Memorie a minor consumo e maggiore velocità. Dall’Italia arriva la rivoluzione https://ift.tt/WyJf7hM (Adnkronos) – Nuovi dispositivi innovativi, come memorie resistive (ReRAM) che memorizzano dati cambiando la propria resistenza, più veloci e con consumi minori se paragonati ai metodi tradizionali. Ma anche interruttori elettrici a bassa energia per ridurre i consumi dell’elettronica e migliorare così le prestazioni dei sistemi di calcolo e memoria. Sono molteplici le applicazioni di una nuova scoperta italiana che ha mostrato come i cosiddetti ‘materiali di Mott’ – ovvero un tipo di isolanti fondamentalmente diversi dagli isolanti convenzionali, in grado di passare dallo stato isolante a quello conduttivo – possono cambiare stato proprio a causa dei difetti topologici nella loro struttura cristallina. “Abbiamo visto – dice all’Adnkronos Claudio Giannetti, coordinatore dello studio e direttore dei laboratori Interdisciplinari di Fisica Avanzata dei Materiali presso il Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università Cattolica di Brescia – che la trasformazione non avveniva a caso, ma in un punto preciso chiamato difetto topologico, ovvero quando il materiale è isolante forma strutture geometriche che seguono regole matematiche ben precise, un difetto intrinseco della struttura dello stesso”. Lo studio è stato svolto assieme alla fondazione Imdea Nanociencia di Madrid, la KU Leuven belga, la Sissa di Trieste e il Diamond Light Source, sincrotrone inglese, e pubblicato sulla rivista ‘Nature Communications’. La ricerca è stata condotta nello specifico su un particolare ossido di vanadio (V₂O₃) che ha mostrato come sono proprio questi difetti ad innescare la transizione. L’esperimento che ha portato alla scoperta è stato svolto presso il Diamond Light Source, nel Regno Unito. “Abbiamo preso la luce del sincrotone – spiega Giannetti – e l’abbiamo focalizzata così da vedere gli elettroni emessi, per poi passarli alla microscopia”. I ricercatori hanno potuto vedere come la trasformazione da isolante a conduttore non avveniva in maniera casuale, ma nel momento del difetto topologico: “Adesso che sappiamo che è il difetto topologico a guidare il fenomeno si possono progettare nuovi esperimenti per fissare difetti e controllare il processo di switching resistivo, con l’obiettivo di ottenere un controllo completo del processo e ingegnerizzare dispositivi in grado di funzionare a velocità senza precedenti e con una dissipazione di potenza estremamente bassa” incalza il professore. Questi materiali vengono sintetizzati a partire dagli atomi che li compongono con tecniche che permettono di creare un cristallo estremamente sottile di materiale puro. “Lo switching resistivo è il processo fondamentale alla base del cambiamento improvviso delle proprietà elettriche nei dispositivi a stato solido sotto l’azione di campi elettrici intensi” sottolinea Alessandra Milloch dell’Università Cattolica di Brescia e prima autrice del lavoro....
Post di Il Giornale dell'Umbria
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#CeaClaudia 👏👏👏 non è la prima a sviluppare un’interfaccia cervello-computer, ma ha introdotto una svolta significativa. Le tecnologie precedenti, basate su chip in silicio, pur restituendo percezioni della realtà ai non vedenti o monitorando crisi epilettiche, presentavano diversi limiti: tendevano a degradarsi, potevano essere respinte dal sistema immunitario ed erano ingombranti. Claudia ha rivoluzionato questo approccio sostituendo il silicio con polimeri flessibili. Come riportato dalla Massachusetts Institute of Technology Review, “𝑪𝒆𝒂 𝒉𝒂 𝒔𝒗𝒊𝒍𝒖𝒑𝒑𝒂𝒕𝒐 𝒊𝒍 𝒑𝒓𝒊𝒎𝒐 𝒅𝒊𝒔𝒑𝒐𝒔𝒊𝒕𝒊𝒗𝒐 𝒇𝒍𝒆𝒔𝒔𝒊𝒃𝒊𝒍𝒆 𝒑𝒆𝒓 𝒍𝒂 𝒓𝒆𝒈𝒊𝒔𝒕𝒓𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒏𝒆𝒖𝒓𝒂𝒍𝒆 𝒃𝒂𝒔𝒂𝒕𝒐 𝒔𝒖 𝒖𝒏 𝒕𝒓𝒂𝒏𝒔𝒊𝒔𝒕𝒐𝒓 𝒐𝒓𝒈𝒂𝒏𝒊𝒄𝒐 𝒆𝒍𝒆𝒕𝒕𝒓𝒐𝒄𝒉𝒊𝒎𝒊𝒄𝒐 𝒂 𝒈𝒂𝒕𝒆 𝒊𝒐𝒏𝒊𝒄𝒐”. A differenza dei chip tradizionali, questi transistor si basano sul movimento di ioni, piuttosto che su segnali elettrici. “La lentezza dei transistor organici rispetto a quelli in silicio deriva dal fatto che gli ioni devono migrare attraverso il corpo del transistor”, spiega Claudia Cea. “Ho creato serbatoi di ioni all’interno del transistor, riducendo così la distanza che gli ioni devono percorrere”. Questa soluzione ha reso il dispositivo più rapido ed efficiente
Claudia Cea, l’unica italiana premiata dal MIT per l’interfaccia uomo-computer
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I ricercatori dell'Università di Bath hanno sviluppato una nuova generazione di fibre ottiche pronte a rivoluzionare le nostre capacità di trasmissione dati. Perché è importante? ✅ Crittografia quantistica per messaggi inviolabili ✅ Basi per l'internet quantistico ✅ Controllo avanzato sulle proprietà della luce Queste fibre innovative presentano una struttura del nucleo complessa con sacche d'aria disposte con precisione, permettendo una manipolazione senza precedenti della luce al loro interno. Il loro design apre le porte al controllo dell'entanglement quantistico, al cambiamento del colore dei fotoni e persino all'intrappolamento di singoli atomi all'interno delle fibre. La ricerca, in definitiva, sta gettando le basi per le reti di comunicazione del futuro, pronte per il quantistico. #TecnologiaQuantistica #Fotonica #Innovazione #FuturoDellaComunicazione https://lnkd.in/dxSJ8vFQ
Pronte le fibre ottiche per le tecnologie quantistiche
ansa.it
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Nuove tecniche per simulare onde su antenne avanzate La simulazione numerica della propagazione delle onde elettromagnetiche attraverso mezzi conduttivi e dielettrici è un ambito di ricerca di fondamentale importanza per la previsione delle prestazioni dei sistemi di trasmissione wireless. In questo articolo, esploreremo il metodo degli elementi finiti (FEM) come strumento per lo studio della propagazione elettromagnetica. Analizzeremo inoltre i risultati delle simulazioni, focalizzandoci sui campi elettrici e sul comportamento dell'onda nei diversi mezzi. Discuteremo anche l'influenza del mezzo di propagazione sul guadagno dell'antenna e le prospettive future di questa tecnologia, inclusi eventuali vincoli nella modellazione delle onde elettromagnetiche. #affidabilità, #antenne, #attenuazione, #campi, #conduttivi, #copertura, #dielettrici, #elettrici, #elettromagnetica, #fem, #guadagno, #numerica, #propagazione, #riflessione, #rifrazione, #vivaldi, #wireless
Nuove tecniche per simulare onde su antenne avanzate
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Delle quasiparticelle, note come polaritoni plasmonici, possono essere deviate con e contro un flusso di elettroni; una scoperta che potrebbe portare a modi più efficienti di manipolare la luce su scala nanometrica
I polaritoni, un tipo di quasiparticelle, possono essere deviati da una corrente di elettroni
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Siete pronti a esplorare come la fibra ottica stia trasformando il mondo delle telecomunicazioni e delle reti di comunicazione? Nel nostro ultimo articolo su Micro Tek, "Introduzione alla fibra ottica: cos'è e come funziona", offriamo una panoramica di questa tecnologia rivoluzionaria. Dai fondamenti scientifici alla sua implementazione su vasta scala, questo articolo è una risorsa imprescindibile per chiunque sia interessato a comprendere le capacità e i vantaggi della fibra ottica. 🌟 🔹 Velocità e larghezza di banda superiori 🔹 Immunità dalle interferenze elettromagnetiche 🔹 Trasmissione dati a lunga distanza con minima attenuazione Per professionisti delle telecomunicazioni, studenti di ingegneria e appassionati di tecnologia, la nostra guida offre un'immersione profonda nelle applicazioni, nell'installazione e nei futuri sviluppi di questa tecnologia che sta definendo il futuro delle connessioni globali. 📖 Leggete l'articolo completo e approfondite come la fibra ottica può beneficiare le vostre operazioni e strategie aziendali. Cliccate qui per leggere di più #FibraOttica #InnovazioneTecnologica #Telecomunicazioni #MicroTek #Networking #FuturoDigitale https://lnkd.in/dRFPKEcw
Guida introduttiva alla fibra ottica: storia e funzionamento
microteksrl.it
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Un team internazionale di scienziati, coordinato da Federico Mazzola del Sincrotrone Elettra di Trieste, ha osservato per la prima volta un tipo di flusso di elettroni estremamente ordinato, noto come corrente chirale. Questo risultato, pubblicato sulla rivista ”Nature”, rappresenta una svolta poiché gli elettroni si muovono tutti nella stessa direzione con uno spin unificato, un fenomeno ipotizzato ma mai concretamente prodotto prima d’ora. Il potenziale di questa scoperta è vasto e potrebbe aprire la strada a sviluppi nelle tecnologie quantistiche, nella biomedicina e nel settore delle energie rinnovabili. Il principio alla base della corrente chirale si rifà al ben noto effetto fotoelettrico: sotto particolari condizioni, la luce può indurre la produzione di una corrente elettrica in alcuni materiali. Questo effetto è sfruttato, ad esempio, nei pannelli fotovoltaici per la generazione di energia. Tuttavia, in questo studio, i ricercatori hanno creato materiali con una configurazione interna unica che, quando esposti alla luce, liberano elettroni con spin omogenei, un aspetto peculiare delle particelle di elettroni.Grazie a questa struttura, si genera un flusso di elettroni straordinariamente organizzato, la cosiddetta corrente chirale, che potrebbe trovare applicazioni future in diversi ambiti proprio per la sua singolare caratteristica di mantenere tutti gli elettroni con uno spin coordinato, contrariamente a quanto avviene nelle correnti tradizionali dove gli spin variano. RR Digital Academy fonte: @angelo petrone @federico mazzola Elettra Sincrotrone Trieste @mario cuoco @rosalba fittipaldi #tecnologia #innovazione #energia #luce #spin #fotone #elettrone #ricercs #computerquantistici #biomedicina #rinnovabili https://lnkd.in/dX2ySrsQ
Creata per la prima volta la ‘Corrente Chirale’ che cambierà il futuro della tecnologia!”
scienzenotizie.it
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#chip #fotonici #nuovi #innovazione #potenza_di_calcolo #per #Intelligenza_Artificiale #IA #workinprogress #Alla velocità della luce con i nuovi superchip #ilmessaggero #26022024 ESTRATTO:.... Domanda 1: Cos'è un chip Fotonico? Una nuova architettura di chip, molto piu' efficente, che sostituisce gli elettroni con i fotoni; Domanda 2: Quali vantaggi comporta? Sarà in pratica inviolabile, consumerà di meno e viaggerà letteralmente alla velocità della luce; Domanda 3: Perchè è necessario? Gli sviluppi nella IA hanno portato ad una crescente domanda di potenza di calcolo che i nuovi chip possono soddisfare...... Angelo Solari Cristina Persico Emanuele Zingale 🚀 Enrica Sposato Armando Vitale Paolo Beghi Chiara Chiarelli Anna Berto 🎯 Danila Fradeani - Jacopo Sergio Cardia Giuseppe Mogavero Alessio Ronga Katia Fusco Vincenzo Cortese
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𝗦𝗼𝗻𝗼 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗮𝘁𝗶 𝟰𝟱 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗱𝗮 𝗾𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗶𝗹 𝗖𝗼𝗺𝗽𝗮𝗰𝘁 𝗗𝗶𝘀𝗰 𝗲̀ 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼. Nel marzo 1979 - durante una conferenza stampa a Eindhoven nei Paesi Bassi - Philips ha posto le basi per rivoluzionare i sistemi di archiviazione digitale: un piccolo disco di 12cm poteva contenere l'intera Nona Sinfonia di Beethoven. L'introduzione del CD ha segnato l'inizio di una nuova era nella conservazione e nella fruizione della musica, dimostrando il potenziale della digitalizzazione non solo nel settore audio ma anche in un'ampia gamma di applicazioni. Questo è il fascino del mondo informatico: adattarsi alle nuove tecnologie e sfruttarle nel miglior modo possibile. La storia del CD è un esempio emblematico di come l'innovazione tecnologica possa espandere le nostre possibilità e guidarci verso orizzonti prima inimmaginabili. #anniversarioCD #compactdisc #rivoluzionedigitale #storiadellatecnologia
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Memoria ottica, una svolta prepara il clamoroso ritorno del CD Scienziati di Chicago rivoluzionano la memoria ottica: un nuovo approccio quantistico potrebbe far rinascere i CD dalle proprie ceneri
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Una nuova piattaforma di fotonica del silicio in grado di eseguire operazioni matematiche in modo molto più efficiente rispetto ai progetti precedenti è stata presentata da Nader Engheta e colleghi dell'Università della Pennsylvania. Il team con sede negli Stati Uniti spera che il suo sistema acceleri i progressi nel calcolo ottico. I computer ottici analogici possono eseguire determinati calcoli in modo più efficiente rispetto ai computer digitali convenzionali. Funzionano codificando le informazioni in segnali luminosi e quindi inviando i segnali attraverso componenti ottici che elaborano le informazioni. Le applicazioni includono l'imaging ottico, l'elaborazione del segnale e la risoluzione di equazioni. Alcuni di questi componenti possono essere costituiti da metamateriali fotonici, che contengono matrici di strutture con dimensioni pari o inferiori alla lunghezza d'onda della luce. Controllando attentamente le dimensioni e la distribuzione di queste strutture, è possibile realizzare vari componenti per l'elaborazione delle informazioni. A differenza delle ingombranti lenti e filtri che sono stati utilizzati per creare i primi computer ottici analogici, i dispositivi basati su metamateriali fotonici sono più piccoli e più facili da integrare in circuiti compatti.
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