#VolvoStudioMilano riapre domani 10 settembre la nuova stagione espositiva con il progetto “Punto d’incontro” di #CarloCossignani ((Porto San Giorgio, 1981), realizzato in collaborazione con la galleria VIASATERNA . In mostra una selezione di acquarelli sagomati su carta appartenenti alle serie Floating Pattern, Floating Point, oltre a una scultura concepita appositamente per lo spazio. Ne ho scritto oggi nel mio #blog!
Post di FRANCESCA INTERLENGHI
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"Movimento e Radici", la mia prossima mostra fotografica che esplora il movimento e la resistenza silenziosa della natura in contesti urbani.
Movimento e Radici – mostra fotografica
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Molto interessante
Head of Microsoft Business Application Var Group | Amministratore Delegato Var Prime | Founder Var Digital Art
Tra pochi giorni, il 28 luglio terminerà la meravigliosa esperienza veneziana con la mostra “Solmi - Ship of Fools”. Sono stati mesi intensi, emozionanti e coinvolgenti. Veder realizzare una mostra che è diventata una delle più acclamate della VI° Biennale d'Arte di Venezia è stata realmente un’emozione indescrivibile, frutto di sacrifici e di un team eccezionale composto da tante competenze variegate che si sono contaminate l’un l’altra in una fusione davvero perfetta. In questo periodo abbiamo avuto il piacere di collaborare con The Phillips Collection (Washington DC) e Carl & Marilynn Thoma Foundation (Chicago - Santa Fe), due tra le più importanti realtà statunitensi dedicate all'arte contemporanea, e siamo diventati partner a supporto del processo creativo di Federico Solmi mettendo a disposizione le nostre competenze digitali e le tecnologie più evolute. Var Group e Var Digital Art si sono anche impegnate nella realizzazione attiva di 3 nuove opere: "The Gracious Host, Donald Trump" che, proiettata su un luminoso ledwall verticale, accoglie lo spettatore nel mondo grottesco, irriverente e sovversivo di Solmi; “The Painting Class, 2024”, che chiude il percorso espositivo: una video animazione proiettata su un led wall di grandi dimensioni e ad altissima risoluzione che, con la perfetta combinazione della colonna sonora realizzata dal maestro Marc Urselli, coinvolge lo spettatore in un'esperienza sensoriale unica. “The Alluring Empress, Theodora”, un'inedita opera olografica in cui l'apparizione dell'iconica imperatrice bizantina Teodora riunisce la tradizione di un glorioso passato storico-artistico con l'innovazione tecnologica della nostra epoca. Se non siete ancora andati a Venezia, vi consiglio di sfruttare questi ultimi giorni per vedere da vicino e splendide creazioni di Federico Solmi a Palazzo Donà delle Rose. Davide Sarchioni | Isaco Praxolu | Simona Pelli | Giada Musso | Sara Lazzeretti | Debora De Marchi | HF4 Communication
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Il progetto espositivo offre un’ampia panoramica sull’opera dell’artista che si distingue per il suo utilizzo di materiali come vetroresina, feltro e cemento, con cui crea opere che esplorano la relazione tra permanenza e transitorietà. L'arte di Turroni si colloca al confine tra la libera creazione artistica e la rigorosa progettazione del design. Il suo lavoro si caratterizza per un'intensa fisicità, dove la "bruttezza" della materia viene trasformata in un mezzo espressivo potente. Seguendo le orme di artisti come Alberto Burri, Turroni esalta il valore estetico dei materiali, dimostrando come questi possano essere rinnovati e reinterpretati. Le opere in "Soglie dell'impermanenza" riflettono un dialogo continuo tra distruzione e costruzione, tra visibile e invisibile, diventando come luoghi di passaggio e contemplazione, in cui la materia viene elevata a nuove possibilità estetiche. Ogni pezzo è un atto di trasformazione, un incontro tra azione e visione che sfida le convenzioni tradizionali dell'arte. Turroni rivela un processo dinamico e in continua evoluzione. Le sue opere incarnano un movimento perpetuo di cambiamento, riflettendo la tensione tra stabilità e mutamento che caratterizza la nostra realtà contemporanea, un'esperienza visiva che interroga la natura effimera delle forme e la loro capacità di trasformarsi.
CARLOCINQUE GALLERY é lieta di annunciare "Soglie dell’impermanenza", una mostra personale di Verter Turroni, uno degli indiscussi protagonisti di quell’avventura che percorre il labile crinale tra la libera creazione dell’arte e la rigorosa progettazione del design. Un campo operativo che a partire dalla metà degli anni Ottanta, ha caratterizzato uno dei molti rivoli con cui prende forma la sempre più espansa contemporaneità.
Verter Turroni: “Soglie dell'Impermanenza” — CARLOCINQUE GALLERY
carlocinquegallery.com
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Vi aspettiamo presso lo spazio Officina Lab26, a Vignanello (VT). L'evento si inserisce all'interno della Festa dell'olio e del vino novello https://lnkd.in/dchfnPg8 Per quanto il titolo possa trarre in inganno, nell’esposizione che segue non vi sono specchi e neanche opere che ne impiegano l’artificio. Il tema dominante della mostra è l’acqua con riferimento alla caratteristica propria dell’acqua di rispecchiare, riflettere. In un’accezione più ampia specchio è inteso come un qualcosa che sta ad altro, come riflesso di; una qualità, una caratteristica, proprietà, riferibile a persona, società, oppure oggetto. Le opere in mostra riflettono il rapporto dell’uomo con l’acqua e corre sui percorsi che compie dai monti al mare attraverso gole, canali, forre, cascate, attraversamenti. L’acqua, oltre a primaria fonte di vita, è anche mezzo, strumento, viaggio, conoscenza e presa di coscienza del sé. L’uomo ha sempre cercato di controllarla a suo vantaggio, trasformandola in strumento, mezzo. E’ mezzo del viaggio, via di comunicazione, strada, ponte. Il pittore ha viaggiato sulle vie dell’acqua cercando di cogliere quelle tracce lasciate nel tempo che sono il segno antropico nel paesaggio. E’ necessario entrare nel paesaggio per indagare il rapporto uomo natura, tra spazi ampi e ristretti, in un perpetuo passaggio interno esterno. Perché l’acqua attraversa i luoghi ed accoglie i segni stratificati dell’umano e del naturale la cui memoria, infine, giunge al mare. Non è una mostra di paesaggio, nel senso che le si può attribuire, non c’è niente di romantico, neanche in un tramonto (Eritemi) che sembra bruciare il litorale. E’ lo sguardo di un pittore del XXI secolo che si interroga sul rapporto uomo natura e vede con l’occhio del suo tempo. In questo senso l’acqua diventa presa di coscienza, consapevolezza della società, di questo tempo e delle controverse questioni che viviamo.
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Un punto della situazione sulle mostre aperte in questo perido a Milano e dintorni
Al MA*GA di Gallarate le esplorazioni “elettroniche" di Davide Maria Coltro - Che bello
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Dal 10 aprile al 31 maggio gli uffici milanesi di Clearwater International Italy ospitano la mostra “Se tutto bruciasse” di #AlessandroCalabrese (Trento, 1983), a mia cura e in collaborazione con la galleria d’arte VIASATERNA. Calabrese indaga anche in questa occasione (si tratta della prima incursione della società di advisory in contesto artistico) il modo di produzione delle immagini e la loro proliferazione bulimica, esplorando l’inconscio tecnologico e il ruolo del caso all’interno del processo di esecuzione. L’articolo completo oggi nel mio #blog!
ALESSANDRO CALABRESE. SE TUTTO BRUCIASSE
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L’insostenibile ineffabilità della bellezza Il dualismo tra mete e corpo Progetto realizzato nell’ambito del laboratorio di Exhibit Design modulo di design della comunicazione. https://lnkd.in/d2vQkHVA
Il Dualismo tra Mente e Corpo
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🌌 Una visione che sfida i confini della realtà Sabato, ai Magazzini Generali di Livorno, abbiamo assistito a una mostra che non è solo un’esperienza estetica, ma una vera e propria riflessione sul nostro modo di abitare il mondo. Margherita Moscardini, con "Not As Representation", ci ha guidati in un viaggio tra scultura, video e fotografia, portandoci a immaginare spazi urbani come zone franche, luoghi senza giurisdizione né confini. 🔍 La profondità del concetto: Le opere sembrano fluttuare tra il reale e l’illusorio, tra il tangibile della materia e l’intangibile di una visione. Le sculture si fanno fondamento, ma anche sogno, mentre i video e le immagini raccontano storie di territori e persone, aprendo un dialogo universale. 🌠 Un’illusione concreta? Questa è la domanda che Moscardini pone, quasi come un invito: possiamo creare spazi senza limiti? Possiamo ridefinire il nostro rapporto con ciò che ci circonda, abbattendo barriere fisiche e mentali? 📌 La mostra continua fino al 25 gennaio 2025, un’occasione per immergersi in un’arte che non si accontenta di rappresentare, ma vuole trasformare il nostro modo di vedere e pensare il mondo. #artecontemporanea #cultura #riflessioni #scultura #zonefranche #territorio #illusione #arteurbana #visioneartistica #magazzinigenerali
✨ Un’esperienza unica tra scultura, video e fotografia: sabato si è inaugurata la mostra "Not As Representation" di Margherita Moscardini presso i Magazzini Generali di Livorno. 🎨 📍 Un viaggio tra arte e territorio: l’artista ha esplorato il potenziale della scultura come piattaforma, immaginando spazi urbani come "zone franche", luoghi privi di confini giurisdizionali dove cultura e comunità si incontrano. 🖼️ La mostra ha trasformato gli spazi industriali dei Magazzini Generali in un luogo immersivo, con sculture che dialogano con l’architettura, video che raccontano progetti site-specific e fotografie che documentano trasformazioni urbane. 💡 Un messaggio potente: l'arte non solo come rappresentazione, ma come strumento per ridefinire spazi, comunità e significati. 📆 La mostra sarà visitabile fino al 25 gennaio 2025. Non perdete l’occasione di scoprire questa straordinaria riflessione sul rapporto tra arte e società. 👉 Per maggiori informazioni: caricomassimo.org #artecontemporanea #cultura #mostradarte #scultura #territorio #spazio #arteurbana #livorno #zonefranche #magazzinigenerali
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Cosa vedremo all’edizione 2024 di AMART, la fiera di antiquariato di Milano in programma al Museo della Permanente dal 6 al 10 novembre? Ecco alcune anticipazioni.
AMART 2024, prime anticipazioni dalla fiera dell'antiquariato di Milano
finestresullarte.info
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"A View from Above" ✈ 🛰 🌍 🖼 2 maggio - 2 giugno 2024 Binario 2 | OGR Torino "La mostra esplora il modo in cui il nostro sguardo sul paesaggio mediato dall’obiettivo fotografico sia cambiato negli ultimi decenni, e come questo spostamento di regimi scopici abbia influenzato il modo in cui controlliamo, progettiamo e modelliamo l'#ambiente in cui viviamo." #paesaggio #ambiente #fotografia https://lnkd.in/dV5ZKxRQ
A View from Above
ogrtorino.it
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