Post di Fabio Giacobbe

Ricordate la vicenda nota come "𝗴𝘂𝗲𝗿𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗯𝗶𝘀𝗰𝗼𝘁𝘁𝗶" 🍪 tra il colosso Barilla e l'azienda umbra Tedesco? 🔎La storia inizia nel giugno 2022, quando Barilla cita in giudizio Tedesco accusandola di aver copiato alcuni dei suoi biscotti più famosi come le Gocciole, gli Abbracci e i Pan di Stelle di Mulino Bianco. 𝘜𝘯𝘢 𝘮𝘰𝘴𝘴𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘮𝘰𝘭𝘵𝘪 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘱𝘳𝘦𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘶𝘯 "𝘢𝘷𝘷𝘦𝘳𝘵𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰" 𝘯𝘦𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘳𝘰𝘯𝘵𝘪 𝘥𝘪 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘪𝘭 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘣𝘪𝘴𝘤𝘰𝘵𝘵𝘪 𝘵𝘳𝘢𝘥𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘪, 𝘥𝘰𝘷𝘦 𝘭'𝘪𝘮𝘪𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘭𝘦𝘢𝘥𝘦𝘳 è 𝘱𝘳𝘢𝘴𝘴𝘪 𝘥𝘪𝘧𝘧𝘶𝘴𝘢 𝘥𝘢 𝘥𝘦𝘤𝘦𝘯𝘯𝘪. 📝 𝗡𝗲 𝗮𝘃𝗲𝘃𝗮𝗺𝗼 𝗽𝗮𝗿𝗹𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝘀𝗽𝗲𝗰𝗶𝗳𝗶𝗰𝗼 𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼: https://lnkd.in/dPw74e-x ❗❗❗ 𝗔𝗧𝗧𝗘𝗡𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘: 𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗮𝗱𝗲𝘀𝘀𝗼 𝘂𝗻 𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗿𝗮𝗱𝗶𝗰𝗮𝗹𝗲! Dopo un'iniziale ordinanza del Tribunale di Brescia che vietava a Tedesco di produrre e vendere i biscotti "incriminati", arriva un colpo di scena: lo stesso Tribunale ha revocato quell'ordinanza! 😮 Le motivazioni? La presenza di numerosi concorrenti che da tempo vendono biscotti simili ha reso quelle forme "volgarizzate". Ora, la palla passa al procedimento definitivo. Se Barilla dovesse vincere, potremmo forse assistere a una vera e propria "strage" di biscotti dagli scaffali dei supermercati? Una cosa è certa: questo caso sta facendo discutere tutto il settore alimentare italiano e quello della #GDO Curiosi di conoscere i dettagli? ☛ Per saperne di più sul ribaltamento dell’ordinanza iniziale, fate click sul link per leggere il nuovo articolo che abbiamo preparato:📌 https://lnkd.in/dzA6DyMa 📌

L'impossibilità di tutelare tramite brevetto una "invenzione" della cui originalità non si può esser certi...è nota. Così come le difficoltà connesse con la registrazione "verbale" di marchi/nomi che potrebbero essere confusi come identificativi di una categoria di prodotti (non si può registrare il marchio "pane", "caffè" etc.). Con la "volgarizzazione" di forme dei prodotti si apre un nuovo fronte per l'uso di algoritmi produttivi (AI non necessariamente generative): si analizzerà meglio la forma in relazione al potenziale successo sul mercato + tutte le implicazioni economiche per il workflow produzione/trasporto/immagazzinamento/esposizione. Questo già avveniva in passato (personalmente, quando ho curato il packaging di prodotti di punta per il lancio del brand HUAWEI sul mercato B2C tramite Point Of Purchase di TIM ho usato questo metodo lavorativo). Ora l'analisi viene fatta triangolando Data Base, e dietro la macchina buona ci deve essere un buon operatore. Si apre un nuovo aspetto dell'attività da brand reputation profiler. Grazie a Clizia Cacciamani per la riflessione che mi accende. #CliziaCacciamani #Cacciamani #InnovaPartners #BrandReputation #BrandProtection

Il secondo round della ‘guerra dei biscotti’ finisce con una sconfitta per #Barilla. Il Tribunale di Brescia, infatti, premia le aziende Tedesco e Sapori Artigianali, che avevano perso nel primo grado di giudizio. L’inizio della vicenda risale al giugno 2023, quando l’azienda di Parma chiede al Tribunale di Brescia di vietare a due aziende la vendita di nove tipi di biscotti, oltre all’immediato ritiro dal commercio. Il primo motivo è l’eccessiva somiglianza della forma con i biscotti #MulinoBianco, Pan di Stelle, Pavesi e Gran Cereale. Barilla afferma infatti di essere titolare dei ‘marchi di forma’ dei biscotti (termine giuridico che indica la proprietà della forma dei biscotti e della confezione). Il secondo motivo è che i prodotti delle due aziende hanno un packaging troppo simile a quello dei loro biscotti. Il Giudice di primo grado nel febbraio 2024 ha accolto parte delle richieste di Barilla. Il ribaltone è datato 18 marzo 2024, giorno in cui il Tribunale di Brescia respinge il reclamo della Barilla. Sulla questione dei marchi di forma, il Tribunale ha ritenuto che la sagoma e l’aspetto dei biscotti siano oramai volgarizzate, essendo largamente utilizzate da molti produttori. Per questo motivo non sono più in grado di suggerire al consumatore una certa origine (Mulino Bianco e altri marchi di Barilla) e, quindi, di svolgere la funzione distintiva propria del marchio.   Grazie a Cristina Bellomunno per il suo contributo su #ilfattoalimentare https://lnkd.in/dNAx_B9V

Il fenomeno del “look alike” nel settore dei biscotti.   Gli avvocati Gilberto Cavagna e Maria Giulia Contatore dello studio legale BIPART hanno esaminato su Brand News Today la disputa legale che ha travolto il settore dolciario, già definita la “guerra dei biscotti”, promossa da Barilla contro Tedesco/Sapori Artigianali e che ha visto il Tribunale di Brescia vietare (provvisoriamente) la produzione e vendita di una serie di biscotti troppo simili, nella forma e nel packaging, a quelli di Barilla (Mulino Bianco).   In particolare, il Tribunale ha sanzionato l'uso di packaging simili – fenomeno noto come “look alike” (“simile a”), costituito dalla creazione di confezioni o prodotti che assomigliano a quelli di un marchio più noto (per attirare l’attenzione dei consumatori e beneficiare così degli investimenti pubblicitari del concorrente –, ritenendo tale pratica contraria ai principi della correttezza professionale e dannosa per l’azienda altrui.   Se questa decisione dovesse essere confermata anche nel corso del giudizio di primo grado, sarebbero tempi amari per le numerose aziende e catene di supermercati che da tempo producono e commercializzano prodotti simili a quelli dei concorrenti più rinomati.   https://lnkd.in/gK2B3cyX TAPAS - legal Tips on Advertising and Promotional Activities #bipart #ip #guerradeibiscotti #contraffazione #concorrenzasleale #lookalike 

l fenomeno del “look alike” nel settore dei biscotti. Gli avvocati Gilberto Cavagna e Maria Giulia Contatore di BIPART studio legale hanno esaminato su Brand News Today la disputa legale che ha travolto il settore dolciario, già definita la “guerra dei biscotti”, promossa da Barilla contro Tedesco/Sapori Artigianali e che ha visto il Tribunale di Brescia vietare (provvisoriamente) la produzione e vendita di una serie di biscotti troppo simili, nella forma e nel packaging, a quelli di Barilla (Mulino Bianco). In particolare, il Tribunale ha sanzionato l'uso di packaging simili – fenomeno noto come “look alike” (“simile a”), costituito dalla creazione di confezioni o prodotti che assomigliano a quelli di un marchio più noto (per attirare l’attenzione dei consumatori e beneficiare così degli investimenti pubblicitari del concorrente –, ritenendo tale pratica contraria ai principi della correttezza professionale e dannosa per l’azienda altrui. Se questa decisione dovesse essere confermata anche nel corso del giudizio di primo grado, sarebbero tempi amari per le numerose aziende e catene di supermercati che da tempo producono e commercializzano prodotti simili a quelli dei concorrenti più rinomati. https://lnkd.in/gTpcG3um TAPAS - legal Tips on Advertising and Promotional Activities

RIFLESSIONE SULLA GESTIONE DI IMMAGINE DI UN BRAND Barilla in causa con un produttore di biscotti per comportamento scoretto, pratiche parassitarie e lesive nei confronti dei marchi Pavesi e Mulino Bianco. Ci sono alcuni punti che mi lasciano perplesso e sarei contento se mi venissero spiegati da qualche lettore del post. A monte di tutte le considerazioni che si possono fare in tribunale: 1) é pieno il mercato di copie dei famosi biscotti, perché citare un solo una parte dei produttori e non tutti coloro che chiaramente ogni giorno si ispirano a brand sopracitati? Badta farsi un giro per discount e per private label e ne saltan fuori a mazzi. 2) comprendo di più la lotta del parmigiano vs il parmesan, ma in questo caso non si stanno usando nomi simili, non si allude a provenienze da zone doc o appartenenze a consorzi (come nel caso del parmesan che lascia sottintendere), non si hanno packaging confondibili, perché far loro pubblicità gratuita a livello nazionale? 3) non ho mai trovato un solo biscotto delle copie che riuscisse ad esser simili in quanto. A bontà agli originali. Allora mi domando: perché l'ufficio marketing non investe i soldi della causa in una campagna nella quale si sottolinea il fatto che tutti ci provano ma nessuno é bravo quanto la Mulino Bianco? A mio parere sarebbe stato un investimento migliore. Cocacola non si mette a far causa a tutte le copie sul mercato. Potrebbe farlo magari ma io credo che l'innegabile verità sia al palato: nessuna copia riesce a raggiungerne il gusto inimitabile e inconfondibile, tant é che le campagne pubblicitarie ormai mettono il prodotto in secondo piano a vantaggio dell'esperienza che potresti vivere insieme a lui. Questo rende il marchio piú simpatico e amichevole, al contrario dell'operazione legale di Barilla che a mio parere ha perso in partenza qualunque dovesse essere il verdetto del tribunale. E voi che ne pensate? #barilla #ods #tedesco #biscotti #immagine

💡 La creatività non ha età! Mi ha molto colpito la storia di Margherita, una bambina di 9 anni e mezzo, e della sua idea di una nuova tipologia di pasta a forma di "tappo", proposta direttamente al CEO di Barilla Group. Ci ricorda che la creatività e l'audacia possono emergere presto nella vita! Grazie al supporto di sua madre, Margherita ha avuto il coraggio di credere nelle sue idee e di scrivere una lettera direttamente a Gianluca Di Tondo. La risposta? Non solo una lettera di ringraziamento personale, ma anche un prototipo reale della sua idea! È incredibile come un gesto così semplice, quello di scrivere una lettera, abbia portato a un risultato così tangibile, quasi commovente. Questo ci dimostra che nessuna idea è troppo piccola o troppo ambiziosa, e che a volte, basta solo chiedere per trasformare un sogno in realtà. 📌 Un esempio concreto di determinazione, sostegno familiare e di come le grandi aziende possano rispondere con empatia e visione.  Chissà, forse un giorno vedremo davvero i "tappi" di Margherita sugli scaffali! Nel mondo del food e del marketing, l'innovazione nasce spesso da piccole idee che possono fare la differenza. 🔍 E tu? Come coltivi la creatività nel tuo business o nei tuoi progetti? Vi lascio l'articolo 🗞️👇

Lo sapevi? Uno dei più grandi fallimenti di Barilla risale al 2007, quando l'azienda decise di lanciare sul mercato una nuova linea di prodotti. Alixir era un brand pensato per chi voleva vivere meglio e in modo più salutare e si contraddistingueva per le sue confezioni completamente nere, in controtendenza rispetto al settore alimentare e agli altri prodotti competitor. Barilla aveva evidenziato un nuovo segmento di mercato, caratterizzato da una capacità di spesa medio-alta e da una spiccata attenzione verso la salute personale e il benessere. 📈 Oggi, a distanza di 16 anni possiamo dire che le previsioni erano corrette: non solo l'interesse per questi alimenti è cresciuto negli anni ma ha anche dato vita a un mercato redditizio. Tuttavia Alixir fu un buco nell'acqua di vari milioni di euro e venne ritirato dal mercato a 1 anno dal lancio. Ma quali furono le motivazioni? 🤔 👉🏻 PREZZO Barilla aveva posizionato Alixir come una linea dedicata a un segmento molto specifico. L'idea quindi era che fosse propenso a spendere di più per prodotti sani ma in realtà il prezzo alto non fece altro che scoraggiare i possibili acquirenti. 👉🏻 PACKAGING Probabilmente la scelta del colore nero fu data dalla volontà di elevare la percezione di valore del prodotto tuttavia non mette appetito, non comunica il carattere salutare del prodotto e, dulcis in fundo, è associato alla morte. 👉🏻 DISTRIBUZIONE Può un prodotto premium apparire nei canali di distribuzione classici? In questo caso il carattere esclusivo di Alixir andò via via scemando e causò una perdita di credibilità del brand. ... e infine 👉🏻 TARGET Tutte le analisi e le previsioni fatte da Barilla si sono rivelate giuste dopo più di 10 anni ma nel momento del lancio le persone non erano ancora pronte a prodotti simili. Invece di puntare su una nicchia e farla crescere, l'azienda decise di puntare su una massa che non esisteva. Cosa ci insegna questo interessante caso studio? Di non dimenticare che, anche se guardi al futuro, vivi pur sempre nel presente. Conoscevi questo caso interessante?💬 Qualcuno se lo ricorda tra gli scaffali? —— 📌 Se hai trovato interessante questo post seguimi per altri contenuti 👉🏻 Lorenzo Ferrari . Qui invece puoi scoprire di più su ciò che facciamo in smarTalks per le aziende: www.smarTalks.it #LorenzoFerrari #marketing #marketingstrategy #product #creativity #branding #ideas #innovation #barilla #failure #business

Alixir: uno dei più grandi flop di Barilla! Parliamo del grande fallimento di Barilla nel 2007 quando l'azienda decise di lanciare una nuova linea di prodotti salutistici chiamata Alixir. Nonostante le previsioni corrette sul crescente interesse per questo segmento di mercato, Alixir fu un flop costato milioni di euro e ritirato dal mercato dopo solo un anno. Esaminiamo i motivi di questo insuccesso, come il prezzo troppo alto, il packaging poco accattivante e la distribuzione sbagliata, oltre al fatto che il target non era ancora pronto per questo tipo di prodotto. #Barilla #Alixir #FallimentoBarilla #StrategiaMarketing #SegmentoSalutistico #strategiamarketing #consulentemarketing #marketing #consulentestrategiedigitali #strategiedigitali #marketingdigital #consulente #marketingstrategy #marketingconsultant #marketingagency #socialmediamarketingtips #pubblicitá #pubblicitario