Nota & annota! Separare le carriere nella magistratura, fra chi indaga (PM) e chi giudica (giudici), significa attuare elementari principi di civiltà giuridica, significando che la 'accusa (PM) deve essere pari alla difesa (avvocato). Significa altrsì restituire al comune cittadino la serenità di giudizio, finalizzato alla sola applicazione della legge in un sano confronto in Tribunale (dibattimento) fra accusa e difesa. Avanti tutta con la riforma!
Post di Giovanni Falcone
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A seguito delle numerose polemiche dei giorni scorsi da parte di numerosi esponenti politici di entrambi gli schieramenti per la scarcerazione da parte della Corte d'Appello di Palermo, Sez. III Pen., di alcuni imputati per il delitto di associazione di stampo mafioso per decorrenza dei termini massimi di custodia cautelare nei processi "Delirio" e "AnnoZero", l'Unione Camere Penali Italiane è intervenuta sul tema con un suo comunicato di seguito allegato. Ancora una volta la politica italiana svela il suo volto populista e qualunquista di fronte al tema della giustizia, facendo della becera propaganda politica di fronte a due casi in cui la Corte d'Appello palermitana ha applicato correttamente la legge e ciò solo per procacciare qualche voto in vista delle prossime competizioni elettorali. La classe politica dimostra nuovamente di non avere contezza delle vere criticità che affliggono la giustizia penale, ponendosi totalmente fuori dalla realtà, quando in realtà i politici intervenuti sul tema ignorano i vuoti di organico di cui è affetta la magistratura della Corte d'Appello di Palermo che è costretta quotidianamente a trattare un numero elevato di processi che va discapito della "qualità" con cui esaminare gli atti di impugnazione e la lettura degli atti, con la conseguenza che il sistema si viene a ritrovare sovraccarico di processi rispetto all'effettivo numero di giudici assegnato alle varie sezioni penali. Questo è il VERO problema che la telematizzazione e l'introduzione di numerosi e inutili adempimenti con le ultime riforme non potranno risolvere. "Occorrerebbe, pertanto, ripristinare un sistema processuale integralmente ispirato ai principi costituzionali della presunzione di non colpevolezza e del giusto processo, preservando la giurisdizione dall’influenza di aspettative securitarie e derive demagogiche, insanabilmente incompatibili con lo stato di diritto".
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PRENDO PUNTO DA QUESTA RIVOLTANTE IMMAGINE!!! Considerazione personale, e per questo prendo a riferimento la porcheria della Magistratura Genovese su CASO TOTI!!! E’ evidente oramai a tutti il caso montato senza nulla di evidente Colpevolezza, che la magistratura, POLITICIZZATA E IGNOBILE, genovese ha compito nei confronti di UN GRANDE GOVERNATORE!!! Cosa abbiamo letto nelle settimane scorse ogni giorno e sentito in ogni talk in qualsiasi canale, MA IN MODO PARTICOLARE SU La7? Parola d’Ordine:”TOTI SI DEVE DIMETTERE PERCHÉ ARRESTATO, E ACCUSATO DI TANGENTI!!!” Corto circuito della sinistra:”CANDIDANO UNA DELINQUENTE CONDANNATA IN FORMA DEFINITIVA GIÀ 4 VOLTE E CON 29 DENUNCE SU GROPPONE!!!” Con il loro fare lo chiamano:”Giustizia verso persona per bene perché MENA I FASCISTI E NAZISTI!!!” Mentre:”TOTI E’ IL MALE, LA CORRUZIONE, QUINDI DEVE DIMETTERSI!!!” Piccolo particolare:”La Prima è REALMENTE CONDANNATA, QUINDI UNA PREGIUDICATA SIEDERÀ A BRUXELLES!!!! Il secondo, TOTI, si è agli arresti, DA INNOCENTE FINO A CONDANNA DEFINITIVA, ma la magistratura, POLITICIZZATA E IPOCRITA, pur non ancora fa cessare arresti domiciliari, NON PROCEDE A FORMALIZZARE CONDANNA PRECISA PER PORTARE A PROCESSO IL GOVERNATORE TOTI!!!” Con medesima arroganza nei giorni scorsi hanno fatto sceneggiate in parlamento cercando la rissa solo e unicamente perché OGNI AZIONE LEGITTIMA DEL GOVERNO A LORO NON GARBA! Non abbiamo più parlamentari che con dialettica e argomenti affronta i temi proposti dal governo, ma loro uniche parole sono:”Lottiamo contro governo autoritario e squadrista!!” È come lottano? CON LA VIOLENZA!!! Piccola dimenticanza:”Chi ha modificato Articolo 5 della Costituzione nel 2005? Modifica che certifica due cose: 1)- Modifica a Premierato; 2)- Autonomia Regioni. Che strano, vero? Questa sinistra, ipocrita, RINNEGA MODIFICHE DA LORO VOLUTE E ATTUATE NEL 2005!!! Quindi porgo a voi la domanda:”Chi sono i veri SQUADRISTI CHE VOGLIONO IMPORRE REGIME???!!” Io NON HO DUBBI SU RISPOSTA!!!!
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Occorre ripristinare un sistema processuale integralmente ispirato ai principi costituzionali della presunzione di non colpevolezza e del giusto processo, preservando la giurisdizione dall’influenza di aspettative securitarie e derive demagogiche, insanabilmente incompatibili con lo stato di diritto. Il documento della Giunta e dell'Osservatorio Doppio Binario.
Non perdiamo l'equilibrio
camerepenali.it
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PER IL RITORNO ALLA SOSPENSIONE FERIALE DEI TERMINI PROCESSUALI DAL PRIMO AGOSTO AL QUINDICI SETTEMBRE "L'Associazione "ORGOGLIO DI TOGA" ritiene che questa istanza debba essere sostenuta dal maggior numero di Avvocati possibile per dare impulso al disegno di legge pendente al Senato e/o per ottenere qualsiasi altro provvedimento legislativo in tal senso. I nominativi dei sottoscrittori saranno riportati lettera indirizzata ai Senatori della Repubblica Italiana, che hai potuto leggere nell'email." #AVVOCATI #DIRITTO #DIRITTI #GIUSTIZIA https://lnkd.in/ddTkMKsG
RACCOLTA FIRME per il prolungamento della sospensione feriale (dal 1° agosto al 15 settembre)
docs.google.com
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Un tema che dovrebbe stare a cuori a tutti gli operatori del diritto è ridare centralità al processo, luogo nel quale sono pronunciate sentenze IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Siamo passati dalla fase iperinquisitoria dove arresto od avviso di garanzia valgono più della condanna ad un momento nel quale qualsiasi sentenza passata in giudicato può essere ridiscussa- magari più sui mass media che nelle aule- sulla base di nuove ricostruzioni più o meno vaneggianti. Se il processo perde il suo connotato di massimo esercizio della giurisdizione- con tutti i limiti umani- parlare di Giustizia è puro vaneggiamento: non c'è Avvocato, Magistrato, Giudicante o Requirente, che non dovrebbe avere a cuore questo tema.
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🔴I tempi della “giustizia”🔴 Non intendo entrare nel merito del processo, anche perché bisogna attendere il deposito delle motivazioni e lo svolgimento dell’eventuale grado di legittimità dinanzi alla Corte di Cassazione. Tuttavia, una domanda ritengo doverosa formularla ad alta voce, anzi direi gridando: è accettabile che per un processo penale, tra l’altro avente ad oggetto un’imputazione così delicata, possano trascorrere quasi NOVE ANNI solo per il secondo grado di giudizio?!! Sentenza di primo grado del 26 ottobre 2015, atto di appello delle parti civili depositato il 26 febbraio 2016, sentenza di appello pronunciata il 18 novembre 2024! Se poi volessimo integrare tale riflessione, prendendo atto dell’esito del giudizio di appello, che ha accolto l’appello delle parti civili, e considerando che il fatto era di luglio 2011 e la sentenza di primo grado di ottobre 2015, le valutazioni conseguenti dovrebbero toccare più di un aspetto. Lungi da me voler muovere critiche, dirette o indirette, nei confronti dei Giudici della Corte di Appello in questione che, anzi, sono solo da rispettare per la serietà dimostrata e per la decisione assunta, verso la quale non posso che manifestare sincero e sentito apprezzamento. Credo, però, che al cospetto di queste vicende giudiziarie, sia doveroso denunciare pubblicamente l’inefficienza di un “sistema giustizia” che continua, per tante ragioni e per tante carenze, a funzionare, troppo spesso, in modo non degno di un paese civile. Anche questo, purtroppo, è lo Stato di diritto in Italia nel 2024. E ricordiamo sempre che potrebbe capitare a chiunque! #tempidellagiustizia #giustizia #processopenale #statodidiritto https://lnkd.in/d9Fv4naN
Paziente morto: chirurgo assolto, poi accusa prescritta e risarcimento dei danni
ottopagine.it
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LE DISUGUAGLIANZE CHE NON SI SPIEGANO IN UNIVERSITÀ : NECESSARIA UNA INCHIESTA Gestire due pratiche simili in modo disuguale: è il tragico paradosso che si vive in una sezione del Tribunale di Napoli. Due procedimenti pressoché identici, sulla base degli stessi presupposti, stessi diritti in gioco, ma con gestione e forse conclusioni completamente diverse (in tal caso la questione arriverà al Ministero). Una viene definita rapidamente con una gestione a favore del creditore (addirittura, in assenza, in concreto, di presupposti di legge); l’altra - pur in presenza in concreto dei presupposti di legge - si trascina tra rinvii, falsi dubbi su incertezze del dato normativo e contraddizioni, lasciando gli utenti del sistema giudiziario in balia di un’ingiustizia che non trova spiegazioni razionali. Questo non è solo un problema tecnico o di organizzazione, ma una ferita profonda al principio di uguaglianza e alla fiducia nella giustizia. Un sistema che permette simili discrepanze non è solo inefficiente, ma rischia di tradire il suo mandato fondamentale: garantire parità di trattamento a tutti i cittadini. Non è accettabile che la risoluzione di un caso dipenda dal calendario, dall’assegnazione casuale o dalle dinamiche interne di una sezione. La giustizia non può essere una lotteria. Napoli merita di più. La giustizia italiana merita di più. E i cittadini hanno il diritto di pretendere coerenza e rispetto. Altrimenti, come possiamo ancora chiamarlo ‘sistema’?”
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È l’esperienza quotidiana di noi avvocati: riforme e procedure (anche telematiche) pensate da persone che nulla conoscono delle realtà processuali che complicano piuttosto che semplificare
Avvocato penalista, blogger Terzultima Fermata e Consulente giuridico associazione Errori Giudiziari
Per riformare la giustizia è necessario avere avuto una esperienza di aula come avvocato o magistrato, altrimenti sei disancorato dalla realtà. Giulia Bongiorno è divisiva ma in questo caso è difficile non essere d'accordo dopo aver visto lo sconquasso della Cartabia.
La giustizia può essere riformata solo da chi ha calpestato la polvere delle aule (di Riccardo Radi)
http://terzultimafermata.blog
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https://lnkd.in/e8HFnWPJ Altro che legge bavaglio! La riforma Nordio disarma i giustizialisti Nordio: “L’inizio della fine di un periodo oscuro per la giustizia italiana”. Intercettazioni? La colpa mai del giornalista, ma di chi gliele passa. “L’inizio della fine di un periodo oscuro per la giustizia italiana che ha visto molto spesso sul banco dell’opinione pubblica persone completamente estranee alle indagini, delegittimate, offese e compromesse nella loro carriera per ragioni che poi si sono rivelate infondate”, come ha ricordato lo stesso ministro Carlo Nordio. Una delle misure chiave (e sacrosante!) è l’inappellabilità delle sentenze di assoluzione, coerente con un principio elementare: la colpevolezza dell’imputato dev’essere sempre provata “aldilà del ragionevole dubbio”. E come ha osservato Nordio, “come fai a condannare in secondo grado quando un giudice di primo grado ha dubitato al punto di assolvere”? Inoltre, abolendo l’abuso d’ufficio la riforma rassicura gli amministratori, i sindaci, dalla cosiddetta “paura della firma”, fondata non tanto sulla prospettiva di una condanna che molto raramente arriva, quanto sul timore della diffusione della notizia dell’indagine, che spesso distrugge carriere, candidature e giunte comunali regolarmente elette. Ma il ministro Nordio alza l’asticella: la riforma è solo un “punto di inizio”, perché il suo vero obiettivo è “portare a compimento il codice di procedura penale ideato e voluto, ma non attuato, da Giuliano Vassalli, eroe della resistenza, non sospetto di tentazioni reazionarie e che era modellato sul sistema garantista anglosassone. Un codice di procedura vulnerato, stravolto, purtroppo anche da alcune sentenze della Corte costituzionale, ma che noi intendiamo portare a compimento”, ha assicurato il ministro. #giustizia #riformagiustizia #nordio #carlonordio #governomeloni #giorgiameloni #meloni #italia #governo #parlamento #politica #politicaitaliana
Altro che legge bavaglio! La riforma Nordio disarma i giustizialisti
https://www.nicolaporro.it
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Diritto di critica verso i magistrati e i loro provvedimenti: il valore democratico del dissenso e i suoi limiti …Critica verso magistrati e suoi limiti: la giurisprudenza europea …La giurisprudenza nazionale di legittimità: bilanciamento tra valore del dissenso e tutela dell’onore e della reputazione dei magistrati
Diritto di critica verso i magistrati e i loro provvedimenti: il valore democratico del dissenso e i suoi limiti (di Vincenzo Giglio)
http://terzultimafermata.blog
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