FINANZAWORLD: FINANZA DEMOCRATICA & FINANZA BARBARA Fw sta per compiere 25 anni (è nata il 27 settembre del 1999). Un traguardo importante che per noi e per molti risparmiatori ed investitori italiani significa parecchio. Ma cosa è accaduto ai non Fwiani in questi ultimi decenni? Ecco un interessante riassunto (parziale) a cura di Mario Gerevini del Corriere della Sera che pubblico senza alcun commento. Il commento migliore sono i 25 anni di FinanzaWorld e della nostra Finanza democratica ... "Archiviate le “commemorazioni” per i 20 anni di Parmalat, la madre di tutti i crac italiani, viene da chiedersi che fine abbia fatto la “zia”, ovvero la Cirio di Sergio Cragnotti. Allarghiamo l’orizzonte al «ventennius horribilis» dei risparmiatori italiani. Il 2003-2023, soprattutto nei primi 15 anni, ha mandato in fumo almeno 40 miliardi. -Cirio e gli 800 milioni L’insolvenza di Cirio era già evidente il 5 novembre 2002 quando il gruppo dei pomodori in scatola diffuse un celebre comunicato che in Borsa ha fatto la storia dei falsi storici: «Cirio Finanziaria, garante del bond emesso dalla Cirio Finance Luxembourg, conferma che entro domani 6 Novembre il prestito sarà interamente rimborsato». Cirio Finance Luxembourg è ancora “viva” come altre società del gruppo, svuotate dalle attività industriali e sottoposte ad amministrazione straordinaria. La notizia è che l’anno prossimo con la proposta di concordato ai creditori, dopo 20 anni «dovremmo chiudere la procedura», ci dice Luigi Farenga, uno dei tre commissari. Alla fine su oltre 2 miliardi di “buco” (di cui 1 miliardo di bond) si arriverà, secondo stime, a un riparto tra i creditori vicino agli 800 milioni. Cragnotti, dal canto suo, nel 2021 è stato condannato in via definitiva a 5 anni e 3 mesi. -Il «boccone» di Mps Intanto i vertici di Mps decidono di acquistare Antonveneta (2008) per l’astronomica cifra di 9 miliardi. Dopo anni di aumenti di capitale deve alzare bandiera bianca ed essere salvato dallo Stato. Ma è costato oltre 30 miliardi ad azionisti pubblici e privati. -La regola delle Popolari Il fatidico 15 settembre 2008, si era scatenato l’inferno con il fallimento da 600 miliardi di Lehman. Noi avevamo le banche popolari non quotate, sorrette da una regola «geniale»: il prezzo delle azioni veniva deciso in casa. Banca Popolare di Vicenza 6 miliardi. Un Titanic del risparmio che trascina nel naufragio 118 mila azionisti incantati per anni dal pifferaio magico Gianni Zonin. Veneto Banca di Treviso salta per aria quasi in contemporanea ma con numeri inferiori, così Cassa Marche e Popolare Etruria. L’anno fatidico delle Popolari allo sfascio è il 2015. Una coda a Bari qualche anno dopo, con elementi in comune. Marco Jacobini dopo 40 anni al vertice della Popolare Bari, lascia 70mila azionisti con un pugno di mosche e la banca con 1,5 miliardi di deficit. Un caro saluto a tutti, Vs. Francesco Carlà f.carla@finanzaworld.it
Post di Francesco Carlà
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FINANZAWORLD: FINANZA DEMOCRATICA & FINANZA BARBARA Fw sta per compiere 25 anni (è nata il 27 settembre del 1999). Un traguardo importante che per noi e per molti risparmiatori ed investitori italiani significa parecchio. Ma cosa è accaduto ai non Fwiani in questi ultimi decenni? Ecco un interessante riassunto (parziale) a cura di Mario Gerevini del Corriere della Sera che pubblico senza alcun commento. Il commento migliore sono i 25 anni di FinanzaWorld e della nostra Finanza democratica ... "Archiviate le “commemorazioni” per i 20 anni di Parmalat, la madre di tutti i crac italiani, viene da chiedersi che fine abbia fatto la “zia”, ovvero la Cirio di Sergio Cragnotti. Allarghiamo l’orizzonte al «ventennius horribilis» dei risparmiatori italiani. Il 2003-2023, soprattutto nei primi 15 anni, ha mandato in fumo almeno 40 miliardi. -Cirio e gli 800 milioni L’insolvenza di Cirio era già evidente il 5 novembre 2002 quando il gruppo dei pomodori in scatola diffuse un celebre comunicato che in Borsa ha fatto la storia dei falsi storici: «Cirio Finanziaria, garante del bond emesso dalla Cirio Finance Luxembourg, conferma che entro domani 6 Novembre il prestito sarà interamente rimborsato». Cirio Finance Luxembourg è ancora “viva” come altre società del gruppo, svuotate dalle attività industriali e sottoposte ad amministrazione straordinaria. La notizia è che l’anno prossimo con la proposta di concordato ai creditori, dopo 20 anni «dovremmo chiudere la procedura», ci dice Luigi Farenga, uno dei tre commissari. Alla fine su oltre 2 miliardi di “buco” (di cui 1 miliardo di bond) si arriverà, secondo stime, a un riparto tra i creditori vicino agli 800 milioni. Cragnotti, dal canto suo, nel 2021 è stato condannato in via definitiva a 5 anni e 3 mesi. -Il «boccone» di Mps Intanto i vertici di Mps decidono di acquistare Antonveneta (2008) per l’astronomica cifra di 9 miliardi. Dopo anni di aumenti di capitale deve alzare bandiera bianca ed essere salvato dallo Stato. Ma è costato oltre 30 miliardi ad azionisti pubblici e privati. -La regola delle Popolari Il fatidico 15 settembre 2008, si era scatenato l’inferno con il fallimento da 600 miliardi di Lehman. Noi avevamo le banche popolari non quotate, sorrette da una regola «geniale»: il prezzo delle azioni veniva deciso in casa. Banca Popolare di Vicenza 6 miliardi. Un Titanic del risparmio che trascina nel naufragio 118 mila azionisti incantati per anni dal pifferaio magico Gianni Zonin. Veneto Banca di Treviso salta per aria quasi in contemporanea ma con numeri inferiori, così Cassa Marche e Popolare Etruria. L’anno fatidico delle Popolari allo sfascio è il 2015. Una coda a Bari qualche anno dopo, con elementi in comune. Marco Jacobini dopo 40 anni al vertice della Popolare Bari, lascia 70mila azionisti con un pugno di mosche e la banca con 1,5 miliardi di deficit. Un caro saluto a tutti, Vs. Francesco Carlà f.carla@finanzaworld.it
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Urge una riforma della CONSOB. Urgono provvedimenti stile Dodd-Frank Act di Obama: evitare vendite allo scoperto, prestito titoli, marginazioni, put, ecc. e tutti quei meccanismi che allargano la forbice tra Economia Reale e Finanziaria #consob; #finanza; #borsaitaliana; #governo; #banche; #economia; #economia #investimenti #soldi #business #investire #educazionefinanziaria #risparmio #trading #italia #finance #consulenza #imprenditore #azioni #denaro #finanzapersonale #successo #finanziaria #crescitapersonale #investimento #finanziamenti #credito #consulentefinanziario #motivazione #banca #prestito #borsa #money #cessionedelquinto #consulenzafinanziaria; #mef; #madeinitaly; #sole24ore; #confindustria; #luiss; #bancaintesa; #illimity; #unicredit; #meloni; #ue; #draghi; #milanofinanza; #ministro; #meloni; #giorgetti; #Leo; #euronext
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Consueto appuntamento con "Pillole finanziarie", su Business24 rubrica che vi guida attraverso il mondo delle finanze personali e che vuole spiegare l’economia in parole semplici. Oggi vi parlo del fenomeno del “delisting”, ossia quando un’azienda decide di uscire dalla Borsa. Un argomento complesso e sfaccettato, ma uno dei motivi principali è che essere quotati in Borsa, un tempo fondamentale per ottenere visibilità e capitali, oggi comporta costi amministrativi e normativi molto elevati.
Mercati azionari e delisting
business24tv.it
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In questa puntata di FINANZA OSCURA ricostruisco la storia del default del gruppo Cirio, una delle pagine nere della finanza italiana, che ha coinvolto 35 mila risparmiatori
Il crack Cirio: un trauma per 35 mila risparmiatori italiani
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Continua la presentazione dei grandi della finanza, oggi vi parlo di Ray Dalio e della sua strategia di investimento. Guarda il video fino alla fine e commenta il post se desideri maggiori saperne di più. #consulenzafinanziaria #educazionefinanziaria
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🔹Le indiscrezioni su nuove trattative di aggregazione fra i due gruppi infiammano la Borsa di Zurigo nonostante i no comment. Una vicenda che si intreccia con le leadership delle due società di gestione dei patrimoni.
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I titoli a reddito fisso sono ancora attrattivi per gli investitori? Enzo Corsello, Country Head di Allianz Global Investors Italia, fa un bilancio nell’intervista a 📰 Il Sole 24 Ore. Osserva Corsello: “Il ruolo dei bond è profondamente cambiato rispetto al recente passato. Chi li acquista oggi potrà contare su un rendimento cedolare significativo, a differenza di quanto è avvenuto nei cicli precedenti, ma difficilmente riceverà un ritorno aggiuntivo da un apprezzamento dei titoli in conto capitale”. Vuoi saperne di più? Leggi l’articolo completo qui 👇🏻 https://lnkd.in/dxkmVmVh #AllianzGI #InvestimentiFinanziari #MercatiFinanziari
Corsello (Allianz GI) «I Bond? cedole ottime, ma non proteggono il portafoglio»
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LA "TERZA VIA" NON ESISTE Mi riferisco al termine con cui alcuni colleghi definiscono l'alternativa per gli investitori alle due più conosciute: Consulente Finanziario Abilitato all'Offerta Fuori Sede (che opera con mandato di banca/assicurazione e viene pagato in % sulle commissioni generate) e Consulente Finanziario Autonomo (che opera all'interno di SCF o con P.IVA, pagato a parcella). La "terza via" sarebbe quella di chi dice di eliminare il conflitto d'interessi pur operando con mandato perché viene pagato a parcella; alcune banche parlano di "CONSULENZA EVOLUTA"... Premetto che conosco e stimo alcuni colleghi che dicono di operare in questo modo, riuscendo a non cedere alle pressioni della mandante di piazzare prodotti subottimali a costi esorbitanti. Rispondo a colleghi che hanno scritto recentemente di altri benefici che ci sarebbero (operativi, di efficienza, garanzie ecc..) nello scegliere la terza via: lo sapete benissimo che è tutto marketing, zero sostanza. Vi spiego perché non può esistere: chiunque abbia lavorato nell'industria sa benissimo che due sono i parametri che contano per gli azionisti e il management delle SGR/banche/reti: in ordine di importanza, Redditività e Raccolta. Se questi due parametri non sono soddisfacenti, gli azionisti cominciano a lamentarsi e a fare pressione sul management che verrà pagato meno e farà meno carriera. Per evitarlo questi non possono fare altro che fare pressione sui Consulenti. Quando è che gli azionisti di Banca F si lamentano? Quando vedono dai conti di Banca G che questa ha una redditività per Euro gestito o una raccolta per consulente superiore. E siccome siamo tutti d'accordo che le banche che vendono prodotti a retrocessione guadagnano 2o3 volte almeno quello che è il costo medio della consulenza a parcella o evoluta, nessun CFAOFS potrà mai resistere a lungo alle pressioni del management. Ci possono essere eccezioni? Si, raramente, se un consulente ha un portafoglio considerevole ed è eticamente irreprensibile. Ne ho conosciuti "uno e mezzo": il primo (portafoglio 50mln€), ha contattato InvestPlan SCF subito dopo aver presentato per l'ennesima volta le dimissioni a Banca F, che insisteva perché aumentasse la redditività del suo portafoglio composto al 90% da ETF. Alla fine hanno trovato un accordo e ha inserito una piccola percentuale di prodotti (da lui definiti "Fregature") perché lo lasciassero in pace altri 6 mesi. Il secondo, (portafoglio 100mln€), parla con InvestPlan SCF da quando è nata e non ha mai ceduto alle pressioni della mandante fino alla pensione ma ha dovuto "legare" i suoi clienti a Banca F firmando patti di non concorrenza e garantendo il passaggio del suo portafoglio alle nuove leve della banca. Quanti consulenti hanno la forza contrattuale necessaria e si possono permettere economicamente di respingere le pressioni della banca per conto della quale operano? Pochissimi! #consulenzafinanziaria #educazionefinanziaria #investimentifinanziari
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Grazie a #Monitorimmobiliare e a #MaurizioCannone per aver pubblicato un mio primo commento al DDL Competitività dei capitali per i riflessi su SICAV e SICAF del #Realestate. Ci sarà molto da studiare per sfruttare le nuove opportunità.........
Dopo un complesso iter, il Senato ha approvato in via definiva un pacchetto di norme piuttosto articolato a sostegno del mercato dei capitali che modificano a pioggia il Testo Unico della Finanza; l’obiettivo principale è rafforzare la piazza finanziaria italiana. Si parte da una dettagliata disciplina delle liste dei C.d.A. nelle società quotate; si aumentano da tre a dieci i diritti di voto per le azioni a voto plurimo, consentendo l’ingresso di nuovi soci senza mutare il controllo della maggioranza. Si raddoppia, da 8 a 16 miliardi di attivo, il limite oltre il quale è obbligatoria per le banche popolari la trasformazione in spa. Viene introdotta l'educazione finanziaria nei programmi scolastici, anche sulle nuove tecnologie digitali e sulla finanza sostenibile. Tra le tante norme, l’art. 16 guarda anche alla finanza immobiliare nella prospettiva di semplificare il sistema della vigilanza sulle SICAV e SICAF che designano un gestore esterno. La finanza immobiliare in Italia – accanto al sostegno del... Luigi Donato
Immobiliare News | Dal DDL Competitività dei capitali nuovo impulso a SICAV e SICAF immobiliari | MonitorImmobiliare
monitorimmobiliare.it
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Per il deputato Piazza Affari sconta la cronica scarsità di liquidità. Diventa necessario estendere le agevolazioni per le pmi innovative e introdurre nuovi Piani di Risparmio evergreen
Rilanciare la borsa? Ripartiamo dai Pir. Parla Giulio Centemero, la mente finanziaria della Lega - MilanoFinanza News
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