Farò un post serale, che sembrerà un post per tutti, e lo può essere, ma è per una mia creatura che sto formando. Come noi parliamo con gli altri riflette i nostri valori, la nostra cultura, i nostri credo. Dall’altro lato non sappiamo mai veramente con esattezza come i messaggi vengano ricevuti. E non ci riguarda. Cerco di insegnare a tutti il contegno costante, non tanto perché ci sia un valore di per sé nell’avere contegno, ma perché in linea col mio modo di essere. Io dico quello che penso senza aspettare che mi si buttino le rose perché “omioddio hai l’anima più bella del mondo”. Allora c’è opportunismo. Le conferme non ci servono da nessuno, non ci serve neppure sapere se gli altri sono d’accordo o no, gli piacciamo o no. Io dico quello che penso perché mi permette di avere l’affetto che ho per la persona che vedo nello specchio, non delle persone a cui rivolgo i miei messaggi. Non è vero che nessuno prende male la mia gentilezza, o che se vivi con grazia, ti risponde lo stesso sentimento. Proprio no. È come non reagisci che ti definisce, però. È un’arte che richiede una grande capacità di controllo, imparare a non reagire in alcun modo al comportamento degli altri, non interpretarlo, non legarsi nulla al dito. Ho avversione per il rancore e le ripicche, sono sentimenti di altre culture: si può notare come le persone ricevono la nostra cortesia, registrare, e andare avanti. In inglese: I have seen who that person is, and I am not willing to unsee it. Questo è tutto. I nostri sentimenti non sono guidati dalle reazioni degli altri ad essi, sono guidati dalla nostra coscienza. Se un paio di narcisisti si mettono in testa castronerie, non sta a noi correggere il tiro, se la gente a cui diamo merito ci volta le spalle, qualsiasi ragione abbiano in mente, non ci riguarda nella maniera più assoluta. Il comportamento degli altri riguarda loro e perché si comportano in determinate maniere pure. Se si recrimina, allora non si era sinceri in principio. Si voleva qualcosa. Imparare a non crearsi aspettative sugli altri è un’arte da praticare. Si possono registrare menzogne, scortesie, trattamenti di sufficienza senza reagire in alcuna maniera ad essi. Primo perché chi si comporta così sa perfettamente cosa sta facendo, e scendere allo stesso livello non ci rende migliori. Secondo perché la vera pace si trova nel distacco dal principio di azione e reazione. Se si sa che non si crea nulla, basta non innaffiare un fiore morto. Ma mica lo calpesti per quello, o ti arrabbi con lui. È un fiore, fa quello che i fiori fanno: nascono, fioriscono, cedono polline, avvizziscono e muoiono. Sono rarissimi i casi di fiori che durano tutta la vita di un giardino. Ma che tu rimuova le erbacce, curi la terra e concimi anche vicino ad una pianta secca non fa di te una persona insensata, fa di te una persona previdente, amorevole e accorta. Può nascere altro intorno ad un fiore avvizzito, basta tenere ordine. Creati lo spazio, non le aspettative.
Post di Flora MC
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Grazie, un esempio di vita lavorativa che ho già visto ma anche un ottimo spunto per aggiungere un ulteriore tassello:un aspetto molto semplice, ma estremamente trascurato quando si comunica con l'altro e/o quando ci si mette in ascolto di qualcuno LE #PAROLEEFFICACI E L'USO DELLA #GENTILEZZA. I nostri pensieri sono fenomeni elettrochimici che innescano in noi cambiamenti fisici, e i nostri pensieri sono fatti di parole. Le parole, quindi, hanno la capacità di cambiare la nostra struttura molecolare. Purtroppo le parole possono essere estremamente pericolose, perché facili alle interpretazioni e ai fraintendimenti. Questo avviene per due ragioni: 1. Le parole evocano immagini, esperienze e sensazioni fortemente personali. Alla parola ETICA o alla parola RESPONSABILITA' per esempio associamo diversi significati, diversi valori, differenti aspettative. Quindi, quando usiamo un determinato vocabolo, diamo per scontato tante informazioni, che però sono diverse da persona a persona. 2. Le parole non spiegano, in modo completo, quello che pensiamo e proviamo. Quante volte hai provato la frustrante sensazione di non essere riuscito a spiegare completamente? Quante volte hai notato che le tue parole erano insufficienti ad esprimere quello che volevi far passare al tuo collega? Per questo, devi fare molta attenzione alle parole che decidi di usare ed interrogarti su quella che scegli. L'altro ti ascolta. Molto spesso ti ascolta anche in modo distratto. Quindi, ogni parola può essere fraintesa, interpretata diversamente dalle tue intenzioni. Il diverso valore associato ad una parola, può essere causa di conflitti ed incomprensioni. Cosa fare? Due cose: 1. Quando devi esprimere una tua opinione, dare un feedback, esprimere un incoraggiamento chiediti sempre: “esistono parole più efficaci di quelle che ho scelto per esprimermi?” “le parole che ho scelto possono essere fraintese, possono suscitare una reazione emotiva negativa nell'altro?” E' come se dovessimo ricordarci di assaggiare le parole, prima di pronunciarle 2. Impegnati a sostituire parole che possono “suonare male”, con altre più neutre o frasi messe al positive, magari evitando i i verbi a due vie. “Sei il solito ritardatario” o "Tu sei cocciuto/a” o "Sei molto volitivo/a" sono tre affermazioni che potremmo utilizzare per esprimere lo stesso concetto, eppure, suscitano tre reazioni molto differenti! Sono tre parole differenti ma molto spesso la nostra povertà di parole non ci consente di trovare la parola che perfettamente esprime il nostro pensiero. ln questi casi, tendiamo ad utilizzare parole che si avvicinano a quel significato ma che abbiamo difficoltà ad esprimere a parole. Si dice che una volta usciti dal mondo scolastico possediamo un vocabolario composto da circa 5.000 parole ma il linguaggio si sta talmente impoverendo che le nuove generazioni vivono con ca. 1.000 parole. Prova a ricercare altre parole che possono essere fraintese ed esercitati a sostituirle con #parolegentili.
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VEDERE È GUARDARE OLTRE I LIMITI DI OGNI APPARENZA 🌹 Spesso sottovalutiamo la potenzialità di una persona, perché ci facciamo un'idea sbagliata di lei…ogni persona può essere un potenziale: #cliente, amico, compagno/a per una vita o chissà quali altri cose, solo se ci prendiamo il tempo necessario per #conoscerla e #capirla #veramente. Quindi incomincia a vedere gli altri con un altro occhio, una visione positiva e propositiva. Non chiuderti agli altri a prescindere, non pensare che solo pochi sono importanti, ma guarda gli altri come a persone migliori di te, che possono darti sempre qualcosa. L'atteggiamento #positivo verso tutti, senza #pregiudizio, è la formula che ci consente di avere una possibilità nei confronti di tutti. 🌹Cosa possa nascere da quel contatto non puoi saperlo e non devi assolutamente sottovalutarlo…quando entri in #contatto con una persona prenditi il tempo di conoscerla bene, senza essere invadente, cerca di capire come può essere una risorsa per te. …osservala, ascoltala e guarda come agisce e reagisce. In molti casi il solo osservare ti permette d'imparare molto, che è già una grande risorsa di esperienza di vita. Le persone non amano essere #usate, ma #valorizzate. Si ottiene molti di più da una persona a cui facciamo dei complimenti sinceri, che da una che paghiamo semplicemente. Non tutte le persone con cui entriamo in contatto potranno essere una #risorsa, ma scartarle a prescindere può significare perdersi delle #occasioni. Non tutti potranno essere clienti, ma quanti potranno segnalarci un amico che ha bisogno di noi? Il #passaparola resta sempre lo strumento più potente in #marketing. L'atteggiamento positivo è una condizione mentale... 💡Pensa ad un lecca lecca. Bello a guardarsi, dolce, piacevole per quei momenti che vuoi sentire il dolce. Ma poi ti stanchi e non sai dove poggiarlo, perché si attaccherebbe di tutto e sarebbe inutilizzabile. 💡💡Pensa al caffè amaro. Per molti imbevibile, ma se ti stai addormentando e ne hai bisogno, ne basta una tazzina calda e l'effetto è immediato, una vera scarica di adrenalina. Due opposti per dire che ogni persona può avere i suoi lati positivi e negativi, proprio come noi. ❓La domanda, che ognuno dovrebbe farsi è: "ho un obiettivo e qual è? Ho le idee su cosa voglio fare e raggiungere entro il prossimo mese, anno e decennio? Me lo chiedo spesso anch'io a quasi 50 anni, cosa voglio fare da grande. Non sei mai troppo grande o vecchio per farti di queste domande. Sei vecchio quando ti senti vecchio, è la lezione che ho imparato e non mi stancherò mai di dirlo. 🌹🌹🌹Tutti siamo una #risorsa se vogliamo esserlo, se lavoriamo per esserlo. Quindi sia che siamo osservati dai nostri contatti o che li osserviamo, pensiamo a cosa c'è di bello e valorizziamolo;avendo sempre un obiettivo chiaro in mente, perché non è la #fortuna a #determinare il #successo, ma la #volontà a #volerlo #raggiungere #veramente. #informareperformare #formazionecontinua #marketingdigitale
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L’autosabotaggio, ovvero la tendenza critica ad ostacolare ciò che siamo e perseguiamo, ha molto a che fare con il dialogo interiore negativo che adottiamo nei nostri confronti e che porta a sminurci e a criticarci anche in situazioni favorevoli. Ancor di più quando si parla di corpi, contesto in cui il giudizio ostile alla propria immagine trova sempre terreno fertile. Le credenze che abbiamo sul nostro aspetto non sono, però, sbucate dal nulla: ci sono state tramandate da una cultura che ha creato standard e ideali di bellezza, insegnandoci che il nostro valore è inesorabilmente connesso al nostro aspetto e alla valutazione del nostro aspetto da parte di altre persone. Spendiamo gran parte del nostro tempo, denaro ed energie cercando di "aggiustare" ciò che non va in noi per adattarci allo status quo o convincendoci a comprare prodotti che promettono di risolvere tutti i nostri problemi e di farci sentire meglio con noi stessə. Costantemente messə a confronto con uno standard impossibile e irrealistico veicolato attraverso tv, annunci, film, social media…E quanto è difficile provare a sentirci a nostro agio, in un mercato di diete e corpi perfetti, anche quando riceviamo un complimento sincero. Se stai vivendo una relazione faticosa con la tua immagine corporea, ci sono diverse cose che puoi fare per migliorarla: 1️⃣ SCEGLIERE BENE CHI SEGUIRE SUI SOCIAL Quanto spesso scorri i social per poi ritrovarti a stare male con te stess*? Viviamo in un mondo in cui chiunque può costruirsi una vita, una relazione e un corpo perfetti online e i social sono proprio la vetrina che ci mostra la versione più curata della vita di altre persone. Lo vediamo e crediamo che sia vero, anche quando non lo è. 2️⃣ SMETTERE DI ODIARE LE FOTO DI TE STESS* Pensa a tutti gli altri aspetti di te che la fotocamera non cattura. Se stai guardando le foto del passato, ricorda a te stess* che il tuo corpo non è destinato a rimanere delle stesse dimensioni, forma o aspetto per tutta la vita. Sei cresciut* e cambiat* mentalmente, emotivamente, spiritualmente, oltre che fisicamente. 3️⃣ SFIDARE IL PENSIERO DEL “TUTTO o NULLA” Il linguaggio è potente. Così come può essere usato per farci sentire in colpa, vergogna o "meno di", può anche essere usato per aiutarci a crescere. Sostituire la parola "ma" e in generale quelle che trasmettono un’idea di contrasto, con parole che ti aiutino a riformulare i pensieri in maniera più neutrale e meno giudicante Se non ne puoi più di pensare ossessivamente al cibo e desideri imparare ad amare il tuo corpo, scrivimi MENSANA in DM 📩 oppure contattami su WhatsApp 📲 340 2871772
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"Sentirsi usati e abbandonati" 🦔 Mi capita spesso di sentire queste frasi è un sentimento che porta indubbiamente molta sofferenza e fa chiudere le persone a riccio facendo perdere loro la fiducia nelle relazioni. 💔 Le relazioni umane sono complesse e intrise di emozioni profonde. Tra le tante sensazioni che possono emergere, una delle più comuni è la paura di perdere le persone che amiamo. Questo timore può radicarsi nel profondo del nostro essere, generando: 😞 ansia 😞 tristezza 😞 sfiducia ❓ Ma da Dove Nasce la Paura di Perdere? 🏠 La paura di perdere le persone che amiamo può avere motivazioni profonde nel nostro passato emotivo. Esperienze precedenti di: ❤️🩹abbandono ❤️🩹tradimento ❤️🩹rifiuto 🌱possono seminare i frutti di questa paura nel nostro animo 👤Anche la mancanza di fiducia in noi stessi e nelle nostre capacità può alimentare questo timore. 🫵🏼 Accanto alla paura di perdere le persone che amiamo, c'è spesso anche la sensazione di essere usati 💥 Quando ci sentiamo trascurati o rimpiazzati in una relazione, il nostro senso di autostima può subire un duro colpo. Possiamo chiederci se siamo stati solo un passatempo temporaneo nella vita di qualcuno, invece di essere veramente apprezzati per chi siamo. 🫂 E lo so che tu ami "forte" e che sei l'amica/o e la compagna/o più fedele del mondo pronta a combattere mille guerre pur di star accanto alle persone che ami ma quando la medaglia si rovescia per l'ennesima volta ti rendi conto che magari dovevi amare meno "forte" che il mondo gira con dei valori meno utopici dei tuoi e questo mondo poi ti sembra davvero un posto sempre meno accogliente e ti riproponi sempre di essere più distaccata nei rapporti ma questa è la tua natura ..e ti senti fregata da te stessa per assurdo 💖Una preziosa e rara natura aggiungerei💖 ➡️ Questa sensazione di essere usati genera spesso in te una serie di reazioni emotive, tra cui: 🔥 rabbia, 💧 tristezza 🌀 confusione. 👤 Spesso ho ascoltato le persone chiedersi dove stessero sbagliando o se ci fosse qualcosa in loro che non andasse 🔐 Questa sofferenza era così forte da farle sentire paralizzate portandole a isolarsi ancora di più e a chiudersi emotivamente. 🫴🏼 Se ti senti in un periodo di vulnerabilità sappi che è normale sentirsi cosi in determinati periodi della vita 🙏🏼 Puoi Ascoltarti e capire da dove nascono determinate emozioni elaborandole e cercando di superarle investendo su un percorso di crescita personale 🌹Puoi Imparare a lasciar andare Accettando che le relazioni possano cambiare nel tempo e che le persone possano entrare e uscire dalla tua vita e che questo è parte integrante del processo della crescita emotiva delle persone. 🌹Puoi Imparare a lasciar andare il controllo e ad accettare l'incertezza e ciò può solo portarti a vivere in modo più sereno e apprezzando i momenti presenti Continua a leggere nei commenti ⬇️
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Lui si sente in gabbia con te? Questo può aiutarti a recuperare il rapporto Quando un uomo si comporta in modo sfuggente e chiede eccessiva libertà, cosa significa? Potrebbe essere semplicemente la sua incapacità di dirti chiaramente che non è interessato. Molti uomini, invece di essere onesti, preservano un grado eccessivo di libertà come scusa. Pensa a questo scenario: lui non si espone in pubblico, non vuole mai dormire insieme, ripete continuamente quanto è importante essere libero e indipendente. Ogni volta che provi a fare un passo in più, scappa. Non c'è una reale intimità e si preoccupa solo delle sue esigenze, non delle tue. A questo punto mi chiedo: ma chi te lo fa fare? A meno che tu non abbia scritto "zerbino" sulla fronte, una persona così andrebbe depennata subito. A livello selettivo, è fondamentale scegliere bene gli uomini con cui interagire fin dall'inizio. Col tempo, i problemi iniziali si moltiplicano. Se dopo 3 mesi il tuo partner non comunica, immagina dopo 2-3 anni quanto sarà problematico. Quando un uomo scappa, certo, devi assicurarti di non essere troppo presente o invadente. Applica le strategie dei videocorsi per riprogrammare gradualmente l'interazione (li trovi nel mio club riservato). Ma soprattutto, datti una scadenza. Se dopo 3-6 mesi lui non si allinea alle tue esigenze di relazione, meglio tagliare i ponti. CONCLUSIONI: Attenzione: la scusa della "libertà" potrebbe essere solo un modo per tenerti in un rapporto limbico, senza impegno. Lui continua a venire a letto con te, ti usa, e tu rimani con un pugno di mosche. Avere una mente riprogrammata con i contenuti che ti fornisco ti renderà a prova di narcisisti o uomini che vogliono solo usarti. Svilupperai delle "antenne" per individuare i segnali negativi nelle persone che conosci. E credimi, non è solo un problema femminile - anche noi uomini ci troviamo in situazioni simili. Crearsi questa barriera mentale attraverso la riprogrammazione ti permetterà di vedere oltre le apparenze e gestire molto meglio la tua vita sentimentale. P.S. Se vuoi davvero trasformare la tua vita sentimentale senza sforzi, e diventare una calamita che attira gli uomini “sul serio” fatti un giro nel mio club riservato (link in bio).
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Spesso gli spunti per certe #riflessioni, provengono dalla vita di tutti i giorni. E se è vero che il #tempo sfugge, e delle situazioni bisogna prendersi cura quando ne abbiamo la possibilità, è anche vero che in certi casi la #scelta sta proprio nel lasciare andare. #tikappacoaching #toolkit #mindset #comunicazione
📞 ESATTO, E' POSSIBILE... CHE PALLE PERO'! Iniziamo con la #retorica ed una buona dose di #moralismo: ⚪ Bisogna dirle le cose, farla quella chiamata...che poi magari manca il #tempo; ⚪ Bisogna avere #coraggio e parlare anche degli argomenti più ostici con chi ti ha ferito, insomma porgila quell'altra guancia... ⚪ Che poi, manco mi ricordo perché si sono interrotti i #rapporti... ⚪ Eddai, sempre a me fare il primo #passo? ⚪ Guarda che io non ho mica niente di cui #scusarmi sai! Ok, siamo tutte brave persone, e se la realtà fosse un'altra? 💡 Potresti aver #SCELTO di non voler più condividere parte del tuo tempo con quella persona. 💡 Potresti aver #CAPITO che avete valori diversi e non conciliabili in un percorso parallelo, per cui non siete più un valore aggiunto, un momento di crescita l'uno per l'altro. 💡 Potresti non aver avuto una #COMUNICAZIONE chiara. Nello spiegare cosa volevi, cosa ti aspettavi o cosa ti ha ferito, sei stato esaustivo e comprensibile? Ti sei accertato che dall'altra parte tutto sia arrivato come lo intendevi? 💡 Potresti aver #COMPRESO il punto di vista dell'altro, e nonostante ciò aver scelto che per il tuo benessere ed equilibrio era bene allontanarti da una situazione disfunzionale, malsana e che ti arrecava sofferenze risparmiabili. Ecco, se quella mancata telefonata è originata dai motivi di cui sopra, allora è una tua #SCELTA, e va bene così. Se, invece, NON hai chiamato per: 📞 #vergogna 📞 #sensodicolpa 📞 #incapacità di confrontarti 📞 #debolezza 📞 perché non trovi le #parole 📞 perché orami è passato molto #tempo 📞 perché presumi di sapere #pensieri e #reazioni dell'altro... Beh allora fermati e fatti delle domande, perché forse non è una #scelta la tua, sei solo sotto #scacco ! (proprio di te stesso, per giunta 🙄) #tikappacoaching #toolkit #comunicazione #scegliere
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Le persone tossiche non cambiano grazie all’alchimia della tua gentilezza e compassione. Ricordati di essere sempre gentile ed aiutare gli altri se ne hai la possibilità; ma se ti rendi conto che le persone si rifiutano di cambiare, continuano a mantenere un atteggiamento negativo e la loro presenza non contribuisce a renderti una persona migliore, allora devi fare una sola cosa ed il prima possibile: allontanarti e lasciare che sia la vita a fargli capire ciò che serve per crescere. Scegli oggi di allontanarti da tutte quelle persone che ti abbattono emotivamente. Smetti di essere accondiscendente verso tutte quelle persone che non riconoscono il tuo valore. Prendi le distanze da tutte quelle persone che ti mentono, mancano di rispetto e ti usano. Alcune volte non potrai mettere immediatamente una distanza fisica, ma ricordati che puoi sempre prendere una distanza emotiva e mentale da ogni situazione. Fatti un favore, tutto ciò che ti sta costando la tua pace interiore è troppo caro. Impara a lasciarlo andare. Cit.
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Le persone infelici hanno in comune un aspetto: Criticare agli altri! Criticare il lavoro degli altri. Sono soliti puntare il dito, criticando contro gli altri. Ogni capro espiatorio è buono. La perenne lotta contro il mondo nasconde in realtà ragioni psicologici molto più profonde e radicate nel criticatore. Vivere in pace con se stessi non ha prezzo! Se abbiamo accanto nel lavoro o nella vita personale una persona che critica, è bene fare attenzione! Potrebbe contagiarci con la sua negatività, creando dentro di noi uno squilibrio emotivo. Per questo è vitale proteggere il proprio spazio fisico e psicologico; crearsi, pertanto, una corazza contro le critiche. le persone criticano perché vedono riflesse in te determinate caratteristiche o desideri propri che non vogliono riconoscere. Per esempio, un collega o magari un amica, che è infelice con la sua vita privata , può criticare aspramente il lavoro, i colleghi, l'operato degli altri, ribadendo decantando così la sua posizione. E il lato curioso è che quanto più dura è la critica tanto più forte è la negazione alla sua base. In pratica, a volte la critica distruttiva non è altro che un meccanismo di difesa conosciuto come “proiezione”. In questo caso, la persona proietta sugli altri tali sentimenti, desideri o impulsi che sono troppo dolorosi o che non è in grado di accettare, in modo tale che li percepisce come qualcosa di estraneo e punibile. Chi fa questo solitamente ha una bassa autostima, non riesce ad accettare se stesso e tanto meno gli altri. Ecco spiegata la sua facilità nel giudicare e affibbiare etichette. Il torto più grande che tu possa fare a te stessa è dare troppa importanza a ciò che dicono gli altri di te. Sappi che le persone più infelici al mondo sono quelle che si preoccupano troppo di quello che pensano gli altri. Se fai troppa attenzione alle critiche, metti in pericolo il tuo benessere e il tuo equilibrio emotivo. Anzi, dedica il tuo tempo a migliorarti e a migliorare il tuo ambiente. . Se vuoi guarire le ferite emotive causate dalle critiche altrui, non dimenticare mai che sei una persona unica e speciale. Se dai credito a quello che gli altri pensano o dicono di te,sminuendoti, criticando che non vali, che non sai continuamente, rischi di diventare quello che non sei. Il voler compiacere gli altri a discapito della tua identità non è per niente salutare. Ci sono alcuni giorni in cui riesci a farti scivolare addosso giudizi e commenti, mentre in altre occasioni il giudizio degli altri pesa parecchio, e ti arrovelli tutto il tempo, lasciandoti condizionare. Non importa quello che fai o come lo fai, ci sarà sempre qualcuno pronto a contestare il tuo operato. Cerca di vivere e di comportarti come ritieni più opportuno. Sii sempre te stesso! Le frustrazioni altrui non devono condizionarti..
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Quando sento che “la #felicità è una scelta di vita” mi inca**o di brutto, probabilmente perché è vero. [DISCLAIMER: okay ci sono un sacco di persone che sono in situazioni difficili dal punto di vista economico, psicofisico, geopolitico e/o familiare. Hanno tutta la mia #solidarietà e questo post non li riguarda] Per la maggior parte di noi, la felicità, anzi la serenità, che forse è addirittura meglio, perché dura di più ed è un sentimento più maturo e consapevole, dipende da una serie di #scelte di vita, piccole grandi azioni quotidiane. Innanzitutto dalle #aspettative che poniamo noi confronti di noi stessi e degli altri. Sono riuscito a dare davvero uno svolta alla mia vita quando ho detto a me stesso: “è OK se non fai un dottorato ad Harvard, se non diventi partner da McKinsey, se non vivi in un grattacielo o se non fai un tavolo in discoteca a spaccare ogni sabato sera”. E quando ho capito che avere vicino certe #persone (anche se mi volevano bene e/o le stimavo) non mi faceva stare bene, perché non riuscivo a gestire i loro giudizi, la loro influenza o anche solo i loro malumori. Mi sono distaccato senza drammi; se hanno bisogno di me, per loro ci sono sempre. Oltre a queste macro scelte, c’è anche una questione di stile di vita. Un giorno Alin Ionescu ha scritto: “Discipline is Freedom”, e non me lo sono più scordato: - da quando sto attento a cosa #mangio e bevo la sera, dormo molto meglio. Scambio cocktail con ore di sonno, mi conviene. - da quando mi sono imposto 5h di #sport a settimana, mi sento molto meglio. La pigrizia si può combattere, basta volerlo. (Si, lo so. È irritante come frase, ma è vera) - da quando ho capito che non posso cambiare le mie emozioni, ma posso imparare ad accettarle e gestire #praticando la meditazione e la consapevolezza… sono un’anticchia più sereno. Certo, non basta saperle certe cose, bisogna praticarle. Sapere che le patatine fanno ingrassare e continuare a mangiarle non ti fa perdere peso 😉 Cosa voglio dire con questo post? Niente che non sappiamo già. Ma fa bene ricordarci che abbiamo la #responsabilità e le #capacità per stare bene con noi stessi e con gli altri, e che ogni azione quotidiana, ogni abitudine, ha un grande impatto nel lungo periodo. E siamo sempre in tempo per cambiare le cose. Sempre. Happy Friday from #Fuerteventura.
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Non inseguire le persone che non ti rispettano come essere umano. Non cercare di forzare il loro modo o di guardare nelle loro bocche in cerca di comprensione. Smetti di aprire le porte sbagliate, di guardare attraverso le finestre sbagliate, di camminare su sentieri tortuosi dietro persone che non hanno tempo per te. Scommetti su poche semplici regole nella vita, su chiare priorità. Scommetti su persone che ci sono per te e su cui puoi contare quando il tuo piede si storce. Scommetti sulla qualità, non sulla quantità. Evita, evita il più possibile i falsi amici che hanno un interesse personale in te. Non cercare di piacere a tutti, non chiedere la loro attenzione, non combattere per persone che non combatterebbero mai per te. Scommetti su te stesso, costruisci una relazione con qualcuno che ti desidera, ma non ha bisogno di te. Perché la ricetta per la felicità sta nella semplicità, perché l'amore è semplice e la strada per la felicità a due nonostante i tanti colpi di scena è percorribile se hai la persona giusta al tuo fianco.
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Organizzazione del Lavoro e Operations
3 settimane"Imparare a non crearsi aspettative..." (da chiunque, aggiungo) è l'anticamera della serenità. Grazie Flora MC.