Post di Gianvito Deramo

UNA BATTAGLIA PER INTEGRITA' E TRASPARENZA Recentemente, Il Fatto Quotidiano (articolo di Andrea Giambartolomei) ha riportato una parte della nostra storia, di quello che io e la mia squadra stiamo affrontando ogni giorno. Non è solo una questione personale: è un confronto che mette in luce sfide profonde in un sistema in cui troppo spesso prevalgono logiche di convenienza a discapito dell’integrità. La nostra azienda, ITC-SOLUTION GROUP insieme a Recall First Hand, è nata con una missione chiara: offrire ai clienti prodotti ricondizionati di qualità, in modo trasparente e sostenibile. Questi ideali oggi ci portano a combattere contro pratiche che minano il vero spirito del nostro lavoro e mettono in difficoltà chi, come noi, sceglie la correttezza come guida. Non siamo qui a chiedere scusa a nessuno: siamo qui per affermare il valore di ciò che facciamo, per ribadire che non accettiamo compromessi sui nostri principi. La nostra battaglia è quella di chi crede che ci sia spazio per un modello di business fondato su valori autentici, e non su convenienze di facciata. Questa sfida è complessa, ma noi continueremo ad andare avanti. È una lotta che appartiene a chiunque creda in un mercato onesto, in cui le aziende possano prosperare senza dover scendere a patti con logiche ingiuste e non trasparenti. Questa è la nostra battaglia, e sappiamo di poterla vincere. https://lnkd.in/dnjPK-_g

Da sempre affascinati dalle opportunità offerte dalle nuove tecnologie, abbiamo pensato di affidare ad un avatar la presentazione dei nostri casi di studio più interessanti. Una modalità di fruizione differente per condividere i successi più rappresentativi della nostra attività, proponendo contenuti selezionati che possano generare un confronto su temi quanto mai dibattuti. Inauguriamo la rubrica con il caso "Cessione del credito (cartolarizzato) VS cessione del contratto”, buona visione! ⚖ #RainoneLawFirm | DIRITTO AL PUNTO

Volevo condividere con voi questa puntata di codice e conoscere cosa ne pensate.

Manca poco alla rivelazione della nuova business unit! A questo punto, pensi di sapere di cosa si tratta o hai le idee ancora più confuse? ➡️ Prova ad indovinare e continua a seguirci per scoprirlo!

Che cosa pensano le aziende quando le loro persone valide incominciano a dare segni di malcontento: Siamo l'azienda numero uno, senza di noi torna a vendere materassi/fare il programmatore Se sono altri soldi che vuole, non c'è problema, alziamo il listino sul cliente finale/chiediamo più soldi agli sponsor Vuole più libertà d'azione, ma se tutte le sere dice quello che vuole per 15 minuti e nessuno lo zittisce L'elenco è lungo, i casi sono quasi tutti particolari, ma, alla fine, si ricade nella solita mancanza di comunicazione e trasparenza, nei tempi stretti e nelle esigenze stringenti che azienda e lavoratore giustamente hanno. Vale sempre la pena, anche in organigrammi complessi, cercare di avere un feedback corretto sul perché di certe situazioni, senza mai nascondersi dietro alibi o posizioni arroccate. Forse era già troppo tardi per sanare delle situazioni, ma almeno saprete cosa non fare la prossima volta che si verifica una situazione del genere. A meno che non vogliate mettere a capo del vostro team tecnico il conduttore del "mercante in fiera" con le ovvie conseguenze... #codemotion #talent #retention #lavoro

Siete la Vergogna del settore della Comunicazione Quando si tratta di distorcere il passato per far passare messaggi implicitamente politici sullo status quo del nostro presente i soldi sembrano non finire mai. Immagina di inserire squali, rinoceronti e babuini in un film ambientato nella Roma di Geta e Caracalla. Se si tratta però, di riflettere sul nostro futuro, interpretare i passi che stiamo compiendo e comunicare un messaggio di responsabilità, nessuno caccia na' lira eh. Un solidus, per rimanere in tema Perfetto! Ora che ho attirato l'attenzione, perché ti piace leggere le polemiche qui su Linkedin, riflettiamo sul marketing esperienziale del Gladiatore 2! Una storia che parla di Soprusi Vendetta e QR code. E anche di Air B&b Già, ragazzuoli belli (ma soprattutto fanciulle😉) avete letto bene. Il cinema, per farla franca ha bisogno di nuove iniziative che trascendano lo schermo. Altrimenti finisce come il teatro. Ora, salvo i virtuosi dei sani principi dell'Entertainment che si ostinano a pensare il contrario, per evidenti questioni psico-attitudinali deducibili tranquillamente da un libro di Seth Godin (Leggete i libri di mio Zio Seth della contea del Winchester!) Il Cinema è in crisi. E stavolta non ci sarà alcun De Niro, Scorsese, né tantomeno l'Actor Studios. Bisogna puntare sull'esperienza complessiva, stile e-commerce, in cui tutta la comunicazione converge e spinge alla visione del film. E l'hanno fatto! Con un colossal realistico quanto Barbie, ma l'hanno fatto. (🤐 ascoltate il podcast di Barbie, anche quello è una strategia di marketing) Comunque, che c'entra sto benedetto QR code? Gamification ed espansione del franchise nei gesti quotidiani. Vai al cinema, acquisti il tuo bellissimo Bucket XL di pop-corn, ti metti comodo sulla poltroncina della sala, qualche bambino di sicuro inizierà ad urlare, ragion per cui inizi a riflettere su altre possibili metodi di utilizzo di quel cesto per zittirlo. Una volta consumato il pasto, troverai proprio un QR code sul fondo della scatola. Preso dalla novità, andrai a scannerizzarlo con il tuo bellissimo iPhone con scanner automatico e... Darai vita a uno scontro tra gladiatori in Realtà Aumentata all'interno del Colosseo. Perché si! Il bucket pensato come possibile arma contundente è stato fatto a forma di Colosseo! Figata! Questa iniziativa sta prendendo molto piede nel settore dell'industria cinematografica e delle sale. E ha innescato in me una riflessione: Prendiamo il caso Netflix: "Sono tutti competitor! Noi offriamo intrattenimento tanto quanto Instagram, i videogiochi e i film in sala. La gente deve scegliere come passare il proprio passatempo ricreativo e su quale artefatto digitale incanalare le proprie risorse cognitive e il proprio tempo, perché si sono rincoglioniti tutti. In pratica anche Buddha e la chiesa concorrono con i film. Ogni film avrà una sua USP #copywriting #storytelling #scritturacreativa #digitalmarketing #comunicazione #branding

𝐌𝐞𝐫𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐥𝐞𝐠𝐚𝐥𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐠𝐫𝐚𝐧𝐝𝐢 𝐦𝐚𝐧𝐨𝐯𝐫𝐞 Nove mesi da record per i cambi di poltrona. Il 2024 è destinato a essere archiviato come l’anno che cambiò la struttura del mercato dei servizi legali italiani. Non c’entra l’intelligenza artificiale. Non ancora. Sono i passaggi generazionali, l’emergere di nuovi progetti professionali, la pressione sull’acceleratore decisa dalle organizzazioni più capaci di aggregare talenti, invece, i fattori che sembrano alimentare maggiormente questo processo di cambiamento e ridefinizione delle posizioni sullo scacchiere della business law. Dopo il 2024, il mercato dei servizi legali italiano avrà un altro assetto. Con il gruppo di testa dei grandi italiani che sarà cresciuto e ampliato; gli internazionali (o quantomeno alcuni di loro) che saranno tornati a spingere sulla crescita e la conquista di un primato (anche) locale; e una nuova generazione di super boutique capaci di incidere sul settore attirando grandi professionisti e mandati di primo piano. Nelle foto: Sara Biglieri (Chiomenti), Andrea Novarese (Gatti Pavesi Bianchi Ludovici), Gianluigi Serafini (Grimaldi Alliance), Patrizio Messina (Hogan Lovells), Sabrina Borocci (White & Case LLP), Paolo Manganelli (A&O Shearman) Scarica il MAG completo qui >> https://lnkd.in/dkc8ek5V #Legalcommunityit #MAG

Piccoli gesti che permettono di intuire il disegno più grande!

L'#IA sta demolendo, come una ruspa, una generazione di designer, content manager, social media manager e derivati allevati nel mito della SEO, della UX, della performance, dell'ultima feature dell'ultimo tool di grido. Gente non abituata a ragionare sull'identità, sui valori, sulle storie, sulla comunicazione, che sostanzialmente scrive e produce cose tutte uguali, realizzate in serie: perché se tutti seguono le stesse regole e applicano le stesse logiche, tutti faranno le stesse cose. Ora questi automi sono stati rimpiazzati da automi più automatizzati di loro, meno ingombranti e meno costosi pur con i salari in picchiata, e forse si renderanno conto di cosa significa mettere in campo un briciolo di personalità. Riprendersi da questo sfacelo sarà dura: #creatività e #strategia sono sempre più rare perché da anni sono considerate orpelli inutili e intere generazioni sono cresciute ossessionate dalla mera operatività ("bisogna privilegiare le cose concrete, spendibili, le cose tecniche, farsi il bucio, uscire alle 6 è mezza giornata e bla bla bla"). Adesso bisogna costruire qualcosa sulle macerie; ma prima, ovviamente, fare piazza pulita delle macerie.

In un contesto ipercompetitivo come quello digitale, riuscire ad emergere rappresenta la sfida più grande per le #aziende che in rete ormai acquisiscono la fetta più consistente della propria fetta di clienti. Per questo, le imprese sono alla costante ricerca di soluzioni al passo con i tempi in grado di migliorare non solo il proprio #posizionamento ma anche e soprattutto la propria #reputazione e la propria #visibilità. E in quest’ottica un ruolo sempre più da protagonista lo sta ricoprendo il cosiddetto #brandedentertainment, una pratica che si sta diffondendo in Italia con un ritmo di crescita rilevante, come emerso da un recente studio di settore. Leggil nostro focus https://lnkd.in/daKe8S52