27 Luglio 2024 - “Il vantaggio della SOSTENIBILITA’? È il PIANETA. E i nostri FIGLI”. Per SAURO CORZANI, Ad di Burro Dalla Torre Val di Non, ci sono azioni che non necessariamente si devono tradurre in remunerazione immediata. Non si possono contabilizzare, ma sono necessarie.
“Siamo partiti nel 2018, perché avevamo capito che era necessario muoversi in ottica GREEN – racconta Corzani -. Abbiamo iniziato a fare ricerca sulla CARTA COMPOSTABILE, consapevoli delle difficoltà di lavorazione con le macchine industriali allora impiegate, perché carta e cartone compostabili sono più rigidi e, dunque, più difficili da modellare”.
La linea era quella di proseguire, puntando ad estendere i benefici dell’ECOLOGIA anche nel segmento degli INCHIOSTRI compostabili ed eliminando i SIGILLI in plastica o in metallo, sostituiti da strumenti ad ULTRASUONI per garantire una sigillatura della linea del burro ad impatto zero. “Sono stati anni di impegno, di ricerca e investimenti, ma alla fine siamo arrivati ad avere un IMBALLO PRIMARIO COMPOSTABILE al 100% e certificato dall’austriaca Tuv”, specifica Corzani.
Un impegno continuo, che ha portato risultati anche sugli imballi secondari, che per il 50% sono prodotti con materiale 100% riciclato e per il restante 50% sono prodotti con il 60% di materiale riciclato e per il 40% di carta certificata FSC. “L’obiettivo – prosegue l’amministratore delegato – è arrivare ad utilizzare SOLO MATERIALE RICICLATO entro il 2025”.
Lo stabilimento in VAL DI NON, inoltre, dal 2022 produce ricorrendo ad ENERGIA da fonte IDROELETTRICA 100% sostenibile. E anche la LOGISTICA – premiata con la medaglia d’oro “2023 Ecovadis” - è stata ridefinita per migliorare l’impatto sull’ambiente. “Abbiamo sottoscritto un accordo con i nostri fornitori di servizi, ai quali chiediamo che ogni mezzo di trasporto in partenza dal nostro stabilimento sia a PIENO CARICO, così da ottimizzare la movimentazione su ruote e migliorare l’impatto delle emissioni di CO2 nell’ambiente”, rimarca Corzani.
Il MERCATO del BURRO. “I grassi sono tutti in grande TENSIONE, compresi quelli derivati dal latte, in quanto si sono ampliati i mercati e i consumi, trainati dagli acquisti asiatici, in particolare sulla panna – prevede Corzani -. Credo che nel Mondo aumenteranno i CONSUMI di panna, burro e mascarpone, mentre in Europa il numero di bovine da latte andrà a diminuire, per contenere l’impatto dell’anidride carbonica, con inevitabile vivacità del mercato”.
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Buona Domenica da Mirco De Vincenzi