Lei da un quadro che non risponde a realtà e sta creando un allarmismo inutile I 17000 negozi che chiudono non chiudono a causa dell e commerce ma chiudono perché non si sono adeguati all’evoluzione della distribuzione fisica o non hanno continuità generazionale C’è una indagine fatta da una delle più importanti società di ricerche dove viene detto che i negozi fisici di abbigliamento nei prossimi tre anni cresceranno con una % più alta dello on Line Ma lei si immagina una consumatrice o un consumatore che devono acquistare capi per le varie occasioni d’uso e con importi alti che si affidano all on Line Questi consumatori hanno bisogno di toccare con mano i prodotti hanno bisogno della consulenza del negoziante hanno bisogno di essere tranquilli quando fanno acquisti importanti Su online vada a leggersi i dati delle % merceologiche vendute e dei prezzi Oltretutto questa indagine è quando vuole gliela faccio avere mette in risalto un fatto e che la generazione Zeta è quella più attenta agli acquisti nei negozi fisici Questi sono dati inconfutabili e credo che Felloni che conosco molto bene questi dati li abbia in mano Evitate di creare allarmismi inutili e di pontificare dall’alto del vostro sapere Grazie
Giornalista per: MF Fashion, Vogue, Gruppo Food, Corriere Vinicolo e altre testate. Direttore responsabile italianwinetour.info e italianbeach.club
Ok, il mondo cambia e indietro non si torna, ma con il boom dell' e-commerce il guadagno è stato ulteriormente concentrato in poche mani e la perdita fiscale è enorme, perché queste società (da Amazon in giù) non pagano le tasse. E poi la sanità pubblica muore lentamente. Aggiungiamo che i piccoli centri stanno morendo e le grandi città sono commercialmente massificate. Ho affrontato questi ed altri argomenti oggi su MFFashion con il presidente di Federazione Moda Italia Giulio Felloni partendo dai dati, che sono drammatici. E la politica? Assente. E il dibattito sui media? Incentrato su gossip e piccoli fatti che oggi nascono e domani sono dimenticati. Se smettessimo di preoccuparci dei Ferragnez (ex) e iniziassimo a ragionare su dove e come vogliamo andare avanti? #fashion #retail #crisi
Caro Felloni mi puoi contattare
Bisognerebbe prendere in considerazione più fonti, io sono comunque d'accordo con entrambe. Sig. Casile basta semplicemente fare i cosiddetti "conti della serva" , per esempio nella sua agenzia, quanti clienti ha perso negli ultimi 4 anni ? Vedra' che si avvicinera' molto al pensiero del giornalista.
Mi sembra che l’articolo del giornalista Guolo non solo sia allarmista ma anche superficiale e superato nei contenuti. Se il Covid ha contribuito ad una accelerazione dell’online , Il post-covid ha dimostrato tutte le Debolezze ed i limiti alla crescita. Nel frattempo le nuove generazioni stanno cambiando le modalità di consumo e le aspettative sui Brands. Prioritarie diventano le relazioni con i clienti , l’esperienza nel negozio, il Prodotto da vedere e da toccare. Chi ha chiuso non ha chiuso a causa dell’ e-commerce . Ha chiuso perché non era più in grado di garantire i requisiti di cui sopra.
Non considera il fenomeno dei tanti clienti che provano capi e/o calzature negli store fisici e poi ordinano online. Cerimonia e sposa certamente tengono banco “fisicamente” ma non ne sono esenti. Fa tenerezza il suo post, ma mi creda ( da addetta ai lavori, B2B e B2C e da cliente finale) al di là dei dati del post, e’ l’online a fare da padrone. Ed e’ sempre più in ascesa. C’è chi lo ammette e c’e’ chi mente.
La sanità pubblica..non ha più risorse?..bene.. incominciamo a ridurre gli 8000 sindaci,8000 vicesindaci,8000 consigli comunali,una pletora di assessori, gettoni di presenza, province, regioni, onorevoli, ministeri, ALITALIA,rai, municipalizzate, comunità montane, contributi alla carta stampata, marescialli, colonnelli, pensione d'oro, prefettura,ecc.ecc....a cosa serve un consiglio comunale di 700 Abitanti? .
Concordo Sig.Casile quanto affermato,aggiungo che nei negozi fisici(lavoro da anni nel retail)proporre articoli adeguati con fibre naturali e non poliestere e prezzi accessibili,sarebbe una rivoluzione.
Concordo in pieno con il Sig. Casile , mai cedere ai falsi allarmismi ma stare al passo con i cambiamenti del mercato perché alla fine il mercato è galantuomo e paga sempre il giusto.
Bravissimo 👏 e super preparato francesco casile
Founder e Ceo Casile&Casile Fashion Group, Founder CSM Camerashowroommilano, Cavaliere dell’ordine per Meriti della Repubblica Italiana, Docente Universitario
6 mesiLegga questi dati