Post di Federica Scanderebech Torino 🇮🇹

🔴 Festa della Toscana 2024: Palazzo Aperto, replica il 14 dicembre. Dopo il successo del 30 novembre, l'iniziativa "Palazzo Aperto" torna sabato 14 dicembre. Il Consiglio regionale della Toscana, con visite guidate, concerti e spettacoli, apre le sue sedi istituzionali (Palazzo del Pegaso e Palazzo Bastogi) a Firenze. #palazzo #aperto #visite #concerti #spettacoli #firenze #toscana #eventi #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda ➡️ Leggi articolo completo su La Milano

🚇 C’era una volta una Milano diversa. Una Milano che sognava di muoversi più veloce, di abbattere il traffico caotico e di collegare le sue aree più lontane. Negli anni '50, con le fabbriche a Nord e il centro della città sovraffollato, nacque un’idea rivoluzionaria: una linea metropolitana che attraversasse Milano, da Sesto Marelli a Lotto. Il progetto prese vita nel 1954, e appena sette anni dopo, senza le tecnologie avanzate di oggi, i primi binari della Linea Rossa erano pronti. Il 1° novembre 1964, alle 10:40, la M1 apriva le porte. I milanesi fecero la fila per salire a bordo del primo treno, curiosi di scoprire come sarebbe stato viaggiare sottoterra. Ma la M1 non fu solo una linea ferroviaria. Fu una vera rivoluzione. E portò con sé cambiamenti non solo urbanistici, ma anche sociali. Per finanziare la metro, il Comune chiese un contributo a chi abitava vicino alle stazioni: una “tassa” speciale, giustificata dall’aumento di valore delle case vicine alla metro. Oggi, la M1 è una delle linee più iconiche d’Italia, e dietro ogni suo corridoio c’è il tocco inconfondibile dei designer Franco Albini e Bob Noorda. Le loro scelte stilistiche – dai corrimano alla pavimentazione antiscivolo – hanno dato alla Rossa un’identità unica, che ancora oggi milioni di persone riconoscono. La Linea Rossa ha cambiato per sempre la storia della città. Non si tratta solo di trasporto, ma di una connessione profonda tra quartieri, persone e generazioni. Oggi, mentre celebriamo i suoi 60 anni, possiamo riflettere su quanto la metro abbia trasformato Milano in una città moderna e connessa. C’è un pezzo di M1 nella storia di ogni milanese. La prendiamo tutti i giorni, forse senza pensare a quanto lavoro, ingegno e passione ci sia dietro quelle porte rosse. Buon compleanno, Linea Rossa. E grazie per averci portato più vicini. #Milano #LineaRossa #MM1 #MetroMilano #Storia #Ingegneria #Trasporti #Urbanistica #Design #MetropolitanaMilanese

DAL GHIACCIO ALL'OCCUPAZIONE ABUSIVA E AL DEGRADO: SALVIAMO L'AGORA' DI MILANO Il Palaghiaccio di via dei Ciclamini, un tempo cuore dello sport e dell’hockey milanese, oggi si trova a un bivio tra degrado e rinascita. Chiuso dal gennaio 2023, la struttura è stata vittima di furti, vandalismi e occupazioni che ne hanno minato la funzionalità e il simbolo che rappresentava per la città. Eppure, tra le macerie di quello che è stato, si intravede una possibilità: un partenariato pubblico-privato che potrebbe ridare vita a questo luogo storico, trasformandolo in uno spazio moderno, sostenibile ed efficiente. Un progetto ambizioso, a costo zero per il Comune, che prevede un nuovo stadio del ghiaccio con pannelli solari e una capienza di 1000 posti. Ma, come spesso accade, tra intenzioni e realizzazione il cammino è lungo e pieno di ostacoli. Il destino del Palaghiaccio non riguarda solo una struttura sportiva, ma parla del nostro rapporto con il passato e delle scelte per il futuro della città. Sapremo trasformare questa opportunità in un modello di rigenerazione urbana o lasceremo che il degrado prevalga? Milano ha bisogno di visione e impegno per preservare e reinventare i luoghi che hanno fatto la sua storia; non è solo una questione di impianti sportivi, ma di identità e di ciò che vogliamo essere come comunità. Che cosa significa per voi il Palaghiaccio? Pensate che il partenariato pubblico-privato sia la strada giusta per risollevarlo? #RealEstate #Milano #Agorà

Il video del giorno: il nuovo grattacielo di Porta Nuova #ilvideodelgiorno: in fondo all'articolo trovi tutti i nostri video su Milano https://lnkd.in/dspmjGFy

Quella di oggi, #25aprile 2024, è una giornata destinata a rimanere nella storia di Venezia. Non solo perché ricorre la festa di San Marco, patrono della città, ma anche perché inizia la sperimentazione del ticket d’ingresso. La fase di studio è stata accompagnata da un vivace dibattito, a tutti i livelli. Del resto, come accade per ogni scelta difficile, non esiste una soluzione “ideale” ed ogni proposta presenta inevitabilmente pro e contro. Tuttavia, esistono contesti e situazioni che non permettono di temporeggiare e richiedono di passare rapidamente all’azione. In questo caso, la salvaguardia di #Venezia non poteva attendere un minuto di più. Oggi non è possibile prevedere l’esito di questo esperimento. Quello che mi sento di sottolineare, da imprenditore abituato a navigare sia il mare calmo che quello in tempesta, è l’importanza di agire, sempre, per poi modificare all’occorrenza la rotta. È così che Venezia potrà continuare a nutrire di #bellezza noi e le generazioni future.

Oggi è stato presentato il programma del #MaggioDeiMonumenti a #Napoli. Nata nel 1992, la rassegna partenopea giunge quest'anno alla 30esima edizione. Un invito per napoletani e turisti a scoprire il patrimonio della città, conquistando il pubblico locale, senza tuttavia raggiungere quella dimensione globale tale da trasformarla in un vero e proprio attrattore turistico. Per farsi un’idea basti pensare che l’edizione del 2024 vanta poco più di 20 eventi, che si ripetono più o meno ciclicamente da maggio fino agli inizi di giugno, suddividendosi tra forum cinematografici, spettacoli teatrali (per lo più di piccole associazioni) e “aperture straordinarie” di siti che generalmente sono accessibili nel corso dell’anno durante rassegne analoghe. Realizzata con poche risorse, leitmotiv di questa edizione “Le acque di Napoli”. E, leggendo il programma, non si può fare a meno di chiedersi quale sia il nesso tra un workshop di cinema e l'acqua o la retrospettiva di Béla Tarr (regista e produttore ungherese) e la città. Gli spettacoli si dividono prevalentemente tra performance di strada in spazi pubblici e animazioni per bambini. Una rassegna, gratuita certo, che poco racconta e ancor meno valorizza la città. Per avere un’idea di come non solo non sia cresciuto, ma sia stata addirittura ridimensionato il Maggio dei Monumenti, basta fare un raffronto con la #MilanoDesignWeek, al secolo #SaloneDelMobile, appuntamento imprescindibile per gli amanti dell’architettura d’interni e del design. Nato agli inizi degli anni ’60 come esposizione di mobili, ha avuto alterne fortune fino agli anni ’90. È a partire dagli anni 2000, che avviene una vera e propria rivoluzione, spostando l'evento dall’originaria #Fieramilanocity all’odierna #Rho. Da quel momento viene a crearsi nel tessuto cittadino un vero e proprio ecosistema di eventi satellite che vivono di vita propria, il #Fuorisalone. Per fare un esempio concreto basti pensare che in una sola settimana – UNA – (il Maggio dei Monumenti dura un mese) il Fuorisalone, tra innovazione e creatività, ha raccolto quest'anno 1125 eventi, ha coinvolto 838 brand e ha vantato un’audience online di ben 630.000 persone provenienti da 162 paesi del mondo. Un vero e proprio colosso del settore, che in soli 7 giorni riesce a superare di gran lunga quanto realizzato dal Maggio dei Monumenti in un intero mese di programmazione. Tra gli sponsor Porsche, Grand Seiko e Hyundai, solo per citarne alcuni. In compenso il Maggio dei Monumenti vedrà una serie di “incontri”, “convegni” e “tavole rotonde” per addetti ai lavori in pensione che vivono di nostalgia e proprio faticano a rinunciare alla cattedra. Napoli è affetta da un accademismo cronico, che dovrebbe debellare provando a guardare al proprio patrimonio culturale come una risorsa da promuovere, valorizzare e “vendere” e no come un polveroso soprammobile di cui parlare stancamente nel corso di un incontro cui non parteciperà nessuno.

Ecco i 10 #VisionaryPlaces che abbiamo selezionato insieme al Gambero Rosso , Artribune e un comitato che unisce personaggi del mondo dell'arte e della cultura. Scopri il vincitore 👇🏻

Guarda il video de “La città verde del futuro” dei Piccoli Cantori di Milano

🗞️ Mostra d’Oltremare da record: +20% di eventi dal 2022 La Mostra d’Oltremare si conferma un pilastro della meeting industry a #Napoli, registrando un incremento del +20% di eventi dal 2022. Un trend in continua crescita che vede il capoluogo partenopeo sempre più al centro del mercato fieristico e congressuale, con un impatto diretto sull’economia locale e sull’attrattività internazionale della città. Come riportato oggi da Il Mattino, questa espansione rappresenta una grande opportunità per il settore turistico, le maestranze locali e il tessuto imprenditoriale, contribuendo a rafforzare il ruolo di Napoli come hub strategico per eventi e incontri di rilievo globale.  Un segnale positivo che conferma il dinamismo della città e il suo potenziale nell’accogliere e valorizzare le grandi manifestazioni del futuro.

𝐈𝐥 𝐭𝐢𝐜𝐤𝐞𝐭 𝐝𝐢 𝐢𝐧𝐠𝐫𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐢𝐧 𝐜𝐢𝐭𝐭à 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐞 𝐝𝐚𝐯𝐯𝐞𝐫𝐨? Qualche giorno fa era stato proposto per San Gregorio Armeno, storica via dei presepi a Napoli, un ticket di ingresso per arginare il fenomeno dell'”overtourism”. 🎟️ È d'obbligo quanto utile riflettere su una questione che merita attenzione: il ticket d’ingresso, adottato già in altre città come Venezia, ad esempio. Si è rivelato davvero efficace nel contenere il flusso turistico? 👨💼A giudicare dai numeri, la risposta sembra comunque negativa. Giovanni Andrea Martini, consigliere comunale, non ha esitato a definire l’iniziativa un “fallimento clamoroso”. 📈I dati parlano chiaro: solo a maggio 2024, Venezia ha visto 70.000 ingressi in un solo giorno, un incremento rispetto agli anni passati. ❓Questa riflessione solleva inoltre due interrogativi cruciali: il ticket dissuade davvero i cosiddetti “turisti mordi e fuggi”? E, soprattutto, gli introiti generati vengono – o verranno – destinati agli scopi dichiarati? Personalmente, dubito che sia questa la soluzione vincente. E sono felice che anche gli artigiani di San Gregorio Armeno abbiano detto NO a questa iniziativa. https://lnkd.in/dk6Nj5Bi