Acqua bene comune ma a caro prezzo per le Isole minori. Illustrato oggi presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati lo studio “Costi ambientali ed economici della dissalazione” con un case study sulle isole minori siciliane: • il costo medio di produzione di acqua dissalata da impianti fissi è di circa 12 euro/mc; • gli impianti di Lipari e Lampedusa consumano energia per 2,8 milioni di euro all’anno, con costi totali di gestione annui che superano i 12 milioni di euro per produrre 1,5 milioni di mc/anno di acqua; • lo scarico concentrato di salamoia in un punto fisso sta provocando la distruzione degli ecosistemi marini nelle aree di sversamento. Fondazione Univerde e Marevivo rilanciano l’appello a Governo e Parlamento a porre maggiore attenzione alle sfide e ai costi dell’approvvigionamento idrico alle isole minori italiane, secondo modelli che siano davvero sostenibili sul piano ambientale ma anche sociale ed economico. I dissalatori mobili marini sono una valida alternativa per il diritto ad acqua potabile e sicura, da un punto di vista sanitario, della sicurezza dell’approvvigionamento ma anche per difendere gli ecosistemi marini e le aree marine protette. Conferenza stampa “Crisi idrica: soluzioni normative e tecnologiche verso la Giornata Mondiale dell’Acqua” promossa da Fondazione UniVerde e Marevivo, in partnership con MARNAVI S.p.A. e IdroAmbiente srl e in media partnership con askanews, Agenzia di Stampa ITALPRESS, TeleAmbiente, Opera2030, SOS Terra Onlus. Leggi l'articolo sul sito: https://lnkd.in/dqPz7bDs