E' l'estate degli spazi condivisi di lavoro al mare e in montagna? Sembrerebbe proprio di si. Ci aveva anticipato questa tendenza la collega Daniela Sacco durante la mia visita a IBcenter - Happy Working di Brindisi e sempre nel corso di quel tour in Puglia i colleghi di Molo 12 Coworking Oggi una conferma ulteriore arriva da questo articolo in cui la collega Ilaria Edel Muzzati parla di boom di richiesta di spazi di lavoro condivisi e non a Mestre per l'estate 2024. Ilaria ha un interessante ed esclusivo punto di osservazione, da una parte gestisce da anni Lemon, storico coworking di Mestre, dall'altro aiuta e supporta aziende come M9 Museum a collocare i propri spazi di lavoro. Questa abbondanza di offerta determina a Venezia e Mestre una maggiore sensibilità verso il prodotto coworking, reale e concreta alternativa alla locazione ed una conseguente crescita della domanda. Ma se la domanda cresce nelle zone di vacanza, in città cosa accade? Gli spazi si svuotano e chiudono per qualche giorno?
Post di Gianluca Mastroianni
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Esperienze virtuose (e dove trovarle) Che sia un piccolo borgo del Trentino o della Sicilia, un fatto accomuna tutta Italia: la scelta (a volte voluta e a volte subita) di dover abbandonare la propria terra d’origine per avvicinarsi alle grandi città dove il mercato del lavoro pare essere più florido. Ma può esserci un’alternativa? ▶️I nostri coworking dimostrano di sì, e non solo. Esiste un progetto chiamato South Working, in cui le aziende creano hub o si appoggiano a coworking del Sud Italia per evitare la “fuga di cervelli” e dare vitalità alle piccole località. Se da un lato le imprese possono così espandere i loro limiti geografici per la ricerca di risorse, dall’altro i dipendenti non si trovano “costretti” a far fronte ai salassi degli affitti nei poli urbani del Nord e a lasciare indietro amici e famiglia. ▶️ Insomma, a noi sembra una win-win situation. E ci piaceva raccontarlo perché in questa filosofia ci rivediamo: anche noi con i nostri spazi vogliamo permettere alle persone di scegliere di lavorare vicino a casa, ovunque essa sia. #tst2work #insiemelofacciamosuccedere
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Dal dopoguerra a oggi: l'evoluzione dell'urbanistica e il significato di 'casa' nella storia italiana Nel giorno della Liberazione, riflettiamo su come l'esperienza del ritorno a casa e la ricostruzione post-bellica abbiano plasmato il paesaggio urbano italiano. Dopo la guerra, l'Italia si trovava davanti a una necessità impellente: ricostruire. Non solo fisicamente, ma anche moralmente e socialmente. Questo periodo ha visto nascere nuove idee di urbanistica, con un focus su comunità più inclusive e spazi condivisi che rispondessero alle esigenze di tutti. Nella ricostruzione, città come Milano, Roma e Torino hanno trasformato le loro ferite in opportunità, promuovendo piani urbanistici che oggi definiscono il loro carattere. Questa è la storia di un'Italia che, attraverso la collaborazione e l'innovazione, ha saputo riconfigurare il suo futuro. La storia del dopoguerra in Italia è anche la storia del Piano Regolatore Generale che ha segnato una svolta decisiva nell'urbanistica italiana. Gli urbanisti di quel tempo, di fronte al caos e alla distruzione, hanno adottato approcci visionari che hanno integrato la funzionalità con il rispetto del contesto storico e culturale, ponendo le basi per le moderne metropoli che oggi conosciamo. In Beehome, ci ispiriamo a quel senso di comunità e resilienza per continuare a valorizzare spazi che non siano solo luoghi in cui vivere, ma veri e propri ambienti in cui crescere, lavorare e sognare insieme. "La strada di casa" per noi non è solo un percorso fisico, ma un viaggio attraverso il quale ogni individuo può trovare il proprio spazio nel mondo, un luogo che rispecchia la libertà di essere sé stessi e di fare parte di una comunità. Attraverso la nostra piattaforma, facilitiamo questo ritorno a casa, offrendo soluzioni abitative che rispondano alle diverse necessità delle persone oggi, proprio come i piani urbanistici del dopoguerra cercavano di rispondere alle urgenti richieste di quel tempo. Uniamo passato e presente con il futuro, guidati dallo stesso spirito di innovazione e comunità. 🏘️🌍 Quali sono le sfide e le opportunità nella pianificazione urbana di oggi? Condividi le tue idee nei commenti qui sotto 👇 o condividi questo post con la tua rete per ampliare il dibattito. #Beehome #Ricostruzione #Urbanistica #25Aprile #lastradadicasa #pianificazioneurbana #Libertà #Immobiliare
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Dal dopoguerra a oggi: l'evoluzione dell'urbanistica e il significato di 'casa' nella storia italiana Nel giorno della Liberazione, riflettiamo su come l'esperienza del ritorno a casa e la ricostruzione post-bellica abbiano plasmato il paesaggio urbano italiano. Dopo la guerra, l'Italia si trovava davanti a una necessità impellente: ricostruire. Non solo fisicamente, ma anche moralmente e socialmente. Questo periodo ha visto nascere nuove idee di urbanistica, con un focus su comunità più inclusive e spazi condivisi che rispondessero alle esigenze di tutti. Nella ricostruzione, città come Milano, Roma e Torino hanno trasformato le loro ferite in opportunità, promuovendo piani urbanistici che oggi definiscono il loro carattere. Questa è la storia di un'Italia che, attraverso la collaborazione e l'innovazione, ha saputo riconfigurare il suo futuro. La storia del dopoguerra in Italia è anche la storia del Piano Regolatore Generale che ha segnato una svolta decisiva nell'urbanistica italiana. Gli urbanisti di quel tempo, di fronte al caos e alla distruzione, hanno adottato approcci visionari che hanno integrato la funzionalità con il rispetto del contesto storico e culturale, ponendo le basi per le moderne metropoli che oggi conosciamo. In Beehome, ci ispiriamo a quel senso di comunità e resilienza per continuare a valorizzare spazi che non siano solo luoghi in cui vivere, ma veri e propri ambienti in cui crescere, lavorare e sognare insieme. "La strada di casa" per noi non è solo un percorso fisico, ma un viaggio attraverso il quale ogni individuo può trovare il proprio spazio nel mondo, un luogo che rispecchia la libertà di essere sé stessi e di fare parte di una comunità. Attraverso la nostra piattaforma, facilitiamo questo ritorno a casa, offrendo soluzioni abitative che rispondano alle diverse necessità delle persone oggi, proprio come i piani urbanistici del dopoguerra cercavano di rispondere alle urgenti richieste di quel tempo. Uniamo passato e presente con il futuro, guidati dallo stesso spirito di innovazione e comunità. 🏘️🌍 Quali sono le sfide e le opportunità nella pianificazione urbana di oggi? Condividi le tue idee nei commenti qui sotto 👇 o condividi questo post con la tua rete per ampliare il dibattito. #Beehome #Ricostruzione #Urbanistica #25Aprile #lastradadicasa #pianificazioneurbana #Libertà #Immobiliare
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RIPRENDIAMOCI GLI SPAZI. PER STARE INSIEME, IN TUTTI I QUARTIERI. ✨Vogliamo una Liguria più vivace? E allora creiamo luoghi di aggregazione, di cultura e socialità: in tutti i quartieri e non solo in centro città. ❌“Non ci sono soldi”, “Non ci sono spazi”, ci ripetono. E intanto la città è piena di luoghi abbandonati. E quelli sociali vengono sgomberati. 💡Ma molto spesso gli spazi ci sono: basta trovare nuovi modi di usarli. Recuperiamo quelli inutilizzati. Aiutiamo le realtà che già esistono. E apriamo per più ore edifici pubblici che restano spesso chiusi. 🔴Partiamo dagli spazi sociali: una colonna vertebrale della cultura in Italia. Luoghi vitali in una Genova deindustrializzata, dove spesso la riqualificazione significa (solo) speculazione edilizia. L’autogestione produce arte, cultura, musica, sport. Che senso ha smantellare chi fornisce cose a prezzi popolari, se non gratis? 🎸A Genova non ci sono luoghi al chiuso abbastanza grandi per fare concerti: c’è posto solo per eventi a prezzi elevati, mentre gli spazi sociali danno la possibilità di autorganizzarsi. 🆘Non si vuole l’illegalità? Eppure in settori come stabilimenti balneari e discoteche - roccaforti della destra - è ben tollerata. Ma facciamo finta di crederci. 🤝Tra chi vuole sgomberare e chi non vuole rapporti con le istituzioni ci sono tante sfumature. La base di partenza è una politica che creda nell’importanza degli spazi sociali: l’esempio è Napoli, dove è stata creata una rete di “beni comuni”. 🏠Pensiamo alle case di quartiere: esistono in altre città d’Italia, come Torino e Bologna, con ottimi risultati. Sono luoghi a disposizione di tutta la comunità, che offrono cultura, intrattenimento, ristorazione, sportelli informativi, assistenza alle persone. Nessuno escluso: famiglie, giovani, anziani. E perché non provare a dare la gestione di questi spazi anche a gruppi di giovani? 🌙Pensiamo poi a quanti spazi pubblici restano chiusi per molte ore: biblioteche, scuole, musei. Molto spesso questi spazi esistono solo di giorno, perché manca il personale per il servizio di guardiania e pulizia (o i fondi per pagarlo). Si possono studiare modi di gestione differenti tra il giorno e le ore tardo pomeridiane-serali: è la cosiddetta “urbanistica temporale”. ⛴La Liguria della destra sinora ha cercato costantemente spazi per yacht, supermercati, stabilimenti balneari, palazzi vista mare. 🫂Ma mai spazi per le persone che hanno voglia di incontrarsi, divertirsi, fare cultura insieme. Magari vicino casa. ✏️Il 27 e 28 ottobre è il momento di cambiare. È il momento di riprenderci gli spazi.
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🏨 𝗠𝗶𝘅𝗲𝗱 𝗨𝘀𝗲: 𝗨𝗻𝗮 𝗔𝘀𝘀𝗲𝘁 𝗖𝗹𝗮𝘀𝘀 𝗩𝗶𝗻𝗰𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗔𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹’𝗛𝗼𝘀𝗽𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝘁𝘆 Negli investimenti immobiliari, la #flessibilità è diventata la parola chiave. In particolare, questo sarà vero se, come molti auspicano per ragioni di #sostenibilità, dovesse affermarsi un modello di sviluppo policentrico, con quartieri interconnessi ma autosufficienti. In tale prospettiva, molti immobili richiederebbero una riconsiderazione per adattarsi a diverse funzioni. Questo vale anche per il comparto #alberghiero, che ha subito pressioni a causa dell’emergenza sanitaria e ora sta affrontando una profonda riorganizzazione. 🌐 𝗕𝗹𝗲𝗶𝘀𝘂𝗿𝗲, 𝗪𝗼𝗿𝗸𝗮𝘁𝗶𝗼𝗻 𝗲 𝗔𝗹𝘁𝗿𝗶 𝗡𝗲𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝘀𝗺𝗶 Termini come “bleisure” (business + leisure) e “workation” (lavoro + vacanza) riflettono gli sforzi di reinventare i modelli di business nell’ospitalità. L’albergo del futuro non sarà più statico, ma liquido e poliedrico. Sarà in grado di adattarsi alle esigenze mutevoli dei viaggiatori e delle comunità locali, offrendo innumerevoli combinazioni di servizi e esperienze. 🌍 𝗟’𝗔𝗹𝗯𝗲𝗿𝗴𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗙𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼 L’immagine dell’albergo tradizionale sta cambiando. L’albergo del futuro potrebbe essere un luogo dove si fondono spazi per il lavoro, il relax, l’intrattenimento e la socializzazione. Potrebbe ospitare: 🏢 𝗖𝗼𝘄𝗼𝗿𝗸𝗶𝗻𝗴: Spazi attrezzati per il lavoro in remoto 🎭 𝗘𝘃𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗖𝘂𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮𝗹𝗶: Aree per mostre, concerti e conferenze 🍽️ 𝗥𝗶𝘀𝘁𝗼𝗿𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗚𝗼𝘂𝗿𝗺𝗲𝘁: Cucine di alto livello e locali innovativi 💆♂️ 𝗦𝗽𝗮 𝗲 𝗕𝗲𝗻𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲: Zone per il relax e la cura del corpo 🏘️ 𝗦𝗲𝗿𝘃𝗶𝗰𝗲𝗱 𝗔𝗽𝗮𝗿𝘁𝗺𝗲𝗻𝘁𝘀: Appartamenti attrezzati per soggiorni prolungati 📊 𝗩𝗮𝗻𝘁𝗮𝗴𝗴𝗶 𝗲 𝗢𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮̀: ✅ Diversificazione delle Entrate: Avere più fonti di reddito all'interno dello stesso immobile riduce i rischi finanziari ✅Aumento dell’Occupazione: Offrire più servizi attira un pubblico più vasto, aumentando l’occupazione media delle strutture ✅Valorizzazione degli Spazi: Utilizzare gli spazi in modo flessibile e dinamico aumenta il valore percepito della struttura ✅Innovazione e Attrattività* La capacità di offrire esperienze uniche e personalizzate rende gli hotel più competitivi. 🚀 𝗩𝗲𝗿𝘀𝗼 𝘂𝗻𝗮 𝗛𝗼𝘀𝗽𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝘁𝘆 𝗟𝗶𝗾𝘂𝗶𝗱𝗮 La liquidità nell’ospitalità significa essere pronti a cambiare, a innovare e a rispondere alle dinamiche del mercato. Gli investitori e gli operatori alberghieri dovranno essere agili e aperti al cambiamento. Solo così potranno creare esperienze uniche e coinvolgenti per i viaggiatori di oggi e di domani. 💡 Cosa ne pensate? Avete esperienze con questi nuovi modelli di ospitalità? Condividete le vostre idee nei commenti! 👇✨ #Hospitality #MixedUse #RealEstate #CommercialRealEstate #assetmanagement #agency #Quimmo
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𝐏𝐫𝐨𝐠𝐞𝐭𝐭𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐢𝐥 𝐬𝐞𝐠𝐧𝐨! 🎬🏢 Oggi voglio condividere con voi uno dei progetti a cui sono più legato e che ha rappresentato una sfida entusiasmante e piena di soddisfazioni: la riqualificazione di un ex Cinema Abbiamo trasformato 500 mq in un moderno 𝑩𝒖𝒔𝒊𝒏𝒆𝒔𝒔 𝑪𝒆𝒏𝒕𝒆𝒓, uno spazio pensato per ottimizzare la 𝐩𝐫𝐨𝐝𝐮𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭𝐚̀ e la 𝐂𝐨𝐧𝐜𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞. Un vero centro ufficiale di lavoro, studiato per creare un ambiente dove la sinergia tra tecnologia e comodità dà vita a una nuova concezione di ufficio. 💼 L'obiettivo? Offrire alle aziende e ai professionisti uno spazio versatile, funzionale e accogliente, con tutto il necessario per lavorare al meglio. Tra i punti di forza del progetto: - 𝐃𝐞𝐬𝐢𝐠𝐧 𝐢𝐧𝐧𝐨𝐯𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨 per stimolare la creatività. - 𝐂𝐨𝐥𝐨𝐫𝐢 𝐧𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥𝐢 per aumentare la calma e il benessere. - 𝐈𝐬𝐨𝐥𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐚𝐜𝐮𝐬𝐭𝐢𝐜𝐨 per la concentrazione e la produttività. Guardate il video per scoprire come siamo riusciti a dare nuova vita a uno spazio storico, rendendolo un punto di riferimento per il lavoro del futuro. #ProgettiConPassione #BusinessCenter #Riqualificazione #Innovazione #Ufficio #Produttività #Readycenter
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RIQUALIFICARE O CONVERTIRE ? Le possibilità di rilancio di una struttura, e per struttura intendo il valore complessivo dell'impresa determinato sia dal valore patrimoniale definito dall'immobile sia dall'attività gestionale, può avvenire attraverso tre diverse modalità: Ristrutturazione, Riqualificazione e Conversione. Per Ristrutturazione intendo il porre mano ad interventi strutturali (facciata, tetto) e infrastrutturali (impiantistica e arredi) nulla modificando nelle operatività e nell'organizzazione. Per Riqualificazione le medesime attività precedenti con un upgrading di categoria, ben sapendo che il passaggio più frequente è quello dalle tre alle quattro stelle teso ad un posizionamento strategico nell'ambito del mercato maggiormente competitivo e appetibile. Per Conversione, ovviamente, un'attività di ristrutturazione che trasformi la struttura in qualcosa di diverso, in una nuova destinazione d'uso che può essere orientata tanto all'attività residenziale (aparthotel, Condhotel, Coliving, RTA) oppure ad una destinazione d'uso prevalentemente dedicata ad una specifica nicchia di mercato, come illustrato nelle pagine relative allo Sport-Hotel. Nel passato ebbi modo di collaborare con un antico sanatorio piemontese di cui, data la collocazione all'interno di un magnifico parco montano, una delle due strutture era stata orientata a divenire un Laboratorio Didattico Ambientale a favore delle scuole regionali e una seconda struttura, assai più confortevole della prima, assumeva l'ipotesi di divenire centro di Allenamento per lo Sport Professionale in Quota. In quel caso la prossimità gestionale alle attività istituzionali regionali favorivano, ovviamente, la disponibilità economica necessaria alle relative Conversioni ed è cosa nota come oggi l'accesso al credito non sia particolarmente semplice per le imprese private. In un altro caso la struttura, un immenso villaggio turistico, forniva il medesimo servizio ai medesimi prezzi in tutta la sua estensione, elemento che penalizzava gli ospiti alloggiati in aree periferiche rispetto alla centralizzazione dei servizi: l'impianto venne allora suddiviso in tre fasce: una, la più centrale, di pregio, una seconda di mantenimento dell'offerta originaria e una terza, la più periferica, trasformata in piccole suite indipendenti dai servizi di ristorazione centralizzati e supportati da una piscina indipendente e da un piccolo market. Le modifiche, le riorganizzazioni e le eventuali conversioni, possono essere suggerite tanto da una scelta di posizionamento aziendale, quanto da un raggiunto punto del ciclo di vita del prodotto, quanto ancora da rapidi mutamenti del contesto di mercato e da sopravvenute minacce e opportunità che l'evoluzione dello scenario economico e sociale pongono in essere. https://lnkd.in/dRJsymMy #hotel #hotelconversion #conversionealberghiera #hotellerie
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La crescita del digitale in Italia passa per i piccoli borghi storici che costituiscono una parte fondamentale, culturale e artistica, del nostro Paese
Il riscatto dei piccoli borghi, vita digitale e smart working Nell'ultimo anno sono stati visitati da circa 9 milioni di turisti, per un terzo stranieri e hanno un impatto di 5 miliardi di euro sul Pil. I piccoli comuni turistici cercano un rilancio. Dalle analisi condotte da Deloitte emerge infatti che l'evoluzione storica della copertura della banda ultra-larga (#BUL) nei borghi più belli d'Italia è in forte crescita negli ultimi anni, sia considerando i Comuni che le unità immobiliari (UI) coperte: ad oggi il 63,9% dei borghi gode di una copertura 'Fiber to the Home' (#FTTH), ed è una percentuale molto rilevante, se si considera che solo nel 2019 questa arrivava appena al 2,2%. Solo con un tale sviluppo infrastrutturale, infatti, sarà possibile ridurre il gap di mercato e creare condizioni di sviluppo economico e sociale attrattive in loco per i lavoratori. https://lnkd.in/d_Ax-sZD Agi - Agenzia Italia Open Fiber Infratel Italia Invitalia CDP Cassa Depositi e Prestiti Dipartimento per la trasformazione digitale Pietro Piccinetti Alessio Butti Ministero delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso Raffaele Fitto
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Vantaggi degli spazi collaborativi! Abbiamo chiesto a Francesco CICIONE, Fondatore e Presidente di Entopan, di raccontarci cosa sono gli spazi collaborativi. Emerge una descrizione di spazio collaborativo come bene comune. Tu cosa ne pensi? Unisciti a noi in questo viaggio verso un futuro più sostenibile e collaborativo! hashtag #Collaborazione #Innovazione #BeneComune #EcosistemiCollaborativi #SfideContemporanee #Sostenibilità Tratto da L'impatto sociale degli spazi collaborativi a cura di Fabrizio Montanari edito da Franco Angeli
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𝗜𝗹 𝗙𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝘀𝗽𝗮𝘇𝗶 𝗮𝗯𝗶𝘁𝗮𝘁𝗶𝘃𝗶: 𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗶𝘃𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲. Gli spazi abitativi condivisi, come il #cohousing e il #coliving, stanno diventando sempre più popolari grazie ai loro numerosi vantaggi sociali, pratici ed economici. Vediamoli insieme! -𝗖𝗼𝗵𝗼𝘂𝘀𝗶𝗻𝗴: Alloggi privati con ampi spazi comuni per l'uso collettivo. Favorisce l'interazione tra vicini, promuovendo un forte senso di comunità e appartenenza. La condivisione di cucine, giardini e aree comuni riduce i costi e facilita la collaborazione nella gestione quotidiana. -𝗖𝗼𝗹𝗶𝘃𝗶𝗻𝗴: Spazi abitativi e lavorativi combinati, ideali per chi cerca flessibilità e adattamento ai cambiamenti del mercato. Servizi inclusi nell'affitto mensile come Wi-Fi gratuito, pulizia e cucine condivise. Creazione di una micro-società dove socializzare e trovare un equilibrio tra spazi privati e comunitari. 𝗩𝗮𝗻𝘁𝗮𝗴𝗴𝗶 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹𝗶 -Favorisce la socializzazione e crea una comunità solida. -Maggiore sicurezza e controllo sociale. -Supporto ai soggetti più fragili grazie agli spazi comuni. 𝗩𝗮𝗻𝘁𝗮𝗴𝗴𝗶 𝗘𝗰𝗼𝗻𝗼𝗺𝗶𝗰𝗶 -Risparmio sui costi di costruzione. -Riduzione dei consumi energetici fino al 15%. -Costi di gestione più bassi. 𝗩𝗮𝗻𝘁𝗮𝗴𝗴𝗶 𝗔𝗺𝗯𝗶𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗶 -Promozione della sostenibilità. -Elevata efficienza energetica. In conclusione, gli spazi abitativi condivisi sono un'ottima soluzione per combattere l'isolamento, favorire la #socializzazione, ridurre i costi e promuovere uno stile di vita #sostenibile e solidale.
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