#Ichnusa sceglie la via della responsabilità. Ma questo gesto sarà sufficiente per sensibilizzare il pubblico? La nuova campagna di Ichnusa non è soltanto una “bella” pubblicità, è una dichiarazione di intenti. Il messaggio "Se deve finire così, non beveteci nemmeno" ci ricorda che la “sostenibilità” è un impegno concreto che ogni azienda dovrebbe abbracciare per promuovere una maggiore consapevolezza ambientale. In che modo? Ichnusa lo fa scegliendo di legare la propria immagine alla tutela della Sardegna, sempre più fragile di fronte a inquinamento e cambiamenti climatici. Uno slogan diretto e forte, che sottolinea la responsabilità del brand e ci spinge a riflettere sul ruolo delle imprese in questa sfida epocale. Ci chiediamo se questo investimento pubblicitario sarà in grado di influenzare positivamente le scelte dei consumatori. #Brand #Campagna #Sostenibilità #Ambiente #Futuro #Responsabilità
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Ancora una volta, Ichnusa si distingue per il suo coraggio e la sua creatività con una 𝐜𝐚𝐦𝐩𝐚𝐠𝐧𝐚 𝐝𝐢 𝐬𝐞𝐧𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 che non lascia indifferenti. "𝑺𝒆 𝒅𝒆𝒗𝒆 𝒇𝒊𝒏𝒊𝒓𝒆 𝒄𝒐𝒔𝒊̀, 𝒏𝒐𝒏 𝒃𝒆𝒓𝒆 𝒏𝒆𝒎𝒎𝒆𝒏𝒐" è un messaggio forte e diretto che colpisce nel segno, invitando a riflettere sull'impatto che le nostre scelte hanno sull'ambiente. Cosa rende questa campagna così speciale? ✅ Utilizzo dei colori ✅ Messaggio chiaro ✅ Attività concrete Celeste oggi vi parlerà di questa importante campagna e di come 𝐈𝐜𝐡𝐧𝐮𝐬𝐚 si stia impegnando concretamente per contrastare l'abbandono delle bottiglie. Guarda il video qui e facci sapere cosa ne pensi! #Ichnusa #spot #campagnemarketing #marketing #pubblicità #sostenibilità #ambiente #marketingnews #sardegna #birrasarda #zerowaste #rifiuti #responsabilitàsociale #PlayMarketing #brandstorytelling
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#Alveari e arnie sui tetti di New York, Parigi e Milano. O nei #giardiniurbani, sui tetti e gli spazi #green delle grandi #aziende. È questa l’ultima tendenza in grado di invertire il declino delle popolazioni di api, fondamentali per l’equilibrio della #biodiversità. Le “api #urbane”, possono fungere da bioindicatori della salute dell’ambiente circostante. Attraverso la tecnologia poi, è possibile misurare il loro comportamento, tracciare il polline trasportato, ed andare ad agire tempestivamente sull’ambiente. Una pratica, quella dell’#apicolturaurbana, che deve ancora trovare la necessaria regolamentazione nel tutelare i delicati equilibri naturali, ma che può rappresentare una risorsa contro lo spopolamento delle api e migliorare la qualità della biodiversità cittadina. Scopri di più nell’articolo: https://lnkd.in/dU4jkuG5 #Brandurbanism #rigenerazioneurbana
Far tornare le api in città
wired.it
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Comunicazione coraggiosa ed efficace. Questo è un esempio di idea che incontra una committenza lungimirante.
L’abbandono delle bottiglie di vetro è un problema diffuso e di difficile soluzione. Il Birrificio Ichnusa, da sempre impegnato per la valorizzazione e la salvaguardia dell’isola dove è nato, vuole contribuire a ridurre questo problema. E, per fare la nostra parte, abbiamo iniziato stamattina a Cagliari con la prima delle azioni di pulizia che da Aprile a Luglio effettueremo con il nostro partner storico Legambiente Sardegna Annalisa Colombu. La nuova campagna di comunicazione Ichnusa è una presa di posizione forte che manda un messaggio chiaro: Se deve finire così, non beveteci nemmeno. Nelle prossime settimane la porteremo nei luoghi della movida, negli aeroporti e nei porti in Sardegna arrivando poi in tutta Italia, per ispirare comportamenti più virtuosi. Per noi è una questione di rispetto. #ichnusa #ilnostroimpegno #rispetto
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Bella l’iniziativa, ma a quando il vuoto a rendere? 💡 Questo dovrebbe essere solo l’inizio di una più ampia e sincera campagna.. ♻️ E se ne prendessero in considerazione una di Economia Circolare? #economiacircolare #ichnusa #heineken #sostenibile
L’abbandono delle bottiglie di vetro è un problema diffuso e di difficile soluzione. Il Birrificio Ichnusa, da sempre impegnato per la valorizzazione e la salvaguardia dell’isola dove è nato, vuole contribuire a ridurre questo problema. E, per fare la nostra parte, abbiamo iniziato stamattina a Cagliari con la prima delle azioni di pulizia che da Aprile a Luglio effettueremo con il nostro partner storico Legambiente Sardegna Annalisa Colombu. La nuova campagna di comunicazione Ichnusa è una presa di posizione forte che manda un messaggio chiaro: Se deve finire così, non beveteci nemmeno. Nelle prossime settimane la porteremo nei luoghi della movida, negli aeroporti e nei porti in Sardegna arrivando poi in tutta Italia, per ispirare comportamenti più virtuosi. Per noi è una questione di rispetto. #ichnusa #ilnostroimpegno #rispetto
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Oggi, 21 novembre, si festeggia la “Giornata nazionale degli alberi”. È bello celebrare questi straordinari organismi vegetali che contempliamo e disegniamo fin da bambini, la cui presenza sulla Terra ci permette di godere, ogni giorno, di infiniti benefici: materiali e spirituali, paesaggistici e ambientali. Ma per far sì che questa - come tante Giornate nazionali e internazionali ormai presenti ogni giorno e su qualsiasi argomento - non rimanga fine a sé stessa o, peggio ancora, che venga ammantata da vaghi sentimentalismi carichi di retorica, occorre conoscerne meglio la storia, facendo un lungo passo indietro nel tempo. Tutto ha inizio nel lontano 1899, quando l’allora Ministro della Pubblica Istruzione Guido Baccelli, con una Circolare, lanciò la proposta di organizzare delle “passeggiate campestri” con le classi in cui celebrare gli alberi, piantandone alcuni in aree dove era necessario. In apertura oggi su L'Altramontagna racconto la storia di questa giornata speciale, invitando a festeggiarla recuperandone lo spirito originario. Il grande rischio odierno, infatti, è quello di far precipitare questa Giornata in una vaga retorica, in cui l’albero viene descritto unicamente come elemento simbolico, ammantato da un velo di sacralità (e quindi di inviolabilità) che distorce molti degli utilizzi reali e concreti delle specie arboree, anche nel contesto della transizione ecologica. Gli alberi in realtà sono tante cose assieme: ossigeno, protezione del suolo, biodiversità, paesaggio, ma anche, ad esempio, una straordinaria materia prima rinnovabile e riciclabile di cui non possiamo fare a meno, il legno, che genera economia e lavoro nei territori montani e rurali. Oggi come nel lontano 1899 l’invito è allora quello di celebrare tutta la meravigliosa e complessa multifunzionalità degli alberi e delle foreste, elementi fondamentali per tutti noi che vale la pena di conoscere per tutelarli al meglio e gestirli in modo sostenibile. Trovare l'articolo in home su L'AltraMontagna 🖋️🌳👉🏻 https://lnkd.in/dxsYFSTJ
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🌿 Come sta andando questa prima settimana di #NoMowMay? 🌿 Siete già invasi da erba altissima e denti di leone? Stringete i denti dai, e pensate che lo stiamo facendo per il bene di quei piccoli critter fondamentali per il nostro pianeta. 🌿 E se in giardino oramai abbiamo la giungla, non si può dire lo stesso per tutti i campi da sport che hanno i manti in erba sintetica della linea #itsport. Tappeti erbosi sintetici di alta qualità necessitano un packaging bello, comodo ed elegante. Le bellissime e “verdissime” confezioni singole delle “piastrelle” di erba sintetica, sono contenute in un pratico Box d’esposizione che permette ti tenere fino a 10 campioni di erba sintetica. Perfetti per presentare l’ampia gamma di prodotti e varietà di manti erbosi che l’azienda produce. 🌿 Avere manti erbosi sintetici in ambito sportivo non è solo comodo da mantenere, ma estremamente sostenibile per l’ambiente: laddove i nostri giardini privati sono un perfetto ecosistema naturale, da far crescere rigoglioso per ospitare piante e insetti autoctoni, avere metri e metri quadrati di prato vero in ambito sportivo significa metricubi di acqua sprecata per annaffiarli e tenerli sempre verdi. Tappezzare questi campi con manti erbosi sintetici di alta qualità permette un risparmio sensibile di acqua durante tutto l’anno, ma soprattutto nei mesi estivi dove tende sempre, purtroppo, a scarseggiare. Inoltre, i manti sintetici hanno una lunga durata, una bassa manutenzione ed ormai buona parte delle aziende che li produce utilizza materiale riciclato e correttamente riciclabile se mai lo si dovesse o volesse rimuovere e smaltire. 🌿 🌱 Alla Mapello S.p.A consideriamo fondamentale ogni piccolo gesto che aiuti una vita sostenibile, è per questo che il nostro packaging per IT sport, come il resto della nostra produzione, è realizzato con cartone riciclato e riciclabile, proveniente da foreste gestite responsabilmente, e prodotto in uno stabilimento che utilizza energia pulita. Volete scoprire di più riguardo il No Mow May o la nostra produzione #green? Nei commenti troverete tutte le info di cui avete bisogno. #cartotecnica #stampa #paper #60annididee #piùuno #Sustainability #SustainableLiving #SyntheticGrass
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🏖️ Le spiagge italiane, luoghi di relax e divertimento, stanno affrontando una sfida sempre più grande: quella dei rifiuti abbandonati. ⛱️ Secondo il recente rapporto di Legambiente, ogni 100 metri di spiaggia italiana ospitano in media ben 705 rifiuti. Questo dato, purtroppo, è allarmante e sottolinea l'urgenza di intervenire per proteggere gli ecosistemi costieri. 🌱 Tra i rifiuti più comuni ritrovati sulle spiagge, ci sono i mozziconi di sigaretta, frammenti di plastica di varie dimensioni, tappi e coperchi in plastica, materiali da costruzione e stoviglie usa e getta in plastica. Nonostante siano stati banditi dalla direttiva europea Single Use Plastics, i prodotti in plastica monouso rappresentano ancora il 56,3% del totale dei rifiuti monitorati nel 2024. 🐠 La plastica abbandonata sulle spiagge ha un impatto devastante sull'ambiente marino e sulla biodiversità. 🧹 Tuttavia, c'è speranza. Dal 10 al 12 maggio si terrà la campagna "Spiagge e Fondali Puliti 2024" organizzata da Legambiente, volta a sensibilizzare e coinvolgere le persone nella pulizia dei rifiuti abbandonati sulle spiagge. Lo slogan di quest'anno, "Spiagge Pulite? Pinzaci tu!", sottolinea il ruolo fondamentale che ognuno di noi ha nel preservare la bellezza delle nostre coste. 🌱 Inoltre, è importante adottare comportamenti responsabili anche durante il nostro tempo trascorso al mare. Ridurre l'uso di plastica monouso, riutilizzare e riciclare i materiali, e partecipare attivamente alle iniziative di pulizia delle spiagge sono solo alcune delle azioni che si possono intraprendere per proteggere l'ambiente marino. 🌊 La cura delle nostre spiagge è una responsabilità condivisa da tutti noi. Dobbiamo agire ora per garantire un futuro più pulito e sostenibile per le generazioni future. #SpiaggePulite #Sostenibilità #Legambiente
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La seconda puntata di #TerraaFuoco è online❗ In questo #episodio diventiamo un oggetto. Diventiamo libri, macchine, case, strade e ripercorriamo quel che accadde a Faenza, a #maggio2023. 🏚 Ancora abbiamo impressa nelle nostre menti la tragica #alluvione dell'Emilia Romagna: la #natura in quel momento decise di lanciare un messaggio, decise di riappropriarsi della propria terra. Tutto perse valore, ogni oggetto non contò più nulla: dai #libri accartocciati e immersi nel fango, alle #strade distrutte e diventate un ammasso di cemento, fino alle #auto e alle #case diventate semplici macerie. In sostanza tutto ciò che l'uomo possedeva o aveva creato divenne inutilizzabile. 📚 E anche la #memoria perse valore. A Faenza il Museo Guerrino Tramonti con le sue 1800 opere, il Museo Zauli e la Biblioteca Manfrediana vennero completamente sommersi da acqua e fango. 🗑 Oltre 100mila tonnellate di oggetti divennero #rifiuti e pensa che tale quantità prodotta in pochi giorni, in quest’area viene ''cestinata'' in 10 mesi. 🌳 Quel che accadde ha cambiato la conformazione della terra di quei luoghi. L’alluvione distrusse i terreni, i quali divennero duri come il cemento e tutta la melma ricoprii il 42% delle aree coltivabili. Vennero persi 400milioni di chili di #grano: circa 1/3 del grano tenero nazionale. E adesso...? Cos'è rimasto di #Faenza 10 mesi dopo l'alluvione? 👇
Faenza, quando la natura si fece male due volte: l’alluvione dell’Emilia Romagna raccontata dagli oggetti distrutti
ohga.it
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🎨 In questo periodo, tra countdown per il Natale e liste di buoni propositi, noi designer siamo in trepidante attesa: Pantone sta per rilasciare il nuovo colore dell’anno 2025! Il conto alla rovescia è ufficialmente iniziato e quest’anno Pantone ha voluto fare un passo in più, chiedendo a tutti noi di votare quale potrebbe essere la famiglia di colori che segnerà il prossimo anno. Un’occasione unica, che mi ha fatto riflettere. 🦋 Lavoro in 3Bee da due anni ormai, e per noi del team brand la biodiversità è al centro di tutto. Parliamo di biodiversità in tutti i colori, celebrando ogni sfumatura che rappresenta la varietà di specie e la bellezza degli ecosistemi. Proprio Pantone qualche tempo fa ha lanciato il “colore della biodiversità,” una tinta simbolica per raccontare la natura che ci circonda e ci sostiene. Ma in un momento storico come questo, mi chiedo: che colore dovremmo dare alla crisi che la biodiversità sta vivendo? 🔬 I dati parlano chiaro: la perdita di biodiversità è un problema oggettivo, ma riceve fino a otto volte meno copertura mediatica rispetto al cambiamento climatico. Eppure, un recente studio pubblicato su Copernicus (link nel primo commento) sottolinea che il ritmo di estinzione delle specie è drammaticamente accelerato, con conseguenze profonde sugli ecosistemi e su di noi. Le biodiversity stripes ci aiutano a visualizzare questo declino, con tonalità che raccontano una storia amara e ci ricordano quanto il tempo stringa. Quindi, no, non vorrei che il “colore dell’anno” fosse quello della perdita di biodiversità, ma mi piacerebbe prima o poi che venisse invertita la tendenza e che il colore fosse quello della "rinascita della biodiversità" ✨ 🌷 #BiodiversityStripes #ColorofBiodiversityLoss #PantoneColoroftheyear2025
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Intelligenza artificiale volontariato evoluto e resilienza civile. Perché serve potenziare il sistema di protezione civile? E come? Come combattere il fenomeno delle micro discariche? l’abbandono dei rifiuti nelle spiagge? come potenziare l’economia circolare e ancora come ridurre i rifiuti? Ma soprattutto cosa significa resilienza in un mondo dove le turbolenze generate dall’impronta ecologica dell’uomo sono sempre più esasperate? Ne parliamo oggi ad Alba Insieme con il meraviglioso Gruppo di Aica, nell’ambito del premio internazionale per la comunicazione ambientale. https://lnkd.in/dXG7VkEc
Protezione Civile, l'opera prima di Gaetano Russo Truglio sull'importanza del volontariato
https://www.lasicilia.it
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