimento di questi risultati è possibile grazie all’utilizzo di un datalogger CAEtech con sistema operativo Linux, progettato per essere potente, a basso consumo, aperto e programmabile anche dal cliente, in modo da soddisfare anche le esigenze più specifiche. Il modello utilizzato oggi si basa su una relazione trovata con metodi tradizionali di regressione statistica, ma il sistema è già pronto per sfruttare le potenzialità dell’intelligenza artificiale. Un approfondimento, applicato al caso dell’alluvione del maggio 2023, è disponibile al link nel primo commento 👇 #tecnologia #monitoraggioambientale #bologna #climatechange

In seguito alla grande importanza del tema trattato, confermato anche dal successo del Convegno ''𝐈𝐧𝐭𝐞𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐭𝐫𝐚 𝐦𝐚𝐭𝐞𝐫𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐫𝐨𝐭𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐞 𝐛𝐢𝐧𝐚𝐫𝐢𝐨: 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐞 𝐬𝐯𝐢𝐥𝐮𝐩𝐩𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐫𝐢𝐜𝐞𝐫𝐜𝐚 𝐧𝐞𝐢 𝐦𝐨𝐝𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐞𝐭𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐧𝐞𝐢 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐢 𝐝𝐢 𝐦𝐨𝐧𝐢𝐭𝐨𝐫𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨𝐥𝐥𝐨'' che IVM ha organizzato insieme al CIFI - Italian Railway Engineers Association lo scorso 10 giugno, abbiamo pensato di rendere accessibile a tutti, gli interventi che si sono susseguiti durante la giornata. ⬇ In basso troverete l'elenco delle singole presentazioni, tenute dai grandi professionisti del settore che ci hanno onorato della loro partecipazione all'evento, apportando conoscenza ed esperienza. Potrete ricostruire l'intero convegno video dopo video o scegliere gli interventi che più vi interessano dalla pagina YouTube di IVM 👉 https://lnkd.in/dgrWaqPz 💭 Vi aspettiamo poi nei commenti o nei direct per continuare a discuterne. Saremo felici di leggere le vostre osservazioni per arricchire la condivisione. 👓 Buona visione 👓 #interazioneruotarotaia #railways #safety #monitoring #wheelrailinteraction

Qualche riflessione utile in merito allo scriteriato tentativo di colonizzare la Sardegna a suon di centrali eoliche

Vai avanti tu che a me viene da ridere... In che mani stiamo lascinado la guida del Paese... Io sono inorridita...: (cit)Associazioni e opposizioni hanno rimarcato che lo “stop” imposto dal Ministero dell'Ambiente mette in dubbio la realizzazione dell’opera: l’intervento della Commissione, ha affermato Marco Simian, capogruppo Pd in Commissione Ambiente della Camera, “sconfessa clamorosamente Matteo Salvini bloccando di fatto il progetto del Ponte sullo Stretto i cui lavori, secondo il governo Meloni, sarebbero dovuti partire entro l'anno. Oltre 12 miliardi di euro già stanziati”. Per il deputato di AVS Angelo Bonelli, “la commissione tecnica VIA del ministero dell'Ambiente ha demolito il progetto definitivo sul ponte sullo stretto di Messina chiedendo 221 richieste di integrazioni. Dopo il comitato scientifico della società ponte sullo stretto, che aveva fatto 68 osservazioni contestando l'assenza di studi sismici e di prove del vento, arrivano le richieste di integrazione della commissione tecnica. Una domanda al ministro Salvini e all'AD della società stretto di Messina Ciucci: ma esiste un progetto definitivo? O quello che avete presentato è quello di 15 anni fa che era stato bocciato nel 2012 dal ministero dell'ambiente?”. Peraltro, il Codacons, chiede l’intervento della Corte di Conti: «La Commissione Tecnica di Verifica dell'Impatto Ambientale del Ministero dell'Ambiente ha evidenziato come il progetto non sia affatto definitivo e ha richiesto un lungo elenco di documenti che toccano i più disparati aspetti, da quello ambientale al tema della sicurezza, nonché un'analisi più approfondita dei costi e dei benefici dell'opera», spiega il Codacons. a tutte le criticità del progetto relativo al Ponte dello Stretto. https://lnkd.in/deE6J3Ht