Post di Francesco Carlà

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Professor, Editore, Comunicazione finanziaria, Interactive Designer & Entrepreneur: FinanzaWorld, Simulmondo ...

FINANZAWORLD: FINANZA DEMOCRATICA & FINANZA BARBARA Fw sta per compiere 25 anni (è nata il 27 settembre del 1999). Un traguardo importante che per noi e per molti risparmiatori ed investitori italiani significa parecchio. Ma cosa è accaduto ai non Fwiani in questi ultimi decenni? Ecco un interessante riassunto (parziale) a cura di Mario Gerevini del Corriere della Sera che pubblico senza alcun commento. Il commento migliore sono i 25 anni di FinanzaWorld e della nostra Finanza democratica ... "Archiviate le “commemorazioni” per i 20 anni di Parmalat, la madre di tutti i crac italiani, viene da chiedersi che fine abbia fatto la “zia”, ovvero la Cirio di Sergio Cragnotti. Allarghiamo l’orizzonte al «ventennius horribilis» dei risparmiatori italiani. Il 2003-2023, soprattutto nei primi 15 anni, ha mandato in fumo almeno 40 miliardi. -Cirio e gli 800 milioni L’insolvenza di Cirio era già evidente il 5 novembre 2002 quando il gruppo dei pomodori in scatola diffuse un celebre comunicato che in Borsa ha fatto la storia dei falsi storici: «Cirio Finanziaria, garante del bond emesso dalla Cirio Finance Luxembourg, conferma che entro domani 6 Novembre il prestito sarà interamente rimborsato». Cirio Finance Luxembourg è ancora “viva” come altre società del gruppo, svuotate dalle attività industriali e sottoposte ad amministrazione straordinaria. La notizia è che l’anno prossimo con la proposta di concordato ai creditori, dopo 20 anni «dovremmo chiudere la procedura», ci dice Luigi Farenga, uno dei tre commissari. Alla fine su oltre 2 miliardi di “buco” (di cui 1 miliardo di bond) si arriverà, secondo stime, a un riparto tra i creditori vicino agli 800 milioni. Cragnotti, dal canto suo, nel 2021 è stato condannato in via definitiva a 5 anni e 3 mesi. -Il «boccone» di Mps Intanto i vertici di Mps decidono di acquistare Antonveneta (2008) per l’astronomica cifra di 9 miliardi. Dopo anni di aumenti di capitale deve alzare bandiera bianca ed essere salvato dallo Stato. Ma è costato oltre 30 miliardi ad azionisti pubblici e privati. -La regola delle Popolari Il fatidico 15 settembre 2008, si era scatenato l’inferno con il fallimento da 600 miliardi di Lehman. Noi avevamo le banche popolari non quotate, sorrette da una regola «geniale»: il prezzo delle azioni veniva deciso in casa. Banca Popolare di Vicenza 6 miliardi. Un Titanic del risparmio che trascina nel naufragio 118 mila azionisti incantati per anni dal pifferaio magico Gianni Zonin. Veneto Banca di Treviso salta per aria quasi in contemporanea ma con numeri inferiori, così Cassa Marche e Popolare Etruria. L’anno fatidico delle Popolari allo sfascio è il 2015. Una coda a Bari qualche anno dopo, con elementi in comune. Marco Jacobini dopo 40 anni al vertice della Popolare Bari, lascia 70mila azionisti con un pugno di mosche e la banca con 1,5 miliardi di deficit. Un caro saluto a tutti, Vs. Francesco Carlà f.carla@finanzaworld.it

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