I dipendenti di pubbliche amministrazioni, che sono gestite o convenzionate con NoiPA per il calcolo del trattamento economico, possono richiedere il bonus Natale tramite una apposita pagina self service di tale portale, mentre per gli altri si applicano le regole di carattere generale per le quali devono presentare una specifica istanza al proprio datore di lavoro che agisce come sostituto di imposta. Anche i dipendenti delle aziende sanitarie e ospedaliere che sono presenti nel sistema NoiPA dovranno presentare l’istanza alla propria amministrazione entro il prossimo 27 novembre. È questa la prima indicazione contenuta nelle Faq dedicate all’applicazione delle previsioni dettate dall’articolo 2-bis del Dl 113/2024 predisposte per i dipendenti pubblici dal ministero dell’Economia. Da evidenziare che il termine fissato per la presentazione della istanza tramite il portale è indicato in modo imperativo nelle ore 12 di venerdì 22 novembre.
Post di Gennaro Diaferia
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TERZO SETTORE E REGIME IVA: UNA PARTITA ANCORA APERTA 🗞 Quello dell’ingresso del #Terzosettore nel regime Iva è stato uno dei temi che, in questi mesi, ha più preoccupato e continua a preoccupare le associazioni. [...] Le organizzazioni dovrebbero farsi carico di pesanti oneri burocratici e amministrativi per l’apertura della partita #Iva, pur non dovendo pagare nessuna tassa e, quindi, senza che le casse dello Stato ne traggano beneficio. Questo processo di adeguamento, per le decine di migliaia di piccole e piccolissime realtà che rappresentano gran parte del Terzo settore italiano, avrebbe conseguenze molto negative, fino a rendere insostenibili le loro attività. Ecco perché è fondamentale utilizzare la proroga ottenuta lo scorso febbraio anche e soprattutto per far sì che si trovi, insieme alle istituzioni, la soluzione più consona. Il Forum Terzo Settore è ancora una volta in prima linea in questo impegno, insieme alle sue reti. [...]. La lettera della nostra portavoce Vanessa Pallucchi su Corriere Buone Notizie ⤵
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🚨 Modifiche IVA per gli enti non commerciali: cosa c’è da sapere 🚨 Dal 1° gennaio 2025 cambia il regime IVA per gli ETS, con nuove implicazioni fiscali per le associazioni. Un cambiamento importante per tutti gli enti associativi, dalla somministrazione di alimenti agli eventi di promozione sociale. Approfondisci le novità e i nuovi obblighi fiscali nel nostro articolo. 📌 https://bit.ly/3AxzXeR
Nuovo regime IVA per gli enti non commerciali: da esclusione a esenzione - 1ª parte
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Quante sono le Partite Iva forfettarie in Italia? ✅ In Italia attualmente si contano 1.794.231 forfettari, che rappresentano il 48,5% del totale di professionisti e lavoratori autonomi Quali sono i settori in cui si adotta maggiormente il regime forfettario? ✅ Oltre il 70% degli autonomi nel campo dei servizi informatici, dei servizi alle imprese, dello sport e dell’intrattenimento adottano il regime forfettario. Invece, nelle attività artistiche, sportive e di intrattenimento i forfettari rappresentano il 72% del totale dei professionisti Perché le Partite Iva forfettarie sono in aumento? ✅ Sono sempre più numerosi i forfettari in Italia poiché con la Legge di Bilancio 2023 è stata ampliata la platea di soggetti che vi possono aderire. In più, bisogna considerare anche che si tratta di un regime che offre importanti vantaggi, soprattutto per quanto riguarda le imposte sui redditi Una delle cose più importanti è affidarsi al professionista esperto in questo settore, che sia anche in grado di fare una valutazione preliminare corretta sulla fattibilità dell'apertura della partita iva nel settore forfettario e che possa indicarvi una prospettiva di eventuali spese che potreste affrontare una volta aperta la partita iva. Contattaci per avere ogni info! www.forfettariamente.it #forfettariamente #commercialistaforfettari #regimeforfettario #regimefiscaleagevolato #commercialistatorino #commercialistamilano #commercialistamoncalieri #studiocastagno #studiocommercialistacastagno
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🔹 Nell’84% delle categorie monitorate dalle pagelle fiscali più di metà dei contribuenti ha presentato dichiarazioni «inaffidabili». 💶 Fra le platee più a rischio anche impianti sportivi e assistenza agli anziani.
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📣 Buone notizie per il Terzo Settore! L'attesa proroga del regime IVA per gli enti associativi è finalmente realtà. Fino al 31 dicembre 2024, i corrispettivi e le quote versate da soci, associati e tesserati continueranno ad essere esenti da IVA. Questo include anche la somministrazione di alimenti e bevande nei circoli, sostenendo così le attività fondamentali di queste organizzazioni. Questa decisione porta un sollievo significativo per il settore, evitando oneri aggiuntivi e confusione in un periodo già complesso. È una conferma del riconoscimento del valore sociale e del contributo che il Terzo Settore apporta alla collettività. #TerzoSettore #EsenzioneIVA #NonProfit #ImpattoSociale
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L’allarme per le novità introdotte con il nuovo regime Iva lo lancia il Forum nazionale del Terzo Settore
Nuovo regime Iva per il Terzo Settore: rischio di cancellazioni - Cittadinanza Sociale
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Con la circolare n. 19 del 2024, l’Agenzia delle Entrate ha fornito i primi chiarimenti sui requisiti e le modalità di erogazione del bonus Natale di 100 euro, che verrà corrisposto insieme alla tredicesima mensilità di quest'anno. Il bonus è riservato, su richiesta, ai lavoratori dipendenti sia a tempo determinato che indeterminato, purché soddisfino determinati requisiti reddituali e familiari. Il bonus è destinato anche ai nuclei familiari monogenitoriali. Consulta il nostro sito per saperne di più e leggere la circolare dell'agenzia delle entrate o scaricare il modulo editabile Studio Lorenzo Berselli #bonusnatale #lavoro #fiscalità #lavoratori https://lnkd.in/dA_PP9c9
Bonus Natale: cosa c'è da sapere
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Regalo di Natale? A quanto pare, i lavoratori con redditi fino a 28mila euro potranno beneficiare a dicembre 2024 di un bonus di 100 euro esentasse in busta paga. Per non incorrere nel benaltrismo, occorre premettere che si tratta senza dubbio di una buona notizia per tante persone, perciò si deve esserne contenti. Detto questo, osservo che questo Governo aveva chiarito che si sarebbe differenziato dai precedenti per non concedere mancette e sussidi ma per lavorare sui problemi strutturali del Paese. Esiste poi un problema concreto, accentuato dalle ristrettezze di bilancio che forse richiederanno tagli consistenti alle spese. Il rischio è che se si riducono i servizi (in termini quantitativi e qualitativi) o se i prezzi degli stessi aumentano, il bonus finirà per essere sommerso dall’aggravio di costi. C’è infine una questione di equità sociale, visto che la misura privilegia i lavoratori dipendenti rispetto agli autonomi del medesimo livello di reddito. Speriamo solo che questo Regalo di Natale non porti allo stesso amarissimo finale dell’omonimo film di Pupi Avati del 1986...
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Arriva finalmente la proroga del regime Iva per gli enti associativi. Questo significa che fino al 31 dicembre 2024 i corrispettivi specifici e le quote supplementari versate da soci, associati e tesserati resterà fuori campo Iva. Così anche per la somministrazione di alimenti e bevande (i classici circoli). Una scelta condivisibile, anche perché la modifica del regime fiscale nel corso dell'anno avrebbe disorientato i tanti operatori e le realtà associate con oneri aggiuntivi. Fino alla fine dell'anno si potrà riflettere, dunque, su come semplificare il regime Iva per le realtà non profit. Ad esempio introducendo misure ad hoc per le realtà più piccole con entrate commerciali esigue per le quali si potrebbe evitare l'apertura della partita Iva. Tra le priorità c'è sicuramente quella di coordinare le varie norme iva che riguardano il mondo sportivo. Un obiettivo da raggiungere al più presto per fare chiarezza sul trattamento delle entrate distinguendo tra società e associazioni sportive. Per queste ultime resterà fermo comunque il regime di esclusione iva dei corrispettivi specifici fino alla fine dell'anno.
Avvocato - Partner e-IUS Tax&Legal - editorialista de Il SOLE 24 ORE - Segretario generale di Terzjus osservatorio per la filantropia, terzo settore e impresa sociale
Arriva finalmente la proroga del regime Iva per gli enti associativi. Questo significa che fino al 31 dicembre 2024 i corrispettivi specifici e le quote supplementari versate da soci, associati e tesserati resterà fuori campo Iva. Così anche per la somministrazione di alimenti e bevande (i classici circoli). Una scelta condivisibile, anche perché la modifica del regime fiscale nel corso dell'anno avrebbe disorientato i tanti operatori e le realtà associate con oneri aggiuntivi. Fino alla fine dell'anno si potrà riflettere, dunque, su come semplificare il regime Iva per le realtà non profit. Ad esempio introducendo misure ad hoc per le realtà più piccole con entrate commerciali esigue per le quali si potrebbe evitare l'apertura della partita Iva. Tra le priorità c'è sicuramente quella di coordinare le varie norme iva che riguardano il mondo sportivo. Un obiettivo da raggiungere al più presto per fare chiarezza sul trattamento delle entrate distinguendo tra società e associazioni sportive. Per queste ultime resterà fermo comunque il regime di esclusione iva dei corrispettivi specifici fino alla fine dell'anno. Per chi fosse interessato ne ho parlato su #ilsole24ore #iva #terzosettore #sport
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